ALP Wall apr/mag 2006

Libri, riviste, web, link ecc.

Messaggioda Gianbo » mar mag 23, 2006 20:55 pm

Zio Vare ha scritto:perchè una volta si poteva e oggi non si può più? Che differenza c'è oggi nel rapporto con le case prodruttrici di materiali rispetto a 10 anni fa?


perché oggi la crisi ti fa pensare che il modo migliore di tirare a campare sia quella di chinare la schiena, invece di tenerla dritta, nell'illusione che l'accondiscendenza premi

invece a chinare la schiena non ci si rialza più e sopratutto si genera un circolo vizioso in base il quale il cliente pubblicitario si abitua (e questo è pericoloso assai) al fatto che tutto, redazionalmente parlando, è concesso

eh, è un mestiere complicato quello dell'editore...
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Messaggioda pf » mer mag 24, 2006 10:58 am

Interessanti le osservazioni su legame redazione-pubblicità. Penso improponibile per noi, che siamo una redazione piccolissima e leggera ( da questo punto di vista, correttamente chiamata house-organ, mentre, onestamente, da tutti gli altri punti di vista, e anche secondo il giudizio di Ken Wilson e C. Bechwith, siamo l'unica rivista internazionale di alpinismo in Italia, visto gli ospiti); penso che sarebbe davvero interessante una rubrica di test materiali politically independent, ma francamente non lo vedo possibile, non in Italia, dove Simone Pedeferri non ha mai avuto una copertina perchè non ha determinate scarpette, e così via. Essendo un mondo piccolo, l'ingerenza è immediata. Così noi abbiamo scelto di non chiedere a nessuno sponsor di darci articoli e telefoni di loro personaggi, perchè immediatamente avremmo avuto dei condizionamenti, e così non vedo praticabile, al momento, una rubrica sui materiali, dovremmo affidarla ad un esterno super partes, con collaboratori super partes, e così via.
Sul discorso budget, è chiaro che essendo un mondo piccolo e di nicchia, cifre normali per altre riviste sono lontanissime, però è chiaro che ci hanno mangiato tantissimo, chi ci ci ha lavorato, dico. Quando in tre anni mi ritrovo pezzi che avevo scritto su internet copiati di sana pianta senza neanche cambiare un verbo ( e ovviamente senza citare il nome e senza chiedere permesso, e questo sarebbe anche il meno), e poi, parlando con altri, vengo a sapere che accade con tutti, mi viene da pensare che certi collaboratori non scalino nemmeno, pubblichino pezzi su posti e persone senza saperne nulla, senza alzarsi nemmeno dalla propria sedia. Vie che a provarle bisognerebbe farsi il segno della croce presentate con sufficienza e chiosate brevemente, vie di scarso valore sbattute a piena pagina. Capisco che non siamo nel calcio e sapere se una via è bella oppure orrenda non è facile, però un minimo di fatica e di controllo...
E' vero il proverbio sull'erba del vicino, tuttavia penso proprio che ci siano riviste straniere decisamente migliori di quelle tradizionali italiane.
Per finire, ho sentito anch'io del terremoto Alp...penso che Alp Wall avesse proprio bisogno di un bel repulisti.
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Messaggioda biemme » mer mag 24, 2006 12:52 pm

teocalca ha scritto:allora vi rivelo una chicca...
a bassa voce che se no....
da Gennaio 2007 spariranno i vari ALpGm-Alp wall ecc...e ne verrà fatto uno unico in cui spariranno molte news ormai delegate alla rete per ovvi motivi...
dovrebbero prevalere più articoli "normali" e report...mischiare le attività tra le varie stagioni, tipo inverno con prevalenza ghiaccio ma alcune puntate su roccia marina e viceversa...
mò scatenerò un putiferio...
ciauz


Azz' : con tutti quei MESSAGGIO IMPORTANTE (Admin, che aspetti a eliminarli ? :evil: ) mi ero perso questo ed altri interessanti topic.......

mi riallaccio al buon teocalca perchè....se il buongiorno si vede dal mattino.... il prox alpwall avrà anche un articolo "normale" su sperlonga e dintorni (sembra ci siano dentro anche alcuni forumisti 8) ) , ora non so il resto degli articoli, ma probabilmente il segnale di risveglio dato all'ambiente cartaceo nostrano da Stile Alpino, qualche "spallata" sembrerebbe (condizionale d'obbligo) averla prodotta : speriamo bene

ciao
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Messaggioda claudio1949 » mer mag 24, 2006 15:37 pm

pf ha scritto:... mi viene da pensare che certi collaboratori non scalino nemmeno, pubblichino pezzi su posti e persone senza saperne nulla, senza alzarsi nemmeno dalla propria sedia...


