da Roberto » gio set 24, 2009 12:49 pm
Tutte le vostre curiosità sulle manovre stanno nei topic precedenti, se li leggete con attenzione troverete le risposte.
Comunque mi sembra ovvio che ci si cala sullo stesso capo su cui si è saliti, l' altro, oltre a non passare nelle protezioni messe (il tiro non è sempre verticale, può avere traversi, strapiombi, obbliqui) potrebbe non non arrivare alla sosta sottostante (in montagna non arriva quasi mai, i tiri sono spesso più lunghi di 35 m).
Ci si autoassicura, si gira il cinch (o altro attrezzo) e si scende.
Il cinch (come altri attrezzi autobloccanti simili) non è dinamico, quindi, in caso di volo, con una sola protezione messa e poca corda ad assorbire lo strappo, questo ultimo può essere un po violento. Più si sale, più protezioni si mettono, più tutto diventa dinamico.
Lo zaino fa da contrappeso, è attaccato alla sosta in modo che, in caso di volo, prima di sollecitare la sosta, lo zaino deve essere sollevato, assorbendo un po della violenza (relativa) dello strattone. Questa tecnica ha un suo significato in montagna, su vie lunghe, dove metteree togliere un dissipatore porta via tempo. In falesia, senza la pressione dell' orologio (e senza zaino), un dissipatore è utie.
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