Placche di Val Pujer (800m Crevoladossola ?Vb-)
Percorrendo la SS 33 in direzione Passo del Sempione all?altezza dell?uscita di Crevoladossola è impossibile non scorgere sulla sinistra una lunga lingua di roccia che dal fondovalle si slancia per centinaia di metri.
Sfatando il vecchio detto che se non c?era ancora nessuna via è perché non ne valeva le pena, gli ?Avanzi? nell?aprile del 2008 hanno voluto vederci più chiaro.
Viene così riscoperta la Val Pujer (denominazione che non si trova sulla carta ma nelle parole degli anziani del luogo) che nel corso del tempo è stata stravolta da alluvioni, linee ferroviarie e dall?abbandono dei suoi alpeggi.
Il luogo pur essendo aperto sulla piana ossolana è solitario e solare e le sue placche appoggiate, dopo un bel lavoro di pulitura, hanno riservato gradevoli sorprese con una via di notevole sviluppo.
L?arrampicata è sempre tecnica e di precisione, con tiri molto lunghi dove è richiesta anche una buona padronanza del grado obbligato e nel posizionamento della protezioni veloci.
La roccia è uno gneiss caratterizzato da intrusioni di quarzo e inaspettate fessure.
Accesso: Dalla statale 33 uscire a Crevoladossola e seguire le indicazione per la vecchia strada del Sempione.
Dopo una ripida salita, in prossimità di una curva a gomito lastricata a pavè con a fianco un cimitero, non entrare in centro a Crevola ma proseguire per circa 1 km lungo la SP 166, superando sulla destra le cave di marmo bianco di Crevola, fino ad incontrare sulla sinistra un vecchio nucleo di baite, la frazione Campeglia, dove si posteggia a bordo strada (Circa 200m prima del cartello che indica la fine del comune di Crevoladossola).
Avvicinamento: Inoltrarsi tra le baite e scendere fino ai resti del vecchio ponte (buone possibilità per il guado del Divedro).
Giunti sull?altra sponda piegare a sinistra fino a incontrare una vecchia strada di cava che si segue.
Dopo poche centinaia di metri si prende a destra arrivando ad un ponte con ringhiera verde che scavalca l?alveo artificiale che scende dalla valle e che è già ben visibile dal parcheggio.
Qui abbandonare la strada, salendo sul muraglione destro(faccia a monte) grazie alla ringhiera e risalire il fiume fino a quando un muro in cemento armato ostruisce il passaggio.
Girare a destra e proseguire in falso piano in un bel bosco di castagni fino a giungere ad un colletto, dove svoltando a sinistra si inizia a salire per una evidente traccia.
Superata una baita isolata il percorso si fa più ripido fino a sbucare ad un pianoro con una grossa pietraia.
Tenendo lievemente la sinistra si segue ancora il sentiero che si inoltra ora tra i blocchi.
Dopo qualche centinaio di metri, quando il sentiero rientra nel bosco ( in prossimità di un grosso ometto) abbandonarlo e seguire una traccia verso destra che in breve tempo conduce sotto le placche.
La via attacca sulla destra, in una zona di colore verde con dei lastroni di roccia appoggiati alla parete.
Fix visibili.
Dall?auto circa 1 ora e ometti su tutto il tracciato.
NB: In caso di piena del fiume, posteggiare l?auto nei pressi di una vecchia baita isolata sulla sinistra (in prossimità di una curva prima di una cartello pubblicitario COOP) circa 300m prima dell?avvicinamento sopra descritto.
Scendere fino ad un vecchio ponte sospeso ed oltrepassarlo. (BUONA FORTUNA!)
Girare a destra costeggiando la ferrovia e uno stabile abbandonato fino ad un bivio dove si prosegue diritto.
Si è così all?alveo artificiale.
Il ponte è in pessimo stato e i cartelli di divieto sono molto evidenti?..uomo avvisato??
VIA ?SENZA PERDERE LA TENEREZZA?
Tommaso Salvadori, Jimmy Palermo, Davide Perelli, Marco Del Tredici, Nicola Tibiletti, Alberto Bassetti
Aprile 2008 (Gruppo Avanzi di Cantiere)
450m (9l.) 6a+ ( 5c+ obbl.) RS2/II
Materiale: Una serie di friends fino al 4 BD, micro compresi, per integrare la chiodatura a fix inox del 10
Discesa: In doppia sulla via con due corde da 60m
Esposizione: Sud
Acqua: Alla Partenza tra le baite o se non in secca nel fiume che scorre a fianco della pietraia posta nei pressi della parete
Note: La via è stata attrezzata grazie al contributo del progetto ?Bolt for Book? di Versante Sud che ringraziamo.
Ho trovato la forza e la motivazione per attrezzare questa ennesima via grazie al pensiero e al ricordo di diverse persone.
Fabio e Attilio miei maestri, Gisella Floreanini e Cleonice Tommasetti donne e madri della Repubblica dell?Ossola, Margherita ?fiore meraviglioso? ??.Senza il loro esempio sarebbe stato tutto molto più difficile!
A mio figlio e all?emozione dell?attesa. (Tommaso Salvadori)
Alla donna con cui sto costruendo il mio futuro e la casa, che mi ama così come sono da più di 14 anni e che spesso è compagna di cordata?E sopporta le mie mattane chiodatorie?Veronica. (Jimmy Palermo)
Jimmy
Però ti consiglio una sciarpa di seta ed un cielo rosso con le nuvole verdi ed i pesci blu.