C'è qualcuno del SAF ?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

C'è qualcuno del SAF ?

Messaggioda luca tex » sab feb 28, 2009 21:32 pm

qualcuno che frequenta il sito è un vigile del fuoco con qualifica SAF ?
per chi non lo sapesse e' la squadra di soccorso Speleo-Alpino-Fluviale dei vigili del fuoco.

grazie
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Messaggioda n!z4th » sab feb 28, 2009 21:39 pm

Vedendo il tuo avatar ne fai parte,
o per lo meno appartieni ai VDF...

Domanda,
come si interseca/relaziona/sovrappone l'operatività di detto corpo con cnsas :?:

:wink:
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Messaggioda maplus » dom mar 01, 2009 0:00 am

:D io sono un vigile del fuoco del comando di bergamo, al momento sono in possesso solo della qualifica di s.a.f. 1a, con l'intenzione appena possibile di fare il corso per 1b.
Avevi bisogno di qualche cosa?
per quel che riguarda i rapporti con il soccorso alpino è una guerra fra poveri,invece di collaborare si fa di tutto per metterci i bastoni fra le ruote(da ambedue le perti),questo a scapito del soccorso e del povero infortunato.
un giorno senza rischio è non vissuto!!!!!
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Messaggioda five.eight* » dom mar 01, 2009 13:10 pm

maplus ha scritto::D io sono un vigile del fuoco del comando di bergamo, al momento sono in possesso solo della qualifica di s.a.f. 1a, con l'intenzione appena possibile di fare il corso per 1b.
Avevi bisogno di qualche cosa?
per quel che riguarda i rapporti con il soccorso alpino è una guerra fra poveri,invece di collaborare si fa di tutto per metterci i bastoni fra le ruote(da ambedue le perti),questo a scapito del soccorso e del povero infortunato.


...BENE, non avevamo dubbi su questo come spesso accade tragli organi preposti ad interventi pubblici senza un coordinamento "centrale".
Anzichè essere complementari ed integrarsi (al limite coalizzarsi per l'ottenimento di mezzi e strutture...) si fanno la guerra.
Interessante testimonianza diretta.
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Messaggioda luca tex » dom mar 01, 2009 15:36 pm

la mia domanda era formulata solo così, per togliermi una curiosità.
il discorso sulle "priorità e competenze" su un intervento porterebbe via ore e ore di discussione.
comunque avete visto giusto e' una guerra tra poveri.
diciamo che generalmente su un intervento in ambiente "montano" interviene di solito il socc. alpino o civile del 118 o militare della G. di F.
anche perchè comunque hanno piu' competenze . Magari potrebbero intervenire VV.F. con qualifica di livello A2-B2.
Comunque ho sentito di alcune discussioni successe addirittura sul luogo dell'intervento tra operatori del cnsas e vv.f. SAF.Dove si potrebbe operare in collaborazione , ci si pesta solo i piedi a vicenda. e' un peccato perche' ci si potrebbe coalizzare e pianificare meglio gli interventi.

x maplus: io sono volontario tu sei permanente o volontario/discontinuo?
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Messaggioda bicius » lun mar 02, 2009 1:55 am

luca tex ha scritto:la mia domanda era formulata solo così, per togliermi una curiosità.
il discorso sulle "priorità e competenze" su un intervento porterebbe via ore e ore di discussione.
comunque avete visto giusto e' una guerra tra poveri.
diciamo che generalmente su un intervento in ambiente "montano" interviene di solito il socc. alpino o civile del 118 o militare della G. di F.
anche perchè comunque hanno piu' competenze . Magari potrebbero intervenire VV.F. con qualifica di livello A2-B2.
Comunque ho sentito di alcune discussioni successe addirittura sul luogo dell'intervento tra operatori del cnsas e vv.f. SAF.Dove si potrebbe operare in collaborazione , ci si pesta solo i piedi a vicenda. e' un peccato perche' ci si potrebbe coalizzare e pianificare meglio gli interventi.

x maplus: io sono volontario tu sei permanente o volontario/discontinuo?


