Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda andreag » mer nov 23, 2005 15:18 pm

vabbè, a pranzo mi sono letto l'articolo di Repubblica, che in realtà è abbastanza breve e non dice nulla di particolare, e le frasi sulla spedizione di Salvaterra non sono di Bizzaro ma di Maestri o del suo avvocato.
Sulla gazzetta invece anche oggi un intera pagina, con un articolo che riporta le reazioni di Maestri e del suo avvocato ( e da cui si capisce tra le righe che non faranno nessuna querela...), un parere di Messner che dice che lui ha sempre saputo che non erano arrivati in cima, un bel box che ricorda le imprese di Maestri e mette in luce la sua grandezza come alpinista; tutto sommato direi tutto abbastanza equilibrato, molto meglio della pagina di ieri.

Insomma, un bel casino stile forum sulla rosea...
8) 8) 8)

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Messaggioda Hifly » mer nov 23, 2005 19:47 pm

[/quote]
Disamina puntuale. Rimango della mia idea e cioè la salita del 1959 è genuina. La grande via aperta da Salvaterra non aggiunge assolutamente niente, non derime il mistero. Qualcuno ad un livello conoscitivo superiore a Salvaterra (in ambito Patagonia & Torre) suggerì che l'unico depositario della verità, a parte Cesarino, è Fava. Per quanto riguarda l'articolo sulle "pagine rosa" mi sembra un pò "affrettato"; non vorrei che lo stesso Salvaterra intervenga ridimensionando lo jaccuse.[/quote]

Personalmente credo che siano tutte polemiche sterili. Forse le cose migliori su questa vicenda sono sul libro di Buscaini e della Metzelin "Patagonia".
Qualcuno dice che l'impresa di Maestri ed Egger era al di la delle possibilità dell'epoca. Ok, la maggior parte delle imprese alpinistiche , quelle che hanno fatto fare progressi, sono spesso state realizzate in condizioni nonverificabili. Penso a Bellanzier alla Torre d'Alleghe in solitaria (vedi Sentieri Verticali di Gogna). Lo stesso Messner, che dice di non credere alla salita di Maestri, non è mai riuscito a capire come è passato sulla sua via al Sass della Crusc, come scrive in Settimo grado. Casara non fu mai creduto per lo spigolo del Campanile di Val Montanaia, etc. Di Mallory non si sa ancora se arrivò in cima all'Everest, sempre e solo supposizioni. Preferisco comunque dare fiducia a Maestri, almeno finche rimane il dubbio.
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Messaggioda stefanop » mer nov 23, 2005 19:56 pm

:o Ben insomma anche se uno e bravo .... anche se è uno di quelli che ha fatto la storia dell'alpinismo .... non per forza deve essere un sant'uomo.

Ricordo bene, quando ancora facevano ''carosello'' e io giravo per il soggiorno con il ''girello'', per il tg avevano dato la notizia di un'anniversario di una ''prima salita'' in solitaria di Maestri non ricordo dove o cosa, vorrei dire in dolomiti ma ...
Pur non volendo negare la sua salita, affermavano che la sua foto fatta per testimoniare la vetta raggiunta, era inequivocabilmente fatta da un altro punto, visto il panorama che vi si vedeva.
8O Alla evidenza dei fatti lui ammetteva lo sbaglio ma che l'aveva fatto solo per rimediare a una dimenticanza.

:? E quando uno prende queste cose così alla leggera .... perde in affidabilità

Comunque L'analisi di Garibotti che raccoglie le testimonianza dei vari tentativi mi sembra molto plausibile. Anche perchè come si vede dalle foto non è una parete scomfinata.

