non adatto ai deboli di cuore

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

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Messaggioda maivory » dom mag 31, 2009 19:06 pm

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Messaggioda grenoble » dom mag 31, 2009 19:57 pm

Lo avevo visto tempo fa però il commento krukko mi mancava.
Come si fa? Le pelliccie avevano un senso per i nostri antenati, ora non più.
Purtroppo l'Italia è il o uno dei maggiori importatori di pellame al mondo... che schifo.
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Messaggioda n!z4th » dom mag 31, 2009 20:12 pm

già visto.

e come allora non ho riavuto il coraggio di vederlo in toto.
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Messaggioda granparadiso » dom mag 31, 2009 22:48 pm

visti i commenti non ho neanche il coraggio
di guardarlo, già me lo immagino :(
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
*************
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Messaggioda Siloga66 » dom mag 31, 2009 23:52 pm

Io proprio non ci riesco. Non lo guardo proprio.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda maivory » lun giu 01, 2009 0:37 am

grenoble ha scritto:Lo avevo visto tempo fa però il commento krukko mi mancava.
Come si fa? Le pelliccie avevano un senso per i nostri antenati, ora non più.
Purtroppo l'Italia è il o uno dei maggiori importatori di pellame al mondo... che schifo.

vero
ma quello che non capisco io è COME CAZZZO SI FA A SCUOIARE VIVO UN ANIMALE! non c'è una, una sola ragione per farlo. Vuol dire avere il seme del male dentro. Sono stato male una settimana quando l'ho visto.
Un bel vaffanculo a sti stronzi e a tutti quelli che le comprano.
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Messaggioda lamontagnadiluce » lun giu 01, 2009 9:08 am

Credo che lo facciano per mantenere integre le caratteristiche della pelliccia(lucentezza..etc....)
Non dimentichiamoci delle aragoste bollite vive...oppure senza andare tanto lontano...
http://www.ciao.it/Secondi_Ricette_in_g ... ione_19227 :roll:
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Messaggioda Sbob » lun giu 01, 2009 9:12 am

lamontagnadiluce ha scritto:Non dimentichiamoci delle aragoste bollite vive...oppure senza andare tanto lontano...

Le aragoste le infili nell'acqua bollente per la testa, sopravvivono solo pochi secondi.
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Messaggioda grenoble » lun giu 01, 2009 9:12 am

Uccidere un animale implica tempo... per accelerare la produzione non si aspetta la morte.
Guarda anche le foche, stessa cosa. Molte sono solo tramortite quando le spellano...
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Messaggioda diegguhr » lun giu 01, 2009 9:32 am

bah certo che noi esseri umani facciamo proprio schifo 8O
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non si uccida su larga scala e al suono delle trombe.
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Messaggioda Roberto » lun giu 01, 2009 10:02 am

Chi mi conosce sa quanto amore e passione metto nell' accudire animali abbandonati, feriti, malati. Oltre a metterci un sacco di tempo, ci spendo una cifra, tra cibo, veterinari e medicine. Non mi piacciono le pellicce, odio la caccia e non sono un "mangiatore di carne".
Però so che tutte qeste mie "sensibilità" non sono altro che il frutto del benessere, dell' aver superato quella condizione di bisogno per cui gli animali sono "cose", ed essere approdato a quella in cui diventano esseri viventi al nostro pari.
Avendo un' azienda agricola vivo a contatto con chi, più strettamente legato alla vita della campagna, nell' agricoltura e nella zootecnia, gli animali li considera ancora "cose".
Avendo antenati che vivevano nelle condizione precedenti a quelle del benessere atttuale, so come venivano considerati gli animali, senza per auesto essere malvagi, spietati, cattivi.
Gli animali erano attrezzi, carne... pellicce, nessuno si preoccupava del loro dolore, della loro solitudine, della sofferenza.
Eppure questi uomini della natura che si spezzavano la schiena sui campi per poco pane non erano malvagi, erano solo troppo presi alla propria sopravvivenza per sentirsi sensibili al dolore degli animali; oggi come allora.
Con questo non giustifico, ma neppure mi illudo che l' uomo possa avere una vera sensibilità per gli altri animali della terra, se non quella ipocrita e frivola di impietosirsi per un' animale che soffre e poi abbuffarsi di bistecche cresciute in allevamenti intensivi che sono lagher di sofferenza; di qualla di chi spende 1000 euro per un cicciolo di razza e se ne frega dei canili pieni di cani abbandonati, pronti a coprirti di affetto se "liberati" dal carcere.
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Messaggioda grenoble » lun giu 01, 2009 10:23 am

Purtroppo l'ipocrisia regna sovrana... :cry:
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Messaggioda maivory » lun giu 01, 2009 10:42 am

Roberto ha scritto:Chi mi conosce sa quanto amore e passione metto nell' accudire animali abbandonati, feriti, malati. Oltre a metterci un sacco di tempo, ci spendo una cifra, tra cibo, veterinari e medicine. Non mi piacciono le pellicce, odio la caccia e non sono un "mangiatore di carne".
Però so che tutte qeste mie "sensibilità" non sono altro che il frutto del benessere, dell' aver superato quella condizione di bisogno per cui gli animali sono "cose", ed essere approdato a quella in cui diventano esseri viventi al nostro pari.
Avendo un' azienda agricola vivo a contatto con chi, più strettamente legato alla vita della campagna, nell' agricoltura e nella zootecnia, gli animali li considera ancora "cose".
Avendo antenati che vivevano nelle condizione precedenti a quelle del benessere atttuale, so come venivano considerati gli animali, senza per auesto essere malvagi, spietati, cattivi.
Gli animali erano attrezzi, carne... pellicce, nessuno si preoccupava del loro dolore, della loro solitudine, della sofferenza.
Eppure questi uomini della natura che si spezzavano la schiena sui campi per poco pane non erano malvagi, erano solo troppo presi alla propria sopravvivenza per sentirsi sensibili al dolore degli animali; oggi come allora.
Con questo non giustifico, ma neppure mi illudo che l' uomo possa avere una vera sensibilità per gli altri animali della terra, se non quella ipocrita e frivola di impietosirsi per un' animale che soffre e poi abbuffarsi di bistecche cresciute in allevamenti intensivi che sono lagher di sofferenza; di qualla di chi spende 1000 euro per un cicciolo di razza e se ne frega dei canili pieni di cani abbandonati, pronti a coprirti di affetto se "liberati" dal carcere.


hai ragione a dire questo, ma credo ci passi differenza (o spero almeno ce ne passi) tra un macello, la cui funzione pricipale è quella di abbattare capi di bestiame per il nutrimento, e invece un mercato clandestino in cui gli animali vengono scuoiati ancora vivi e lasciati a morire lentamente solo per la lucentezza della pelliccia che ai giorni nostri non serve assolutamente a nulla (né la pelliccia, né tantomeno una pelliccia lucida), se non ad essere l'italiano medio con il Woolrich o la sposotta media con pelliccia di visone.
E non voglio essere ipocrita a puntare il dito solamente contro questo video qui: anche nei circhi gli animali vivono in condizioni disumane (avrei un altro video ma meglio che non lo posto), o quando vedo cani legati con una catena, ecc
Per montagnadiluce, le masenette per fortuna non le ho mai mangiate, nn so dirti se mai le mangerei, ma sicuramente mai le cucinerei :D
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Messaggioda n!z4th » lun giu 01, 2009 13:16 pm

Per rispondere a te maivory posso dirti che come motivazione si adduceva ad un'assurda garanzia di integrità della pelliccia. Ma queste sono stronzate che anche se vere non sono accettabili. Credo se ne fosse parlato, a proposito dello stesso clip, su un altro topic.

E riguardo alla risposta di Robbè...
Certo, l'uccidere l'animale per sopravvivenza ormai è stato superato e anche il considerarlo membro della famiglia è conseguente al benessere generale. Spendere soldi in veterinari, cibo, lettiere, ... sono azioni che nemmeno 20 anni fa potevano essere possibili, o quasi. Di certo in tempo di guerra l'animale era un qualcosa di utile, non un vezzo. I gatti per i topi, il cane come guardia o segugio,...altri animali?pesci rossi o pappagallini non a caso dubito se ne vedessero.

Tuttavia roberto questa tua -e mia!- esternazione poco a che fare col video, permettimelo. Lì sarà necessità sopravvivere...ma non è necessità agire così.

Sono cresciuto con mio nonno per un breve ma intenso periodo della mia vita, finito purtroppo a solo 9 anni. Era un reduce di guerra, aveva combattuto sul Corno d'Africa e, sebbene ormai si fosse giuti a un periodo di benessere, non ha potuto evitare di infondere in me quello spirito e quei comportamenti tipici di quando c'era la guerra. Quando apri un regalo, non rompere la carta. Quando tagli qualche asse, tieni gli scarti, ti serviranno come spessore. Quando sbraghi una rete, tieni i fili di ferro rimanenti. E così via...
Tra le tante cose che avevo la fortuna di fare con lui, c'era anche quella dell'allevare conigli. E ammazzarli. Quando è mancato ha lasciato 40 conigli. E a 9 anni mi sono messo ad accopparli e scuiarli uno per uno io. Se ci ripenso non ci voglio credere. E sebbene questa pratica che mi infuse serbava in sè tutte le necessità che si potrebbero avere in tempo di guerra, quindi senza coscienziosità del rispetto odierno verso gli animali, mai, mai l'animale veniva trattato, non dico come nel video, ma nemmeno con l' 1/10 di quella violenza. E non mi riferisco al momento ultimo, ma anche durante tutto l'allevamento. Cure, affetto e cura.
E questo come se fossimo in tempo di guerra.
Quindi non riesco proprio a giustificare quella barbarie solo per necessità, perchè non costa nulla, nè economicamente nè in termini di tempo, evitare sofferenze a quelle povere bestie.
Al di là che poi sia giusto ammazzarle per pellicce, ma questo credo sia il problema minore di fronte a quanto si vede.

:roll:
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Messaggioda Davide62 » lun giu 01, 2009 14:56 pm

manco lo apro, è una roba terribile
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Messaggioda Roberto » lun giu 01, 2009 16:05 pm

Come ho detto non giustifico un tale trattamento degli animali, sono animalista convinto e raccolgo i cani che trovo abbandonati per strada (quanti lo fanno di quelli che si indignano per i maltrattamenti degli animali?), dico solo che la nostra bella sensibilità è dovuta solo al benessere, all' essere occidentali ricchi e satolli, altrimenti non avremmo fatto caso a nulla e, dico pure, che la maggior parte di quelli che fanno scene drammatiche alla vista di queste crudeltà, sono degli ipocriti, peché in realtà non fanno nulla per gli animali che soffrono.
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Messaggioda maivory » lun giu 01, 2009 17:49 pm

Roberto ha scritto:Come ho detto non giustifico un tale trattamento degli animali, sono animalista convinto e raccolgo i cani che trovo abbandonati per strada (quanti lo fanno di quelli che si indignano per i maltrattamenti degli animali?), dico solo che la nostra bella sensibilità è dovuta solo al benessere, all' essere occidentali ricchi e satolli, altrimenti non avremmo fatto caso a nulla e, dico pure, che la maggior parte di quelli che fanno scene drammatiche alla vista di queste crudeltà, sono degli ipocriti, peché in realtà non fanno nulla per gli animali che soffrono.


