23 luglio 2006 : In ricordo del Vecchiaccio

23 luglio 2006 : In ricordo del Vecchiaccio

Messaggioda biemme » lun lug 24, 2006 19:13 pm

ciao a tutti,

io l?avevo conosciuto solo di vista, ma molti cari amici del nord e del centritalia me ne hanno spesso parlato (e poi i suoi aneddoti e battute ricorrono pressochè sempre, nei piacevoli momenti di svago in parete o in compagnia), per cui ieri mi son sentito in dovere di partecipare a questa splendida e nobile iniziativa di pierluigi ? che ci teneva veramente tanto - e dei suoi amici, e desidero renderne partecipe chi del popolo forumista ieri non c?era?parecchi, direi (il mio sarà però un report ?a metà?, perché la mattina non vi ho potuto partecipare, perdendomi sicuramente un ?pezzo forte? dell?evento).

Merito di Pierluigi, della sua determinazione e forza di volontà, del suo forte senso dell?amicizia unito alla sua innata umiltà nel voler condividere con altri questa forte emozione, che certamente è stata, prima di tutti, sua.

Merito della Fata del forum :wink: , che con un tocco di bacchetta magica, ha contribuito a trasformare in realtà una favola, quale la leggenda del Vecchiaccio, mascherandosi per l?intera giornata, con rara modestia, dietro un profilo discreto, ma aprendo con capacità e determinazione il primo tiro della ?Via del Campanile della chiesa?, legandosi alla corda di Pierluigi fino in cima, sotto gli occhi attoniti e sbalorditi dei vecchietti di Collelongo 8)

Merito di tutti gli altri amici e appassionati, alpinisti e non, lì convenuti per testimoniare la loro vicinanza a Vito :D

Merito dell?incredibile e inaspettato calore con cui il paesino di Collelongo (assessore e parroco in testa, fanfara, musicanti, associazione alpini, protezione civile e paesani) si è stretto attorno al Vecchiaccio, suo cittadino ?adottivo?.

E? così che una semplice giornata commemorativa dei 10 anni dalla scomparsa del Vecchiaccio intitolata [b]?Gente di pianura, serve una mano ? ?finchè c?è Vito c?è speranza?[/b] , nata da un?intuizione del suo inseparabile amico e compagno di corda, Pierluigi Bini (non necessita di presentazioni) e dei suoi amici più stretti, si è come d?incanto trasformata in un vero e proprio evento che probabilmente si ripeterà il 23 luglio di ogni anno, facendo di questo pittoresco paesino della Marsica, un punto di ritrovo annuale per alpinisti, arrampicatori e amici del centroitalia che hanno diviso col Vecchiaccio un?amicizia diretta, indiretta, o, più semplicemente, un?epoca della propria vita, potendo così ricordare in modo giocoso e scanzonato, in perfetta sintonia con l?indole del festeggiato, la figura di Vito Plumari e magari, come ricordato dall?assessore, potergli d?ora in poi portare anche un fiore in un luogo finalmente dignitoso.

Le leggende sono quasi sempre destinate a rimanere tali. Ed invece la leggenda di Vito Plumari, ricca di aneddoti tra i più strampalati, è stata talmente fuori dal normale, che domenica scorsa, in omaggio alla stranezza del suo protagonista, è voluta addirittura fuoriuscire per un giorno dai libri e dai racconti, per donarci ?una giornata col Vecchiaccio? : eh sì, Vito l?abbiamo sentito proprio lì accanto a noi nonostante si fosse allontanato già 10 anni fa.

Era lì materialmente perché, proprio grazie a Pierluigi, dopo 10 anni trascorsi in una fossa anonima di Prima Porta, ha avuto una degnissima sepoltura nel grazioso cimitero di Collelongo accanto a una ?Roccia ricordativa?, cioè tre suggestivi massi di bianco calcare decorati con uno spezzone di corda e un chiodo originale di Vito, che Pierluigi e Morgana avevano tolto giorni fa dalla Sua famosissima via alla seconda spalla, per restituirglielo.

Era lì spiritualmente, e questo tutti i presenti lo hanno avvertito di persona, ognuno secondo la propria sensibilità.

Questo 23 luglio 2006 rimarrà scolpito nella mente di chi c?era, grazie al calore del paese intero, grazie alle varie iniziative sapientemente progettate da Pierluigi, da Morgana e dagli altri simpatici amici, a iniziare dalle cerimonie commemorative del mattino (spero che qualche forumista presente sin dal mattino, possa anche qui raccontarcele), per poi proseguire con la scalata al campanile della chiesa, lungo la via ?Celestina?, attrezzata per la bisogna dall?instancabile pierluigi (3 tiri di corda su roccia da ottima a friabile, che comportavano percentuali di stanchezza dal 20 al 40 %) in cui si sono cimentati alcuni dei convenuti (è stato visto salire persino qualche neofita dell?alpinismo nostrano, tipo gianni battimelli e angelo monti 8) ), fino alla serata di proiezioni con sottofondo di canzoni anni 70/80, organizzata e commentata alla grande da Angelo Monti, altro protagonista dell?epoca, per concludere con una gran sorpresa finale : fuochi d?artificio e festa grande in piazza fino a mezzanotte.

Vedere le immagini di questo vecchietto strampalato e affetto dal parkinson, ?giocare? a 60/70 anni sulle pareti dolomitiche, vestito da capo indiano, oppure in sella alla sua ?bestiola? a due ruote, è un invito per tutti, giovani e anziani, a prendere la vita così come viene, e a coglierne l?aspetto positivo anche quando la si è vissuta in modo difficile, molto difficile, com?è stato per il Vecchiaccio.

Arrivederci al 23 luglio 2007?.con l?augurio che anche i protagonisti del mondo arrampicatorio dell?epoca partecipino un po? più numerosi, ma del resto questo era solo l?inizio.

ecco qualche momento della giornata :

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ciao
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Messaggioda morgana » lun lug 24, 2006 19:59 pm

Ieri mattina... contrariamente al suo solito vito non si è presentato in sella alla sua moto, nè tantomeno si è fatto anticipare dalla sua voce che lo preannunciava da notevoli distanze. è arrivato in silenzio.stretto tra le braccia di due suoi cari amici: Pierluigi e Peppino, il cittadino di collelongo che ha saputo tirarsi dietro tutto il paese in questa storia comunicando al di là delle parole l'emozione che lo legava a vito e che ha contagiato tutti gli altri.........
il coro, gli alpini, le parole di Luigi cianciusi, le lacrime dei vecchi compagni e di quelli nuovi che, come me, non lo hanno incontrato che nei racconti di chi ha avuto la possibilità di girare con lui svariati e svariati fogli di calendari sempre diversi...posarlo nella buca, sotto terra ha tirato fuori la commozione anche da quei bocchi di pietra che ornavano la sua tomba.....
ma vito è stramberia, è gioia, è voglia di non arrendersi e di avere il bicchiere sempre mezzo pieno, anche quando sembra solo mezzo vuoto..... e quindi no, nonci si poteva fermare così....
penne all'arrabbiata, vino, cocomero, pollo, patate, vino, vino... porca miseria quanto vino è corso nelle gole degli alpini e anche di chi alpino non era... perchè bisognava salutare in allegria, vito, certo...ma... che succede? beH, adesso è vito che si commuove, diavolo, e inizia a piangere scaraventando giù un temporale coi fiocchi.... e no, mica ci puoi fare questo scherzetto...c'è da scalare la via celestina!!! e ci sono le diapositive dove ci sei tu tutto arzillo a fare supermen e l'uomo ragno attaccato a qualche rocciarella....e allora via con la musica, tarantelle, fisarmoniche, trombe tromboni, xilofoni, grancasse...manca il mandolino, però! vedi un pò che puoi fare vito... invece di stare lì a fare il romantico prendi la tua chitarrina e vai!!!! ed ecco che lentamente smette di piovere....ed ecco che andiamo sotto la tua celestina...ed ecco che riprende la festa.....
morgana
 

