Dal 3D originale:
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=25524&highlight=
Riporto qui, affinchè non si perda nel caos di questa bacheca, l'incredibile e triste storia, scaturita dalla mordace penna di
Quchibu alias Buzz, di alcuni forumisti vittime di un triste e inesorabile destino.
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?[cut]...Nella prossima puntata di "Incantesimo" Claudia si incontra con L. e scoprono di essere le persone giuste per entrambi.
Si sposano e vanno a vivere vicino a casa di
Motosega.
Fanno 5 bambini, uno più stronzo dell'altro, purtroppo e Motosega non li sopporta.
Motosega inizia a bere.
Prima solo birra. Beve birra praticamente tutto il giorno.
Poi passa ai gin tonic. Perchè gli piacciono dice.
Prima beveva solo la sera, poi se ne fa due anche nel pomeriggio, prima di finire al lavoro. Ma dopo un pò inizia a berne un paio anche la mattina. Alla fine esce di casa con un thermos pieno di vodka nel portapranzo.
Un giorno entra e senza nessun motivo tira una bottiglia addosso alla vetrina dove tengono le posate buone e i bicchieri.
La moglie gli spacca il naso con un pugno. Poi lo porta all'ospedale a mettere tre punti.
Lo convince ad andare in un centro per alcoolisti.
Ci arrivano una domenica di dicembre, quasi a natale.
Motosega ha bevuto spumante per tutto il viaggio in macchina, mentre lei guidava.
Il suocero e il cognato lo accompagnano nella stanza e ne vanno abbastanza schifati.
La moglie gli da un bacio e gli dice di riguardarsi, che deve pensare solo a guarire e se ne va.
Motosega scende nella sala comune e incontra...
colpo di scena!!!
Motosega incontra
Scatenatoro che fa l'infermiere nella clinica per alcolisti ed è amore a prima vista!
Motosega si siede davanti alla televisione pensando agli affari suoi, il naso ancora dolorante e Scatenatoro gli chiede se ha bisogno di qualcosa.
"no grazie" dice Motosega con aria triste.
"amico non devi stare troppo solo con i tuoi pensieri" gli dice Scatenatoro "lo so che fra poco è Natale... ma guardati attorno... dopo qualche giorno può essere persino piacevole stare qui... ci divertiamo un casino lo sai?"
Motosega a quel punto inizia a guardarsi attorno e vede tutte facce soddisfatte.
C'è uno con uno spiccato accento modenese e la maglietta con scritto
Maxxo che si sta costruendo una slitta con tanto di renne. Una delle renne, un ragazzo giovane dalla faccia da segaiolo si lamenta del costume, dice che puzza e che l'impalcatura delle corna pesa. e poi...
... e poi un sacco di altri quadretti famigliari, gente che sembra divertirsi in allegria e Motosega è un pò rinfrancato.
All'inizio non fa caso alla mancanza di donne, poi però quando nota la cosa chiede a Scatenatoro il perchè di questa stranezza.
Scatenatoro gli si siede accanto sul divano e con fare amichevole gli pone il braccio sulla spalla.
"Vedi caro Motosega" gli dice... "una volta ero anche io come te... sempre pronto a correre dietro alle gonnelle... non me ne facevo scappare una... anche perchè ci ho sta bestia qui che mica sente ragioni... " indicando un notevole pacco sotto il camice verde d'ordinanza.
"ma poi ho avuto una delusione d'amore ed ho capito... non woman no cry niente donne niente pianti! lo sai che la maggior parte della gente inizia a bere per una delusione d'amore? noi qui curiamo l'alcolismo alla radice! via le donne!"
Motosega è un pò dubbioso. "Ma io non sto qui per una delusione d'amore" dice... "la colpa è di quei maledetti marmocchi che me ne facevano di tutti i colori, li possino ammazzali sotto a un tram... mi hanno ammazzato i gatti, smontato i freni della bici, bucato le gomme dell'auto... troppe me ne hanno fatte..." Scatenatoro lo stringe a se con fare sempre più amichevole. "Vedi Motosega... tu credi che la colpa sia dei marmocchi... ma in realtà tu soffri per via delle donne... ora a te ci penso io ... "
E come ci pensate voi?" dice preoccupato Motosega...
