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Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda lucasignorelli » sab nov 19, 2005 1:39 am

Enzolino ha scritto:Per quanto riguarda Cesen, da quello che ho letto non mi sembra uno "smaliziato", ma al contrario, un ingenuo, e chi lo conosce lo descrive come schivo ed ermetico, relativamente distaccato dalla sindrome dei VIP.
Inoltre non ho mai letto di prove che confutassero le sue ascensioni ma solo speculazioni fondate sulla sfiducia e sul paradigma: nessuna prova = nessuna impresa.
Ergo, secondo me Cesen ha fatto quello che dice di aver fatto.



Tutto è possibile. Diciamo che se Cesen ha fatto anche solo un terzo di quello che si è / gli hanno attribuito (in 'sta storia le due cose a volte non coincidono!) allora bisogna credere che:

1) Sapesse volare (non solo in verticale, ma soprattutto in orizzontale, in modo da non lasciare tracce nelle neve!)

2) Avesse 15 anni fa un livello tecnico superiore non solo a tutti gli alpinisti dell'epoca, ma anche a quelli attuali, riuscendo a superare slegato in tempi ridicoli difficoltà che ancora oggi sono al limite estremo della tecnica di arrampicata (per poi naturalmente fallire clamorosamente su difficoltà più semplici, guarda caso tutte le volte che in cima c'era qualcuno che poteva vederlo!

3) Potesse totalmente rendersi invisibile

4) Avesse il dono dell'ubiquità

5) Fosse un ingenuo senza una vaga idea di come si gestisce la documentazione di una salita alpinistica, ma allo stesso tempo sufficientemente astuto da procacciarsi lucrativi contratti di sponsorizzazione un po' dappertutto (potete incominciare anche a ridere - la giacca alpinistica che uso da 12 anni è la Tomo Cesen della Great Escapes!!!)

7) Che un mucchio di persone (in tempi diversi e senza conoscersi fra di loro!) abbiano messo insieme, per pura malizia, una gigantesca congiura globale ai suoi danni, e che questa congiura sia riuscita talmente bene che non solo qualsiasi prova da lui messa piedi per dimostrare le sue imprese (non solo il Lhotse!) si è rivelata a) inconsistente oppure b) presa in "prestito" oppure c) aria fritta, ma addirittura il poco che sembrava avere senso si è praticamente sfaldato come neve a sole appena qualcuno ha preso la briga di andare a verificare di persona, e questo include rispettati personaggi del mondo alpinistico che inizialmente lo difendevano!

8) Infine, che non esista al mondo una sola persona che possa confermare direttamente le inumane capacità alpinistiche di questo superuomo, al di là del fatto che è/era un ottimo climber, e su ghiaccio se la cava. Infatti (cito direttamente la risposta che Cesen diede a Messner quando questi gli suggerì di fare almeno UNA salita degna di nota in compagnia di qualcun'altro) era capace di compiere le sue imprese solo quando era solo soletto...

Scusate l'ennesima sbrodolata verbosa, ma quando sento il nome "Cesen" mi sale la pressione. Non tanto per lui - alla fin fine, è stato più furbo di altri, e finche è durata si è venduto bene. E neppure per i personaggi che si sono mossi dietro a 'sta storia, compreso una parte della "Chamonix da bere" della fine degli anni '80, e 'sto pateracchio di media spregiudicati, soldi e politica (purtroppo!).

La cosa che mi fa incazzare è che esistono / sono esistiti tanti altri alpinisti veri che, quelli sì, hanno fatto imprese spettacolari e molto poco mediatizzate, dalle quali spesso non hanno ricavato che rispetto e pacche sulle spalle... per poi magari venire ricordati dal giornalista di turno con il solito tono a mezzo e mezzo fra il luogo comune e la mezza presa in giro, manco fossero dei reietti, perchè lo stile di quanto facevano ma si accordava con la moda del momento. Qualcuno si ricorda di Giancarlo Grassi? Un uomo che scalava in montagna/falesia 200 giorni l'anno, e che nello stesso periodo apriva 100 vie nuove su tutti i gradi di difficoltà e tutti i terreni? Uno che ha esplorato metodicamente ogni maledetto angolo delle alpi nord occidentali? Uno che ha alzato il grado dell'arrampicata su ghiaccio in Italia di almeno due tacche? Uno senza la cui presenza le falesie e il bouldering italiano non sarebbero esistiti come li conosciamo? Uno che ha aperto in 19 ore la più lunga via di ghiaccio tecnica del gruppo del Bianco, in pieno versante sud roccioso (via mai ripetuta)? Beh, adesso tutto quello che il mondo può sapere di Grassi è il capitoletto sull'ultimo libro di Enrico Camanni, dove per l'ennesima volta ci ricordano che era un tipo un po' semplice e ingenuo, e che, oddiomio, "non si sapeva vendere".

