Joe Simpson

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Joe Simpson

Messaggioda kappotto » gio gen 05, 2006 15:18 pm

Ho appena terminato di leggere l?autobiografia di Joe Simpson: ?Questo gioco di fantasmi?:

-volo da 25 metri su una cascata di ghiaccio allo Screen: 3 costole rotte+3 incrinate+acciaccature varie;
-travolto in discesa da una valanga sulle Courtes: 800 metri di caduta. Leggera commozione cerebrale, ma praticamente illeso;
-bivacco d?emerenza sul Col de la Fourche: al mattino dopo si accorge di aver dormito su una cornice di neve spessa 40cm a picco su 1000 mt di vuoto?!;
-salvato insieme al suo compagno sul Pilier Bonatti al Dru, dopo che una frana gli aveva tranciato le corde e portato via gli zaini col materiale, scarpe comprese, e dopo una notte appesi in due su un unico chiodo piegato e che entrava in una fessura per solo un paio di centimetri;
-finisce in un crepaccio sulla Siula Grande, il suo compagno taglia la corda, lui riesce ad uscirne in qualche modo e arrivare al campo base carponi e con un ginocchio maciullato (raccontato anche ne ?La morte sospesa?);
-vola, trascinato dalla caduta del compagno, sul Pachermo, scivola su un pendio ghiacciato per centinaia di metri fracassandosi un ginocchio e il naso. Riesce, aiutato dal compagno a calarsi fino al campo base.

Accanto a queste sue ?avventure? in montagna, ci sono innumerevoli racconti di fratture varie per ?giochi pericolosi? nell?adolescenza o nella prima gioventù (fra tutti il racconto di un salto di sfrodo dal trampolino di Chamonix con uno slittino?!).
Tanti anche i ricordi di incidenti mortali in montagna che hanno coinvolto suoi amici, di cui 4 solo nel periodo in cui scriveva il libro.

Il libro è piacevole, indubbiamente l?autore sa scrivere e usare l?ironia con intelligenza, però mi ha fatto pensare non poco?
Che atteggiamento ha verso la vita uno che l?ha scampata per puro culo più di una volta e che spesso sembra proprio andarsele a cercare?
Fino a che punto è lecito spingersi in là?
E se fosse un insopprimibile bisogno di sfidare se stessi e la sorte? Vi sembra normale un comportamento simile?
E se fosse solo sfiga?

Ho letto tanti libri di alpinisti che si sono trovati in brutte situazioni, però tra le righe sono quasi sempre riusciti a convincermi che il rischio era calcolato e che solo l?imponderabile aveva fatto precipitare gli eventi.

Ma stavolta? :? :? :?
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Re: Joe Simpson

Messaggioda lucasignorelli » gio gen 05, 2006 19:28 pm

kappotto ha scritto:Ho letto tanti libri di alpinisti che si sono trovati in brutte situazioni, però tra le righe sono quasi sempre riusciti a convincermi che il rischio era calcolato e che solo l?imponderabile aveva fatto precipitare gli eventi.

Ma stavolta? :? :? :?


Sicuramente nel "giro" (sopratutto quello degli alpinisti inglesi che bazzicano sul Bianco) Simpson è un po' chiacchierato - non tanto per la sfiga, quanto per il fatto che, a detta dei più, andare in montagna con lui non è mai stato il massimo. I racconti che senti, soprattutto quelli che riguardano il suo noviziato alpino, fanno venire un po' i capelli dritti - molto pressapochismo, molta presunzione, e generalmente parlando un atteggiamento poco incline ad ascoltare gli altri e a collaborare (cosa fondamentale in una cordata). Di certo ha cambiato compagni di cordata come io combio i calzini, e questo raramente è un buon segno.

Di persona è sicuramente un personaggio interessante, molto colto e intelligente e ironico, con una capacità veramente eccellente di "tenere banco" quando chiacchiera, ma l'impressione che ti lascia è anche quella di uno qualcuno con la parola "io" come priorità principale della vita... di nuovo, la persona con cui passeresti una serata a chiacchierare, ma forse non ti legheresti in cordata.