Beh, è successo un paio di anni fa anche al New York Times, ricordate? Vuoi che non succeda anche da noi ?
:lol:
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Messaggioda Zio Vare » mer mag 24, 2006 15:45 pm

pf ha scritto:penso che sarebbe davvero interessante una rubrica di test materiali politically independent, ma francamente non lo vedo possibile, non in Italia, dove Simone Pedeferri non ha mai avuto una copertina perchè non ha determinate scarpette.

8O 8O
veramente?! 8O
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Messaggioda Gianbo » mer mag 24, 2006 16:33 pm

Zio Vare ha scritto:
pf ha scritto:penso che sarebbe davvero interessante una rubrica di test materiali politically independent, ma francamente non lo vedo possibile, non in Italia, dove Simone Pedeferri non ha mai avuto una copertina perchè non ha determinate scarpette.

8O 8O
veramente?! 8O


confermo
Pedeferri ha le 5.10 lace-up, le stesse mie scarpe
e anche io non sono mai andato su una copertina
:evil:
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Messaggioda Maurizio » mer mag 24, 2006 19:14 pm

il gambero non piace a me ha scritto:
Maurizio ha scritto:Ciao ragazzi!

a me dispiace che in Italia non si comprino le riviste (e sottolineo in Italia, rientro appena da un viaggio in UK e lì è molto diverso, diverso tutto!) ma d'altra parte ha ragione in pieno Giambo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza nel settore.


ciao Maurizio,
non credo e' cosi diverse in UK, abbiamo sempre lo stesso argomento. infatti 'on the Edge' e 'High' si sono stati recentimento amalgamato. Non so se c'e' ancora un mercato per una riviste mensile cosi generale. Invece forse sia meglio tante rinviste specializato come 'Friction' (un nuovo riviste dedicato a bouldering).

Credo noi in Inghilterra guardiamo al US, Alpinist & Climbing.. ma the grass is always greener the other side of the fence.


appunto, forse non hai capito bene cosa volevo dire tra le righe. Riviste come Climb, Climber e Friction e in più Summit (tutte parlano più o meno degli stessi argomenti) in Italia sarebbero semplicemente invendibili. Non ho mai visto tanta gente leggere le riviste come in una settimana che son stato in UK. Nella mia città, che conta più o meno 250 mila abitanti, quelli che comprano una sola delle riviste italiane si contano sulle dita di una mano...e del resto questo topic lo conferma in pieno.

Dunque come vedi la tua battuta "l'erba del vicino..." non si adatta proprio a me, perchè normalmente non amo parlare a vanvera, ma se dico una cosa so di quello di cui sto parlando. Del resto ho incontrato i direttori di Climb e Climber ed abbiamo discusso insieme questo argomento e sulle linee editoriali delle loro riviste...

ciao

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Messaggioda Maurizio » mer mag 24, 2006 19:34 pm

claudio1949 ha scritto:Uè, auguri per la nuova iniziativa "cross border" di Oviglia.
Stanno per sparire i francobolli, che le riviste non facciano la stessa fine!
Ma se rompono i maroni con vie impossibili che possono fare un centinaio di persone, io (che pure sono un lettore "affluent" e spendo in libri, riviste, giornali,video) la lascerò sul bancone.


Ciao Claudio, mi interesserebbe seriamente sapere (senza alcuna presa per i fondelli) quali sono per te le vie "possibili". Grandi vie classiche? falesie facili? Vie di III e IV? Vie di 6a? Vie di 7a?