Beh, vi dico una cosa. Potessi tornare indietro, fra le tante cose che vorrei fare, andrei da Giancarlo e dirgli "Fatti furbo - venditi come tutti gli altri. Spendi un po' meno tempo ad arrampicare come fai ora - spesso più o meno gratis con l'entusiasta di turno che altrimenti mai e poi mai avrebbe potuto vivere certe emozioni - e passa più tempo a gestire i tuoi rapporti con Glenat e soci, gonfia le tue imprese, nascondi i tuoi insuccessi. Certo, magari amici ed ammiratori ti ricorderanno con meno affetto e meno ammirazione... ma vuoi mettere con i soldi che lascerai alla tua famiglia?"

E adesso scusate, ma preferisco chiuderla qui, almeno per ora.
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Messaggioda Roberto » sab nov 19, 2005 8:36 am

Davide62 ha scritto:Sono appena tornato dalla Sud del Lhotse salita in questo periodo di assenza forzata dal Forum.
Sulla vetta ho lasciato un Mars e un mozzicone di Pull Mall blu a testimonianza del mio passaggio, adesso starò via ancora per un pò, perchè vado a fare la traversata del Karakorum in bici. 8)
Non è che ci stai raccontando balle? 8)
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Messaggioda quilodicoequilonego » sab nov 19, 2005 9:02 am

lucasignorelli ha scritto:
Enzolino ha scritto:Per quanto riguarda Cesen, da quello che ho letto non mi sembra uno "smaliziato", ma al contrario, un ingenuo, e chi lo conosce lo descrive come schivo ed ermetico, relativamente distaccato dalla sindrome dei VIP.
Inoltre non ho mai letto di prove che confutassero le sue ascensioni ma solo speculazioni fondate sulla sfiducia e sul paradigma: nessuna prova = nessuna impresa.
Ergo, secondo me Cesen ha fatto quello che dice di aver fatto.



Tutto è possibile. Diciamo che se Cesen ha fatto anche solo un terzo di quello che si è / gli hanno attribuito (in 'sta storia le due cose a volte non coincidono!) allora bisogna credere che:

1) Sapesse volare (non solo in verticale, ma soprattutto in orizzontale, in modo da non lasciare tracce nelle neve!)

2) Avesse 15 anni fa un livello tecnico superiore non solo a tutti gli alpinisti dell'epoca, ma anche a quelli attuali, riuscendo a superare slegato in tempi ridicoli difficoltà che ancora oggi sono al limite estremo della tecnica di arrampicata (per poi naturalmente fallire clamorosamente su difficoltà più semplici, guarda caso tutte le volte che in cima c'era qualcuno che poteva vederlo!

3) Potesse totalmente rendersi invisibile

4) Avesse il dono dell'ubiquità

5) Fosse un ingenuo senza una vaga idea di come si gestisce la documentazione di una salita alpinistica, ma allo stesso tempo sufficientemente astuto da procacciarsi lucrativi contratti di sponsorizzazione un po' dappertutto (potete incominciare anche a ridere - la giacca alpinistica che uso da 12 anni è la Tomo Cesen della Great Escapes!!!)

7) Che un mucchio di persone (in tempi diversi e senza conoscersi fra di loro!) abbiano messo insieme, per pura malizia, una gigantesca congiura globale ai suoi danni, e che questa congiura sia riuscita talmente bene che non solo qualsiasi prova da lui messa piedi per dimostrare le sue imprese (non solo il Lhotse!) si è rivelata a) inconsistente oppure b) presa in "prestito" oppure c) aria fritta, ma addirittura il poco che sembrava avere senso si è praticamente sfaldato come neve a sole appena qualcuno ha preso la briga di andare a verificare di persona, e questo include rispettati personaggi del mondo alpinistico che inizialmente lo difendevano!

