Tradate come Napoli, ma è messinscena
TRADATE (Varese) ? C'era da aspettarselo. Alla monnezza, di questi tempi, le hanno fatto pure un monumento. Un po' meno prevedibile è il luogo da cui viene l'idea, ovviamente polemica. A Napoli? A Chiaiano o a Pianura, dove il dramma dei rifiuti fa il paio con il gusto del grottesco partenopeo? No, il mostro che hanno creato contro «Monnezza city» è a Tradate, nel profondo Nord, dove il Comune a guida leghista ha deciso di dare un pugno in faccia ? figurato ? ai propri concittadini, per giunta nella strada più importante del paese, a due passi dal municipio, corso Bernacchi. E al diavolo il bon ton, questa è provocazione pura. «Se non differenziate di più finiremo tutti così» è il messaggio che lancia il sindaco Stefano Candiani con l'artista Moreno Di Trapani. I situazionisti- leghisti hanno ordinato la creazione di un'installazione artistica in un vecchio edificio dimesso.
La facciata dell'ex palazzo Mattone, che è di un privato e sarà demolito ad agosto, è stato riempita di sacchi contenenti la plastica gettata via dai tradatesi: si tratta di 20 quintali di rifiuti, la metà della raccolta settimanale del giovedì che, a regime, dà come risultato 45 quintali provenienti dalle 7.200 famiglie di una città con 17.200 abitanti. Che cosa succederebbe se si bloccasse lo smaltimento di queste scorie, come è avvenuto a Napoli, adesso è sotto gli occhi di tutti: la «Casa del malconsumo», come è stata ribattezzata, accoglie i sacchi raccolti in un solo pomeriggio ed è stata riempita durante il week end: è alta tre piani e misura circa 50 metri. «La gente si deve rendere conto del problema rifiuti anche se qui non abbiamo certo i problemi di Napoli ? dice Candiani ? però dobbiamo fare qualcosa che colpisca l'immaginazione, anche perché abbiamo un livello di raccolta differenziata al 40 per cento e vorremmo arrivare almeno al 60 per cento in breve tempo». Il palazzo è coperto da una montagna di sacchi che sovrasta l'entrata, più alcune cascate di immondizia dalle finestre. Il tutto dà l'impressione che stia per esplodere da un momento all'altro. Proprio come uno si immagina la bomba rifiuti. Anche per questo si è dovuto anche rassicurare i cittadini spaventati: «Niente paura è per finta, ma pensateci bene».
gran bel paese il mio