Probabilmente il suo caratterino estremamente egocentrico se non molte volte arrogante, che gli ha fatto avere non pochi nemici e accese dispute, supportato da un innegabile bravura, lo ha fatto poco propenso ad accettare sconfitte.
??
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Messaggioda èrman » mer nov 23, 2005 20:36 pm

Ciao a tutti. E' la mia prima volta in un forum e quindi non so nemmeno se sto facendo giusto quanto mi è stato richiesto. Forse però è giusto che l'interessato, io, o il colpevole per altri dica qualcosa al riguardo. Prima di tutto non credo di essere uno che ama la pubblicità perché io sto benissimo tranquillo a casa mia con mi moglie ed i miei fantastici bambini. Se giornali importanti come quelli di questi giorni hanno deciso di scrivere è perché credo avevano interesse di farlo, visto l'argomento. Qualcuno mi ha accuao di aver riaperto una storia ma si deve sapere che quella storia non si è mai chiusa. Forse in Italia se ne è parlato poco ma il mondo alpinistico internazionale non ha mai smesso di farlo. Il signor Garibotti, che poi è divenuto mio compagno per questa scalata se le è sentite anche da me perché non mi ha interpellato quando ha scritto, in oltre due anni di lavoro, il suo servizio pubblicato gratuitamente per l'annuario American Alpine Journal. Forse moli si dovrebbero informare e leggere anche quanto apparso tante volte sulla Rivista inglese Mountain. O leggere il libro di Maestri "Arrampicare è il mio mestiere", il Diario di Cesarino Fava pubblicato sul Bollettino della SAT di marzo-aprile 1959 o il suo libro "Patagonia: terra di sogni infranti". Già leggendo queste cose avremmo una discreta documentazione.
Quella via io la provai per la prima volta nel 90 o 91 con Guido Bonvicini e Adriano Cavallaro. Facemmo un primo tentativo in ottobre ed arrivammo ad un tiro dal diedro degli inglesi e rinunciammo perché la parete era carica di neve. In attesa si pulisse scalammo la Franco-Argentina al Fitz e la via del compressore al Torre. A novembre abbiamo fatto un secondo tentativo ed abbiamo dormito nel box inglese alla base del loro diedro. Il giorno dopo il tempo era pessimo ed i miei soci volevano scendere. Io gli chiesi di lasciarmi qualche ora per salire un po'. Volevo arrivare al Colle della Conquista e ci riuscimmo. Ero curioso di vedere il posto. La bufera ci ricacciò indietro. Altri compagni, al momento di partire per quella storia si tirarono indietro ma io mai me la presi per l loro decisione. Nel 1994 feci un altro tentativo con l'austriaco Tommy Bonapace, già esperto di quella via. Partimmo quel giorno dl campo base ed alla sera eravamo alla base del primo nevaio triangolare. Ci successero un po' di cose