Richard Hawkins (il "terzo uomo" di "Touching the Void"), con cui ho scambiato qualche mail, ne ha un'opinione personale veramente pessima (sia all'epoca che adesso), ma anche qui, Richard non è un'alpinista, quindi non ho idea quanto questa antipatia possa essere considerata un indicatore valido delle qualità alpinistiche di Simpson.
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Messaggioda Roberto » gio gen 05, 2006 19:33 pm

Ma è tutto così vero fino in fondo o c'è un po di "romanzo" intorno alle sue avventure? 8)
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Messaggioda lucasignorelli » gio gen 05, 2006 19:37 pm

Roberto ha scritto:Ma è tutto così vero fino in fondo o c'è un po di "romanzo" intorno alle sue avventure? 8)


"Touching" - il libro - è sicuramente vero almeno al 90%, quantomeno la parte "fattuale". Qualche dubbio sull'aspetto personal / psicologico di quanto lui racconta nei suoi libri l'ho avuto pure io, ma non essendoci modo di confermare questi aspetti al di la della sua parola... insomma, o così o ciccì!
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Messaggioda Roberto » gio gen 05, 2006 20:03 pm

lucasignorelli ha scritto:
Roberto ha scritto:Ma è tutto così vero fino in fondo o c'è un po di "romanzo" intorno alle sue avventure? 8)


"Touching" - il libro - è sicuramente vero almeno al 90%, quantomeno la parte "fattuale". Qualche dubbio sull'aspetto personal / psicologico di quanto lui racconta nei suoi libri l'ho avuto pure io, ma non essendoci modo di confermare questi aspetti al di la della sua parola... insomma, o così o ciccì!
Le cose combiano molto a seconda di come le si racconta, anche toni eccessivamente drammatici possono alterare la realtà.
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Messaggioda yena » gio gen 05, 2006 20:10 pm

quando il gioco si fa pericoloso....le persone inteligenti sopravvivono se evitano il pericolo, i fortunati sopravvivono anche se non l fanno.....
Leggi i miei articoli sulla patologia arrampicatoria www.patologia-arrampicatoria.it
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Messaggioda Roberto » gio gen 05, 2006 20:12 pm

yena ha scritto:quando il gioco si fa pericoloso....le persone inteligenti sopravvivono se evitano il pericolo, i fortunati sopravvivono anche se non l fanno.....
Certo che Simpson sarebbe un bel trattato di traumatologia delle ossa per un ortopedico, dovrebbe donare il suo corpo alla scienza :wink:
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Messaggioda marinoroma » gio gen 05, 2006 21:06 pm

Roberto ha scritto:
lucasignorelli ha scritto:
Roberto ha scritto:Ma è tutto così vero fino in fondo o c'è un po di "romanzo" intorno alle sue avventure? 8)


"Touching" - il libro - è sicuramente vero almeno al 90%, quantomeno la parte "fattuale". Qualche dubbio sull'aspetto personal / psicologico di quanto lui racconta nei suoi libri l'ho avuto pure io, ma non essendoci modo di confermare questi aspetti al di la della sua parola... insomma, o così o ciccì!
Le cose combiano molto a seconda di come le si racconta, anche toni eccessivamente drammatici possono alterare la realtà.


beh per esempio i 1000 mt al di sotto del col de la Fourche sono un tantino esagerati...
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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simpson...

Messaggioda brunoz » gio gen 05, 2006 21:30 pm

Ciao !! :D

Bèh, probabilmente in Simpson (forse mi sbaglio) c'è anche voglia di stupire,
di lasciare a bocca aperta chi legge... e comunque, cito Roberto

Le cose combiano molto a seconda di come le si racconta, anche toni eccessivamente drammatici possono alterare la realtà.


Si prendano ad esempio gli "Esercizi di stile" di Queneau (più volte citato nel
"passaparola- bei libri"): lo stesso banalissimo evento raccontato in dozzine
di maniere diverse ("stili"), pur senza mai mentire, lasciano a chi legge delle
impressioni diversissime, in breve ingannano...
Miao
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Messaggioda AlbertAgort » gio gen 05, 2006 22:04 pm

certo che è vero quando si dice che chi è spavaldo e rischia alla fine non muore, e invece chi è prudente si fa male...

uno come Joe è
:arrow: pazzo
:arrow: non tiene troppo alla propria vita
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Messaggioda lucasignorelli » gio gen 05, 2006 22:32 pm

marinoroma ha scritto:beh per esempio i 1000 mt al di sotto del col de la Fourche sono un tantino esagerati...