8) Infine, che non esista al mondo una sola persona che possa confermare direttamente le inumane capacità alpinistiche di questo superuomo, al di là del fatto che è/era un ottimo climber, e su ghiaccio se la cava. Infatti (cito direttamente la risposta che Cesen diede a Messner quando questi gli suggerì di fare almeno UNA salita degna di nota in compagnia di qualcun'altro) era capace di compiere le sue imprese solo quando era solo soletto...

Scusate l'ennesima sbrodolata verbosa, ma quando sento il nome "Cesen" mi sale la pressione. Non tanto per lui - alla fin fine, è stato più furbo di altri, e finche è durata si è venduto bene. E neppure per i personaggi che si sono mossi dietro a 'sta storia, compreso una parte della "Chamonix da bere" della fine degli anni '80, e 'sto pateracchio di media spregiudicati, soldi e politica (purtroppo!).

La cosa che mi fa incazzare è che esistono / sono esistiti tanti altri alpinisti veri che, quelli sì, hanno fatto imprese spettacolari e molto poco mediatizzate, dalle quali spesso non hanno ricavato che rispetto e pacche sulle spalle... per poi magari venire ricordati dal giornalista di turno con il solito tono a mezzo e mezzo fra il luogo comune e la mezza presa in giro, manco fossero dei reietti, perchè lo stile di quanto facevano ma si accordava con la moda del momento. Qualcuno si ricorda di Giancarlo Grassi? Un uomo che scalava in montagna/falesia 200 giorni l'anno, e che nello stesso periodo apriva 100 vie nuove su tutti i gradi di difficoltà e tutti i terreni? Uno che ha esplorato metodicamente ogni maledetto angolo delle alpi nord occidentali? Uno che ha alzato il grado dell'arrampicata su ghiaccio in Italia di almeno due tacche? Uno senza la cui presenza le falesie e il bouldering italiano non sarebbero esistiti come li conosciamo? Uno che ha aperto in 19 ore la più lunga via di ghiaccio tecnica del gruppo del Bianco, in pieno versante sud roccioso (via mai ripetuta)? Beh, adesso tutto quello che il mondo può sapere di Grassi è il capitoletto sull'ultimo libro di Enrico Camanni, dove per l'ennesima volta ci ricordano che era un tipo un po' semplice e ingenuo, e che, oddiomio, "non si sapeva vendere".

Beh, vi dico una cosa. Potessi tornare indietro, fra le tante cose che vorrei fare, andrei da Giancarlo e dirgli "Fatti furbo - venditi come tutti gli altri. Spendi un po' meno tempo ad arrampicare come fai ora - spesso più o meno gratis con l'entusiasta di turno che altrimenti mai e poi mai avrebbe potuto vivere certe emozioni - e passa più tempo a gestire i tuoi rapporti con Glenat e soci, gonfia le tue imprese, nascondi i tuoi insuccessi. Certo, magari amici ed ammiratori ti ricorderanno con meno affetto e meno ammirazione... ma vuoi mettere con i soldi che lascerai alla tua famiglia?"

E adesso scusate, ma preferisco chiuderla qui, almeno per ora.


...sarebbe interessante sentire altri pareri, così circonstanziati, di altre persone competenti che visitano il forum :roll:
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Messaggioda Davide62 » sab nov 19, 2005 9:24 am

Roberto ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sono appena tornato dalla Sud del Lhotse salita in questo periodo di assenza forzata dal Forum.
Sulla vetta ho lasciato un Mars e un mozzicone di Pull Mall blu a testimonianza del mio passaggio, adesso starò via ancora per un pò, perchè vado a fare la traversata del Karakorum in bici. 8)
Non è che ci stai raccontando balle? 8)

Ma va là :roll:
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Messaggioda dags1972 » sab nov 19, 2005 11:28 am

Davide62 ha scritto:
Roberto ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sono appena tornato dalla Sud del Lhotse salita in questo periodo di assenza forzata dal Forum.
Sulla vetta ho lasciato un Mars e un mozzicone di Pull Mall blu a testimonianza del mio passaggio, adesso starò via ancora per un pò, perchè vado a fare la traversata del Karakorum in bici. 8)
Non è che ci stai raccontando balle? 8)

Ma va là :roll:


no perchè un poco sembrava pure a me....
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
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Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Messaggioda Davide62 » sab nov 19, 2005 13:00 pm

dags1972 ha scritto:
Davide62 ha scritto:
Roberto ha scritto:
Davide62 ha scritto:Sono appena tornato dalla Sud del Lhotse salita in questo periodo di assenza forzata dal Forum.
Sulla vetta ho lasciato un Mars e un mozzicone di Pull Mall blu a testimonianza del mio passaggio, adesso starò via ancora per un pò, perchè vado a fare la traversata del Karakorum in bici. 8)
Non è che ci stai raccontando balle? 8)

Ma va là :roll:


no perchè un poco sembrava pure a me....

