da Callaghan » lun mar 14, 2011 0:43 am
buonasera giorgio.
Io per motivi di vita ho frequentato parecchio l'ossola verticale ma da qualche anno non sono più da quelle parti.
Le falesie che tu citi ci sono (od almeno c'erano sino a due anni fa) e mi sono particolarmente care, specie quella di Cuzzago.
Le falesie di gravellona sono tre praticamente come dici tu una sopra l'altra e raggiungibili ancora (a 3 anni fa) dalla Pedolazzi.
Quella più frequentata è quella in mezzo a venti minuti circa di camino e si chiama "cavalieri". Vi sono circa 25 tiri alcuni anche di due lunghezze, su un bel gneiss anche verticale.
Quella sulla strada, "la balma" è la più comoda ma nulla è cambiato se non la richiodatura dei tiri e l'aggiunta di qualcosa. Camminando altri quindici minuti dai cavalieri si raggiunge il "sasso nero" dove si trova la via classica di tre tiri "cresta a tre guglie" con difficoltà sino al sesto grado ed una diecina di monotiri e bitiri che forse non c'erano quando andavi tu.
Tra i pionieri di questa falesia mi piace di ricordare una persona che stimo molto sia per stile di vita che per qualità di scrittura, Alberto Paleari, che proprio in qualche suo racconto ha descritto come da giovane andava proprio in queste falesie.
A cuzzago i massi scalabili sono molti anche se alla fine quando frequentavo io i posti erano sempre quelli sia per comodità che per piacevolezza delle vie. Lungo il sentiero si trovano le prime due falesie con tiri i cui nomi ti ricorderai magari: winni puh, airon, aeternum, franco e betty e molti altri per un totale di una trentina di monotiri. Salendo ancora per la strada si arriva dritti a quello che è chiamato masso 6 dove ricordi giustamente woodo e riddle storiche vie di alta difficoltà dell'ossola, per me più bella la prima che la seconda. In questo settore secondo me ci sono i tiri più belli di cuzzago come ad esempio training brothers e spleen, ma anche la corta e sorica astroman, molto bella. Su questo masso, di nuovo e che forse non hai fatto in tempo a vedere ci sono nella parte di sinistra, che sono dei lunghi scivoli appoggiati, due nuove vie di una cinquantina di metri cadauna, attrezzate a fix, e facili (non superano il quarto grado).
Le vie che tu hai citato, folli follie ed erection girl non sono (erano) molto gettonate. Io non ci vedevo mai nessuno ed anche a notare i segni di magnesite che trovavo (nessuno) mi faceva pensare ad un settore in disuso. In effetti quella placca non è molto bella come luogo, al contrario degli altri, e le vie sono per lo più scavate e vicinissime, anche se sono le prime vie storiche di alta difficoltà dell'ossola, assieme a quelle di Balmanolesca. Il masso su cui si trovano queste vie si chiama "masso dei tempi" e secondo me la via più bella qui è "tempi di lussazione" dove non ricordo scavi di nessun tipo. Accanto al masso dei tempi di sta il masso di Gibbles dove la via più bella e naturale è appunto gibbles.
In un masso nascosto molto bene ero riuscito a trovare e provare anche un'altra storica via di G.Torrielli, davvero simpatico, modesto e dalle dita di titanio, con cui ho scambiato un paio di parole anni fa quando lo incontrai a Cuzzago ma senza corda ed invece con un materasso da boulder (mi confessò che da quando aveva comprato il materasso da boulder la corda l'aveva pressochè abbandonata), dal nome interessante: "mezzo chilo di belino", difficilissima, per me.
Sempre per mano di G.Torrielli era nato un altro parco giochi a Premosello, pochi chilometri dopo Cuzzago, "il giardino", una terribile placca verticale sospesa con una quindicina di vie micidiali per le dita. La frequentai circa 6 volte, ma l'effetto sulle dita e le valutazioni severe me l'hanno resa un poco ostile. Per la cronaca questa placca l'ho sempre trovata deserta. Tutte le vie di cui parli sono state liberate, certamente, e se vuoi farti una idea leggendo anche qualcosa su internet, di date e nomi, trovi qualche bell'articolo di Bocchiola, di Alessandro Manini (fortissimo e silenzioso con cui ho avuto il privilegio di scalare un paio di volte) ed anche del simpatico Matteo Ruffin, tutto sul sito: http://ossolaclimbing.org
Ricordo che in quei luoghi girava anche Fabrizio Manoni detto "il manetta" che anche lui quanto a dita non me lo ricordo messo male, anzi...
A Cuzzago, ben poco è cambiato da quando andavi tu credo: di nuovo oltre alle due vie di cui ti ho detto c'è qualche altra placca breve nuova con poche vie attrezzate bene e non difficili; ma se ti ricordi Cuzzago, ricorderai bene che in quel bosco massi e paretine non mancano di certo su cui mettere qualche altra nuova via.
La vera novità in termini di falesia da quelle parti è stata Colloro, attrezzata per gran parte dall'infaticabile e generoso Pellizzon. Colloro è una falesia molto bella data la sua esposizione in pieno sud che la rende soprattutto frequantabile in inverno, con una bella passeggiata per sentiero di circa 20 minuti (e se ti piace cuzzago di certo ammireresti stupito anche colloro, che offre una vista panoramica mozzafiato sulla bassa valle dell'ossola, essendo situata a picco su un bel balcone (ben visibile tra l'altro dal fondo valle), ed una roccia nera particolarmente abrasiva anche se non molto invitante. Difficoltà per tutti i gusti a partire dal 5c in su, ma non molto sopra il 7a.
Tutte o quasi le novità più importanti dell'ossola verticale sono dopo Domo, verso la val Formazza e Divedro; lì si sono concentrati gli sforzi dei chiodatori nell'ultimo decennio ed i risultati sono di tutto rispetto con falesie come il Cippo, Croveo, Premia (che già c'era, come Croveo, ma il numero delle vie è stato pressochè decuplicato) ed altre ancora (Balmanolesca 2 a me piace tantissimo come falesia, ma non è molto gettonata da chi viene da fuori, almeno così io mi ricordo). Sono nati numerosissimi itinerari a più lunghezze di particolare bellezza lungo le gole di Gondo e non solo. Al Vannino ci sono falesie a perdita d'occhio, e in grande sviluppo anche il Devero dove, oltre alle relativamente nuove falesie di Osso e Goglio, ci sono proprio alla Piana delle bellissime novità.
Per farti una idea potresti consultare la guida edita da Versante Sud: "ossola e valsesia: arrampicate sportive e moderne" anche se io preferivo di lunga la prima e storica guida dell'ossola "di os-sola arrampicata", pressochè introvabile, ma non più aggiornata su queste novità.
Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo messaggio perchè mi ha riportato a qualche anno fa quando frequentavo assiduamente quei posti; e anche se non ci crederai, tra i posti a me più cari e che tu definisci "bellissimi" (ho sorriso pensando tra me e me che non ero l'unico a trovare splendido un posto che a onor del vero proprio splendido non è!) c'è proprio cuzzago che, visto a settembre, quando il parco della Valgrande comincia a cambiare, è un luogo di semplice bellezza, come gran parte della parte bassa dell'ossola, poco abitata e molto abbandonata, e forse per questo ancor più vicina.
Un caro saluto ed un sincero augurio per la tua salute: vedrai che magari mani sulla roccia potrai rimetterle ancora, non scoraggiarti.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti