Pié ha scritto:scairanner ha scritto:Non mi risulta che nella vicina Slovenia gli abitanti stiano rinunciando alle loro attività all'aria aperta, nonostante
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Tra i 500 e i 700 orsi vivono in questo paese del sudest europeo i cui due terzi sono foreste. Gli sloveni amano la natura e sono ben lontani dall’isteria diffusa dai media finlandesi (correggerei con italiani)
sul diffidare degli orsi che si aggirano per le zone selvatiche. «In Slovenia, gli orsi sono un dato di fatto», sottolinea Luka Omladovic, professore di ecologia. «Essendo predatori, sono al massimo livello della catena alimentare. Un bosco senza orsi è come un bosco senza pini».Aggressioni? 0
Turismo?
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Da due generazioni, padre e figlio sono passati dalla caccia all'orso al sostegno per le iniziative educative locali. Emil Kobala porta avanti il mestiere del padre Matija, scultore di statuette e piatti in legno a forma di orso, e un’attività di famiglia vecchia quanto la stessa Slovenia. Che include anche escursioni guidate tra gli orsi per gli scolari. «Non abbiamo problemi con loro», dice. «Il vento soffia nella vostra o nella loro direzione, quindi vi fiuterete a vicenda prima di vedervi; in genere puzzano di carne marcia».
http://www.cafebabel.it/societa/articol ... -e-re.htmlVorrei azzardare un paragone che potrebbe sembrare assurdo, ma è esemplificativo di quanto noi italiani siamo a volte un pò "difficilini":
32 anni fa, appena raggiunta la maggiore età, andai in Germania in bici, dove correvo già all'epoca lungo piste ciclabili, che in centro città erano dotate anche di semafori dedicati, nel 2015 in Italia stiamo ancora litigando per costruire pezzi di pista cicliabile tra mille difficoltà, proteste e sprechi di denaro indicibili...
Una riflessione sulla cultura. Magari è già stato detto e nel caso me ne scuso..
Quando eravamo stati in viaggio di nozze in yosemite ed a sequoia mi ricordo che c'era una marea di formazione su come trattare un incontro con l'orso, fogli e cartelli informativi dappertutto, linee guida ecc.. L'incontro con l'orso era dato non come un evento raro o impossibile, ma come una possibilità, perché
noi eravamo nel suo territorio. L'incontro con il plantigrado, noi, fortunatamente, non l'abbiamo fatto ma nel caso sfigato avremmo avuto un'idea di come comportarci. Ora io frequento da quando sono nato il trentino e da oltre vent'anni passo le mie vacanze a Pejo, per cui il Brenta ce l'ho a un tiro di scoppio (come si dice dalle mie parti) e quindi ci giro diciamo abbastanza, ma personalmente (magari mi sbaglio) io non è che ricordi tutta sta formazione / informazione ai turisti. A dir la verità al di là dell'immagine sui cartelli del parco, ma magari ricordo male, non mi pare di aver visto da nessuna parte cartelli che spiegano che l'incontro con l'orso è un fatto improbabile ma possibile, ed insegnino a comportarsi di conseguenza (anche nello stile di vita - cibi e rifiuti lasciati in giro ad esempio).
Non è che si è voluto la botte piena (di turisti ed orsi) e la moglie ubriaca (i turisti tenuti nel loro limbo, venite venite tanto l'orso è sulle montagne in alto e voi non lo incontrerete di sicuro)? Sergio, da local, che ne pensi?
sono stanco...
(non con te
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comunque ancora una volta...
campagne informative soprattutto ai ragazzini delle scuole ne sono state fatte parecchie da subito (i miei tre figli durante le elementari hanno passato tutti una settimana in strutture del parco in cui hanno anche avuto istruzioni su come comportarsi nel caso...) si può far meglio...
quando io ero ragazzino di orsi autoctoni ce n'erano ancora una quindicina ma evidentemente erano stanchi e scoglio,,.i come me ora e non serviva istruire gran che...immetterne qualche unità con una campagna massiccia sui comportamenti in caso di pericolo probabilmente non si è pensato indispensabile (o qualcuno ha pensato fosse controproducente...)
certo si sono ambientati e moltiplicati benissimo...
in questo momento penso che, a parte le ovvie strumentalizzazioni politiche (lega e purtroppo anche qualche 5*), se si potesse tranquillizzare la popolazione nei casi più eclatanti la convivenza sia più che possibile...
in slovenia ne hanno tanti (oddio ci sono densità abitative e turistiche ben diverse) ma sono anche pragmatici...non si fanno problemi a mangiar polenta e orso...
in quanto all'orso immesso per discorsi turistici...mah...le zone più turistiche (alta rendena e val di sole) sono sempre state quelle più contrarie da subito e costantemente nel tempo...nelle zone più marginali abbiamo avuto anche più "danni" ma c'è assolutamente meno polemica...
penso che campagne diffuse nelle zone turistiche non siano state fatte proprio perché l'orso non lo volevano (rivolevano) per non spaventare la clientela, figurati mettere cartelli su come difendersi...peraltro fino all'altro anno non c'erano mai stati neanche problemi (incontri si e frequenti...)
in queste materie gli insulti non servono a nulla, bisogna lavorare con costanza...vent'anni fa far accettare il parco è stato un lavoraccio, non ne vedevano l'utilità; ora va molto meglio.
Penso che la stessa strada vada fatta con i grandi predatori orso e lupo...bisogna dare tranquillità a chi ne vive quotidianamente la presenza e far capire che i vincoli sono ampiamente bilanciati da miglior qualità di vita (ambiente sano e anche riscontri economici).
Ci vuole tempo e calma...
Le manifestazioni "ambientaliste e/o animaliste" di un certo stampo fanno un casino di danni...purtroppo...
insultano per esempio i cacciatori...ma se i cacciatori non fossero sostanzialmente favorevoli di orsi e lupi non si sarebbe mai parlato...
un ultima notazione...se il trentino ha un buon ambiente (con tutti i suoi limiti) è perché la gran parte della gente, specialmente nelle valli, lo sente assolutamente proprio...boschi e montagne comprese...è così da secoli...dirgli che non può più andarci e viverlo perché è dell'orso è assolutamente controproducente
ci possiamo stare entrambi...
(con il parco è stata la stessa cosa...la stessa paura...)