La nostra salita faceva parte del progetto ?Montagne in Paradiso? (http://www.montagneinvalledaosta.com) che consisteva nel giungere alla vetta del Gran Paradiso secondo le 7 classiche vie di salita per poi ritrovarsi in cima tutti assieme.
La nostra via non è affatto frequentata (anche perché decisamente lunga e faticosa) e questo fattore ne accresce la bellezza.
Dal rifugio Chabod si segue il sentiero che va verso la Becca di Montandayné (sentiero n° 5); si attraversa il torrente e, lungo facili placconate, si giunge al ghiacciaio. Da qui si punta al colle di Montandayné lungo un pendio di ghiaccio (400 mt - 45° max).
Noi ci siamo tenuti sempre sulla sinistra, spostandoci una volta verso il centro per oltrepassare i crepacci e riportandoci poi a sinistra per superare la terminale, verso metà pendio.
Arrivati al colle di Montandayné (3723 mt ? 3 h -3,30 h dal rifugio), si segue la cresta dapprima nevosa e poi rocciosa. Si tolgono i ramponi e si giunge in cima alla prima torre ( Punta Vaccarone 3868 mt).
Aggirando (per lo più dal versante Cogne) e salendo i numerosi torrioni si giunge prima alla punta centrale ( P. Farrar ? 3921 mt ), e successivamente alla punta meridionale (P, Frassy -3923 mt). Nei tratti di arrampicata più esposti abbiamo trovato qualche chiodo ed un friend incastrato.
Vi sono alcune doppie attrezzate. Noi ne abbiamo fatta una, prima del colle del Piccolo Paradiso.
Dalla cima dell?ultimo torrione del Piccolo Paradiso si scende prima per neve poi per facili rocce al colle del Piccolo Paradiso ( 3877 mt).
Da qui inizia la lunga cresta, dotata larghe cornici sul versante Cogne, che man mano diventa più ripida.
Abbiamo aggirato in arrampicata l?ennesimo torrione roccioso e siamo rientrati in cresta.
In quest?ultimo tratto il filo della cresta, piuttosto ripido, era tracciato da coloro che avevano salito la nord (bravi Rhemy & C).
Poi la cresta spiana, si rientra su cresta rocciosa e si arriva finalmente in cima al Gran Paradiso (4061 mt- 4 h dal colle di Montandaynè, 7-8,30 h dal rifugio Chabod).
?Difficoltà: AD ? AD+.
Pendii su neve a 40/45°, alcuni passi di arrampicata di 3+ in traversata esposta, e brevi corde doppie (attrezzate) La cresta finale può essere delicata in presenza di ghiaccio. Materiale: dotazione per sicurezza su ghiaccio, 2 friend (2/3) qualche nut, qualche fettuccia.?
Sabato sera al rifugio Chabod: uno sguardo al percorso che ci attende tra poche ore:
Oltre il colle. Le prime luci del giorno sulla Becca di Montandayné. Cervino e Rosa sullo sfondo:
Camminiamo, arrampichiamo. Arrivati alla punta meridionale ci guardiamo indietro:
Si arrampica ancora, prima di arrivare al colle del Piccolo Paradiso:
Yuri e Sigfrid preparano le doppie per scendere da Punta Frassy:
Scendiamo al colle: alle nostre spalle la punta meridionale (Frassy) e parte della cresta percorsa:
Davanti a noi la lunga strada ancora da fare, in gran parte su cresta nevosa:
Intravediamo la cordata dei nostri compagni di ?Montagne in Paradiso? che salgono la nord. Arriveranno prima di noi e, provvidenzialmente, ci batteranno la traccia sulla cresta:
Aggiriamo anche l?ultimo torrione roccioso:
E ci riportiamo in cresta:
Francesca e Sigfrid in cresta:
Finalmente in vetta. Il caschetto sulle ventitrè... Sarà la stanchezza?
Il rientro, dalla normale del Vittorio Emanuele, ci è sembrato eterno.
Ci avevano avvertiti, il giorno prima: "è una purga!".
Beh, lunga e faticosa, è vero. Però mai e poi mai avrei pensato che la salita al grampa potesse essere così varia, panoramica, selvaggia.
'nzomma: non andateci!