"o che mi dai del voi?"dice Scatenatoro che non è molto sveglio.
"ma no mi riferivo a tutti voi della clinica" dice Motosega.
In quel mentre arriva nella sala comune un strano personaggio che attira l'attenzione di tutti.
"O
Sax vien qui... facci ridere" lo chiamano da tutte le parti.
Ma Scatenatoro si alza di scatto prende quel Sax per il braccio e lo porta fuori.
Rientra dopo pochi minuti andandosi a sedere vicino a Motosega e gli dice "scusami sa, ma quello non si sopporta, si ubriacava di tavernello al quale aggiungeva la coccoina, è in condizioni pietose ora è al trattamento.
"Che tipo di trattamento ? " chiede Motosega.
"Niente di particolare, tiè intanto prendi questa" dice Scatenatoro porgendo a Motosega una scatola di vaselina da 5 kg
"A te ci penso io direttamente" dice Scatenatoro... c'ho un problema di dimensioni ma tutto si risolve... insistendo.
"Te tu vedrai che ti piacerà e non penserai più alle donne quelle zoccole".
Alla clinica del Salice Piangente Sax era uno dei vecchi. Nessuno si ricordava più la prima volta che era entrato. I compagni del circo in cui lavorava lo avevano portato che era semisvenuto, sbronzo marcio di vermuth. Avevano pagato per 2 mesi ed erano ripartiti.
Quando si era svegliato aveva fatto fuoco e fiamme. Diceva a tutti che era perfettamente sobrio e che non toccava un bicchiere da anni. Che era uno scherzo e che se ne sarebbe andato.
Però non aveva il becco di un quattrino e si era messo a fare una colletta fra gli altri ospiti, tutti spiantati come lui. Alla fine aveva rimediato un laccio di scarpa, un bottone, mezzo rotolo di carta igienica.
Si era ingegnato con la carta igienica scrivendoci sopra 10 euro colorandola con i pastelli e con quella aveva cercato di comprarsi un paio di scarpe ma era stato picchiato dal cuoco, un certo
Drugo, un ex alcolizzato che conosceva tutti i trucchi dei ricoverati.
Alla fine si era rassegnato a restare li. Il cibo non era malaccio. E a casa la moglie lo aveva cacciato già tre volte e non lo avrebbe ripreso.
Per questo era andato a lavorare al circo. A lavare il culo agli elefanti non è che gli piacesse molto, ma aveva fatto un test e all'ufficio di collocamento era uscito quello come lavoro adatto a lui. Alla fine poteva andar peggio gli avevano detto.
Aveva provato a telefonare alla moglie in verità.
"Pronto cara sono io ..." e quella aveva attaccato subito.
Così aveva fatto amicizia con Scatenatoro l'infermiere.
Scatenatoro era un pezzo d'uomo con un passato da tombeur de femme. Certe sere si metteva in sala tv a raccontare le sue avventure e andava avanti per ore.
Si vantava soprattutto delle dimensioni della sua virilità.
A chi non ci credeva non stava nemmeno a parlare e la mostrava ovunque si trovasse.
L'istituto aveva un pulmino, un Vito di seconda mano acquistato ad un prezzo esorbitante da un
astuto speculatore di Lecco.
Lo speculatore aveva anche fatto firmare decine di cambiali a Sax, indebitandolo come per un mutuo di una villa ad Arcore, vendendogli la sua biciletta mercedes ad un prezzo come fosse la porsche di
wagoo.
Sax pensava di fuggire con la bicicletta, che purtroppo però aveva il deragliatore rotto ed era fissa sul rapporto più duro e non riusciva nemmeno a partire. Era sbeffeggiato da tutti per questo.
Quando andavano con il pulmino a fare la spesa Drugo, con la lista della spesa in mano, si sedeva accanto a Scatenatoro che guidava e dietro si sedevano lo sguattero
Danielrock.
