Human Error in alpinismo e arrampicata

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Human Error in alpinismo e arrampicata

Messaggioda alpujarra » lun mar 15, 2010 15:01 pm

Mi chiedevo se qualcuno fosse a conoscenza di studi sull'human factor nella genesi (o meglio, nella prevenzione) di incidenti in alpinismo o arrampicata.
Un pò sulla falsariga del volume "human error" di J. T. Reason (livelli di performance, errori cognitivi, errore latente, ecc.) per quanto riguarda i piloti di linea, e del modello SHELL di F. Hawkins per quanto riguarda i modelli organizzativi.
Se ammettiamo - come tutti pare siano concordi nel farlo - che si arrampichi prima con la testa e solo successivamente con le gambe e le braccia, gli aspetti psicologici nel caso di errori in parete (ma anche in scialpinismo, ad es. sottostimando informazioni di pericolo come i bollettini nivologici) mi paiono di primaria importanza nell'evitare successivi eventi infausti e nel proporre un insegnamento migliore nelle scuole di alpinismo (ad es. semplificazione delle procedure, utilizzo di termini "codificati" nelle comunicazioni in parete, ecc.).
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Re: Human Error in alpinismo e arrampicata

Messaggioda Kinobi » lun mar 15, 2010 15:10 pm

alpujarra ha scritto:Mi chiedevo se qualcuno fosse a conoscenza di studi sull'human factor nella genesi (o meglio, nella prevenzione) di incidenti in alpinismo o arrampicata.
Un pò sulla falsariga del volume "human error" di J. T. Reason (livelli di performance, errori cognitivi, errore latente, ecc.) per quanto riguarda i piloti di linea, e del modello SHELL di F. Hawkins per quanto riguarda i modelli organizzativi.
Se ammettiamo - come tutti pare siano concordi nel farlo - che si arrampichi prima con la testa e solo successivamente con le gambe e le braccia, gli aspetti psicologici nel caso di errori in parete (ma anche in scialpinismo, ad es. sottostimando informazioni di pericolo come i bollettini nivologici) mi paiono di primaria importanza nell'evitare successivi eventi infausti e nel proporre un insegnamento migliore nelle scuole di alpinismo (ad es. semplificazione delle procedure, utilizzo di termini "codificati" nelle comunicazioni in parete, ecc.).


Non esiste un trattato specifico.
Per la prevenzione valanghe ci dovrebbe essere un testo, ma su roccia che io sappia nulla.
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Re: Human Error in alpinismo e arrampicata

Messaggioda alpujarra » lun mar 15, 2010 15:16 pm

Kinobi ha scritto: Non esiste un trattato specifico.
Per la prevenzione valanghe ci dovrebbe essere un testo, ma su roccia che io sappia nulla.
E


Un capitolo di un volume sulla prevenzione valanghe o proprio un testo specifico sull'HF? Di che titolo stai parlando? Comunque è davvero un aspetto sottostimato e molto, molto rischioso..
Grazie
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Messaggioda Kinobi » lun mar 15, 2010 15:23 pm

Trattato specifico???????

E' già tanto se si cerca di comprendere le cause una tantum
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Messaggioda alpujarra » lun mar 15, 2010 15:28 pm

Forse perché i numeri in gioco sono relativamente modesti, e non si tratta di sistemi complessi (anche se i produttori di freni servoassistiti credo facciano una qualche ricerca in tale direzione, ad es. con le leve "antipanico": si tratta ovviamente di livelli di studio molto embrionali).
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Messaggioda Kinobi » lun mar 15, 2010 15:31 pm

alpujarra ha scritto:Forse perché i numeri in gioco sono relativamente modesti, e non si tratta di sistemi complessi (anche se i produttori di freni servoassistiti credo facciano una qualche ricerca in tale direzione, ad es. con le leve "antipanico": si tratta ovviamente di livelli di studio molto embrionali).