Siete i soliti maligni :?
Adesso vado, devo oliare la catena della bici per la traversata del Karakorum.
Comincio con le traversate dei Gasherbrum 8) :arrow:
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Messaggioda Enzolino » sab nov 19, 2005 19:25 pm

lucasignorelli ha scritto:Tutto è possibile. Diciamo che se Cesen ha fatto anche solo un terzo di quello che si è / gli hanno attribuito (in 'sta storia le due cose a volte non coincidono!) allora bisogna credere che:

1) Sapesse volare (non solo in verticale, ma soprattutto in orizzontale, in modo da non lasciare tracce nelle neve!)

2) Avesse 15 anni fa un livello tecnico superiore non solo a tutti gli alpinisti dell'epoca, ma anche a quelli attuali, riuscendo a superare slegato in tempi ridicoli difficoltà che ancora oggi sono al limite estremo della tecnica di arrampicata (per poi naturalmente fallire clamorosamente su difficoltà più semplici, guarda caso tutte le volte che in cima c'era qualcuno che poteva vederlo!

3) Potesse totalmente rendersi invisibile

4) Avesse il dono dell'ubiquità

5) Fosse un ingenuo senza una vaga idea di come si gestisce la documentazione di una salita alpinistica, ma allo stesso tempo sufficientemente astuto da procacciarsi lucrativi contratti di sponsorizzazione un po' dappertutto (potete incominciare anche a ridere - la giacca alpinistica che uso da 12 anni è la Tomo Cesen della Great Escapes!!!)

7) Che un mucchio di persone (in tempi diversi e senza conoscersi fra di loro!) abbiano messo insieme, per pura malizia, una gigantesca congiura globale ai suoi danni, e che questa congiura sia riuscita talmente bene che non solo qualsiasi prova da lui messa piedi per dimostrare le sue imprese (non solo il Lhotse!) si è rivelata a) inconsistente oppure b) presa in "prestito" oppure c) aria fritta, ma addirittura il poco che sembrava avere senso si è praticamente sfaldato come neve a sole appena qualcuno ha preso la briga di andare a verificare di persona, e questo include rispettati personaggi del mondo alpinistico che inizialmente lo difendevano!

8) Infine, che non esista al mondo una sola persona che possa confermare direttamente le inumane capacità alpinistiche di questo superuomo, al di là del fatto che è/era un ottimo climber, e su ghiaccio se la cava. Infatti (cito direttamente la risposta che Cesen diede a Messner quando questi gli suggerì di fare almeno UNA salita degna di nota in compagnia di qualcun'altro) era capace di compiere le sue imprese solo quando era solo soletto...
Sicuramente tu sei molto piu' informato di me, ma le cose che hai scritto appaiono delle semplici speculazioni senza fondamento, condizionate da una sorta di antipatia da parte tua.
Non citi neanche una prova che contesti le sue salite, o una persona che lo abbia visto fare il furbo.
Dalla cima del Lotse e' stato visto scendere e, in qualche modo, deve essere salito, o no?
Le sue capacita' in falesia e in montagna erano consistenti con le sue imprese successive.
Se riporti i numeri delle riviste o i libri in cui hai letto delle contestazioni precise sulle imprese di Cesen ti sarei grato (e saresti anche piu' credibile). Per quanto ho letto sinora le uniche contestazioni nei suoi confronti si basano sull'assenza di prove o su delle banali congetture.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda lucasignorelli » mar nov 22, 2005 0:22 am

Enzolino ha scritto:Sicuramente tu sei molto piu' informato di me, ma le cose che hai scritto appaiono delle semplici speculazioni senza fondamento, condizionate da una sorta di antipatia da parte tua.
Non citi neanche una prova che contesti le sue salite, o una persona che lo abbia visto fare il furbo.
Dalla cima del Lotse e' stato visto scendere e, in qualche modo, deve essere salito, o no?
Le sue capacita' in falesia e in montagna erano consistenti con le sue imprese successive.
Se riporti i numeri delle riviste o i libri in cui hai letto delle contestazioni precise sulle imprese di Cesen ti sarei grato (e saresti anche piu' credibile). Per quanto ho letto sinora le uniche contestazioni nei suoi confronti si basano sull'assenza di prove o su delle banali congetture.