Sono le persone singole che creano problemi......e generalmente son quelle a cui interessa più apparire che operare.......

ciao
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Messaggioda zampognaro » lun mar 02, 2009 10:52 am

una domanda

visto che non capisco perchè la protezione civile deve occuparsi degli incendi visto che ci sono i vigili del fuoco,
Carabinieri e polizia fanno la stessa cosa, ma non bastano, vogliamo le ronde,

ogni corpo ha "sezioni speciali" che fanno piùo meno cose simili,

visto che esiste il cnsas e che lavora con standar qualitativi molto alti (e risorse spesso molto poche), a cosa serve la saf?

senza offese, è solo che son tonto e non capisco, se qualcuno mi spiega
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Messaggioda luca tex » lun mar 02, 2009 14:37 pm

zampognaro ha scritto:una domanda

visto che non capisco perchè la protezione civile deve occuparsi degli incendi visto che ci sono i vigili del fuoco,
Carabinieri e polizia fanno la stessa cosa, ma non bastano, vogliamo le ronde,

ogni corpo ha "sezioni speciali" che fanno piùo meno cose simili,

visto che esiste il cnsas e che lavora con standar qualitativi molto alti (e risorse spesso molto poche), a cosa serve la saf?

senza offese, è solo che son tonto e non capisco, se qualcuno mi spiega


per gli incendi boschivi , ovvio non grossi , si preferisce fare uscire protezione civile e aib. primo per evitare l'uscita ai vv.f. dove magari potrebbero servire su un incidente d'auto, fughe di gas, incendi abitazioni ecc, e anche perchè poi la protezione civile/aib hanno mezzi piu' piccoli e maneggevoli per il bosco. non che i vv.f. non li abbiano, perche' in molti incendi boschivi escono anche loro, pero' si preferisce fare come ti ho detto sopra.
il discorso che fai e' giusto. ogni corpo o di polizia o di PS si divide in branchie che fanno la stessa cosa pestandosi i piedi l'uno con l'altro come ho scritto sopra ieri.il perche' non lo so. ci sono una miriade di leggi e decreti sulle competenze.
la cosa andrebbe "legislativamente parlando" sistemata.
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Messaggioda luca tex » lun mar 02, 2009 14:54 pm

dimenticavo.
il saf e' una squadra di intervento pronta per operera in ambiente Speleologico - sotto terra, grotte, Alpino - montagna, Fluviale- torrenti fiumi.
esistono 4 livelli di saf a1-b1-a2-b2, conseguibili dopo un determinato addestramento.
anche i vv.f. devono avere un reparto (come ci sono i portuali,sommozzatori,radiometristi ecc....) addestrato per operare nei suddetti tre ambienti elencati prima. questo reparto e' nato anche per il continuo numero di persone che praticano atticvita' sportive di un certo livello, alpinismo, speleologia, torrentismo ecc..
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 02, 2009 17:07 pm

Ciao Luca, io non dovrei aprir bocca, sai, i tuoi colleghi mi spiano... 8)

però, scusa, prima rispondi
luca tex ha scritto:il discorso che fai e' giusto. ogni corpo o di polizia o di PS si divide in branchie che fanno la stessa cosa pestandosi i piedi l'uno con l'altro come ho scritto sopra ieri.il perche' non lo so. ci sono una miriade di leggi e decreti sulle competenze.
la cosa andrebbe "legislativamente parlando" sistemata.


e poi aggiungi ciò, che io lo leggo come contradditorio...
luca tex ha scritto:dimenticavo.
il saf e' una squadra di intervento pronta per operera in ambiente Speleologico - sotto terra, grotte, Alpino - montagna, Fluviale- torrenti fiumi.
esistono 4 livelli di saf a1-b1-a2-b2, conseguibili dopo un determinato addestramento.
anche i vv.f. devono avere un reparto (come ci sono i portuali,sommozzatori,radiometristi ecc....) addestrato per operare nei suddetti tre ambienti elencati prima. questo reparto e' nato anche per il continuo numero di persone che praticano atticvita' sportive di un certo livello, alpinismo, speleologia, torrentismo ecc..


Quello che non mi è mai stato chiaro è che il personale del SAF, come da sigla, alla sua massima specializzazione, dovrebbe essere in grado di fare soccorso in montagna (o terreno impervio vah), in grotta e su fiume, contrariamente a quello che fa il cnsas in cui le due specializzazioni sono separate, ossia chi lo fa in montagna, il soccorso, non lo fa in grotta e viceversa... Questo non mi è mai stato chiaro...

Comunque scusa, non mi sembra che il SAF sia nato (qualche anno fa) a causa dell'aumento dell'attività sportive; casomai queste si prestano ai campi d'applicazione delle tecniche SAF.
O almeno, questo è quello che io capisco leggendo il testo qui sotto, pubblicato nel sito nazionale dei VVF.


