info via delle guide crozzon di brenta

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

info via delle guide crozzon di brenta

Messaggioda Magicoandre » mer lug 12, 2006 21:40 pm

ciao, qualcuno sa dirmi com è sta via? ho sentito che è stupenda e su roccia ottima, su appigli quasi sempre orrizzontali, mi chiedevo se i chiodi lungo i tiri e alle soste ci sono o è meglio portarne qualcuno.
Le difficoltà V+??
Grazie

Carlo
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mer lug 12, 2006 23:27 pm

le soste sono generalmente attrezzate e anche lungo i tiri non serve normalmente chiodare ma eventualmente integrare a piacere con protezioni veloci....
qualche chiodo comunque portalo :wink:

guardati bene il ritorno verso la Tosa che non è per niente banale... :wink:

è una gran bella via, buona salita...
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio lug 13, 2006 2:24 am

bella via
io, se ci torno, sicuramente faccio le doppie, quel rientro è eterno
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda alberto60 » gio lug 13, 2006 9:47 am

bella via classica, difficoltà fino al V+ .
Fatta nel 1985 anno in cui ricorreva il 50 anniversario della prima salita e il grande Bruno ci regalò una bottiglia di vino con l'etichetta del cinquantenario e un piccolo chiodo ricordo.
Roccia molto bella soprattutto nel tratto centrale che porta al tetto gemello di destra. ricca di ottime maniglie.
La via è chiodata anche alle soste ma è chiaro che occorre portare qualcosa per integrare e quanche chiodo. Non si sa mai.
Noi siamo scesi per la normale e mi ricordo che è un pò complicata, un canalino con ghiaccio e di ghiaccio bello duro anche il pendio che porta sulla Tosa dove gradinammo perchè non avevamo i ramponi.
Diversamente si può scendere dallo spig. Nord ma per prendere le doppie credo ci sia da fare un buon tratto in arrampicata, visto che con la via delle Guide esci in vetta a differenza del pilastro dei Francesi o del diedro Aste : In questi due ultimi due casi è conveniente scendere dallo spigolo nord

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Messaggioda andreag » gio lug 13, 2006 11:30 am

alberto60 ha scritto:bella via classica, difficoltà fino al V+ .
Fatta nel 1985 anno in cui ricorreva il 50 anniversario della prima salita e il grande Bruno ci regalò una bottiglia di vino con l'etichetta del cinquantenario e un piccolo chiodo ricordo.


Io quel chiodo lo uso tuttora come portachiavi....
(il vino invece ce lo siamo scolati subito!)
:D :D

alberto60 ha scritto:Diversamente si può scendere dallo spig. Nord ma per prendere le doppie credo ci sia da fare un buon tratto in arrampicata, visto che con la via delle Guide esci in vetta a differenza del pilastro dei Francesi o del diedro Aste : In questi due ultimi due casi è conveniente scendere dallo spigolo nord

Alberto


Prima di scendere a doppie dallo spigolo, senza conoscere esattamente per dove passare, io ci penserei due volte..... è enorme quello spigolo, ti ci perdi dentro, se non trovi le calate rischi di passarci un po' di tempo...

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Messaggioda alberto60 » gio lug 13, 2006 16:00 pm

andreag ha scritto:
alberto60 ha scritto:bella via classica, difficoltà fino al V+ .
Fatta nel 1985 anno in cui ricorreva il 50 anniversario della prima salita e il grande Bruno ci regalò una bottiglia di vino con l'etichetta del cinquantenario e un piccolo chiodo ricordo.


Io quel chiodo lo uso tuttora come portachiavi....
(il vino invece ce lo siamo scolati subito!)
:D :D

alberto60 ha scritto:Diversamente si può scendere dallo spig. Nord ma per prendere le doppie credo ci sia da fare un buon tratto in arrampicata, visto che con la via delle Guide esci in vetta a differenza del pilastro dei Francesi o del diedro Aste : In questi due ultimi due casi è conveniente scendere dallo spigolo nord

Alberto


Prima di scendere a doppie dallo spigolo, senza conoscere esattamente per dove passare, io ci penserei due volte..... è enorme quello spigolo, ti ci perdi dentro, se non trovi le calate rischi di passarci un po' di tempo...