Roberto, io sono animalista convinto al pari tuo e mi è capitato più di una volta di portare cani abbandonati dal veterinario e una volta ne ho avuto uno per un mese, che bisticciava anche con i miei cani, ma me lo sono tenuto lo stesso finché il padrone non se l'è venuto a prendere...ma non mi sento per questo più autorizzato di altri a recriminare queste ATROCITA'. Le atrocità vanno recriminate, punto e basta.
Non capisco il tuo discorso dove voglia andare a parare.
Frasi della serie,

"sono animalista convinto e raccolgo i cani che trovo abbandonati per strada (quanti lo fanno di quelli che si indignano per i maltrattamenti degli animali?)"
non hanno nessun valore.
"dico solo che la nostra bella sensibilità è dovuta solo al benessere, all' essere occidentali ricchi e satolli, altrimenti non avremmo fatto caso a nulla"
questo lo dici tu, non io. Se fossi in un'isola deserta, ucciderei volentieri un procione per procacciarmi cibo e magari la pelliccia per dormire la notte. Ma avrei l'UMANITA' di ammazzarlo prima.
Poi ricco e satollo, sono contento se lo sei. Io di certo non sono ricco. Se avanzo la pasta, ci metto la pellicola sopra e me la mangio la sera o il giorno dopo.
Non sono vegeteraiano, anche se tento di minimizzare il consumo di carne ad una o due volte a settimana max. Ma questo non mi impedisce di recriminare queste atrocità. Ripeto, NON C'E' UNA RAGIONE, UNA SOLA.

"la maggior parte di quelli che fanno scene drammatiche alla vista di queste crudeltà, sono degli ipocriti, peché in realtà non fanno nulla per gli animali che soffrono"
prima di fare inferenze statistiche del tipo lammaggiorpartediquelliche...
assicurati di avere dati alla mano. Di conoscere le persone con le quali ti rapporti, e di non categorizzare il diritto di parola a prescindere da ciò che uno fa/non fa.

Pelliccia=morte.

Saluti.
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Messaggioda Roberto » lun giu 01, 2009 18:26 pm

maivory ha scritto:
Roberto ha scritto:Come ho detto non giustifico un tale trattamento degli animali, sono animalista convinto e raccolgo i cani che trovo abbandonati per strada (quanti lo fanno di quelli che si indignano per i maltrattamenti degli animali?), dico solo che la nostra bella sensibilità è dovuta solo al benessere, all' essere occidentali ricchi e satolli, altrimenti non avremmo fatto caso a nulla e, dico pure, che la maggior parte di quelli che fanno scene drammatiche alla vista di queste crudeltà, sono degli ipocriti, peché in realtà non fanno nulla per gli animali che soffrono.


Roberto, io sono animalista convinto al pari tuo e mi è capitato più di una volta di portare cani abbandonati dal veterinario e una volta ne ho avuto uno per un mese, che bisticciava anche con i miei cani, ma me lo sono tenuto lo stesso finché il padrone non se l'è venuto a prendere...ma non mi sento per questo più autorizzato di altri a recriminare queste ATROCITA'. Le atrocità vanno recriminate, punto e basta.
Non capisco il tuo discorso dove voglia andare a parare.
Frasi della serie,

"sono animalista convinto e raccolgo i cani che trovo abbandonati per strada (quanti lo fanno di quelli che si indignano per i maltrattamenti degli animali?)"
non hanno nessun valore.
"dico solo che la nostra bella sensibilità è dovuta solo al benessere, all' essere occidentali ricchi e satolli, altrimenti non avremmo fatto caso a nulla"
questo lo dici tu, non io. Se fossi in un'isola deserta, ucciderei volentieri un procione per procacciarmi cibo e magari la pelliccia per dormire la notte. Ma avrei l'UMANITA' di ammazzarlo prima.
Poi ricco e satollo, sono contento se lo sei. Io di certo non sono ricco. Se avanzo la pasta, ci metto la pellicola sopra e me la mangio la sera o il giorno dopo.
Non sono vegeteraiano, anche se tento di minimizzare il consumo di carne ad una o due volte a settimana max. Ma questo non mi impedisce di recriminare queste atrocità. Ripeto, NON C'E' UNA RAGIONE, UNA SOLA.

"la maggior parte di quelli che fanno scene drammatiche alla vista di queste crudeltà, sono degli ipocriti, peché in realtà non fanno nulla per gli animali che soffrono"
prima di fare inferenze statistiche del tipo lammaggiorpartediquelliche...
assicurati di avere dati alla mano. Di conoscere le persone con le quali ti rapporti, e di non categorizzare il diritto di parola a prescindere da ciò che uno fa/non fa.

Pelliccia=morte.

Saluti.


Non facciamone una cosa personale, non parlo per te o altri di questo forum, parlo in generale.
Forse tu ed io non siamo più "ricchi a satolli" di tanti altri, ma lo siamo rispetto a paesi dove il bisogno di rimediare da mangiare diventa serio.
Come ho detto e ridetto, sono contro ogni soppruso sugli animali, (evito di calpestare le formiche quando cammino), ma resto convinto che l' uomo si dedica alla sensibilità verso gli animali solo se ha una situazione economica che gli permette di capire che anche gli altri esseri viventi sulla terra hanno diritti.
Quanti sono quelli che veramente amano gli animali e quelli che sono solo impressionabili ma non si indignano per gli allevamenti intensivi?
Non ho dati alla mano, ma non li hai neppure tu che mi smentiscono e tutti i cani abbandonati sulla strada o gli autotreni pieni di bestiame assetato lungo le autostrade, non mi sembra che confermino la tua tesi di umanità da parte dell' uomo occidentale.
Mio nonno era fattore di un principe e quando c' era da ammazzare il maiale non si inteneriva per i guaiti di paura, per le urla e per la sofferenza del maiale appeso a testa in giù sgozzato, eppure era una persona buonissima, non era un insensibile. Per lui il maiale erano prosciutti e salami.
Noi oggi prendiamo il prosciutto al supermercato, già bello affettato e impacchettato e abbiamo perso il contatto con la realtà. Dietro quell' etto di prosciutto c' è un maiale vissuto in un capannone, stretto ad altri, nella propira merda, fatto mangiare a forza e imbottito di medicine per non farlo ammalare. Intontito da una scarica elettrica e ammazzato con un chiodo in testa e subito sgozzato.
Senza parlare dei polli, che vivono per 36 mesi e diventano adulti per forza, tutti uguali e clonati, a decine per metro quadro all' interno di un capannone, con la luce anche di notte, infettati da malattie che si trasmettono dalle loro incontrollabili feci. Alimentati con farine proteiche ricavate dagli scarti degli altri polli ammazzati (piume, penne, ossa) .... e così via per bovini, galline da uova.

Mi sento inorridito per le immagini del link, ma ho visto persone del genere umano in condizioni al di sotto della dignità, vivere su discariche a setacciare mondezza, bevendo da fogne e portando addosso segni di malattie terribili. Scene orribili che fanno capire quali sono le priorità di un uomo che non vive in occidente.

Forse la vera essenza dell' uomo ci spaventa e speriamo sempre di trovare qualcosa di buono in noi?
Il mio concetto è appunto questo, le nostre sensibilità sono dovute alla cultura che abbiamo acquisito grazie al benessere che ci ha permesso di guardare con occhi diversi i nostri compagni animali, ma la "belva umana" vive sempre in fondo al nostro animo, solo appena nascosta.
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Messaggioda n!z4th » lun giu 01, 2009 19:46 pm

maivory quello che dice roberto è vero, non si *merità* quelle cose dai...
non si dava del ricco e satollo a se stesso, lo dava all'occidente come d'altra parte lo è in confronto a quelle situazioni orientali...
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Messaggioda maivory » lun giu 01, 2009 20:04 pm

Roberto ha scritto:
Non facciamone una cosa personale, non parlo per te o altri di questo forum, parlo in generale.
Forse tu ed io non siamo più "ricchi a satolli" di tanti altri, ma lo siamo rispetto a paesi dove il bisogno di rimediare da mangiare diventa serio.
Come ho detto e ridetto, sono contro ogni soppruso sugli animali, (evito di calpestare le formiche quando cammino), ma resto convinto che l' uomo si dedica alla sensibilità verso gli animali solo se ha una situazione economica che gli permette di capire che anche gli altri esseri viventi sulla terra hanno diritti.
Quanti sono quelli che veramente amano gli animali e quelli che sono solo impressionabili ma non si indignano per gli allevamenti intensivi?
Non ho dati alla mano, ma non li hai neppure tu che mi smentiscono e tutti i cani abbandonati sulla strada o gli autotreni pieni di bestiame assetato lungo le autostrade, non mi sembra che confermino la tua tesi di umanità da parte dell' uomo occidentale.
Mio nonno era fattore di un principe e quando c' era da ammazzare il maiale non si inteneriva per i guaiti di paura, per le urla e per la sofferenza del maiale appeso a testa in giù sgozzato, eppure era una persona buonissima, non era un insensibile. Per lui il maiale erano prosciutti e salami.
Noi oggi prendiamo il prosciutto al supermercato, già bello affettato e impacchettato e abbiamo perso il contatto con la realtà. Dietro quell' etto di prosciutto c' è un maiale vissuto in un capannone, stretto ad altri, nella propira merda, fatto mangiare a forza e imbottito di medicine per non farlo ammalare. Intontito da una scarica elettrica e ammazzato con un chiodo in testa e subito sgozzato.
Senza parlare dei polli, che vivono per 36 mesi e diventano adulti per forza, tutti uguali e clonati, a decine per metro quadro all' interno di un capannone, con la luce anche di notte, infettati da malattie che si trasmettono dalle loro incontrollabili feci. Alimentati con farine proteiche ricavate dagli scarti degli altri polli ammazzati (piume, penne, ossa) .... e così via per bovini, galline da uova.

Mi sento inorridito per le immagini del link, ma ho visto persone del genere umano in condizioni al di sotto della dignità, vivere su discariche a setacciare mondezza, bevendo da fogne e portando addosso segni di malattie terribili. Scene orribili che fanno capire quali sono le priorità di un uomo che non vive in occidente.

Forse la vera essenza dell' uomo ci spaventa e speriamo sempre di trovare qualcosa di buono in noi?
Il mio concetto è appunto questo, le nostre sensibilità sono dovute alla cultura che abbiamo acquisito grazie al benessere che ci ha permesso di guardare con occhi diversi i nostri compagni animali, ma la "belva umana" vive sempre in fondo al nostro animo, solo appena nascosta.


Allora cominciamo col dire che il tuo discorso prende ora una piega più ampia che inizialmente era oltre le finalità del mio topic. Riassumendo in maniera minimal il succo del mio discorso, volevo solo capire razionalmente se ci fosse una ragione, una soltanto (e scusa se lo ripeto per tipo la quarta volta), per scuoiare vivo un animale. Punto, e accapo.
La spiegazione che mi è stata data da montagnadiluce, non la tollero come spiegazione, non la accetto, anzi la rigetto con forza, e mi rifiuto di prenderla anche solo in considerazione.
Questa era la geografia topica del mio intervento.

Il tuo discorso, che condivido, va ben oltre questo mio appunto.
Di qui si potrebbe iniziare a discutere di teorie evoluzionistiche, il concetto della vita che implica al suo interno la morte, teorie malthusiane, etica e bioetica, diritti dell'uomo e diritti degli animali, tradeoffs costi-benefici.
Sono d'accordo, te lo ripeto, con te.

Solamente non mi spiego come si possa trattare un animale in questo modo.
Forse in fondo hai ragione tu, il malvagio è soltato coperto da una serie di strutturazioni venuteci con la "civilizzazione". Al che ogni tanto faccio i miei tetri pensieri del tipo, forse la razza genere umano ha davvero attraversato il punto di non ritorno, ha superato se stessa, nel bene e nel male, e forse sarà l'unica specie sulla terra ad essere responsabile della propria estinzione.
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