Lo sguattero Danielrock si guadagnava la permanenza nella clinica del Salice Piangente lavando i piatti. Aveva cominciato a bere a casa di uno spacciatore di birre di Bolzano, un
losco figuro proveniente dalla riviera romagnola che si era arricchito vendendo a prezzi altissimi prodotti acquistati a borsa nera su e-bay.
Ad un certo punto per pagare lo spacciatore gli aveva offerto la sua macchina, una splendida Alfa color criceto, tutta accessoriata.
L'individuo senza cuore aveva riso per buoni cinque minuti. Poi, smesso di ridere, gli aveva detto che per quella sua macchina da tamarro non gli dava nemmeno 5 euro.
Però, se proprio insisteva, poteva dargli un centinaio di euro per i coprisedile in pelle di marmotta e il coprivolante di tapiro.
No la pedaliera
Mamo poteva pure darla allo sfasciacarrozze. Insieme alla macchina.
No le cassette di Little Toni non le voleva.
E nemmeno il cappello da pompiere.
Danielrock aveva si era infilato in tasca quella manciata di banconote e si era fatto accompagnare alla clinica da un rappresentante di pizza al taglio romano che passava di la per lavoro, un certo
Pangulfo.
Da allora Danielrock aveva trovato la sua dimensione nelle cucine della clinica, Drugo era la mente e lui il braccio.
Quando uscivano per andare a fare la spesa, ad un cenno del Drugo, mentre Scatenatoro contrattava il prezzo delle barbabietole, Danielrock si avvicinava e sussurrava all'infermiere "uè quella ha detto che ce l'hai piccolo che ci vogliono le pinzette per farti pisciare"
Al che Scatenatoro muggiva come un vero toro e tirava fuori dai pantaloni una specie di murena.
Ogni volta al mercato la stessa storia e si finiva sempre al commissariato con il maresciallo
Silvio costretto a fare la ramanzina a Scatenatoro.
La sera Scatenatoro si metteva in sala Tv e teneva banco.
Raccontava le sue avventure con donne di ogni paese e nazione, financo le
svizzere che come tutti sanno non la danno nemmeno agli svizzeri cadevano ai suoi piedi.
Persino le
valdostane che pare che non ce l'hanno proprio gliela davano come il pane, a sentire lui.
Sax i primi tempi si metteva in competizione con Scatenatoro.
Ogni cosa che diceva Scatenatoro lui dietro a fare pure io pure io... oppure ... io di più.
Una sera rimasta memorabile, mentre Sax guardava la De Filippi col plaid sulle gambe e sbavando frasi tipo "bella gnocca ti farei un frullato di lingua nell'ombelico" Scatenatoro si era avvicinato da dietro e gli aveva appoggiato la murena sulla testa.
Sax a sentire questo peso improvviso sopra il collo, cui non era assolutamente abituato, si meravigliò non poco, pensando che improvvisamente gli fosse venuto un pò di cervello.
Quale fu la sua sorpresa quando passandosi la mano fra i capelli si trovò il biscione in mano.
Quando si rese conto di che si trattava svenne e da allora entrò in una specie di stato catatonico.
Era quasi guarito, ma a quel punto cominciò a bere tutto quello che capitava.
Anche le stronzate di
Alpineman.
Ogni settimana c'era la riunione di tutti i ricoverati nello studio del dottor Cialtrone.
Il dottor
Cialtrone era il tipico scienziato pazzo dei fumetti. Un gran barbone e i capelli dritti sulla cervice, spesso sporchi di marmellata.
Quella settimana prese Sax da parte e quello gli si confidò come un figlio.
"Io sono sempre stato un bravo ragazzo" diceva Sax... "non ho mai dato fastidio alle allieve dei corsi, non mi sono mai drogato, non bevevo...perchè questa cosa doveva capitare proprio a me?"
Il Dr. Cialtrone, che di Sax non gliene fregava niente e lumava
l'infermiera valdostana neoassunta, una biondina che sospettava di cleptomania visto che gli era sparito il gatto di coccio che cambiava colore quando stava per piovere e che gli evitava di dover innaffiare inutilmente i gerani, gli fece fare 100 mg di torazina e lo mise a dormire.
