Paolo46 ha scritto:Giunga un caloroso saluto a tutti voi di questo forum ed un ringraziamento a chi consulta i miei libri.
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Aggiungo una nota sulla segnaletica delle vie. Prendo esempio da quella diretta di discesa (o salita, cito discesa perché in salita è molto più intuitiva) dalla forcella Compol alla val Cimoliona che evita la forcella del Cacciatore, ideale per chi proviene dalla via dei Triestini o da altre vie di salita ai Preti. Questo più facile percorso permette di evitare la complicata e scarsamente segnalata discesa dalla forcella del Cacciatore (oltretutto lungo roccia di primo e secondo grado abbastanza labirintica) che conduce all?attraversamento del sottostante nevaio alquanto pericoloso in stagione avanzata per gli invisibili vuoti sottostanti, ed ancora più pericoloso se ghiacciato. Detta via diretta era stata segnalata da pochi e piccoli bollini rossi che permettevano un rientro anche in caso di nebbia da parte di chi non l?avesse mai percorsa, evento abbastanza comune.
Il progressivo aumento del filisteismo nell?odierna società ha fatto sì che un gruppo di integralisti si fosse armato di scalpello e martello per cancellare questi bollini. Vorrei ricordare che è di qualche anno fa l?evento di un escursionista che ha dovuto passare la notte tra le rocce scendendo dalla forcella Compol verso il Greselin perché sorpreso dalla nebbia, a causa della scarsissima segnalazione oggi fortunatamente ripristinata non certo da parte dei filistei di cui sopra; ovviamente questo fatto ha messo in allarme la famiglia dell?escursionista che, non vedendolo rincasare, ha dovuto mettere in moto la macchina del soccorso la quale ha potuto intervenire solamente con la luce del giorno seguente (avrebbe potuto non sopravvivere alla notte). Cito anche una tragedia recente (di quest?anno) accaduta sulla Cima grande di Lavaredo a causa della totale cancellazione dei bollini rossi sempre per opera dei filistei: in fase di discesa moglie e marito, sorpresi dalla nebbia, si sono persi e sono finiti nei precipizi; lei è caduta e morta, il soccorso alpino è potuto intervenire solo a tragedia ormai avvenuta. Certamente in questo periodo di profonda crisi di lavoro chi cancella i bollini incrementa di molto il lavoro del soccorso alpino, ed evidentemente ciò va visto come un fatto positivo che giustifica anche la perdita di vite umane. Tornando allo specifico caso della discesa dalla forcella Compol, a quanto pare qualcuno si è veramente arrabbiato e, a ragion veduta (dopo quello che ho detto), ha ripristinato la segnaletica in modo non più ?scalpellabile?: questa volta devono portar via i sassi dipinti.
E con ciò vi saluto con l?augurio di buone salite,
Paolo Beltrame
Giunga anche a te un saluto ... un po' freddino, in sintonia con queste giornate.
Non oso pensare che diavolo hai combinato, te o chi per te, nella discesa dalla Forcella Compol. Ma verrà fuori presto qualche immagine a documentare lo scempio. E la successiva ripulitura, puoi ben starne certo. A costo di riportarci a valle i sassi dipinti. Ma in questo caso la prima tappa sarebbe la caserma dei Carabinieri o della Forestale per una bella denuncia. Che dici, una perizia calligrfica ci potrebbe anche stare?
E quel giorno che è stata "ripassata" a tuo modo la segnaletica sei stato visto sui preti con le mani sporche di vernice.
Tolto questo sassolino dalla scarpa, ma che vai dicendo?
Chi sei per arrogarti il diritto di andare in giro per i monti con pennello e secchiello in mano? Perchè a tuo insindacabile giudizio la Val dei Cantoni deve essere un percorso segnalato con grossi bolli rossi ogni dieci metri?
Sei fuori da qualsiasi logica di civile convicenza, dalle regole che normano la segnaletica dei sentieri. E sei lontano anni luce dal rispetto per i luoghi che frequenti e che vorresti promuovere.
Togli il diritto di molti di vivere quei luoghi così come erano prima del tuo passaggio. La tua opera di verniciatore non aumenta il valore degli itinerari che descrivi, itinerari che erano selvaggi, non è da stimolo per l'escursionista ad accrescere la propria esperienza su terreni non addomesticati.
La realtà è che vuoi promuovere solo il tuo prodotto; più rendi gli itinerari che descrivi fruibili, più allarghi il tuo possibile bacino di clienti.
E, per piacere, non venire a raccontare che grazie alla tua preziosa opera l'escursionista finalmente è sicuro di girare per i monti meno noti....
Di esempi di gente che si perde su sentieri ufficiali super segnalati e recuperati dal Soccorso ce nè a bizzeffe. Non serve che tu porti questi incapaci anche su terreni più difficili facendo finta di renderli alla portata di tutti.
Vieni a confrontarti apertamente sulla questione, magari col CAI ed il Soccorso Alpino: vieni a sentire cosa pensano per davvero loro delle porcherie che stanno creando scempio sulle nostre montagne.
Metti la faccia e la firma alle tue azioni.
Noi la nostra ce la mettiamo, ci esponiamo in prima persona andando i ripulire la Cima dei Preti.
E lascia libera quella parte di montagna che non ha ancora subito l'offesa dei nuovi valorizzatori. Tra i tuoi bolli rossi in Val dei Cantoni o su al Compol e la nuova via ferrata al Faloria non c'è nessuna differenza: entrambe le opere sono state realizzate sotto lo stesso ideale: rendere la montagna fruibile sempre e comunque da chiunque, in nome e per conto (e per uso e consumo) dell'interesse personale di pochi. Senza minimante pensare agli "effetti collaterali" che tali opere comportano sul terreno dove vengono messe in essere.
Mi sembra un'ottima filosofia, complimenti.