Steff ha scritto:... il manifesto della gara di boulder con cui si apre il topic lo trovo volgare e angosciante, tutto quel grumo di mani e di facce protese verso il culo e lo fiqa della tipa (disegnata a gambe spalancate ovviamente). Da' l'idea che se casca la stuprano in 70.
Oh, bene, ecco quello che mi interessa: un paio d'occhi diversi dai miei.
Sono andato a rileggere anche quello che scriveva KIKKA-MO e sono andato a rivedere la vignetta.
Io non ci vedo tutte le implicazioni sessuali che ci vede Steff (aspetta che poi proseguo il discorso): le gambe aperte, anzi "spalancate", non le avevo notate, ma vedo solo una ragazza in una normale posizione di arrampicata (certo, si può sempre obiettare che il disegnatore poteva scegliere un'altra posizione), e l'idea dello stupro di gruppo non mi aveva minimamente sfiorato.
Certo il mio punto di vista è inevitabilmente diverso da quello di Steff: in che panni mi metto?
Se guardo la vignetta devo dire che non mi immedesimo in nessuno degli attori: né nella ragazza, né in uno dei paratori.
La scena è verosimile, ma non è realistica: è una caricatura (sento che non è proprio la parola adatta, ma adesso non me ne viene un'altra).
Nella vignetta di caio (ormai l'abbiamo tirato in ballo
) la scena è invece realistica ("umana" come ha scritto EvaK) e guardandola potrei immedesimarmi in uno dei paratori, oppure, molto molto più facilmente, nello sfigato che nessuno considera
Diversi hanno rimarcato come la prima vignetta abbia "qualcosa" rispetto a quella di caio... secondo me è appunto il fatto che il gruppo di paratori sia spropositato, sommato al fatto che il culo della ragazza occupi il centro della scena, e il centro del semicerchio di mani tese... il che, è vero, lo riconosco, "carica" di sottointesi molto più la prima vignetta che non quella di caio.
Sono solo pensieri a ruota libera fatti con i miei scarsi mezzi, eh, che sono qui per imparare: avanti che c'è posto! (anche sull'altro tema che per ora è stato ignorato).