E li purtroppo avvenne il fattaccio che non vorremmo raccontare.
Scatenatoro, non contento di aver causato in Sax un enorme complesso d'inferiorità quando aveva messo sul piatto della bilancia la murena di fronte al pesce rosso, pensò bene di completare l'opera abusando brutalmente del povero Sax addormentato.
E' inutile dire che quando si svegliò non era più lo stesso. Sentiva un forte bruciore alle parti basse e si chiedeva perchè.
Drugo gli disse "brutta bestia continua a mangiare peperoncino e vedrai che sempre peggio andrai..." ma Sax non era convinto che dipendese dal peperoncino. Per diversi giorni gli toccò sedersi sulla ciambella.
Anche Scatenatoro uscì però cambiato dall'esperienza.
Si fece uno stock di magliette con su scritto "in tempo di carestia ogni buco è galleria" e da allora le serate davanti al televisore si movimentarono parecchio.
E siamo tornati all'inizio della storia.
Ora sappiamo quali sono le vere intenzioni dell'infermiere Scatenatoro nei confronti del neoarrivato Motosega.
Il povero Motosega non sa che gli tocca la murena.
Nel frattempo è arrivato l'idraulico,
Zio Vare, perchè Sax per rinfrescare le terga aveva allagato il bagno.
Zio Vare appena entra nel bagno scivola e cade malamente nella vasca con tutti i suoi attrezzi, con gran rumore di ferraglia.
Scatenatoro arriva di corsa a trova ZioVare piegato in avanti che cerca di ripescare gli attrezzi nella vasca.
Purtroppo per Zio Vare, Scatenatoro non perde tempo e così oltre al tuffo si ritrova pure incaprettato repente dalla murena.
L'urlo di Zio Vare è disumano.
Il Dr Cialtrone stesso, di solito imperturbabile, si spaventa e gli cade il gruppo laocontico di coccio che cambia colore che aveva appena comprato per rimpiazzare il gatto.
Mentre Scatenatoro ci da dentro con Zio vare, Sax approfitta della confusione per prendere la bicicletta e cercare di scappare ma stavolta gli va ancora peggio, perchè non appena appoggia le terga sul sellino un dolore terribile gli ricorda l'oltraggio inflittogli dal murenico infermiere e disperato attacca a piangere.
" io che vinsi la piccoza de fero! ... proprio a me doveva capitare... era meglio lavare il culo agli elefanti"...
Drugo si fa un cicchetto e si accende una canna e manda tutti a cagare.
Chiama il fido Danielrock e se ne tornano a casa.
Maxxo era in un bel pasticcio. Era stato in quel pasticcio per tutto l'autunno, dagli inizi di settembre per la precisione. Da quando la moglie lo aveva piantato partendosene con la vecchia giardinetta di famiglia e l'amante,
Trivi, un debosciato poco di buono che passava il suo tempo a bere e a parlare con il suo uccello.
All'inizio Maxxo aveva detto a tutti che l'unica cosa che gli interessava era la sua giardinetta. Aveva sbraitato sotto casa di Trivi minacciandolo di morte. Ma si era affacciato il padre e gli aveva tirato un secchio di liquido che lo aveva preso di striscio.
Maxxo sospettava fosse urina e da quel momento si era tenuto a distanza dalla casa.
Quando poi aveva cominciato a stare a corto di soldi aveva capito che senza la moglie, l'unica che lavorava in famiglia, era in un grosso guaio.
E la giardinetta passò in secondo piano.
Una volta la moglie aveva telefonato a casa. Lui all'inizio aveva fatto il sostenuto, quando lei gli aveva chiesto per prima cosa come stavano le piante sul balcone. Poi si era messo a piagnucolare finchè lei non gli aveva attaccato il telefono in faccia.
Da allora aveva cominciato a bere.