No, perchè come vedi già solo qui dentro c'è chi giudicherebbe le vie di III o anche di 6a delle m...imporoponibili su una rivista. Ok sulle vie "immortali" che tutti vorrebbero fare, quelle mettono d'accordo tutti, ma poi? Mica posso fare una rivista parlando solo delle vie di Comici, Preuss e Cassin! Se mi dai delle dritte magari posso fare qualcosa...

ciao e grazie

Maurizio
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Messaggioda Maurizio » mer mag 24, 2006 19:53 pm

Zio Vare ha scritto:
Gianbo ha scritto:secondo me sì, ma occorre coraggio e la capacità di separare la redazione dalla raccolta pubblicitaria in modo netto e totale; il fatto che in Italia non si faccia quasi mai non significa che non sia possibile

perchè una volta si poteva e oggi non si può più? Che differenza c'è oggi nel rapporto con le case prodruttrici di materiali rispetto a 10 anni fa?
Perchè come dice spider ci si poteva permettere un test sulle scarpette che prendeva addirittura 2 numeri della rivista per la sue estensione? Ricordo ancora quel test, si chiamava "chi ha calzato l'uomo ragno" e tra le scarpette "innovative" c'erano le Mythos! :roll: :roll: (ne è passata di acqua sotto i ponti). A quei tempi non arrampicavo ancora, ma ho appreso parecchi concetti da quella rubrica, ancora oggi attuali.
Ti ricordi i test sulle corde, anch'esso in doppia tornata, in cui si stroncò la corda della Edelrid? Non una marchetta qualsiasi, uno dei leader di mercato. La casa si affrettò a spedire una corda da testare nuovamente.
Allora: o qualche anni fa mi facevo abbindolare da qualsiasi cosa leggessi, oppure qualcosa è cambiato. In peggio.


mah, zio vare! Io i test sui materiali li ho sempre saltati a piè pari...questione di differenti interessi. Quindi per me non è questo che fa una bella rivista. E nemmeno credo che una buona rivista sia fatta solo, come sembra dire Fabio, di buoni testi o solo per il fatto che ci sia magari un pezzo di Paul Pritchard.
Ci può essere un momento storico in cui le belle foto fanno sognare, un altro in cui servirebbero buoni testi, perchè magari sono diventati merce rara e il lettore cerca quelli. Quando ho citato Roc di Gobetti non l'ho fatto a caso, perchè quella era una rivista di buoni testi, ma forse fatta nel momento storico sbagliato, in cui in Italia si era tutti tesi verso una eccessiva (secondo me) sportivizzazione della scalata (e della cultura ad essa legata). Oggi in tanti la rimpiangono. Se oggi un Erri de Luca si mettesse a fare una rivista di racconti, storie e quant'altro, credete che non venderebbe?
Dunque secondo me una buona rivista è fatta, qualunque cosa ci sia dentro, da buoni redattori che sono in primo luogo degli arrampicatori attivi, appassionati di quel che fanno e, non ultimo, retribuiti come in qualsiasi altro lavoro, con pari dignità. Altrimenti dopo un anno si stufano e la rivista affonda.
Quindi ci metterei anche e soprattutto un buon editore che sceglie a chi affidare il comando della nave, senza costringere i marinai a prendere il largo con una bagnarola

ciao

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Messaggioda Payns » mer mag 24, 2006 20:08 pm

Maurizio, sarò ben felice di leggere il nuovo "vertical" e se i presupposti sono quelli che dici, sarà un piacere comprarla.

Per il resto dissento un po'

La scarsa qualità delle riviste di montagna italiane non è certo per causa o per colpa di internet o della scarsa propensione all'acquisto. E sono convinto che le perplessità espresse, legittime, di tutti noi non sono legate al fatto che in Italia abbiamo la tendenza a criticare tutto e comunque, ma da una profonda insoddisfazione.

Tu c'eri e sai di cosa parlo; la RdM degli anni '80 aveva un budget minimale rispetto alle riviste attuali. Ma le "teste" erano altre. E usciva una signora rivista per contenuti. Ed allora si vendevano ancora meno periodici di adesso. La RdM raccoglieva pubblicità ma continuava imperterrita ad avere rubriche con test sui materiali. Aveva monografie accurate, proposte anche di "rottura" rispetto l'ambiente ingessato di allora.