Messaggioda bummi » mar lug 25, 2006 10:09 am

"Strisciai" Vito e Pierluigi un paio di volte al Gran Sasso nei primordi della mia carriera di montanaro. Pur sapendo benissimo chi fosse quella cordata magnifica che spesso ammiravo dal basso non li ho mai conosciuti direttamente e per una forma di "pudore" ho sempre evitato di venire a queste celebrazioni.
Probabilmente ho sbagliato, dal bel report di biemme si intuisce che quello che Pierluigi Bini ha organizzato per celebrare il suo amico va al di là del suo rapporto personale col Vecchiaccio.
La prossima volta verrò anche io... :)
Er PIP
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Messaggioda claudio1949 » mar lug 25, 2006 15:27 pm

Domenica c'era anche chi - come me - non lo ha conosciuto e ne ha solo letto o sentito raccontare le imprese. Doveva essere davvero un gran bel tipo per lasciare una così lunga scia di affetto dietro di sè.
Bravi tutti gli organizzatori della manifestazione.
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Messaggioda Montre » lun ago 21, 2006 18:59 pm

non avevo mai sentito parlare di perluigi bini, ne tanto meno di vito, daltronde qui al nord non si parla certo di romani che scalano meglio di noi.

durante queste ferie mi sono letto il libro "rotti e stracciati" che mi ha passato un amico.

complice il brutto tempo l'ho fulminato, un libro semplice direi, ma con una storia umana incredibile, tant'è che verso la fine non riuscivo più a staccarmi dalla lettura, ero completamente immerso in questa storia fantastica, per 2 giorni ho vissuto con loro, e il vecchiaccio era parte integrante.

alla fine mi sono talmente commosso che ero disperato perchè non c'erano più pagine da leggere....

ora, primo giorno di lavoro leggo questo topic e mi è tornata la malinconia di questi personaggi mitici, che per me sono diventati miti quanto "bonatti sulla nord del cervino"

il libro finisce di brutto, senza saper più che fine hanno fatto, dove è finito pierluì e il plumari.

leggo qui che il buon vito se ne andato, ma era anche prevedibile, qualcuno mi aveva detto che pierluigi ad un certo punto aveva smesso di arrampicare, ma vedo che comunque il suo legame con il vecchiaccio esiste ancora.

una storia fantastica!
lavorare senza forum è come vivere senza f**a!

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Messaggioda biemme » lun ago 21, 2006 20:56 pm

ciao montre,

quando madre Natura ti dà classe e talento, non disgiunti da grande passione e modestia, queste qualità te le porti tutte dietro, e x sempre, motivo per cui il libro, in quanto tale, finisce "di brutto" perchè piero bini ha scritto quelle pagine irripetibili di storia dell'alpinismo in un arco di pochi anni (come quasi tutti i Grandi), a fine '70, ma pierluigi in questo momento è dalle parti del civetta a fare quel che più gli piace (indovinare non è difficile :wink: ) facendolo - come sempre ha fatto - con grande umiltà e discrezione, solo per sè stesso e per le persone a lui + vicine

tutti motivi, a mio giudizio, che ne fanno un chiaro esempio di chi ha vera passione, per la montagna e l'arrampicata prima di tutto, e solo dopo per tutto quello che gira attorno a questi due elementi :wink:

ciao
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Messaggioda Silvio » mar ago 22, 2006 1:43 am

ciao montre,



sono contento che il libro ti sia piaciuto....



anche io avrei voluto che non finisse mai.


:wink: :wink: :wink:
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Messaggioda tclimb_2 » mar ago 22, 2006 12:37 pm

biemme ha scritto:... ma pierluigi in questo momento è dalle parti del civetta a fare quel che più gli piace (indovinare non è difficile :wink: ) facendolo - come sempre ha fatto - con grande umiltà e discrezione, solo per sè stesso e per le persone a lui + vicine...


quoto

veramente difficile trovare persone di tale spessore umano.
In altre parole, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi!
--
...ma allora avrebbe un enorme schwanzstück!
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