ciao a tutti,
io l?avevo conosciuto solo di vista, ma molti cari amici del nord e del centritalia me ne hanno spesso parlato (e poi i suoi aneddoti e battute ricorrono pressochè sempre, nei piacevoli momenti di svago in parete o in compagnia), per cui ieri mi son sentito in dovere di partecipare a questa splendida e nobile iniziativa di pierluigi ? che ci teneva veramente tanto - e dei suoi amici, e desidero renderne partecipe chi del popolo forumista ieri non c?era?parecchi, direi (il mio sarà però un
report ?a metà?, perché la mattina non vi ho potuto partecipare, perdendomi sicuramente un ?pezzo forte? dell?evento).
Merito di Pierluigi, della sua determinazione e forza di volontà, del suo forte senso dell?amicizia unito alla sua innata umiltà nel voler condividere con altri questa forte emozione, che certamente è stata, prima di tutti, sua.
Merito della Fata del forum
, che con un tocco di bacchetta magica, ha contribuito a trasformare in realtà una favola, quale la leggenda del Vecchiaccio, mascherandosi per l?intera giornata, con rara modestia, dietro un profilo discreto, ma aprendo con capacità e determinazione il primo tiro della ?Via del Campanile della chiesa?, legandosi alla corda di Pierluigi fino in cima, sotto gli occhi attoniti e sbalorditi dei vecchietti di Collelongo
Merito di tutti gli altri amici e appassionati, alpinisti e non, lì convenuti per testimoniare la loro vicinanza a Vito
Merito dell?incredibile e inaspettato calore con cui il paesino di Collelongo (assessore e parroco in testa, fanfara, musicanti, associazione alpini, protezione civile e paesani) si è stretto attorno al Vecchiaccio, suo cittadino ?adottivo?.
E? così che una semplice giornata commemorativa dei 10 anni dalla scomparsa del Vecchiaccio intitolata [b
]?Gente di pianura, serve una mano ? ?finchè c?è Vito c?è speranza?[/b] , nata da un?intuizione del suo inseparabile amico e compagno di corda, Pierluigi Bini (non necessita di presentazioni) e dei suoi amici più stretti, si è come d?incanto trasformata in un vero e proprio evento che probabilmente si ripeterà il 23 luglio di ogni anno, facendo di questo pittoresco paesino della Marsica, un punto di ritrovo annuale per alpinisti, arrampicatori e amici del centroitalia che hanno diviso col Vecchiaccio un?amicizia diretta, indiretta, o, più semplicemente, un?epoca della propria vita, potendo così ricordare in modo giocoso e scanzonato, in perfetta sintonia con l?indole del festeggiato, la figura di Vito Plumari e magari, come ricordato dall?assessore, potergli d?ora in poi portare anche un fiore in un luogo finalmente dignitoso.
Le leggende sono quasi sempre destinate a rimanere tali. Ed invece la leggenda di Vito Plumari, ricca di aneddoti tra i più strampalati, è stata talmente fuori dal normale, che domenica scorsa, in omaggio alla stranezza del suo protagonista, è voluta addirittura fuoriuscire per un giorno dai libri e dai racconti, per donarci ?una giornata col Vecchiaccio? : eh sì, Vito l?abbiamo sentito proprio lì accanto a noi nonostante si fosse allontanato già 10 anni fa.
Era lì
materialmente perché, proprio grazie a Pierluigi, dopo 10 anni trascorsi in una fossa anonima di Prima Porta, ha avuto una degnissima sepoltura nel grazioso cimitero di Collelongo accanto a una
?Roccia ricordativa?, cioè tre suggestivi massi di bianco calcare decorati con uno spezzone di corda e un chiodo originale di Vito, che Pierluigi e Morgana avevano tolto giorni fa dalla Sua famosissima via alla seconda spalla, per restituirglielo.
Era lì
spiritualmente, e questo tutti i presenti lo hanno avvertito di persona, ognuno secondo la propria sensibilità.
Questo 23 luglio 2006 rimarrà scolpito nella mente di chi c?era, grazie al calore del paese intero, grazie alle varie iniziative sapientemente progettate da Pierluigi, da Morgana e dagli altri simpatici amici, a iniziare dalle cerimonie commemorative del mattino (spero che qualche forumista presente sin dal mattino, possa anche qui raccontarcele), per poi proseguire con la scalata al campanile della chiesa, lungo la via ?
Celestina?, attrezzata per la bisogna dall?instancabile pierluigi (3 tiri di corda su roccia da ottima a friabile, che comportavano
percentuali di stanchezza dal 20 al 40 %) in cui si sono cimentati alcuni dei convenuti (è stato visto salire persino qualche neofita dell?alpinismo nostrano, tipo gianni battimelli e angelo monti
), fino alla serata di proiezioni con sottofondo di canzoni anni 70/80, organizzata e commentata alla grande da Angelo Monti, altro protagonista dell?epoca, per concludere con una gran sorpresa finale : fuochi d?artificio e festa grande in piazza fino a mezzanotte.
Vedere le immagini di questo vecchietto strampalato e affetto dal parkinson, ?giocare? a 60/70 anni sulle pareti dolomitiche, vestito da capo indiano, oppure in sella alla sua ?bestiola? a due ruote, è un invito per tutti, giovani e anziani, a prendere la vita così come viene, e a coglierne l?aspetto positivo anche quando la si è vissuta in modo difficile, molto difficile, com?è stato per il Vecchiaccio.
Arrivederci al 23 luglio 2007?.con l?augurio che anche i protagonisti del mondo arrampicatorio dell?epoca partecipino un po? più numerosi, ma del resto questo era solo l?inizio.
ecco qualche momento della giornata :
ciao
biemme