da Mame » gio ago 03, 2006 11:35 am
Ciao ,
penso ti riferisci alla traversata Cresta N-.Cresta SE
Qualche info della posso dare ben volentieri.
Premessa: bellissima montagna,panorami stupendi e a mio avviso molto più impegnativa della normale del Cervino, quantomeno quella dell'Hornly.
Non ci trovi molta gente perchè la salita richiede esperienza ed è appartata: insomma non è una salita da prendere sottogamba.
Detto questo: ho salito questa montagna nello sciagurata e torrida estate 2003.
Il progetto (che ritengo il massimo) era quello di salire la cresta N per scendere da quella SE: abbiamo dovuto cambiare perchè il rifugista della Tracuit non solo mi disse che il rifugio era strapieno ma anche che mi diffidava comunque dal salire perchè non c'era posto nemmeno per dormire per terra. In effetti il giorno dopo in cima al Bishorn (vanno tutti li) c'erano centinaia di persone: sembrava di vedere una tribuna di uno stadio.
Quindi, abbiamo optato per salire e scendere dalla cresta SE, la, si fa per dire, normale che di fatto presenta le stesse difficoltà della cresta N. Ti descrivo quindi l'itinerario (vado a memoria e non ti riporto le quote di riferimento)
La salita da Randa alla Weisshornhuette è lunga e faticosa (a parte il dislivello - mi sembra 1400m- vi è anche un bello sviluppo) e in pieno sole per quasi tutto il giorno. Noi avevamo trovato il rifugio ancora chiuso, ma in ogni caso rimane molto confortevole e con scorte di bevande.
Dal rifugio un comodo sentiero porta al ghiacciaio che si attraversa in piano senza problemi e anche senza ramponi: poi è un casino saltare sul crestone soprastante perchè il ghiacciaio si è abbassato di molto e il salto è sempre più ostico (ti conviene il giorno prima andare un 'occhiata per farti un idea: non è semplicissimo trovare il varco). Per sentierino ti porti sul costone e lo risali dapprima su roccette e sfasciumi e poi con semplice arrampicata tranne un pezzettino-quasi alla fine - dove al buio non è semplice capire come passare (se c'è ancora neve in salita ma soprattutto in discesa puoi utilizzare la conca posta alla sinistra salendo).
Alla fine del crestone e su un breve pendio di neve si attacca lo zoccolo che sostiene al cresta:arrivammo in questa zona al sorgere del sole e ci godemmo l'alba sul Cervino. Questo zoccolo è un pò palloso perchè composto da sfasciumi, cengette e roccette non sempre stabili.
Quando spunti in cresta ricordati per bene il luogo perchè al ritorno non devi cannare altrimenti ti incasini.
Ora la cresta è solida, con il passaggio più difficile (ca IV-) protetto da chiodi: se ti fidi vai in conserva che guadagni tempo. Raggiunta la parte nevosa tutto dipende dalle condizioni. Noi trovammo parecchio ghiaccio, un paio di terminali verticali: in ogni caso basta una picozza.
Dovresti impiegare tra le 6 e le 8 ore. La discesa richiede prudenza e tempo: alla fine non è che limi molto rispetto alla salita. E poi mazzata finale dal rifugio all'auto.
Spero di esserti stato utile.
Ne vale la pena.Vacci e facci sapere.
Ciao.
"any escape might help to smoothe the unattractive truth" - Neil Peart (Rush)