I numeri saranno piccoli, ma se tocca a me, mi incazzerei.
La leva antipanico la hanno fatta, ma non funziona.
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Messaggioda alpujarra » lun mar 15, 2010 15:32 pm

Comunque personalmente ritengo che la maggior parte degli incidenti (in indoor, falesia, cascata, alpinismo o anche solo trekking) siano l'ultima parte di scelte non corrette e come tali etichettabili come HF. Poi la pietra che ti cade in testa è caduta e continuerà a cadere.
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Messaggioda cimebianche » lun mar 15, 2010 16:33 pm

sul numero di gennaio 2010 di Meridiani Montagne, c'è un trafiletto che parla dei processi decisionali nella valutazione - errata - del rischio valanghe. Nel testo si specifica che quanto riportato è tratto da un saggio dal titolo "Fattore umano e trappole euristiche" pubblicato su "Neve e Valanghe" 2009.
Dovrebbe essere pertinente al tema da te indicato, anche se riferito alla sola pratica dello scialpinismo.
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Messaggioda alpujarra » lun mar 15, 2010 17:35 pm

Grazie mille, vado a cercare una copia in biblioteca.
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Messaggioda Kinobi » lun mar 15, 2010 20:16 pm

Oggi mi sono dimenticato.
http://www.rockclimbing.com/cgi-bin/for ... ?forum=78;
Qui trovi tanto.
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Messaggioda Sbob » lun mar 15, 2010 21:25 pm

L'originale in inglese si trova su internet (cerca avalanche heuristics su google)
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Messaggioda alpujarra » mar mar 16, 2010 9:50 am

Kinobi ha scritto:Oggi mi sono dimenticato.
http://www.rockclimbing.com/cgi-bin/for ... ?forum=78;
Qui trovi tanto.
E


E' quello che cercavo, grazie.
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Messaggioda alpujarra » mar mar 16, 2010 9:52 am

Sbob ha scritto:L'originale in inglese si trova su internet (cerca avalanche heuristics su google)


Questo l'avevo già trovato tempo fa in rete. Grazie comunque.
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Messaggioda Kliff 62 » mar mar 16, 2010 20:35 pm

Kinobi ha scritto:
I numeri saranno piccoli, ma se tocca a me, mi incazzerei.
La leva antipanico la hanno fatta, ma non funziona.
E
Come non funziona.... Sto proprio presentando un progetto di lavoro dove è essenziale che funzioni . Purtroppo non ho mai avuto occasione di provarla , spero che tu ti sbagli. Non penso che lascino sul mercato attrezzi che non corrispondano alle caratteristiche dichiarate...

Scusate se sono uscito dal vostro argomento..
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Messaggioda Kinobi » mar mar 16, 2010 21:30 pm

Kliff 62 ha scritto:
Kinobi ha scritto:
I numeri saranno piccoli, ma se tocca a me, mi incazzerei.
La leva antipanico la hanno fatta, ma non funziona.
E
Come non funziona.... Sto proprio presentando un progetto di lavoro dove è essenziale che funzioni . Purtroppo non ho mai avuto occasione di provarla , spero che tu ti sbagli. Non penso che lascino sul mercato attrezzi che non corrispondano alle caratteristiche dichiarate...

Scusate se sono uscito dal vostro argomento..


La leva antipanico dell'Eddy, per me funziona, ma non funziona "in pratica".
E
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Messaggioda Kliff 62 » mer mar 17, 2010 0:22 am

Kinobi ha scritto:
La leva antipanico dell'Eddy, per me funziona, ma non funziona "in pratica".
E
Scusa la mia ignoranza ma al di fuori del cinch e del gri gri che uso spesso per i miei pochi momenti di relax non ho mai usato altri autobloccanti , in ambito lavorativo per ovvie ragioni di omologazione volevo appoggiarmi su questo prodotto:

http://www.petzl.com/it/pro/discensori- ... nanti/id-s

hai avuto modo di conoscerlo ??
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Messaggioda gug » mer mar 17, 2010 14:29 pm

Gli errori per distrazione sono quelli che più mi spaventano in arrampicata.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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