Il giorno preciso fu quando andò a sciare con della gente conosciuta su internet che gli fregarono tutta l'attrezzatura lasciandolo scalzo in cima al Breithorn. Era una banda di malfattori che faceva incetta di attrezzatura alpinistica organizzando gite con degli sprovveduti a cui veniva rubato tutto, e poi attraverso i canali di e-bay, in particolare il noto pregiudicato
kazzù di Bolzano rivendevano magari agli stessi derubati.
Il capo di questa banda, un certo
Mamo era una vera carogna, capace di rubare la giacca triplo-strato anche ad
Andreaxol.
Quel giorno sul Breithorn, seduto sconsolato nella neve, maxxo aveva tirato fuori dalla mutanda l'unico suo bene: una fiaschetta di grappa che aveva messo li per fare il pacco e trovarsi una gnokka e gli aveva dato dentro.
Da quel momento non si era più fermato. Si era venduto anche il monopattino ed era arrivato ad avere dei tremori continui e a vedere
ragni,
topocani, e altri spregevoli animali camminargli addosso.
Ad un certo punto aveva conosciuto Sax e in un raro momento di lucidità aveva deciso che non voleva diventare come lui. Allora si era recato alla clinica del Salice Piangente e aveva pregato il dr. Cialtrone di tenerlo li.
Il dr. Cialtrone, era occupato quel giorno a mettere in ordine la sua collezione di marmotte di coccio che cambiavano colore. In particolare lo teneva in angustia una di queste marmotte, che cambiando colore al contrario delle altre, inficiava le sue convinzioni insinuando il tarlo del dubbio nel suo cervello, come un baco in windows 98.
Per cui non lo aveva nemmeno guardato e aveva detto si affinchè quello che sembrava con tutta evidenza essere il solito scocciatore alcolizzato non lo tediasse ulteriormente.
Da allora Maxxo svolgeva nella clinica del Salice Piangente la funzione di guardiano notturno, con alterne fortune.
Le alterne fortune ovviamente erano relative all'incontrare o meno Scatenatoro.
Ora il pasticcio era peggiorato. Drugo e Danielrock se ne erano andati e c'era il problema di trovare un nuovo cuoco e uno sguattero.
Maxxo si arrovellava ma Sax che cantava a squarciagola "l'uva fogarina" al piano di sotto ne disturbava la concentrazione.
Per questo era sempre più incazzato, con Sax, con
Drugo, con
Danielrock e con il mondo intero.
Nonostante il clamore che si era generato nel piano di sotto quando alcuni ricoverati avevano malmenato, legato e imbavagliato
Sax perchè non voleva smettere di cantare "l'uva fogarina", Maxxo aveva quasi raggiunto la quadratura del cerchio ed era molto soddisfatto di se.
C'era il nuovo arrivato, quel relitto d'uomo che chiamavano
Motosega che immediatamente aveva iniziato a fare avances con
l'infermiera valdostana (che peraltro, dalla camminata sghemba che aveva questa mattina si sospettava che più che fornire cure disintossicanti ne avesse bisogno) mentre tutti si erano accorti che
Scatenatoro era molto interessato a lui.
Cosicchè chiamò Motosega e gli annunciò che poteva iniziare a riscattare il suo passato da ubriacone rendendosi utile per la comunità: facendo il cuoco.
"Ma io non so cucinare nemmeno un caffellatte" disse Motosega che continuava a guardare il culo dell'infermiera.
"Poche storie" disse Maxxo... "imparerai!... vai giù dall'infermiere Scatenatoro e digli che sei pronto ..."
Motosega non troppo convinto scese le scale e si recò in infermeria dove Scatenatoro era in preda al consueto attacco di priapismo delle 11,30.
L'urlo di Motosega quando vide la murena svegliò anche il
dr. Cialtrone che dormiva abbracciato al suo orsetto di coccio che cambiava colore, facendogli venire un gran mal di testa.
Motosega cercò di scappare ma scivolò nel pavimento appena lavato da
Sapone, un neo assunto, e Scatenatoro gli fu addosso e con un urlo belluino lo deflorò.
In quel momento Motosega seppe di aver trovato la strada giusta, la persona giusta, l'attività giusta.