Il nucleo SAF
La variabilità dell'ambiente in cui vive ed opera la moderna società, sia urbano che extraurbano, nonché le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, scenari di riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del rischio per le persone e per gli operatori del soccorso tecnico urgente: i Vigili del Fuoco; anche per quanto attiene ai possibili accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali tralicci, grattacieli, viadotti ecc. Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attività sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco efficaci. Per queste ragioni nel corso degli anni, in alcuni contesti territoriali della penisola, si è avvertita l'esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative di derivazione speleo- alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il personale del C.N.VV.F.
Tali tecniche che sono denominate tecniche di derivazione Speleo Alpinistica e Fluviale consentono, se adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazione. Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su due livelli comprendenti ciascuno due fasi. (primo livello fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e secondo livello fase B) Tale rivoluzione attualmente interessa non solo i vigili del fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee; recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha avuto un ruolo di prestigio nell'ambito del progetto Europeo denominato LEONARDO. Nello specifico il progetto che è stato denominato EUSR (Soccorso speciale speleo alpinistico formazione e aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva l'obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l'utilizzo di tale tecniche nell'ambito del soccorso. Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionale. Le più ampie concentrazioni si hanno in Toscana in Liguria e in Piemonte. Di particolare interesse è stata l'attività svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o la recente alluvione dell'Italia settentrionale. Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc)

saluti
andrea
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Messaggioda pitstop » lun mar 02, 2009 17:20 pm

da quello che so io, ma può darsi che mi sbagli, il SAF si occupa principalmente di soccorsi in situazioni dove è presente la componente acquatica come ad esempio in grotta, in forra, in mare, laghi, torrenti ecc..
Sempre da quello che credo di aver capito all'atto pratico non si sovrappone al Soccorso Alpino, ha qualche affinità in più con quello Speleologico o Speleosubacqueo, ma ha un raggio di azione ben più ampio perchè non si occupa solo di soccorere speleo in grotte allagate o torrentisti in forre inondate.

Ciao.
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 02, 2009 17:32 pm

pitstop ha scritto:da quello che so io, ma può darsi che mi sbagli, il SAF si occupa principalmente di soccorsi in situazioni dove è presente la componente acquatica come ad esempio in grotta, in forra, in mare, laghi, torrenti ecc..

no, mi spiace, ti sbagli....

pitstop ha scritto:Sempre da quello che credo di aver capito all'atto pratico non si sovrappone al Soccorso Alpino, ha qualche affinità in più con quello Speleologico o Speleosubacqueo, ma ha un raggio di azione ben più ampio perchè non si occupa solo di soccorere speleo in grotte allagate o torrentisti in forre inondate.

Ciao.
Pit

Soccorso Alpino, quello speleo e ancor quello speleo sub fanno parte dello stesso corpo, il cnsas, ma ognuno con la sua specializzazione.
Il SAF in grotte allagate non ci va... purtroppo in alcune regioni d'Italia ci si sovrappone, in altre si lavora bene assieme... come detto prima, dipende sempre dalle persone...

...e mi fermo qua... :wink:
andrea
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Messaggioda luca tex » lun mar 02, 2009 17:40 pm

si mi sono spiegato male io . quello che hai tratto dal sito dei vv.f. e' la realta'.
pero' fidati, anche il continuo aumento di persone che praticano sport cosidetti pericolosi in ambienti difficilmente accessibili hanno contribuito al continuo sviluppo e crescita delle squadre saf, con sempre nuovi corsi di aggiornamento e addestramento. i saf svolgono periodicamente simulazioni di intervento, recupero e soccorso, supportati da elicottero mezzi di terra ecc....
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Messaggioda pitstop » lun mar 02, 2009 17:50 pm

@Andrea Orlini

ok niente grotte per il SAF, però è innegabile che copra alcune situazioni di intervento per le quali il CNSAS non è preparato e deputato.

La collaborazione tra queste due organizzazioni, in situazioni in cui l'area di competenza coincide, poi è un'altro discorso.

Ciao.
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 02, 2009 18:08 pm

pitstop ha scritto:@Andrea Orlini

ok niente grotte per il SAF, però è innegabile che copra alcune situazioni di intervento per le quali il CNSAS non è preparato e deputato.

La collaborazione tra queste due organizzazioni, in situazioni in cui l'area di competenza coincide, poi è un'altro discorso.