spiacevoli e dopo un bivacco penoso al mattino lui mi disse:"Finish Ermano, never more"! Intendeva che con quella via aveva definitivamente chiuso. Gli anni passavano ed ogni tanto quella via mi assillava. Per diversi anni difesi Maestri, Egger e Fava. Non lo difesi in un forum o con chiacchiere da "bar". Lo difesi a spada tratta con il suo (mi perdoni il grande Ken Wilson) grande accusatore KEN WILSON della Rivista inglese Mountain. Poi lentamente iniziai a cambiare idea. Rilessi e ristudiai quanto avevo detto e scritto a difesa di Cesare e cambiai idea. L'idea di quella via non era quindi mai morta. Lo scorso novembre tornai a casa dalla Patagonia ed un due mesi dopo ho compiuto cinquant'anni. Per la prima volta dovevo guardare in faccia anche la realtà del tempo che passava ma la voglia era ancora tanta. A gennaio avevo praticamente deciso che sarei tornato là per provare questa salita. Verso fine inverno il mio amico Rolo Garibotti mi scrive con un progetto. L'idea mi alletta molto ma gli rispondo che prima vorrei provare quella "cosa". All'inizio lui non è molto convinto. Qualche anno fa voleva andarci con Silvo Karo, lo sloveno, ma Silvo gli disse che era troppo pericolosa quella via e Rolo accantonò il progetto. Quando l'ho proposto inizialmente non era molto convinto della cosa nemmeno lui ma poi accettò con entusiasmo e Ale già era d'accordo. Poi in estate le lunghe polemiche sui giornali. Noi non siamo partiti per fare un'indagine, siamo partiti per seguire quella linea. Gli austriaci Toni Panholzer e compagni fino allo scorso gennaio hanno efettuato molti tentativi a quella parete e sono giunti a circa 200 metri dalla cima seguendo la parete est nella prima parte e poi direttamente su uno dei due diedri sulla nord. Diedro seguito in parte anche da Giarolli-Orlandi. Inizialmente anche noi pensavamo di seguire quella linea ma l'insicurezza e la difficoltà di quell'itinerario ci ha spinti a cambiare obiettivo. Le parole del Grande Bruno Detassis dicono di cercare il facile fra il difficile e questo è stato il nostro obiettivo. Mi sarebbe piaciuto molto trovare uno dei chiodi a pressione che Maestri dice di aver usato. Ne abbiamo trovati un paio nel diedro iniziale di 300 metri ma poi niente più. Se avessi trovato qualcosa, non necessariamente vicino alla vetta, ma anche poco oltre il primo nevaio, sarebbe stato sufficiente per me e per gli scettici del mondo alpinistico. Se avessimo trovato qualcosa sarebbe stata una prova del loro passaggio. Non trovando niente non abbiamo la prova che non sono passati ma il dubbio permettetemi, che ci possa essere.
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Messaggioda Earon » mer nov 23, 2005 20:47 pm