Se è per questo, non riuscire a trovare il bivacco è già un po' da record (ok, ammetto di non aver mai dovuto cercare il bivacco al buio!)
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Messaggioda giudirel » dom gen 08, 2006 10:49 am

E se fosse un insopprimibile bisogno di sfidare se stessi e la sorte?


Forse sì.

Forse c'è anche il fatto che le sue storie sono un po' "musicate" ed è per questo che noi le leggiamo volentieri e lui ci ha raggranellato un po' di piccioli... meritati visto che sono tutto sommato "buona letteratura".

In ultimo mi viene da chiedermi ripassando la mia personale (mediocre) carriera alpinistica ed alla mia (fortunatamente) più breve lista di traumi ossei ed articolari ed "avventure" fortunosamente finite a lieto fine se in diverse misure ogni alpinista non conduca una sua personale partita a carte con il rischio.

Ovviamente per ognuno di noi è diversa ma ci sono due diffusi atteggiamenti che mi provocano una certa irritazione: il primo è quello di chi in pratica dichiara e sostiene che chi osa meno di me è un coniglio e chi osa di più un incoscente e l'altro di chi di fronte alla cronaca di un incidente si affanna subito ad elencare gli errori (magari effettivamente commessi) di chi è stato coinvolto... un modo di dichiarare ai quattro venti che a lui non sarebbe mai potuto succedere.

Andare in montagna (ma forse si dovrebbe dire "vivere") è pericoloso e le sciocchezze che si potrebbero pagare a carissimo prezzo sono sempre in agguato, per distrazione, stanchezza o semplicemente superficialità. Io credo che ciascuno di noi, probabilmente in una scala diversissima, abbia giocato con i suoi fantasmi, abbia toccato il vuoto per poi sentirsi più felice e più "pieno"...

Lasciando indietro Joe Simpson o, come in un altro vecchio thread, Dan Osman, credo che questo tema sia una cosa sulla quale vale la pena di interrogarsi e riflettere...
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Messaggioda Earon » dom gen 08, 2006 13:18 pm

al di la di quanto la possa romanzare nei suoi libri/racconti, rimangono dei pesanti dati oggettivi....

1) porta una sfiga della madonna
2) non gli stare vicino perche ti succede qualcosa di molto grave
3) per carità di dio, non ci fare mai amicizia, senno muori prima del dovuto
4) ciononostante ha un culo che fa provincia
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Messaggioda Siloga66 » dom gen 08, 2006 14:24 pm

Earon ha scritto:al di la di quanto la possa romanzare nei suoi libri/racconti, rimangono dei pesanti dati oggettivi....

1) porta una sfiga della madonna
2) non gli stare vicino perche ti succede qualcosa di molto grave
3) per carità di dio, non ci fare mai amicizia, senno muori prima del dovuto
4) ciononostante ha un culo che fa provincia

Sono molto,molto,molto, d'accordo con ciò. :wink:
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda sideshow-nico » dom gen 08, 2006 15:46 pm

joe simpson: .......tua!......isolato (dita incrociate)...!
Ragazzi mi spiace ora son cakki vostra.
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Messaggioda Earon » dom gen 08, 2006 16:07 pm

sideshow-nico ha scritto:joe simpson: .......tua!......isolato (dita incrociate)...!
Ragazzi mi spiace ora son cakki vostra.


liberi tutti....

e comunque il libro migliore (per accoppiata) è il richiamo del silenzio...

joe simpson + eiger è una di quelle accoppiate che fanno bomba...

una roba tipo cicciolina-rocco siffredi insomma....
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Messaggioda BBB » dom gen 08, 2006 17:00 pm

E' un grande, n'è sempre uscito vivo:

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Messaggioda KAZAN1975 » dom gen 08, 2006 18:10 pm

e se AM fosse l'alter ego di simpson??? :roll:
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Messaggioda Earon » dom gen 08, 2006 18:38 pm

KAZAN1975 ha scritto:e se AM fosse l'alter ego di simpson??? :roll:


macche alter ego... è simpson...
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