Andrea


Il chiodo ce l'ho sempre anch'io , attaccato al muro in casa. Il vino naturalmente l'abbiamo bevuto ma abbiamo tenuto la bottiglia con la sua bella etichetta con il ricordo della prima salita della via .

Per la discesa concordo con Andrea meglio scendere dalla normale sopratutto se fai la via delle Guide che ti porta in vetta.
Se fai altre via tipo il Diedro Aste allora esci più basso sullo spigolo, sulla terrazza vicino all'uscita del grande camino dello spigolo dove trovi il
primo ancoraggio. Da qui, senza andare in vetta, conviene scendere dallo spigolo.

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Messaggioda fdg » gio lug 13, 2006 22:38 pm

ma sta discesa lungo la normale com'è?
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Messaggioda kelly » gio lug 13, 2006 22:43 pm

alberto60 ha scritto:bella via classica, difficoltà fino al V+ .
Fatta nel 1985 anno in cui ricorreva il 50 anniversario della prima salita e il grande Bruno ci regalò una bottiglia di vino con l'etichetta del cinquantenario e un piccolo chiodo ricordo.


fatta nel 1984 (lo ricordo bene... :roll: ) e non beccammo manco un bicchiere d'acqua.

pièn de culo! :evil:


muuuuhhhhh :oops:
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » ven lug 14, 2006 1:02 am

fdg ha scritto:ma sta discesa lungo la normale com'è?


dalla cima conviene senz'altro traversare alla tosa, ci vanno da una a due ore a seconda del grado di conoscenza, dall'intuito e dalle condizioni....
è un bel esamino alpinistico :wink: poi giù per la normale della tosa...

parti con l'UNICA doppia subito a lato del bivacco scendi all'intaglio e cengia a dx poi via cosi stando generalmente sul lato vedretta dei camosci per cenge ma toccando anche una delle cime intermedie...non è raccontabile vai per ometti e tracce di passaggio :wink: (almeno io non te la so raccontare anche se l'ho fatta quattro o cinque volte... :oops: )

il canale citato non è gran che largo e al massimo scalini con il martello da roccia per pochi metri...

occhio in caso di temporale allora conviene stare al bivacco, è un attimo lasciarci le penne....come già successo purtroppo :cry:
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Messaggioda alberto60 » ven lug 14, 2006 9:41 am

fdg ha scritto:ma sta discesa lungo la normale com'è?


Un pò complicata e qualche tratto esposto dalla cima del Crozzon alla Tosa. Comunque segnata dal passaggio e dagli ometti.
In caso di nebbia o temporale è prudente fermarsi al bivacco sulla vetta del Crozzon.
Una volta arrivati sulla Tosa c'è ancora un caminetto da scendere , possibile doppia ma comunque facile, poi si cammina.

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via delle Guide

Messaggioda ab75 » ven lug 14, 2006 15:07 pm

La via è stupenda, roccia ottima e panorama eccezzionale la fanno una delle vie più belle che ho percorso. L'ho fatta l'estate 2003 ed il rientro l'ho trovato asciutto, dicono che in anni normali si trovi neve. E' molto laborioso, mai estremo ma da prestare attenzione; comunque merita di essere percorso perchè entri "dentro la montagna"
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Messaggioda SCOTT » ven lug 14, 2006 18:51 pm

Il mio consiglio, se hai una giornata in più, è di bivaccare in ogni caso sulla Cima del Crozzon...
...basta che ti porti qualcosa in più da mangiare e da bere...
...ne vale la pena ... il bivacco è accogliente e provvisto di coperte ... con tempo sereno potrai gustare un tramonto e un'alba indimenticabili...
...inoltre affronterai la lunga traversata fino alla Tosa e la conseguente discesa con energie rinnovate... :wink:

Vedi tu...

Ciao ... Scott.
a nin pos piò!!!
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Messaggioda andreag » ven lug 14, 2006 21:02 pm

SCOTT ha scritto:Il mio consiglio, se hai una giornata in più, è di bivaccare in ogni caso sulla Cima del Crozzon...
...basta che ti porti qualcosa in più da mangiare e da bere...
...ne vale la pena ... il bivacco è accogliente e provvisto di coperte ... con tempo sereno potrai gustare un tramonto e un'alba indimenticabili...
...inoltre affronterai la lunga traversata fino alla Tosa e la conseguente discesa con energie rinnovate... :wink:

Vedi tu...

