- ieri sulla via dello Spigolo Sud-ovest, V+ e VI al Torrione Sat, giornata magnifica, 2 gradi all'auto e 15 gradi in parete, in giro nessuno, anzi una magnifica aquila!
Corna Rossa_ Torrione Sat 2350 m
Primi salitori:
Andreotti Andrea, Bozzi Giacomo, Andreolli Marcello, Casiraghi Jacques (19 agosto 1972)
Chiodatura: I primi salitori hanno lasciato in parete 27 chiodi e 8 cunei.
Difficoltà: V+,VI Lunghezza: 230 m/280 m
Note: La via si svolge lungo la serie di diedri gialli e tetti che formano lo spigolo di sinistra (ovest) del Torrione.Arrampicata di notevole impegno.
Difficoltà continuate, roccia buona;
I primi salitori hanno impiegato 10 ore; tempo per i ripetitori dalle 3 alle 5 ore.
L'attacco è al centro dello zoccolo, una decina di metri a sinistra dell'attacco della via Detassis dello spigolo Sud-Est, in corrispondenza di una evidente fessura.
Superare la fessura iniziale (V) e raggiungere dopo circa 40 m. le rocce rotte alla base dei gialli. Su per una fessurina obliqua verso sinistra per icrca 10 m. (IV+) fino ad un terrazzino sotto un marcato tetto.
Spostarsi a sinistra di pochi metri e superare direttamente una paretina strapiombante (delicato, V+) poi, proseguendo leggermente obliqui verso sinistra, guadagnare un piccolo punto di sosta (V).
Su diritti per una fessura ed una lama staccata per raggiungere a destra un buon terrazzino (V).
Superare ora a destra (V+) un marcato tetto nero e afferrare una fessura che permette di raggiungere una comoda cengia erbosa (V).
Superare adesso un verticale diedro giallo (V) e, alla sua fine, uscirne a sinistra (delicatissimo V+ - VI), poi su diritti per raggiungere un piccolo diedro.
Proseguire adesso per il diedro svasato (V) fino ad una nicchia al di sotto di un tetto; superarlo sulla destra (V+) poi avanti diritti per una fessura piuttosto larga e senza appigli (V+, cunei accoppiati) fino al grande tetto, visibile anche dal basso, che la chiude.
Traversare ora a destra sotto il tetto fino ad un buon punto di sosta.
Superare un forte strapiombo sulla destra (V) e tornare poi a sinistra fino ad afferrare una fessura nera e strapiombante. Salire direttamente la fessura (V+) che si perde nella liscia paretina terminale; superarla di slancio (V+) sbucando quindi sul pianoro della vetta. (tratto dal sito del rifugio graffer)





discesa:

la malga vallesinella alta, 1621 m:
