cimon della pala via andrich

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

cimon della pala via andrich

Messaggioda emanuele » mer set 05, 2007 17:46 pm

- in una fredda giornata di settembre ripetiamo questa via; a distanza di due settimane dalla prima alla punta civetta alvise andrich, a 19 anni, apre un'altro capolavoro di arrampicata libera, con l'uso di 40 chiodi e in cordata con bianchet e una "selvaggia" come mary varale: era il sei e sette settembre del 1934; una via consigliabile, classicissima, su roccia buona e sufficientemente chiodata, 700 metri con difficoltà dal IV al VI; la discesa(ferrata bolver-lugli) e l'attacco da malga fosse sono comodi, ma faticosi!
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Messaggioda Hercules » mer set 05, 2007 18:45 pm

A vedere le foto neanche voi morivate di caldo! :wink:

Complimenti per la via, che sembra davvero interessante!
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer set 05, 2007 18:47 pm

molto interessante, da un pdv storico, è anche ricordare che il sig leuchs salì da solo la parte bassa per poi continuare a dx per la linea più naturale (e caminosa).

cortesemente, sai se la parte alta della leuchs sia gradevole come fino alla deviazione per la andrich?
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via leuchs

Messaggioda emanuele » mer set 05, 2007 19:23 pm

- della via leuchs potrà dirti il mio compagno francesco!
il monachese georg leuchs l'11 agosto del 1905 è salito da solo( emule di paul preuss) e ha detto di essa:"quest'ascensione, tanto come scalata di camini e di pareti, che per numero di passi difficilissimi, nonchè per la sua esposizione, può essere annoverata fra le più ardue arrampicate dolomitiche".
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Re: cimon della pala via andrich

Messaggioda savsav » mer set 05, 2007 19:36 pm

emanuele ha scritto:- in una fredda giornata di settembre ripetiamo questa via; a distanza di due settimane dalla prima alla punta civetta alvise andrich, a 19 anni, apre un'altro capolavoro di arrampicata libera, con l'uso di 40 chiodi e in cordata con bianchet e una "selvaggia" come mary varale: era il sei e sette settembre del 1934; una via consigliabile, classicissima, su roccia buona e sufficientemente chiodata, 700 metri con difficoltà dal IV al VI; la discesa(ferrata bolver-lugli) e l'attacco da malga fosse sono comodi, ma faticosi!


e una foto col tracciato, la 86e/g(tratta da un libro esaurito da decenni)
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Re: cimon della pala via andrich

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer set 05, 2007 20:46 pm

savsav ha scritto: g


si... :roll: ...va bèn... :roll: ... èo gavèva visto xa in tanti... :roll:


... el sòito PIGNOLO!!! :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda goph51 » mer set 05, 2007 21:22 pm

complimenti
davvero bravi
spero un giorno di riuscire in qualche bella classica anch'io, maledetto lavoro....
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Messaggioda francesco vinco » gio set 06, 2007 13:17 pm

...forse potrei aggiungere....che una volta usciti dalla via (alla forcella) conviene senz'altro slegarsi e calzare scarpe comode.......che attende una buona camminata per raggiungere la cima. bisogna abbassarsi e seguire il sistema di cenge (ometti non sempre visibili) sul versante nord (val venegia) e comunque puntare al grande intaglio verso est....poi risalire verso la cima, discesa facile ma lungaaaaaaa.
alle persone di taglia XL consiglio di non respirare nel passaggio in discesa del "bus del gat" (si chiama così ???) si potrebbe rimanere incastrati a pressione!!!
secondo il mio parere, arrampicata bella e congeniale a chi ricerca qualcosa dal sapore d'altri tempi, lunghi camini, diedri appoggiati (prima parte leuchs) e ricerca del tracciato.......poche placche e strapiombi (solo due tiri....ma continui e sul VI/VI+)

putroppo non ho informazioni di prima persona dell'integrale leuchs.....riporto quello che mi hanno detto, ovvero che a parte la stroria che ha, non merita un gran chè.......chissà!
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio set 06, 2007 13:33 pm

francesco vinco ha scritto:.....riporto quello che mi hanno detto, ovvero che a parte la stroria che ha, non merita un gran chè.......chissà!


grazie.
ricordo d'essere stato piacevolmente divertito dalla logica e dall'arrampicata lungo la parte bassa della leuchs e mi chiedevo se anche la sua parte alta fosse meritevole.
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Messaggioda Fil » dom set 16, 2007 13:37 pm

Ripetuta ieri con gli amici Beppe (P+L) e Gabriele; come già sottolineato anche da altri, ho trovato la via molto bella ed interessante, a tratti faticosa per l'arrampicata in camini per nulla banali (uno in particolare, al terzultimo tiro). Bellissima anche la parete del Cimone. Giornata vissuta intensamente, con rientro eterno!. Abbiamo trovato "stretto"il tempo d'avvicinamento segnalato da Emanuele: da malga Fosse.., due ore sono un po' poche, considerato soprattutto l'ultimo tratto su roccette e sfasciumi, non propriamente da salire di corsa! C'è voluto di più, forse perchè non conoscevamo quel versante e quel settore di parete (ero salito per la normale circa 16 anni fa) o forse perchè Emanuele ha un passato (o un presente) da maratoneta e noi non lo sapevamo...! Ciao Fil
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Messaggioda alison » dom set 16, 2007 17:52 pm

per chi a passione di sapere un po di storia, l'amico Corona mi ha detto che la via aspetta ancora la salita in solitaria e anche quella invernale!
avanti....che sia di stimolo.
ciao
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Messaggioda francesco vinco » lun set 17, 2007 8:37 am

alison ha scritto:per chi a passione di sapere un po di storia, l'amico Corona mi ha detto che la via aspetta ancora la salita in solitaria e anche quella invernale!
avanti....che sia di stimolo.
ciao


...ma quella invernale non è di scalet???....
se intendevi la prima solitaria e invernale....potresti pensarci tu...no??

per FIL....consederato che forse emanuele è un maratoneta....io lo tenevo a freno perchè IO non lo sono...quindi le 2 ore sono corrette (anche se per esattezza ci abbiamo impiegato un pò meno...ma con fatica), forse dalla cima della pala monda, abbiamo fatto un tragitto più lungo ma meno laborioso saltando delle roccette arrampicabili....detto ciò...certamente tra avvicinamento e discesa.....poi mettici la via....diviene una giornata piena e intensa
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Messaggioda beppe 53 » lun set 17, 2007 22:20 pm

Gran bella via ripetuta con Filippo, Gabriele e Beppe!
Avvicinamento faticoso, insidioso sul friabile con passi di II e III sul solido, dicesi comodo e semplice per chi è forte, per i comuni mortali o le schiappe come mè sta così.
Strette le valutazioni, soprattutto sul V dei camini, anche se ho fatto la via dietro Filippo li ho trovati faticosi.
La via ha comunque superato ogni mia aspettativa per bellezza e continuità, se si pensa poi agli anni in cui è stata aperta!
Eterno e faticoso il rientro, ma sono abituato e non mi smuove più di tanto anche se fatico e sgobbo la soddisfazione rimane. Del resto si sa a cosa si va incontro facendo certe vie come questa che sicuramente rientrano tra le belle delle Dolomiti.
Sicuramente da consigliare!
Ciao e buone arrampicate a tutti
beppe

Avvicinamento sul solido

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1° tiro di VI
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2° tiro di VI
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Discesa sulla ferrata
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Dormono le cime dei monti e le vallate, i declivi, i burroni,....
- Alcmane -
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via andrich

Messaggioda emanuele » mar set 18, 2007 16:01 pm

- scommetto che vi ha fatto comodo quel chiodino nel buco nel secondo tiro di sesto, prima del traverso verso sinistra: la fortuna ha voluto che io ritrovassi il buchetto micro anche perchè il chiodo nella lama in basso è solo "morale"; il passaggio iniziale dalla sosta è sesto più anche secondo le guide di san martino
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Re: via andrich

Messaggioda Drugo Lebowsky » mar set 18, 2007 16:39 pm

emanuele ha scritto: il passaggio iniziale dalla sosta è sesto più anche secondo le guide di san martino


:?
boh... secondo me conviene, alla faccia della relazione, far sosta alla base del tiro su un comodo terrazzo clessidroso con chiodo e poi fare tutto un tiro da quaranta fino alla sosta in alto sotto la fessura.
a metà tiro ricordo un passaggio "delicatino", ma il passo duro (azzerato... :roll: :mrgreen: ) lo ricordo dall'ultimo chiodo per salire in sosta con un breve spostamento a sx a prendere buone tacche...

boooh...
io quando leggo altrui descrizioni non capisco un tubo...
:smt086 :oops: ...
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Re: via andrich

Messaggioda Georges » mar set 18, 2007 16:59 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:boh... secondo me conviene, alla faccia della relazione, far sosta alla base del tiro su un comodo terrazzo clessidroso con chiodo e poi fare tutto un tiro da quaranta fino alla sosta in alto sotto la fessura.
a metà tiro ricordo un passaggio "delicatino", ma il passo duro (azzerato... :roll: :mrgreen: ) lo ricordo dall'ultimo chiodo per salire in sosta con un breve spostamento a sx a prendere buone tacche...


Anch'io ho fatto un tiro unico di 40m. lo ricordo molto impegnativo, riuscii in libera con difficoltà e mentre mettevo il rinvio nel chiodo mi chiedevo come diavolo aveva fatto Andrich a piantarlo... 8O 8O

Sicuramente almeno VI+, in particolare nel breve traverso verso sinistra alla fine del tiro (di 40m) prima di arrivare in sosta, con alcuni appoggi un po' friabili.
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Re: via andrich

Messaggioda Drugo Lebowsky » mar set 18, 2007 18:02 pm

Georges ha scritto:... e mentre mettevo il rinvio nel chiodo mi chiedevo come diavolo aveva fatto Andrich a piantarlo... 8O 8O

Sicuramente almeno VI+, in particolare nel breve traverso verso sinistra alla fine del tiro (di 40m) prima di arrivare in sosta, con alcuni appoggi un po' friabili.


:smt003
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ripet.del 11/07/2010 di Francesco Leardi e Beppe Tararan

Messaggioda francesco.leardi » lun lug 12, 2010 15:15 pm

Ieri abbiamo ripetuto l'itinerario e ne confermiamo l'impegno globale anche se non prettamente estremo ma molto psicologico data l'esigua chiodatura(quella necessaria peraltro)integrabile con friends medio grandi.
Percorsa la Leuchs slegati fino alle cengette verso sin. da dove(1 ch.) si inizia ad arrampicare sulla Andrich.
Conviene, se psicologicamente si è posto fare la Leuchs in tale modo per avvanttaggiarsi con il tempo poichè si sa sulle Pale i temporali sono all'ordine del giorno...tanto è vero che.....
Il passaggio di traverso sotto il tettino(trovato bagnato e da primo azzerato sul famoso chiodino nel buco) è sicuramente impegnativo in libera.
Il tiro più bello comunque è la fessuretta valutabile di 6 classico sotto al tiro sopramenzionato, ben chiodato e con roccia superlativa.
I tiri nel diedrone superiori richiedono concentrazione ed esperienza con difficoltà anche valutabili di 5+ su roccia talvolta un poco delicata.
Soste nel complesso buone e attrezzate.
Avvicinamento molto faticoso lungo la banca obliqua e piuttosto insidioso per eventuale caduta di sassi.
Ambiente severo anche se a poca distanza dalla civiltà.
Discesa lungo la Bolver Lugli in fretta e furia.
Tempo occorrso per la via dalla base(Leuchs)fino in vetta(cresta compresa)circa 5/ 5,30.
Nel complesso un impegno globale intenso con un dislivello ragguardevole.
francesco.leardi
 
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ripetizione del 11/07 di Francesco Leardi e Beppe Tararan

Messaggioda francesco.leardi » lun lug 12, 2010 18:24 pm

Ieri abbiamo ripetuto l'itinerario e ne confermiamo l'impegno globale anche se non prettamente estremo ma molto psicologico data l'esigua chiodatura(quella necessaria peraltro)integrabile con friends medio grandi.
Percorsa la Leuchs slegati fino alle cengette verso sin. da dove(1 ch.) si inizia ad arrampicare sulla Andrich.
Conviene, se psicologicamente si è posto fare la Leuchs in tale modo per avvanttaggiarsi con il tempo poichè si sa sulle Pale i temporali sono all'ordine del giorno...tanto è vero che.....
Il passaggio di traverso sotto il tettino(trovato bagnato e da primo azzerato sul famoso chiodino nel buco) è sicuramente impegnativo in libera.
Il tiro più bello comunque è la fessuretta valutabile di 6 classico sotto al tiro sopramenzionato, ben chiodato e con roccia superlativa.
I tiri nel diedrone superiori richiedono concentrazione ed esperienza con difficoltà anche valutabili di 5+ su roccia talvolta un poco delicata.
Soste nel complesso buone e attrezzate.
Avvicinamento molto faticoso lungo la banca obliqua e piuttosto insidioso per eventuale caduta di sassi.
Ambiente severo anche se a poca distanza dalla civiltà.
Discesa lungo la Bolver Lugli in fretta e furia.
Tempo occorrso per la via dalla base(Leuchs)fino in vetta(cresta compresa)circa 5/ 5,30.
Nel complesso un impegno globale intenso con un dislivello ragguardevole.
:)
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Re: ripetizione del 11/07 di Francesco Leardi e Beppe Tarara

Messaggioda stefanop » lun lug 12, 2010 20:16 pm

francesco.leardi ha scritto: ................ Tempo occorrso per la via dalla base(Leuchs)fino in vetta(cresta compresa)circa 5/ 5,30.
Nel complesso un impegno globale intenso con un dislivello ragguardevole.
:)

:D è proprio una bella via .... :( peccato abbiate avuto un sacco di impedimenti che vi anno enormemente rallentato
??
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