Altro weekend, altro giro spettacolo oltre quota 4000. Mi sono soci stavolta LucaBono (el briosciaro), che finalmente si decide ad abbandonare le lucertolate?e il nuovo compagno (?) Simo-4GC, che dopo tanti tenetennamenti, si decide a venire con noi. Venerdì sera andiam a dormire in tenda in Val Veny dopo lauta cenetta con risotti e paste. Partenza alle 5 per evitare il caldo e le scariche per l?accesso al REFUGE DURIER 3365m al Col du Miage. Alle 9:30 siamo sotto il contrafforte che dà accesso al ghiacciaio superiore, ma con l?intuito e la fortuna forziamo un passaggio alternativo esente pericoli: nel mentre l?itinerario ?normale? (anche se non segnato) è una pioggia di sassi e macigni. Invece, comodamente arriviamo a questo vero e proprio nido d?aquila dove il simpatico gestore Olivier è bravissimo a gestire ben 19 alpinisti in quel buchetto (turni cena, colazione, letti assegnati). Il tempo fin?ora ottimo si guasta e un temporale pomeridiano non ci preoccuperebbe se le previsioni di meteo Chamonix confermate dal rifugista dessero brutto per domani. Ore 3:30, si parte. Hanno ?vinto? le previsioni italiane e a parte delle nuvole residue su alcune cime per un?oretta, alle 7 siamo già baciati dal sole. La parte rocciosa della cresta non è banale. In ogni caso sopra le aspettative. Il primo passo III+; poi tiri semplici, ma continui ed esposti. Unico neo la roccia non proprio solida che ?sconvolge? il Lucertolone abituato a ben altra qualità di arrampicata. Alle 8:30 siamo sulla lama nevosa della vetta dell?AIGUILLE DE BIONASSAY, 4042m. Proseguiamo per la affilata cresta est, ma in ottime condizioni e proseguiamo per il PITON DES ITALIENS, 4003m. Delirio di immagini?che bello! Qui c?è il bivio per la discesa. Bono decide di germarsi. Io e Simo proseguiamo, ma dopo 100metri anche lui desiste, ormai pago della bella giornata. Io giungo sul DOME DES GOUTERS 4306m e dopo uno sguardo dietro-front dagli amici. Cominciamo la discesa con una doppietta e facendo gran attenzione ai crepacci del martoriato ghiacciaio del Dome e alle scariche che però continuano a cadere ben lontane da noi (come le vecchie conoidi). La traccia è ottima e i ponti solidi. Al Gonella un po? di relax e giù con lunga discesa. Solo la coda in Vallée riuscirà a scalfire un poco la bellezza dei luoghi visitati e l?intensità di questi due giorni ancora oltre quota 4000.
La cresta Sud della Bionassay contro il cielo a sinistra
Al termine del Miage. L'omonimo colle.
Ponti su crepacci impressionanti
la fine del canalino di neve prima di attaccare le rocce
il canale marcio che porta al primo accesso (pericoloso per le scariche) al ghiacciaio superiore
il pendio della calotta della quota a sinistra del colle
simo e il miage
Il col du Miage con l'Aiguille de Bionassay e la cresta sud. Nel cerchiolino il Ref.Durier
Zoom della cresta. Il tratto roccioso di III
Nel rifugio: spazi ottimamente sfruttati
suggestioni al tramonto
la...scatoletta
The sun
Dome e Bianco all'alba. Residui nuvolosi.
Creste di neve all'arrivo della luce
il primo passaggio (III+)
Salendo sulle rocce
passaggio suggestivo tra le torri
cambiamo versante: qui la roccia è proprio marcia e l'esposizione si fa sentire
il primo sole
L'ultimo pendio ripido che porta alla vetta. Dietro tutta la cresta Sud con i 3 risalti e il colle del Miage.
In vetta. Dietro Dome des Gouters e Bianco
Non servono commenti...in cima al mondo (che brutto in Francia, neh???).
Seconda domenica che esattamente alle 8:30 sono in vetta oltre quota 4000.
cresta est affilata
La cresta affilata, Pitons des Italiens e Dome
Oltrepassata la caratteristica quota...creata dal vento..
Simo mi ha fatto notare come sembri una faccia...
sarà la quota? nah, me l'ha detto in pianura...
Il ghiacciaio del Dome che faremo in discesa
risalendo dopo il Piton
Oltre il Piton, il compiuto
Verso il Dome
La cresta delle Bosses dal Dome
verso il rifugio Gonella con l'Aig.Tre-la-Tete
Infinito ghiacciaio del Miage sotto di noi
Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
F R A N Z - 77