Oggi questo nelle riviste italiane non c'è. Capisco anche che più di tanto non ti puoi sbilanciare, ma li leggi i redazionali di Alp e Pareti? Leggi gli articoli, le news non news, le lunghe pagine dedicati ad eventi di cui a nessuno gliene frega niente se non l'estensore dell'articolo?

Ma ti sembra logico che io spenda 5 ?uro per una rivista e come prima informazione mi trovo il lieto evento in casa Balteri? 8O

Quoto Gianbo quando scrive:

perché oggi la crisi ti fa pensare che il modo migliore di tirare a campare

Solo che non è un problema di crisi, tirano a campare e basta.
Basterebbe poco per far uscire qualcosa di bello.
Basterebbe che una rivista pubblicasse questa lettera

http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=19354
Condivisibile o meno, ben fatta o mal fatta, retorica o meno non ha importanza. E' un'idea. Che arriva da chi in montagna ci va per passione.
Vuoi vedere che non lo faranno?
Sai perchè. Perchè le riviste di oggi non hanno idee, e hanno paura a proporle.
Perchè non hanno passione, per l'appunto.
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Messaggioda Zio Vare » mer mag 24, 2006 20:10 pm

Maurizio ha scritto:mah, zio vare! Io i test sui materiali li ho sempre saltati a piè pari...questione di differenti interessi. Quindi per me non è questo che fa una bella rivista.

Ma certo maurizio, non ci sono solo i test e non ci devono essere solo quelli. Visto che è saltato fuori l'argomento facevo solo notare che nonostante una rubrica abbia mantenuto lo stesso nome i contenuti sono cambiati nel corso del tempo e cercavo di comprenderne i motivi.
Una rivista di montagna non può essere Altroconsumo, che testa tutto quello che gli passa sotto i piedi. Come dici giustamente ci sono i contenuti, ci sono gli articoli, c'è la passione di chi scrive, ci sono le fotografie (che a me piaciono molto e a suo tempo criticai molto Pareti per la scelta delle foto da mandare in edicola). E' tutto l'insieme che dev'essere vincente. Io sono abituato a leggere libri, quando vado in edicola se trovo articoli scritti alla cavolo mi passa la voglia di leggere, questo non significa però auspicare una rivista di soli racconti alpini. Qualche bel racconto però ci sta bene e li leggevo molto volentieri quando uscivano su Alp, come apprezzavo lo stile di Paleari in quei pochi suoi articoli che ho trovato. Acquisterò sicuramente la rivista a cui stai lavorando, perchè so quanto mi siano piaciuti i tuoi articoli, le tue guide. Perchè trasmetti passione in quello che scrivi.
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Messaggioda Payns » mer mag 24, 2006 20:18 pm

zio vare ha scritto:le tue guide. Perchè trasmetti passione in quello che scrivi.


Per l'appunto. Maurizio, mi piace molto la tia guida "passaggio a Nord Ovest".
Sai perchè? Non contiene solo relazioni. ma anche idee e opinioni.

Ed è una guida che per l'appunto dovrebbe solo "guidare".

Pensa un pò cosa potrebbe fare una rivista in termini di idee, opinioni e proposte.
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Messaggioda Maurizio » mer mag 24, 2006 21:09 pm

Payns, pienamente d'accordo con te, ma se leggi tra le righe...

