da tacchinosfavillantdgloria » dom feb 05, 2017 9:32 am
Leggo questo in rete:
Malgrado l’Italia registri un avanzo primario fin dai primi anni novanta, il nostro debito pubblico è continuato a salire unicamente a causa della spesa per interessi, per poi esplodere negli ultimi anni. In base alle normative europee, il nostro paese dovrebbe accumulare un avanzo primario pari o superiore agli interessi pagati sul debito, che oggi equivalgono al 5% del Pil (pari a 82 miliardi di euro nel 2013): una politica insostenibile non solo da un punto di vista economico ma soprattutto da un punto di vista politico e sociale. Vediamo allora quali sono le tre ipotesi sul tappeto per ristrutturare il debito.
Ora, io come è noto sono ignorante in economia. Ma mi pare di capire questo. Noi possiamo svenarci a fare tagli finché ci pare - deprimendo l'economia, impoverendo l'istruzione, la sanità, il welfare - in poche parole condannandoci a un declino ingravescente del paese: il debito comunque è talmente enorme che non verrà neppure scalfito, quindi siamo in una spirale senza uscita tale e quale il poveraccio caduto in mano ai cravattari.
Da altre parti scrivono che la cosiddetta ristrutturazione del debito sarebbe una iattura senza paragoni. Non so. Qualcuno che sa qualcosa di economia mi può spiegare, nei limiti del possibile di una "scienza" non proprio esatta come l'economia, come stanno le cose? Esiste una via d'uscita da questa situazione?
Perplessi saluti
TSdG