èrman ha scritto:Ciao a tutti. E' la mia prima volta in un forum e quindi non so nemmeno se sto facendo giusto quanto mi è stato richiesto. Forse però è giusto che l'interessato, io, o il colpevole per altri dica qualcosa al riguardo. Prima di tutto non credo di essere uno che ama la pubblicità perché io sto benissimo tranquillo a casa mia con mi moglie ed i miei fantastici bambini. Se giornali importanti come quelli di questi giorni hanno deciso di scrivere è perché credo avevano interesse di farlo, visto l'argomento. Qualcuno mi ha accuao di aver riaperto una storia ma si deve sapere che quella storia non si è mai chiusa. Forse in Italia se ne è parlato poco ma il mondo alpinistico internazionale non ha mai smesso di farlo. Il signor Garibotti, che poi è divenuto mio compagno per questa scalata se le è sentite anche da me perché non mi ha interpellato quando ha scritto, in oltre due anni di lavoro, il suo servizio pubblicato gratuitamente per l'annuario American Alpine Journal. Forse moli si dovrebbero informare e leggere anche quanto apparso tante volte sulla Rivista inglese Mountain. O leggere il libro di Maestri "Arrampicare è il mio mestiere", il Diario di Cesarino Fava pubblicato sul Bollettino della SAT di marzo-aprile 1959 o il suo libro "Patagonia: terra di sogni infranti". Già leggendo queste cose avremmo una discreta documentazione.
Quella via io la provai per la prima volta nel 90 o 91 con Guido Bonvicini e Adriano Cavallaro. Facemmo un primo tentativo in ottobre ed arrivammo ad un tiro dal diedro degli inglesi e rinunciammo perché la parete era carica di neve. In attesa si pulisse scalammo la Franco-Argentina al Fitz e la via del compressore al Torre. A novembre abbiamo fatto un secondo tentativo ed abbiamo dormito nel box inglese alla base del loro diedro. Il giorno dopo il tempo era pessimo ed i miei soci volevano scendere. Io gli chiesi di lasciarmi qualche ora per salire un po'. Volevo arrivare al Colle della Conquista e ci riuscimmo. Ero curioso di vedere il posto. La bufera ci ricacciò indietro. Altri compagni, al momento di partire per quella storia si tirarono indietro ma io mai me la presi per l loro decisione. Nel 1994 feci un altro tentativo con l'austriaco Tommy Bonapace, già esperto di quella via. Partimmo quel giorno dl campo base ed alla sera eravamo alla base del primo nevaio triangolare. Ci successero un po' di cose spiacevoli e dopo un bivacco penoso al mattino lui mi disse:"Finish Ermano, never more"! Intendeva che con quella via aveva definitivamente chiuso. Gli anni passavano ed ogni tanto quella via mi assillava. Per diversi anni difesi Maestri, Egger e Fava. Non lo difesi in un forum o con chiacchiere da "bar". Lo difesi a spada tratta con il suo (mi perdoni il grande Ken Wilson) grande accusatore KEN WILSON della Rivista inglese Mountain. Poi lentamente iniziai a cambiare idea. Rilessi e ristudiai quanto avevo detto e scritto a difesa di Cesare e cambiai idea. L'idea di quella via non era quindi mai morta. Lo scorso novembre tornai a casa dalla Patagonia ed un due mesi dopo ho compiuto cinquant'anni. Per la prima volta dovevo guardare in faccia anche la realtà del tempo che passava ma la voglia era ancora tanta. A gennaio avevo praticamente deciso che sarei tornato là per provare questa salita. Verso fine inverno il mio amico Rolo Garibotti mi scrive con un progetto. L'idea mi alletta molto ma gli rispondo che prima vorrei provare quella "cosa". All'inizio lui non è molto convinto. Qualche anno fa voleva andarci con Silvo Karo, lo sloveno, ma Silvo gli disse che era troppo pericolosa quella via e Rolo accantonò il progetto. Quando l'ho proposto inizialmente non era molto convinto della cosa nemmeno lui ma poi accettò con entusiasmo e Ale già era d'accordo. Poi in estate le lunghe polemiche sui giornali. Noi non siamo partiti per fare un'indagine, siamo partiti per seguire quella linea. Gli austriaci Toni Panholzer e compagni fino allo scorso gennaio hanno efettuato molti tentativi a quella parete e sono giunti a circa 200 metri dalla cima seguendo la parete est nella prima parte e poi direttamente su uno dei due diedri sulla nord. Diedro seguito in parte anche da Giarolli-Orlandi. Inizialmente anche noi pensavamo di seguire quella linea ma l'insicurezza e la difficoltà di quell'itinerario ci ha spinti a cambiare obiettivo. Le parole del Grande Bruno Detassis dicono di cercare il facile fra il difficile e questo è stato il nostro obiettivo. Mi sarebbe piaciuto molto trovare uno dei chiodi a pressione che Maestri dice di aver usato. Ne abbiamo trovati un paio nel diedro iniziale di 300 metri ma poi niente più. Se avessi trovato qualcosa, non necessariamente vicino alla vetta, ma anche poco oltre il primo nevaio, sarebbe stato sufficiente per me e per gli scettici del mondo alpinistico. Se avessimo trovato qualcosa sarebbe stata una prova del loro passaggio. Non trovando niente non abbiamo la prova che non sono passati ma il dubbio permettetemi, che ci possa essere.


apparte i complimenti per la salita... ovvi
non ho avuto occasione di comprare i giornali quindi ne approfitto per chiedertelo direttamente...

la parete come l'hai trovata? simile a come la descriveva Cesare o no?

magari sta domanda te l'hanno già fatta un milione di volte...
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Messaggioda èrman » mer nov 23, 2005 20:58 pm

Ciao, rispondo solo questa volta perché proprio non ho tempo di fermarmi. La parete come la descrissero loro non l'abbiamo trovata. Quando abbiamo fatto l'invernale al Torre la roccia, dal grande traverso obliquo in su, era incrostata da uno strato di ghiaccio schiumoso, inconsistente, dello spessore che andava dai 10 ai 30-40 centimetri. Dico inconsistente perche non potrebbe essere usato a salire nemmeno per pochi metri. Nemmeno il ghiaccio dei funghi sommitali riusciva a sorreggerci ed è stata un grande lotta salirli. E poi, come farebbe anche il più bravo artista o muratore a trasformare una parete verticale o di 80° ad una parete di 50°-60°? Ciao a tutti e buona continuazione.
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Messaggioda Earon » mer nov 23, 2005 21:10 pm

èrman ha scritto:Ciao, rispondo solo questa volta perché proprio non ho tempo di fermarmi. La parete come la descrissero loro non l'abbiamo trovata. Quando abbiamo fatto l'invernale al Torre la roccia, dal grande traverso obliquo in su, era incrostata da uno strato di ghiaccio schiumoso, inconsistente, dello spessore che andava dai 10 ai 30-40 centimetri. Dico inconsistente perche non potrebbe essere usato a salire nemmeno per pochi metri. Nemmeno il ghiaccio dei funghi sommitali riusciva a sorreggerci ed è stata un grande lotta salirli. E poi, come farebbe anche il più bravo artista o muratore a trasformare una parete verticale o di 80° ad una parete di 50°-60°? Ciao a tutti e buona continuazione.


denghiu... penso a nome di tutti...
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Messaggioda Davide1980 » mer nov 23, 2005 21:11 pm

Complimenti per la salita e grazie per essere entrato nel forum, io ho scritto che hai fatto una cazzata perche' lo hai fatto per pura publicita', probabilmente ho esagerato ma quando ho letto in prima pagina "CESARE MAESTRI NON E' MAI SALITO SUL CERRO TORRE" mi sono incazzato parecchio sembrava che tu lo avessi fatto apposta, avrei preferito sicuramente leggere "SALVATERRA DI NUOVO SULLA CIMA DEL TORRE" perche' sei un grande alpinista e non devi avere bisogno di una polemica su La gazzetta che sono sicuro che i giornalisti pompano fuor di misura.
Inquanto alla publicita' spero di essermi sbagliato di brutto come te speravi di trovare un chiodo di Cesare.
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Messaggioda Buzz » mer nov 23, 2005 21:16 pm

Nulla di nuovo nel gradevole intervento di erman. Nel senso che secondo me le sue motivazioni non sono apparse diverse nelle dichiarazioni che sono arrivate.
I titoli dei giornali lasciano da sempre il tempo che trovano... :roll:

figuriamoci... mica li fa salvaterra i titoli della gazzetta... anzi... non li fa nemmeno la giornalista Cicogna...(peraltro alpinista).

Aldilà delle polemiche inevitabili: una grandissima salita, di portata storica. Importantissima.

Complimenti veri a erman e compagni.
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Messaggioda Mr.Mojo » mer nov 23, 2005 21:22 pm

Buzz ha scritto:Nulla di nuovo nel gradevole intervento di erman. Nel senso che secondo me le sue motivazioni non sono apparse diverse nelle dichiarazioni che sono arrivate.
I titoli dei giornali lasciano da sempre il tempo che trovano... :roll:

figuriamoci... mica li fa salvaterra i titoli della gazzetta... anzi... non li fa nemmeno la giornalista Cicogna...(peraltro alpinista).

Aldilà delle polemiche inevitabili: una grandissima salita, di portata storica. Importantissima.

Complimenti veri a erman e compagni.



mi associo..... :wink:
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Messaggioda Earon » mer nov 23, 2005 21:24 pm

Buzz ha scritto:Nulla di nuovo nel gradevole intervento di erman. Nel senso che secondo me le sue motivazioni non sono apparse diverse nelle dichiarazioni che sono arrivate.
I titoli dei giornali lasciano da sempre il tempo che trovano... :roll:

figuriamoci... mica li fa salvaterra i titoli della gazzetta... anzi... non li fa nemmeno la giornalista Cicogna...(peraltro alpinista).

Aldilà delle polemiche inevitabili: una grandissima salita, di portata storica. Importantissima.

Complimenti veri a erman e compagni.


se devo dirla tutta.... c'è l'eccitazione nel seguire una salita cosi importante... l'ammirazione per quello che erman e soci hanno fatto (stile alpino sul torre, via nuova alla vetta che non intersechi nella parte finale i chiodi della compressor route, velocità di esecuzione, leggerezze etc etc etc etc... se ne possono dire una quantità industriale....)...

alla luce degli ultimi sviluppi... alla fine devo dire che mi sono ricreduto anche io... ma rimane un enorme tristezza per un sogno che cade a terra in mille pezzi... l'idea che maestri lassu c'era stato...

..."Nella monotonia del viaggio verso El Calafate, ammassati sul camioncino in mezzo alle
nostre poche cose, i vestiti rabberciati e ripuliti alla meno peggio, sotto un cielo
plumbeo sopra di noi e, ironia della sorte, splendente di sole sulle rilucenti montagne
del Cerro Torre e Fitz Roy, una folla di pensieri brucianti mi tormentano l'anima.
Ancora una volta mi sento perseguitato dalla morte. E non la morte in guerra o sul lavoro,
ma una morte quasi cercata, quasi voluta, come dicono tutti coloro che di alpinismo non
capiscono un bel niente. [...]
Ma perché ci affliggiamo? Toni è scomparso dopo aver scalato in perfetto stile alpino la
montagna più difficile del mondo. Un capolavoro. - La più grande impresa alpinistica della
storia - l'ha definita il grande alpinista francese Lionel Terray.
Osservo, prima che scompaia definitivamente dietro una meseta, la più bella e lucente
cripta del mondo che protegge l'indimenticabile Toni Egger. Non è importante solo come si
vive, ma anche come si muore. Nessuno dei presuntuosi che hanno messo in dubbio che Toni
Egger e Cesare Maestri siano arrivati in vetta - semplicemente perché sono incapaci di
accettare che qualcuno sia riuscito là dove loro hanno fallito - merita una tomba di
imperituro splendore come quella che il destino ha riservato al fortissimo e
umile Toni Egger"...
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Messaggioda Buzz » mer nov 23, 2005 21:31 pm

Earon ha scritto:
se devo dirla tutta.... c'è l'eccitazione nel seguire una salita cosi importante... l'ammirazione per quello che erman e soci hanno fatto (stile alpino sul torre, via nuova alla vetta che non intersechi nella parte finale i chiodi della compressor route, velocità di esecuzione, leggerezze etc etc etc etc... se ne possono dire una quantità industriale....)...

alla luce degli ultimi sviluppi... alla fine devo dire che mi sono ricreduto anche io... ma rimane un enorme tristezza per un sogno che cade a terra in mille pezzi... l'idea che maestri lassu c'era stato...


sei giovane... troppi miti vedrai cadere... nella tua vita...

d'altro canto la verità si potrà sapere solo e se,
:arrow: negativamente quando maestri o fava smentiranno la salita;
:arrow: positivamente quando si troverà una traccia fisica
della loro ascensione

altrimenti chi vorrà rimanere nel dubbio potrà sempre farlo... anche irrazionalmente.

Per me, se tutti quelli che hanno provato a salire quella parete alla fine escono convinti, per molti validi e logici motivi, della non salita... beh non ho più molti dubbi.

E comunque... Casimiro Ferrari primo salitore del Torre non è una brutta cosa.


:wink:
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Messaggioda Earon » mer nov 23, 2005 21:36 pm

giusto... anche la spedizione di ferrari sapeva il fatto suo.... ma irrazionalmente, come dici te... a me piace pensare che maestri lassu c'era... e che gli prendeva lo schifo per la vetta, per il vento e tutto il resto...

veramente... anche se non è mai successo
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Messaggioda BUUL » mer nov 23, 2005 21:49 pm

bravo Ermanno!!!!!!
(as vigium sal Doss apena cal fioca......)
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Messaggioda steazzali » gio nov 24, 2005 8:05 am

si ma che figata, Salvaterra che scrive nel forum :!:
ciao Ermanno, complimenti come sempre
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio nov 24, 2005 9:23 am

èrman ha scritto:.......
Se avessimo trovato qualcosa sarebbe stata una prova del loro passaggio. Non trovando niente non abbiamo la prova che non sono passati ma il dubbio permettetemi, che ci possa essere.


Questa dichiarazione pacatissima è perfettamente condivisibile, credo da tutti; Maestri non si sarebbe certo incazzato allo stesso modo.
C'era da aspettarselo che gli aggettivi dispregiativi e offensivi erano pura invenzione dei giornalisti bastardi. Che alla fine non pagano mai per le loro azioni, ma trovano sempre il modo per scaricare le responsabilità su qualcuno che non centra una mazza. Basta ascoltare qualsiasi intervista, che può avere effetti polemici, e ascoltare le domande che fanno...

Pero' forse era meglio parlare ora del vostro successo, e più avanti esporre come hai scritto sopra le vostre impressioni. Che non sarebbe successo sto casino. Io nella tua frase riportata sopra, che mi sembra la più importante e fondamentale, non ci trovo niente di male.

Peace & love


Pero' trovo strano, che te che hai vissuto in prima persona e ripetutamente, l'arrampicata in quelle condizioni estreme, sia per difficoltà che per pericolo, non tenga in considerazione le condizioni di Maestri in quella tragica occasione. A me pare plausibile e quindi perdonabile, con le cose che gli sono successe, sia che fosse sceso con un enorme confusione in testa, sia che abbia sparato la cazzata
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda Enzolino » gio nov 24, 2005 10:03 am

Ciao Ermanno,

innanzitutto mi aggiungo un'altra volta al coro dei complimenti.
La tua e le tue imprese sono veramente ammirevoli, una fonte di ispirazione per tantissimi alpinisti ed anche una piccola grande bussola per un'alpinismo con la "A" maiuscola ... e' un piacere leggere di prima mano le tue esperienze soprattutto per uno come me che in Italia i giornali non li puo' comprare.

Riguardo la vostra impresa, quello che mi coinvolge molto non e' tanto cio' che ha a che fare con un'annosa polemica, ma soprattutto il fatto che la parete da voi scalata e' stata considerata da molti impossibile. Tu hai realizzato un tuo sogno, ma allo stesso tempo hai incarnato e cristallizato il sogno e l'ideale di tanti alpinisti. Realizzare cio' che si credeva impossibile.

Apparentemente un sogno si realizza ed un mito si infrange.
Apparentemente, perche' secondo me un filo di fiducia, pur sempre sottilissimo, rimane. E' forse indispensabile avere certezze a tutti i costi?
Le descrizioni non quadrano e l'interrogativo rimane appeso solo alla caparbieta' di Maestri nell'affermare la sua verita' persino di fronte a schiaccianti evidenze.
Mi sembra quasi come se tutto fosse come un gran palcoscenico in cui ognuno recita una sua parte e forse, la verita' sta proprio nel giocare il proprio ruolo sino in fondo, o come raccontatori di storie o come uomini di azione. Chissa' ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda andreag » gio nov 24, 2005 10:06 am

èrman ha scritto:Ciao a tutti. E' la mia prima volta in un forum e quindi non so nemmeno se sto facendo giusto quanto mi è stato richiesto. Forse però è giusto che l'interessato, io, o il colpevole per altri dica qualcosa al riguardo.


Beh, se sei vero e non un clone o un troll (visto che non sei esperto di forum, sarebbero dei personaggi che si infiltrano nei forun sotto false generalità per fare casino), devo farti di persona i complimenti per la salitona, per la tenacia, e anche per l'onestà intellettuale dimostrata nel rivedere le tue posizioni. So che ti deve essere costato andare contro Maestri, e immagino che i titoloni sparati dalla gazzetta non siano farina del tuo sacco. L'importante è che la tua posizione mi sembra la più corretta possibile, prima di dire si o no sei andato a verificare di persona.
E non sono in molti a poter dire di averlo fatto....
:wink: :wink:

Ciao, e ancora complimenti per tutta la tua attività.

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Messaggioda lapippa » gio nov 24, 2005 11:25 am

Penso che francamente se ne poteva fare a meno. Maestri é un grande, resterà un grande, le sue imprese sono scolpite sulle pareti di tutto il mondo. E' ormai un bellissimo anziano, con una storia eroica ed un presente fatto di ricordi. Un esempio, un maestro di vita. Ma con questa polemica si rischia che le sue imprese di 30-40 anni fa passino in secondo piano, e che lo si ricordi solo per questa vicenda spiacevole. Tra l'altro mi pare che l'articolo sulla gazzetta non fornisca elementi certi, ma solo supposizioni. Sono passai 46 anni, che senso ha rivangare questa storia, se non la ricerca di una fama personale alle spese dell'anziano Maestri? E' poi così importante dare una risposta a questa vicenda?
L'impresa di Salvaterra é tale anche senza la polemica che inevitabilmente seguirà quell'articolo.
Francamente sono un pò disgustato. Come quando qualcuno si mise a rivoltare-campionare-saccheggiare i poveri resti di Mallory.
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Messaggioda Herman747 » gio nov 24, 2005 11:45 am

lapippa ha scritto:Penso che francamente se ne poteva fare a meno. Maestri é un grande, resterà un grande, le sue imprese sono scolpite sulle pareti di tutto il mondo. E' ormai un bellissimo anziano, con una storia eroica ed un presente fatto di ricordi. Un esempio, un maestro di vita. Ma con questa polemica si rischia che le sue imprese di 30-40 anni fa passino in secondo piano, e che lo si ricordi solo per questa vicenda spiacevole. Tra l'altro mi pare che l'articolo sulla gazzetta non fornisca elementi certi, ma solo supposizioni. Sono passai 46 anni, che senso ha rivangare questa storia, se non la ricerca di una fama personale alle spese dell'anziano Maestri? E' poi così importante dare una risposta a questa vicenda?
L'impresa di Salvaterra é tale anche senza la polemica che inevitabilmente seguirà quell'articolo.
Francamente sono un pò disgustato. Come quando qualcuno si mise a rivoltare-campionare-saccheggiare i poveri resti di Mallory.


A Cesare quel che è di Cesare! Non è importante chi ha effuttuato la prima salita a una montagna come il cerro torre? Si che è importante altrimenti tutta la storia dell'alpinismo con le loro prime salite prime pareti si ridurrebbe a un niente! Mica stiamo parlando della colinnetta sopra casa, qua bisogna sapere soprattutto da parte dei grandi alpinisti che in quei anni hanno corso per aggiudicarsi la prima! Io sono disgustato solo dalle palle che gli altri raccontano, non quando si ricerca la verità... Come Garibotti ha scritto nella sua introduzione: se uno dice di fare il record di corsa di 100 m in 9 secondi vi fidereste e non controllate, può darsi che fosse anche uno dei più grandi maratoneti al mondo ma quella è un altra cosa... Come per maestri le sue salite (e i suoi chiodi!) sono altra cosa, qui si sta parlando di colui che ha messo per primo i piedi su una montagna oramai leggendaria, tra le più difficile e irripetute, se non fosse per tutti i buchi a cui è stata sottoposta per dimostrare non so cosa!
Ciao
Herman
Boh, 'n altra volta
Herman747
 
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