Ciao :wink:

Lorenzo


Se la metti così, rispondo, anche se a malincuore:

No, non ho particolare antipatia per Cesen come persona. Non ha certo ucciso nessuno (anche se qualcuno gli addebita indirettamente la morte di alcuni altri alpinisti che hanno tentato di emularlo), e confronto ad certi personaggi delinquenziali di cui sono piene le cronache, i suoi peccati sono certo veniali. Se il pubblico alpinistico è stato ad un certo punto così stupido da credergli, mica è stata colpa di Cesen - perchè, in uno spirito pragmatico, prendersela con lui?

Chi mi fa imbestialire è l'ambiente che gli è stato attorno, che lo ha spinto quando c'erano da fare soldi e vendere riviste, per poi frettolosamente scaricarlo quando è diventata una patata troppo bollente, ben sapendo che oltre a tutta la parte economica, dietro Cesen c'erano anche ombre politiche all'epoca, purtroppo, piuttosto "vivaci" (provate a ricordare cosa successe in quegli anni...) Lo stesso ambiente giornalistico, tanto per intenderci, che ha rifilato per anni al pubblico "exploit" alpinistici gonfiati a dismisura, spesso alle spalle se non contro la volonta degli autori degli "exploit" stessi, e che ultimamente ci delizia con perle come "la via dieci volte più difficile di Divine Providence"... che poi viene ripetuta e declassata di due se non tre gradi. E via dicendo, e via discorrendo, come diceva Lord Farquard.

Quanto al resto:

- La miglior disamina recente della storia di Cesen è in realtà del 1997, ed è stata scritta dall'alpinista - scrittore Greg Childs (che è famoso per i suoi big walls, ma ha pure scalato il K2 etc). E' un lungo articolo inizialmente uscito sulla rivista inglese "Mountain Review" (una rivista stupenda morta anzitempo, ahime), e poi espanso per essere incluso nel libro "Postcards From The Ledge", che è una raccolta di articoli e racconti di Childs. Chi lo vuole può trovarlo su Amazon. Non sono il più grande fan di Childs, ma sicuramente la sua "dissezione" del caso Cesen è molto equilibrata e precisa, e, pur mettendo il lettore di fronte al fatto che Cesen ha quasi sicuramente mentito, non fa condanne a priori e cerca anche di valutare i punti a suo favore, che sono praticamente limitati (almeno per il Lhotse) al fatto che l'alpinista Wally Berg sostenne di aver visto in cima al Lhotse la stessa bombola d'ossigeno arancione che Cesen sostenne di aver visto. Non un gran che, temo, per una cima che è disseminata di bombole.

- Se vuoi dati sul resto, fai un salto alla Biblioteca Nazionale del CAI qui a Torino e passa un pomeriggio a sfogliare i vecchi numeri della rubrica "Mountain Info" sulle riviste High e Climb, dal 1994 in poi. C'è tutto quello che ti interessa.

- Cesen non è mai stato visto scendere dalla cima del Lhotse. Lui disse di essere sceso per la via di salita (mentre la parete sud era completamente avvolta dalle nuvole), e l'unico che sostenne di averlo visto, molto in basso, era il cameraman della sua spedizione, autore di un film assolutamente ridicolo (che ho visto) in cui non si vede praticamente neanche un momento di arrampicata! Cesen cambiò varie volte versione sugli eventi della salita, e "prese in prestito" un po' di foto che spacciò per sue.

- Non esistono un gran che di "imprese successive", considerato che la salita allo Jannu non è neanche più inserita nelle lista ufficiale delle ascensioni a quella montagna; un controllo sullo stato del tempo nei giorni in cui Cesen sostenne di aver fatto la trilogia alpina ha verificato che era decisamente troppo orrendo perchè le scalate potessero aver avuto luogo; due alpinisti italiani che erano al bivacco Eccles quando lui sostenne di aver fatto la solitaria al Pilastro Rosso del Brouillard non videro ne lui, ne tracce del suo passaggio sul ghiacciaio; Francois Marsigny, che ha ripetuto dopo di lui "No Siesta" alle Jorasses non ha visto neanche un chiodo di autoassicurazione di quelli che lui doveva aver piantato, e ha definito la salita di Cesen "una favola" ; nessuno lo ha visto ne salire ne scendere dal K2 (eppure la montagna e lo sperone Abruzzi quell'anno erano pieni!); e via dicendo, e via discorrendo. Non so sulla solitaria in Marmolada su "Tempi Moderni", ma ho quasi paura ad andare a cercar notizie...

