Sbob ha scritto:MarcoS ha scritto:.....
Scomodare il nazismo mi pare fuori luogo. In questo momento la Germania è il paese più forte e esercita la sua egemonia, nel male ma anche nel bene. Gli altri paesi non fanno da contrappeso solo perché sono altrettanto egoisti, altrimenti farebbero fronte comune.
Qualcuno si è lamentato in Italia quando abbiamo firmato la convenzione di Dublino? No, perché gli immigrati arrivavano dall'est e se li beccava l'Ungheria. Oggi invece ci incazziamo contro la cattiva europa che non è solidale
(riguardo alla moneta debole o forte: è sempre un'arma a doppio taglio. Tutti pronti a lamentarsi per le scarse esportazioni, prima ci lamentavamo per l'inflazione)
Non così fuori luogo. Ovviamente non c'è dietro un rinato NSPD sotto mentite spoglie, si parla di una forma mentis, di un certo modo di concepire l'egemonia che non è scomparso, Grecia docet. Se te ne sei informato un po'.
Sul secondo punto invece sono d'accordo. Ed è uno dei motivi per cui questa "unione" è nata male, funziona male e probabilmente finirà pure male.
Si è voluta una unione tra stati che non di rado in diversi ambiti erano in competizione tra loro. Così come è stata strutturata l'unione (soprattutto monetaria) per i più grossi è stato abbastanza semplice approfittarsene.
Una Unione frutto di stupido idealismo malriposto o malafede e paraculaggine (dei grossi, e furbetti, e dei piccoli, e furbetti), o entrambe le cose? Boh? I risultati però sono evidenti.
In sintesi, al netto di "colpe" e "virtù", la famosa (o, meglio, infame) cessione di sovranità, potenzialmente utile a fare amalgamare al meglio i Paesi nell'unione, ha finito col favorire inevitabilmente chi è più grosso, organizzato e con meno scrupoli. Il che è certamente positivo per chi sia favorevole al darwinismo sociale.
In italia nessuno si è lamentato della convenzione di dublino magari anche perché, come per il trattato di lisbona, quello di maastricht, il fiscal compact e altre amenità nessuno ne sapeva una mazza, o se ne curava. Non ultimo perché in questi casi chi di dovere ben si guarda dall'informare adeguatamente i sudditi. Peraltro (e qua mischio un po' di cose), anche nei Paesi dove i cittadini erano meglio informati e gli è stato concesso di esprimersi, ma il risultato è stato contrario ai desiderata di bruxelles detto parere contrario non è stato preso in considerazione. E anche questo la dice abbastanza lunga.
L'europa "non è solidale" in generale, se non per calcolo di chi conta.
Comunque continua pure a confidare nelle magnifiche sorti e progressive di questa Unione.
la moneta: sì, è a doppio taglio. Anche qua la gestione dipende molto dalla qualità della classe dirigente. La situazione attuale ci vede con un sistema a cambi fissi che, per le nostre specificità, ci danneggia. Per contro abbiamo una classe dirigente inetta ( o venduta) nei fati incapace di gestire questo sistema di per sè penalizzante e che sarebbe altrettanto incapace nel caso di un (improbabilissimo) ritorno ad una valuta differente. non se ne esce.