Però quelli che dovrebbero comprare le riviste non sono solo quelli come me e come te (morirebbero di fame, come stanno facendo...)...ma anche quelli che incontri in falesia o in montagna la domenica, e che spesso non sanno neanche quando esce un articolo sulla "loro" falesia o sulla "loro" valle. E sono in tanti! Allora ti sorge il dubbio che sì, è vero, c'è una profonda insoddisfazione di fondo...ma poi se vai a vedere nessuno le compra e la maggioranza le critica "per inerzia", senza sapere bene cosa ci sia veramente su, semplicemente perchè non ci va mai bene nulla, chiunque scriva e di qualsiasi cosa scriva. Poi spesso ci si fa influenzare dal nome...voglio dire...non è detto che mi piaccia quello che scrive De Luca, magari preferisco un altro...e magari la stragrande maggioranza dei lettori preferisce un altro. Oppure, all'opposto, c'è chi vorrebbe solo grandi scrittori o accademici della penna...che però sono totalmente avulsi dalla realtà attuale. Tutti vogliono qualcosa di diverso, tutti vogliono la rivista "ritagliata" su di loro. Chi con le vie facili, chi con le difficili. E allora, se non è Stile Alpino ed il prodotto lo devi vendere altrimenti si chiude, devi per forza tenere conto di cosa vuole la maggioranza del pubblico...per questo non puoi fare una rivista dalla poltrona, senza conoscere chi la deve comprare. Insomma, ci sono tante cose da considerare, non è poi tutto così semplicistico come si vuol far credere...io non sono poi tanto d'accordo col coro di "al rogo, al rogo..." che mi sembra di sentire. Così non va bene, e le vendite lo confermano, ma non mi sembra tutto da buttare come dite. Questo voglio far notare

per il resto grazie molte per gli auguri, sulla guida penso tu abbia confuso Passaggio a NW con Rock paradise :lol: :lol: ma è lo stesso, ho inteso il messaggio...però non credo assolutamente che Vertical sarà la "mia" rivista, io scriverò molto poco...è ben più difficile far scrivere gli alltri, raccogliere, assemblare e, come si vede, piacere ai lettori.

Per quel che riguarda me sto scrivendo qualche racconto che raccoglierò forse un domani in un libro che verrà pubblicato (forse) da un editore sconosciuto...per la soddisfazione di fare un qualche cosa che non debba vendere per forza, che non sia sparso al vento nella rete, e che vada nelle mani solo di chi veramente ha voglia di leggerlo...

ciao

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Messaggioda Zio Vare » gio mag 25, 2006 0:24 am

Maurizio ha scritto:ma poi se vai a vedere nessuno le compra e la maggioranza le critica "per inerzia", senza sapere bene cosa ci sia veramente su, semplicemente perchè non ci va mai bene nulla, chiunque scriva e di qualsiasi cosa scriva.

ma secondo te le persone che qua hanno espresso critiche sull'andamento di Alp non ha mai letto la rivista in questione? A me sembrano piuttosto pareri di chi ha letto molto e si trova spiazzato dagli ultimi orientamenti editoriali.
Non mi sembrano neanche critiche distruttive, anzi, nessuno finora ha detto "fa tutto schifo chiudete baracca e burattini".
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Messaggioda Silvio » gio mag 25, 2006 0:28 am

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Messaggioda il gambero non piace a me » gio mag 25, 2006 1:03 am

Maurizio ha scritto:
appunto, forse non hai capito bene cosa volevo dire tra le righe. Riviste come Climb, Climber e Friction e in più Summit (tutte parlano più o meno degli stessi argomenti) in Italia sarebbero semplicemente invendibili. Non ho mai visto tanta gente leggere le riviste come in una settimana che son stato in UK. Nella mia città, che conta più o meno 250 mila abitanti, quelli che comprano una sola delle riviste italiane si contano sulle dita di una mano...e del resto questo topic lo conferma in pieno.

Dunque come vedi la tua battuta "l'erba del vicino..." non si adatta proprio a me, perchè normalmente non amo parlare a vanvera, ma se dico una cosa so di quello di cui sto parlando. Del resto ho incontrato i direttori di Climb e Climber ed abbiamo discusso insieme questo argomento e sulle linee editoriali delle loro riviste...

ciao

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ho capito. la nuova riviste Vertical - avra' una strategia anche sul internet? hai trovato tempo libero a scalare mentre in UK?
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio mag 25, 2006 1:12 am

Personalmente non leggo sempre ma spesso e da parecchio (di alp ho il primo numero e a mè era piaciuto) un pò di tutto...c'è un po' di tutto.

Quello che noto nell'alpinismo è una tendenza a isolarsi nella propria concezzione a creare delle comunità separate con i propri usi e costumi(anche nell'ultimo articolo di Maurizio sulla rivista del CAI emerge un pò questa tendenza... :wink: ); penso che questo renda molto più difficile di un tempo realizzare un prodotto buono per tutti.
Ci vorrebbe capacità di sintesi e di coinvolgere (più che interessare) su tutto.

