da scairanner » ven mag 12, 2017 20:22 pm
da Danilo » lun mag 15, 2017 9:33 am
scairanner ha scritto:....
da VYGER » lun mag 15, 2017 13:56 pm
da funkazzista » lun mag 15, 2017 14:33 pm
da Eionedvx » lun mag 15, 2017 16:22 pm
da Callaghan » lun mag 15, 2017 16:26 pm
VYGER ha scritto: L'alpinismo e/o l'arrampicata suscitano sentimenti di bello e di sublime in chi ne fruisce?
Secondo me, la risposta è: "sì".
Quindi, per sillogismo, alpinismo e arrampicata sono arte.
VYGER ha scritto:(...)
A naso, quanti meno fix ci sono (o quanto più distanti sono), tanto più l'esperienza vissuta da chi apre o ripete si avvicina al sublime (segnala il contatto della persona con il mistero, il religioso, ciò che è oltre in senso mitico).
Invece la presenza di fix seriali rende seriale - di massa - anche l'itinerario.
(...)
Non sto attribuendo valore a uno o all'altro approccio, eh?
da #giacco# » lun mag 15, 2017 17:04 pm
da tacchinosfavillantdgloria » lun mag 15, 2017 17:08 pm
VYGER ha scritto:Telegrafico.
Nella valutazione dell'asserto ( ), partirei dagli effetti.
L'alpinismo e/o l'arrampicata suscitano sentimenti di bello e di sublime in chi ne fruisce?
Secondo me, la risposta è: "sì".
Quindi, per sillogismo, alpinismo e arrampicata sono arte.
C'è una materia: il terreno.
E c'è una forma: l'interpretazione che l'apritore dà del terreno (linea, chiodatura).
A naso, quanti meno fix ci sono (o quanto più distanti sono), tanto più l'esperienza vissuta da chi apre o ripete si avvicina al sublime (segnala il contatto della persona con il mistero, il religioso, ciò che è oltre in senso mitico).
Invece la presenza di fix seriali rende seriale - di massa - anche l'itinerario. Un parallelo tra alpinismo, arrampicata sportiva e opera unica/opera di massa come espresso da Benjamin in "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" non è del tutto peregrino (sintesi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/L%27opera_d%27arte_nell%27epoca_della_sua_riproducibilit%C3%A0_tecnica), anche in chiave di rilettura politica e di democratizzazione/demitizzazione del mondo.
Cf. p.e. Via attraverso il Pesce vs (che ne so) Egotrip.
O, le brevissime vie britanniche in stile tradizionale, che sviluppano attorno al proprio nome una mitologia spesso imponente, vs le vie protette serialmente nelle nostre falesie.
Non sto attribuendo valore a uno o all'altro approccio, eh?
E trovo molto stimolante proprio la lettura critica che del fenomeno dà Benjamin.
Ci sarebbe da meditare...
da PIEDENERO » lun mag 15, 2017 17:33 pm
da VYGER » lun mag 15, 2017 17:33 pm
da Callaghan » lun mag 15, 2017 17:58 pm
VYGER ha scritto:4. Quindi ribadisco che, anche da un pdv statistico, l'alpinismo e l'arrampicata trad fanno provare alla maggior parte delle persone che la praticano esperienze che la filosofia dell'estetica definisce "sublimi" (cioè relative al rapporto con ciò che supera la misura dell'umano - e infatti Tac parla di esperienza di flusso);
VYGER ha scritto:5. Da un pdv meramente statistico, uno che fa una scorreggia cosmica non genera sentimenti sublimi nell'ascoltatore, almeno che l'evento non sia trasfigurato p.e. nella narrazione che di Gargantua fa Rabelais.
da #giacco# » lun mag 15, 2017 18:06 pm
Callaghan ha scritto:@PIEDENERO: l'opera del manzoni è il classico esempio di arte nella quale il giudizio critico ha uno spazio di azione molto maggiore che non quello estetico; è più facile per una persona che ha molte competenze nel campo dire "mi piace" (e quindi dare un giuzio estetico) della cagata manzoniana, che non un pirla come me che non sa un ca_zzo e fonda il suo giudizio estetico sulla mera assonanza dell'opera nei termini di sensazione. ciao PIEDE
da tacchinosfavillantdgloria » lun mag 15, 2017 18:39 pm
#giacco# ha scritto:Callaghan ha scritto:@PIEDENERO: l'opera del manzoni è il classico esempio di arte nella quale il giudizio critico ha uno spazio di azione molto maggiore che non quello estetico; è più facile per una persona che ha molte competenze nel campo dire "mi piace" (e quindi dare un giuzio estetico) della cagata manzoniana, che non un pirla come me che non sa un ca_zzo e fonda il suo giudizio estetico sulla mera assonanza dell'opera nei termini di sensazione. ciao PIEDE
OT
frase peraltro riferibile, secondo me, anche all'ALTRO manzoni, che trovo più artigiano che artista
fine OT
da VYGER » lun mag 15, 2017 21:14 pm
Callaghan ha scritto:anche se attraversi bendato la tangenziale ovest di milano alle 11 fa provare alla maggior parte delle persone una esperienza indimenticabile (lo ripeto, l'avevo detto pure al toscano-provenzale Monaco, lui si era risentito, ma poi ...)
