Ricordo che noi fino al giorno prima eravamo convinti di fare la nord del Pasquale ma le condizioni erano disastrose e pericolosissime.
Partenza da Varese di buon mattino e arrivo a Santa Caterina Valfurva circa a metà giornata.La strada che porta al rif. Forni, con nostra sorpresa, era aperta e così ci siamo risparmiati un buon 4 ore di cammino tra andata e ritorno su quella brutta strada asfaltata.
La mulattiera per il Pizzini è tutta innevata e fin dal rif. Forni usiamo le ciapole.Un valido aiuto che ci ha evitato di sprofondare.Come pista abbiamo deciso di usare quella già tracciata dagli sciatori...

(L'imponete parete opposta alla Val Cedèc)
Come si nota il primo giorno è molto nuvoloso e ogni tanto butta giù ancora qualche fiocco.Solo a fine giornata comincerà ad aprirsi.

(La Val Cedèc vista poco sopra i Forni)
Immersi nel bianco e nel silenzio lo spettacolo è fantastico...

(Il Pasquale)
Il Pasquale si mostra in tutta la sua maestosità...Quest'estate forse ritenteremo anche la sua nord...oltre che ovviamente lo Zebrù.

(Il Pizzini)
Il nostroArrivo al Pizzini in circa 2 ore.In tutta tranquillita e calma.
Salutiamo il gestore,tra l'altro simpaticissimo e gentilissimo, e andiamo in camera a sistemarci.Facciamo poi merendina all'aperto e aspettiamo la cena...alle 18.30.
Quattro chiacchere con una carina ragazza italo-spagnola e qualche bicerìn di grappa offertoci dal gestore...Nessun italiano con noi.Tutti con gli sci a aprte noi.Ci sentiamo originali.


(Lo zebrù)
Alla mattina sveglia alle 5-30,colazione alle 6 e via.Siamo i primi.Abbiamo deciso di partire prima degli altri perchè lenti con le ciaspole.Solo una guida ci segue in lontanaza.Crucchi,spagnoli,francesi dormono ancora.Li ritroveremo solo all'inizio del canale, al momento della rinuncia.

(Lo zebrù)
Le prime luci baciano la nostra meta...

L'uomo delle nevi...


(mhhh...)
Nonostante la rinuncia si ha voglia di festeggiare...che fame...

(

Ecco qui.