Personalmente, praticando malamente un pò di tutto: dallo sci, al ghiaccio, all'arrampicata su vie lunghe ma anche un pò di falesia, di boulder e di mbike (ma con meno passione) soffro questa tendenza ai particolarismi e parecchie cose scritte alla fine non mi piacciono.
Per restare all'esempio dell'ultimo articolo di maurizio (tanto per chiarezza mi piacciono le vostre realizzazioni e la chiarezza di come le fate anche se sono assolutamente fuori dai miei orizzonti...) mi hanno però infastidito le battute finali sui "tradizionalisti". Stessa cosa succede spesso in altri articoli al contrario, stesso discorso per scialpinisti e freerider ecc. ecc.

comunque ciao e buone letture
(ma prima e sempre buone salite :wink: )
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Messaggioda maso » gio mag 25, 2006 1:17 am

bah non ho letto tutto perchè non ce la facevo..

Comunque anche io sono veramente deluso dagli ultimi numeri di ALP WALL (c***o e sono pure abbonato).
In pratica quando mi arriva non faccio altro che aprirlo, dare una veloce sfogliata e riporlo da qualche parte in attesa di essere sfogliato un giorno...
0 contenuti interessanti se non a volte la vetrina ( :lol: ), non c'è più l'angolo sull'allenamento e alimentazione come avveniva qualche annetto fà (e questo mi fà particolarmente incazzare), le pubblicità sono scandalose (l'ultima della Lasportiva fà veramente onco), si trovano spesso degli odiosi errori di ortografia (e che c***o rileggetelo prima di andare in stampa), ma soprattutto non trovo più il "calore" nei contenuti, la passione di chi scrive, l'emozione e chi più ne ha più ne metta...
Resta di positivo (se poi può essere positivo..) la qualità della stampa e alcune volte delle foto, cosa che non ha Pareti.
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Messaggioda Gianbo » gio mag 25, 2006 11:36 am

Maurizio ha scritto:...ma poi se vai a vedere nessuno le compra e la maggioranza le critica "per inerzia", senza sapere bene cosa ci sia veramente su, semplicemente perchè non ci va mai bene nulla, chiunque scriva e di qualsiasi cosa scriva...
Poi spesso ci si fa influenzare dal nome...voglio dire...non è detto che mi piaccia quello che scrive De Luca, magari preferisco un altro...e magari la stragrande maggioranza dei lettori preferisce un altro....
Oppure, all'opposto, c'è chi vorrebbe solo grandi scrittori o accademici della penna......

ciao

Maurizio


Maurizio, secondo me stai girando intono al problema e - in parte - ti contraddici quando sostieni che la gente critica a priori e/o allo stesso tempo si fa influenzare dalle "firme"... insomma: la gente non può essere bovina o intellettuale al tempo stesso...

secondo me la realtà è più semplice (al di là delle pur ovvie sfaccettature e preferenze personali): la gente si è rotta le palle e vuole qualità editoriale vera, indipendentemente dal fatto che si tratti di test dei materiali, di monografie, di racconti, di reportage, ecc, così come sintetizzato dall'ultimo intervento di maso.

e la qualità (e qui ti quoto in pieno) è data dalle persone e dal fatto che siano motivate adeguatamente (retribuite) a portare avanti un progetto serio
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Messaggioda alberto60 » ven mag 26, 2006 12:06 pm

Perchè si da spazio solo ai grandi nomi, che mi sembra che oramai dicono sempre le stesse cose, ed invece non si da spazio anche a gente sconosciuta che fa un si alpinismo di serie B, ma comunque non meno interessante. Si parla sempre delle stesse cose degli stessi luoghi. Ma ce ne sono altri. Quando qualche sconosciuto invia la relazione di una via nuova per la pubblicazione, o è su di una parete famosa ed almeno 7b obbligatorio, oppure appena appena ti mettono due righe. Perchè invece non si prova a contattarli. Forse potrebbero avere qualcosa di interessante o di diverso da dire.
io credo che ci sia molta gente che ha qualcosa da dire, un esempio è questo forum, dove si scrivono cazzate ma anche cose serie ed interessanti.
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