Ciao ... Scott.


Anch'io ho fatto un meraviglioso bivacco sulla cima del Crozzon, però non preventivato, difatti per cena e colazione abbiamo diviso una tavoletta di cioccolato ritter in quattro.....però il panorama meritava davvero!!!!!!

Al ritorno siamo passati dal Pedrotti per avvisare gli amici giù al Brentei che eravamo sani e salvi, e la signora deve averci visto talmente sconvolti dalla fame che ci ha rifocillato con degli enormi paninoni al formaggio senza farceli pagare, visto che non avevamo i portafogli dietro....
:D :D

sulla discesa, è un po' lunga ma non così terribile come la dipingono, sicuramente ce n'è di peggiori (Cima Canali sulle Pale ad esempio....)

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Messaggioda SCOTT » ven lug 14, 2006 21:19 pm

andreag ha scritto:
Al ritorno siamo passati dal Pedrotti per avvisare gli amici giù al Brentei che eravamo sani e salvi, e la signora deve averci visto talmente sconvolti dalla fame che ci ha rifocillato con degli enormi paninoni al formaggio senza farceli pagare, visto che non avevamo i portafogli dietro....
:D :D

sulla discesa, è un po' lunga ma non così terribile come la dipingono, sicuramente ce n'è di peggiori (Cima Canali sulle Pale ad esempio....)

Andrea


8O
AZZ..
Passando dal Pedrotti io ho letteralmente DIVORATO 2 piatti di pasta ... 1 dietro l'altro ... ma li ho dovuti pagare :roll: :lol:
E' vero che la discesa, nonostante la lunghezza, se presa con calma non è poi terribile ... ma mette appetito... :wink:

Ciao.
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via delle guide

Messaggioda emanuele » sab lug 15, 2006 20:51 pm

l'ho ripetuta più volte(sette) e devo riconoscere che si tratta di una via meravigliosa, per me è una via di VI perchè come diceva bruno detassis lui non l'ha fatta con gli "ingranaggi"(friends) e noi non dobbiamo sottovalutarla pensando ai singoli passaggi, tra l'altro è data di VI anche la livanos eppure io la ritengo inferiore, in ogni caso la discesa è spesso in salita, ma conviene comunque perchè lo spigolo non è ben segnato con ometti, le doppie si incastrano nei primi camini e...poi arrivi sotto il livello del brentei al quale devi salire comunque
la via delle guide è la via di roccia per antonomasia
non si può non ripeterla!!
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Re: via delle guide

Messaggioda alberto60 » lun lug 17, 2006 10:11 am

emanuele ha scritto:l'ho ripetuta più volte(sette) e devo riconoscere che si tratta di una via meravigliosa, per me è una via di VI perchè come diceva bruno detassis lui non l'ha fatta con gli "ingranaggi"(friends) e noi non dobbiamo sottovalutarla pensando ai singoli passaggi, tra l'altro è data di VI anche la livanos eppure io la ritengo inferiore, in ogni caso la discesa è spesso in salita, ma conviene comunque perchè lo spigolo non è ben segnato con ometti, le doppie si incastrano nei primi camini e...poi arrivi sotto il livello del brentei al quale devi salire comunque
la via delle guide è la via di roccia per antonomasia
non si può non ripeterla!!


Concordo con Emanuele, via stupenda su una montagna bellissima.

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Messaggioda Yashin » lun lug 17, 2006 12:11 pm

Un'altra opportunità di discesa ce l'hai per lo spigolo nord.
Se scendi dallo spigolo nord quando arrivi sul ghiaione ti porti verso il dodici apostoli, stai sulla sinistra per intenderci. Al termine del ghiaione
troverai ( non è facilissimo ) delle soste a chiodi e fettuccie, le ultime due a spit, che con 5 doppie da 60 ti depositano sul martinazzi.
Servono quasi sicuramente due corde...credo che con 1 non riesci a raggiungere le soste.
Cmq chiedi al rifugista le indicazioni lui senz'altro te le sa dare meglio.
Ricordo che vagammo un pò sul ghiaione prima di trovare le ultime 5 doppie... :?
Cmq con 9 doppie dalla cima sei a terra.
La potenza è nulla senza controllo...ma il controllo senza potenza a cosa c***o serve?
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Messaggioda Aldino » mar ago 01, 2006 10:30 am