- E se poi tutto questo è solo "assenza di prove o banali congetture", beh, la prossima settimana vado a fare lo sperone Walker da solo in 5 ore. Il grado c'è l'ho, l'attrezzatura pure e fino ai Leschaux ci arrivo. Poi sai cos'è che non si fa oggi con Photoshop e un po' di foto trovate su Internet, rubate, oppure scattate su un roccione con un po' di nebbia attorno? :) E guai sia a chi dubiterà della mia impresa!
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Messaggioda Enzolino » mar nov 22, 2005 10:17 am

:D :wink:
Grazie mille Luca,

cerchero' di raccogliere materiale a riguardo. Lo stesso giorno in cui si parlava di questo ho trovato anch'io riferimenti al libro di Child e cerchero' in qualche modo di recuperarlo. Come detto sopra, la mia conoscenza sulle imprese di Cesen, e' limitata. Ho letto pochissimi articoli che ne esaltavano le doti, e poche interviste come quella del libro di O'Connel "Oltre il rischio", il libro "Uomini & Pareti" di Palma e Svab e "Confessioni" di Twight ed un libro di arrampicata estrema.
Come detto sopra, poche volte ho letto delle dichiarazioni negative sulla credibilia' delle imprese di Cesen, ma ogni volta parevano congetture e speculazioni, controbattute da Cesen.
Gli "exploit" gonfiati non dimostrano niente. Da poco si discuteva sulle sovragradazioni eccessive di Bubu Bole e sulla sua buona fede. Come non si puo' non ricordare le esaltazioni nei confronti della Destivelle quando in pochi giorni saliva la Bonatti ai Dru, o altre imprese spacciate in maniera eccessivamente sensazionalistica. Purtroppo e' la storia che si ripete.
Non esistono un gran che di "imprese successive", considerato che la salita allo Jannu non è neanche più inserita nelle lista ufficiale delle ascensioni a quella montagna; un controllo sullo stato del tempo nei giorni in cui Cesen sostenne di aver fatto la trilogia alpina ha verificato che era decisamente troppo orrendo perchè le scalate potessero aver avuto luogo; due alpinisti italiani che erano al bivacco Eccles quando lui sostenne di aver fatto la solitaria al Pilastro Rosso del Brouillard non videro ne lui, ne tracce del suo passaggio sul ghiacciaio; Francois Marsigny, che ha ripetuto dopo di lui "No Siesta" alle Jorasses non ha visto neanche un chiodo di autoassicurazione di quelli che lui doveva aver piantato, e ha definito la salita di Cesen "una favola" ; nessuno lo ha visto ne salire ne scendere dal K2 (eppure la montagna e lo sperone Abruzzi quell'anno erano pieni!); e via dicendo, e via discorrendo. Non so sulla solitaria in Marmolada su "Tempi Moderni", ma ho quasi paura ad andare a cercar notizie...
Effettivamente tutti questi fatti suggeriscono la poca credibilita' delle imprese di Cesen, ma bisognerebbe sentire anche le sue risposte per dare un giudizio definitivo sul suo operato. Non so quanto sia grande il ghiacciaio del Bruillard o la parete dove passa "No Siesta" per poter negare il passaggio di Cesen.
Certo che, se la mancanza di prove e' cosi' numerosa, e nessuna delle cose che ha fatto e' vera, ingegnare cosi' tante bugie ha un che' di venialmente diabolico.
Sull'attribuzione della responsabilita' indiretta della morte di altri per la loro emulazione. Beh ... direi che la cosa sarebbe assai discutibile ...

Grazie di nuovo.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda il.bruno » mar nov 22, 2005 10:29 am

Oggi sulla Gazzetta dello Sport c'è un articolo dedicato alla salita di Salvaterra, Garibotti e Beltrami.
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Messaggioda andreag » mar nov 22, 2005 10:58 am

il.bruno ha scritto:Oggi sulla Gazzetta dello Sport c'è un articolo dedicato alla salita di Salvaterra, Garibotti e Beltrami.


beh, meno male....

andrò a leggermela al bar, visto che non la compro...

Andrea
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