In effetti ci sono docenti universitari che ritengono sadici o masochisti sotto mentite spoglie coloro che producono opere o ricercano sensazioni affini al sublime.
Callaghan ha scritto:filosofo della cippalippa non girare la frittata: parlavi di sentimenti sublimi in chi realizza l'opera, non in chi ne fruisce (nella tua metafora clean-fix).
e poi, il primo fruitore dell'arte è colui che la genera; anzi paradossalmente una volta prodotto, il manufatto artistico è completo così, senza alcun bisogno di esposizione alcuna: non conosci l'adagio "l'arte salva il matto, il matto salva l'arte"?
io studio, ma tu non barare solo per la tua competenza acquisita. ciao e encület
“Aldous Huxley era solito dire che il problema fondamentale dell'umanità è la ricerca della "grazia”. Egli usava questa parola nel senso in cui pensava fosse usata nel Nuovo Testamento; tuttavia la spiegava in termini suoi. Egli sosteneva (,come Walt Whitman,) che gli animali si comportano e comunicano con una naturalezza, una semplicità che l'uomo ha perduto. Il comportamento dell'uomo è corrotto dall'inganno - perfino contro se stesso - dalla finalità e dall'autocoscienza. Secondo l'opinione di Aldous, l'uomo ha perso la ‘grazia’ che gli animali ancora possiedono.
Nei termini di questo contrasto, Aldous sosteneva che Dio somiglia agli animali più che all'uomo: Egli è idealmente incapace di inganni e incapace di confusioni interne.
Nella scala complessiva degli esseri, quindi, l'uomo è come situato da parte, ed è privo di quella grazia che gli animali possiedono e che Dio possiede.
Io sostengo che l'arte è un aspetto della ricerca della grazia da parte dell'uomo: la sua estasi a volte, quando in parte riesce; la sua rabbia e agonia, quando a volte fallisce.
Sostengo anche che vi sono molte specie di grazia; e anche che vi sono molti tipi di errore e di frustrazione e di allontanamento dalla grazia. Senza dubbio ogni cultura ha la sua specie caratteristica di grazia, cui gli artisti tendono, e la sua particolare specie di insuccesso.
Alcune culture forse incoraggiano un'impostazione negativa di questo difficile problema d'integrazione, eludendone la complessità mediante una grossolana preferenza o per una totale presa di coscienza o per una totale incoscienza. E’ improbabile che la loro arte sia 'grande’.
Sosterrò la tesi che il problema della grazia è fondamentalmente un problema d'integrazione, e che ciò che si deve integrare sono le diverse parti della mente - specialmente quei molteplici livelli di cui un estremo è detto “coscienza” e l'altro “inconscio”. Perché‚ si possa conseguire la grazia, le ragioni del cuore debbono essere integrate con le ragioni della ragione.
da tacchinosfavillantdgloria » lun mag 15, 2017 21:36 pm
da scairanner » lun mag 15, 2017 22:19 pm
PIEDENERO ha scritto:quoto Callaghan e #giacco
ma aggiungo
se questa è arte
anche l'alpinismo può tranquillamente esserlo
da VYGER » lun mag 15, 2017 23:22 pm
scairanner ha scritto:E quindi, cari apritori, inutile che conserviate la vostra merda, nessuno la riconoscerà come prodotto d'artista (magari provate a venderla a Vyger e funk chissà che non facciate la crana )
da VYGER » lun mag 15, 2017 23:48 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Ok allora.
Una citazione che potrebbe piacere a Vyger:
"Tous les mouvements naturels de l'âme sont régis par des lois analogues à celles de la pesanteur matérielle. La grâce seule fait exception. Deux forces règnent sur l'univers : lumière et pesanteur."
Appesantiti saluti
TSdG
PS un affettuoso encület a te, all'ispettore e già che ci sono anche a Giacco
Ecumenici ri-saluti
T.
da funkazzista » mar mag 16, 2017 8:59 am
scairanner ha scritto:... mi chiedo come possa essere considerata arte una salita che può essere concepita e realizzata da chiunque (un esempio banale: il diedro Cozzolino se non lo saliva lui lo saliva qualcun altro, poche storie, è solo una questione di preparazione atletica, non di ispirazione artistica), mentre un'opera d'arte nasce e si concretizza solo nella testa dell'autore (le Variazioni Goldberg, dato che sono state tirare in ballo) se non le componeva Bach non le avremmo mai sentite, credo che su questo ci sia poco da obiettare.
VYGER ha scritto:scairanner ha scritto:E quindi, cari apritori, inutile che conserviate la vostra merda, nessuno la riconoscerà come prodotto d'artista (magari provate a venderla a Vyger e funk chissà che non facciate la crana )
Ma io non ne ho, di crana...
Funk?
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