Io non sono tanto bravo a scrivere racconti :wink:, perciò mi limito ad aggiungere alcune informazioni in più che spero saranno utili all'alpinista medio (quale io sono)
La via delle guide si svolge interamente su un colatoio nero pertanto
1) se ha piovuto molto i giorni precedenti o ha fatto temporale durante la notte è sicuramente bagnata in più punti. Qualche punto bagnato mi sa che c'è sempre
2) va affrontata con tempo MOLTO stabile (precipitazioni assenti) perchè trovarsi nella parte mediana della via durante un temporale potrebbe essere una trappola mortale
Per quasi tre quarti l'arrampicata è molto bella, su roccia ideale e difficoltà sostenute di IV+/V. Concordo sulla presenza di passaggi di VI oltre a del V+. Fino alla grande fascia di cengie prima del colatoio finale il percorso è sempre logico e con un po' d'intuito non ci sono dubbi sul percorso.
Se andate con la relazione della guida i monti d'Italia e/o con quella di Le Dolomiti occidentali di Buscaini (sono diverse e non so se ne trovano altre), tenete conto che quando pensate di essere quasi fuori manca ancora molto e il percorso a volte non è più così evidente. Individuate sulla parete o sulla foto il grande tetto a dx del quale si passa e vi renderete conto di quanto manca davvero.
Nella parte finale del colatoio Claudio Detassis mi ha detto che nessuno segue la via originale che secondo lui esce sulla verticale, cioè sul lato dx dell'imbuto. Io ho provato a vedere là, ma poi mi sono spostato sul margine sx, poi di nuovo in obliquo a dx (nel colatoio c'è sempre acqua) e poi ancora a sx.
Negli ultimi 170 m "senza via obbligata" io pensavo di slegarmi: vedete voi. Almeno 100 m ancora sono ripidi e su roccia cattiva, con alcuni passi non banali. Un paio di chiodi ci sono, ma trovarli....
Se si sa di essere un po' lenti, portatevi un panino e un l d'acqua in più: il bivacco è accogliente, asciutto. 4 posti dotati di coperte e con coprimaterassi puliti. Arrampicherete con meno patemi d'animo.
Quando siete in cima, calcolate di avere MINIMO 2 ore e mezza di luce. Calcolate un'ora e mezza per arrivare alla Tosa, pedalando e senza errori di percorso. Un'ora ancora dalla cima della Tosa a dove comincia il sentiero per il rif. Tosa (al buio anche da cima Tosa a qua non è una passeggiata di salute e sarete un po' stanchi). Dalla cima del Crozzon si arrampica su e giù, attraversando per strette cengie, talvolta esposte. Se non vi trovate a vostro agio a procedere slegati su questo tipo di terreno, lasciate perdere questa via. E' tutto ben segnalato da ometti. Al primo canalino nevoso, ora molto esile, conviene abbassarsi e prendere la cengia sotto, dove l'imbuto si chiude (doppia in loco, ma non necessaria).
Al secondo canale nevoso, che ora non c'è proprio, ci sono ometti ovunque, anche sull'altro versante, ben visibili. Lo stato del canale dovrebbe scoraggiare chiunque dotato di buon senso dall'attraversarlo, ma la presenza inquietante di uno spezzone di corda con maniglie indica che non è così. Conviene invece, PRIMA di attraversare l'orrido, salire arrampicando una rampa canale articolata (ometti ma poco visibili) abbastanza agevole, che porta sulla cresta finale. Qui col buio dev'essere un casino. Portate una frontale a testa.
Complimenti a Bruno, grande alpinista e grande persona, per aver realizzato una salita così moderna nel '35. Complimenti anche al Cesare che l'ha fatta in "free-solo" salita e discesa (per l'impresa, ma non per il caratterino :wink: ), all'Ermanno che se la fa almeno una volta la settimana prima di colazione e concatenandoci altre 3 o 4 vie e a emanuele che va per l'ottava ... :wink:
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Messaggioda quilodicoequilonego » mar ago 01, 2006 10:41 am

secondo me hai dimenticato qualcosa, e poi non capiscono più una fava e chiamano i soccorsi, per colpa tua :lol:
enzo
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Messaggioda Aldino » mar ago 01, 2006 10:46 am

8O :?:
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