venerdi sera dritti a zermatt e a mezzanotte e mezza iniziamo a camminare nel buio pesto, occhi catarifrangenti di camosci ci osservano. Arriviamo x colazione alla rotornhütte, una bella oretta di chiacchere, un caffé, incontro anche un amico e poi tranquilli ci rimettiamo in marcia. Ora pero' siamo diventati 9 che andiamo verso il bivacco e ci sono 8 posti, giusto per non sbagliarci rimaniamo davanti ....
in breve in cima allo schalihorn, sguardo giu' verso il bivacco, tutto é calmo, anzi no 1 essere umano, no 2, no 4, no 6, c**o ma quanti sono, e dire che sono ancora le 10, sgrunt.
scendiamo con cautela la cresta fatta di polvere e sassi, a mio decisamente + delicata dello Schaligrat stesso e all'una e mezza siamo al bivacco, prendiamo i numeri 9 e 10 e andiamo a nanna

ci svegliano voci grosse del tipo " voi adesso riscendete", a una coppia di tedeschi pazzoidi (che avevano passato a notte scendendo dallo schalihorn... roba fantozziana) viene intimidato di andarsene visto che una guida con cliente rinuncia e scende il ghiacciaio verso randa.
pare che da 17 siamo scesi adesso a 13, rimane comunque una signora cifra e vi lascio immaginare la nottata allegra, tra gomiti nei fianchi e peti tonanti. La sveglia arriva salvatrice.
Partono tutti come razzi, alle 5.30 partiamo anche noi, per ultimi e cominciamo presto i doppiaggi. All'alba siamo alla prima difficoltà, sono tutti fermi su qualche passo di III, madre santa che circo, ma andare a fare la via normale pare troppo poco ambizioso ? doppiamo con gentilezza e via su roccia stupenda. Le cresta si sale benissimo, c'è poca esposizione e me la immaginavo molto + dura. Arriviamo sotto gli ultimi gendarmi che passiamo a destra su roccia ancora piu' spaziale, é veramente divertente come scalata, altro che gli sfasciumi del giorno prima. Alle 10 in punto nico e io siamo in cima con due svizzeri simpatici che erano davanti. Picnic, commenti, sguardi incantati, era da tanto che aspettavo di essere sul weisshorn e adesso mi sembra normalissimo essere li !
la discesa é interessante finche si rimane sulla cresta, diventa poi fatta di sfasciumi ma qui é quasi un sentiero. All'una e mezza é il beer time alla weisshornhütte, solo che le poche ore di sonno e la birra mi rimbecilliscono in pochi secondi, ma uno sguardo orripilato verso Randa basta per rimettermi in lucidità, sembra lontanina ancora....
insomma bellissimo giro, gli accessi al bivacco direttamente da Randa o da Arpitettaz sono in buone condizioni (decisamnete meglio che la discesa dello Schalihorn). La cresta N ben tracciata e la Young anche é stata fatta