Ciao.
Pit

Pit, escludendo le situazioni di incidenti in ambiente urbano e industriale, nonché le ricerche nei fiumi (bada, non ho scritto forre...), situazioni nelle quali l'operato dei VVF è fuori da ogni discussione, quali sono le casistiche di cui accenni all'impreparazione del cnsas?
andrea
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Messaggioda zampognaro » lun mar 02, 2009 18:11 pm

bello il dialogo civile, ma troppo buonismo :wink:

per via di sovrapposizioni, motivate da non so cosa, spesso ci si trova a dover soccorrere feriti e soccorritori che in alcuni ambienti (diciamo la verità) non sono mai andati...o comunque li frequentano poco

...insomma un po' come i quad con 250 (?) litri di acqua e spesso "autisti" poco istruiti...ci vengon a raccontare che servono a spegnere gli incendi ma sappiano bene che ci vanno ad innaffiare il giardino se non cappottano prima

:)
zampognaro
 
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 02, 2009 18:18 pm

zampognaro ha scritto:bello il dialogo civile, ma troppo buonismo :wink:



Nella mia candita e matura ingenuità, rimango per i toni del dialogo civile :wink:
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Messaggioda pitstop » lun mar 02, 2009 18:35 pm

Andrea Orlini ha scritto:
pitstop ha scritto:@Andrea Orlini

ok niente grotte per il SAF, però è innegabile che copra alcune situazioni di intervento per le quali il CNSAS non è preparato e deputato.

La collaborazione tra queste due organizzazioni, in situazioni in cui l'area di competenza coincide, poi è un'altro discorso.

Ciao.
Pit

Pit, escludendo le situazioni di incidenti in ambiente urbano e industriale, nonché le ricerche nei fiumi (bada, non ho scritto forre...), situazioni nelle quali l'operato dei VVF è fuori da ogni discussione, quali sono le casistiche di cui accenni all'impreparazione del cnsas?
andrea


rimanendo in ambito sportivo a livello torrentistico so che ci stanno lavorando ma che c'è qualche lacuna per lo meno a livello di distribuzione sul territorio e di numeri di personale.

Ciao.
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Messaggioda Andrea Orlini » mar mar 03, 2009 10:34 am

pitstop ha scritto:
rimanendo in ambito sportivo a livello torrentistico so che ci stanno lavorando ma che c'è qualche lacuna per lo meno a livello di distribuzione sul territorio e di numeri di personale.

Ciao.
Pit

Lo studio delle problematiche del soccorso in forra è iniziato nei primi anni '90, quando questa disciplina ha preso piede in Italia. Giocoforza si sono creati alcuni nuclei specializzati, in aree dove questa attività era più praticata.
L'intento attuale è quello di dare una base comune a tutti i soccorritori, allo scopo di dare supporto ai nuclei specializzati, che in ogni caso vengono attivati.
La distribuzione territoriale, come fai notare, non è ancora ottimale, ma bisogna anche considerare i tempi necessari per questo tipo di interventi.
Togliendo i casi "facili", quelli in cui puoi avvicinare il ferito direttamente dall'alto, in genere ci vogliono parecchie ore di lavoro, se non qualche giorno. Attendere qualche ora, affinchè arrivi la squadra della delegazione più vicina, non compromette (purtroppo, in genere...) l'esito dell'intervento.
ciao
andrea
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Messaggioda pitstop » mar mar 03, 2009 15:27 pm

Andrea Orlini ha scritto:
pitstop ha scritto:
rimanendo in ambito sportivo a livello torrentistico so che ci stanno lavorando ma che c'è qualche lacuna per lo meno a livello di distribuzione sul territorio e di numeri di personale.

Ciao.
Pit

Lo studio delle problematiche del soccorso in forra è iniziato nei primi anni '90, quando questa disciplina ha preso piede in Italia. Giocoforza si sono creati alcuni nuclei specializzati, in aree dove questa attività era più praticata.
L'intento attuale è quello di dare una base comune a tutti i soccorritori, allo scopo di dare supporto ai nuclei specializzati, che in ogni caso vengono attivati.
La distribuzione territoriale, come fai notare, non è ancora ottimale, ma bisogna anche considerare i tempi necessari per questo tipo di interventi.
Togliendo i casi "facili", quelli in cui puoi avvicinare il ferito direttamente dall'alto, in genere ci vogliono parecchie ore di lavoro, se non qualche giorno. Attendere qualche ora, affinchè arrivi la squadra della delegazione più vicina, non compromette (purtroppo, in genere...) l'esito dell'intervento.
ciao
andrea


Tutto vero, l'unica cosa su cui mi permetto di dissentire è sull'importanza delle tempistiche di intervento attuali a causa dell'organizzazione esistente che per forza di cose non è ancora ottimale.

Per tornare al SAF so che ad esempio in Liguria opera bene in questo ambito.

Ciao.
Out
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