da Roberto » gio nov 10, 2011 12:50 pm
da PIEDENERO » gio nov 10, 2011 13:00 pm
da sergio-ex63-ora36 » gio nov 10, 2011 13:08 pm
da Pié » gio nov 10, 2011 14:29 pm
da Pié » gio nov 10, 2011 14:38 pm
da Sbob » gio nov 10, 2011 14:58 pm
da Enzolino » gio nov 10, 2011 15:45 pm
da Pié » gio nov 10, 2011 15:59 pm
Enzolino ha scritto:...
da nuvolarossa » gio nov 10, 2011 16:13 pm
Roberto ha scritto:Alcuni di noi hanno una necessità particolare: abituati come siamo ad una vita "certificata" sentiamo il bisogno di viverla davvero questa vita. Un mezzo per sentirsi vivi è avvertire la nostra vulnerabilità. Conquistare ogni volta l' apparente piacere di essere "scampati".
L' alpinismo è appunto una di quelle attività in cui senti il pericolo ma al momento stesso hai i mezzi, fisici e tecnici, per mantenere tutto sotto relativo controllo. A volte hai davvero paura e comprendi che un errore sarebbe fatale.
E' nel nostro DNA. Gli antenati viveno nelle grotte e non sapevano se ci sarebbe stato un domani, se una belva o un accidente avrebbe interrotto la loro vita. Ogni giorno era una sfida, un' avventura. Noi non siamo che cambiati esteriormente, dentro sentiamo ancora quasta paura atavica del domani, solo apparentemente nascosta dalla "vita certificata" che facciamo tutti i giorni. Poi si muore lo stesso in anticipo sulla tabella di marcia, ma è sempre un' imprevisto, una buca dietro la curva. Arriva che non te lo aspettavi.
L' alpinismo no, sei li e sotto di te c' è il vuoto, pronto a prenderti. Oppure la bufera, o la valanga, o il fulmine. Sei vulnerabile.
Per questo alcuni di noi fanno alpinismo. Quello "vero", quello in cui sai che non puoi sbagliare. Non deve essere difficile o estremo, solo darti questa emozione. Non occorre il grado, serve la sensazione.
E poi sbagli, a me è capitato più volte. Ma non per questo resti a casa, continui a sbagliare, perché hai il bisogno di sentirti vivo.
Quante volte sono andato anche se sapevo che poi arrivava il brutto tempo? Ho ragionato sulla mia velocità e mi ha detto bene. Poi, fuori, mentre diluviava, non pensavo al rischio scampato, ma alla via fatta in velocità. Incoscienza? Forse anche, ma anche alpinismo fatto di scommesse, alpinismo fatto di vita da vivere fino all' ultiomo secondo, ma da vivere forte, senza certificati.
L' alpinismo resta una scommessa e se è fatto con le carte truccate è un po meno alpinismo.
da Pié » gio nov 10, 2011 16:44 pm
marcov ha scritto:bello, pero' manca la sviolinata di sottofondo...
da nuvolarossa » gio nov 10, 2011 16:44 pm
da Enzolino » gio nov 10, 2011 16:47 pm
Rampik secondo me ha ragione ...Pié ha scritto:Enzolino ha scritto:...
Quello che secondo me è fondamentale è imparare dagli errori degli altri (e soprattutto dai propri), ma valutarli con l'umiltà di chi sa che non è più bravo, che noi stessi siamo esposti ad errori di valutazione e che chissà quante volte abbiamo sbagliato e ci è andata bene per, sostanzialmente, culo.
Anni fa mi ricordo che Rampik aveva scritto su go-mountain una serie di considerazioni, delle quali la frase che più mi era rimasta impressa era questa (cito a memoria): la differenza tra un "che pirla si è attaccato a quella candela instabile" ed un "che bravo ha salito quella candela delicata" può esser molto sottile..
Se vuole aggiunger qualcosa lui...
da VinciFR » gio nov 10, 2011 16:53 pm
da Enzolino » gio nov 10, 2011 16:56 pm
da marcov » gio nov 10, 2011 17:01 pm
Pié ha scritto:marcov ha scritto:bello, pero' manca la sviolinata di sottofondo...
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nessuna sviolinata, tra l'altro sono anche stonato come una campana. è solo un promemoria secondo me molto vero, da tenere a mente quando si "decide".
da nuvolarossa » gio nov 10, 2011 17:10 pm
Enzolino ha scritto:Giudicare o non giudicare?
Per me, stabilire dei principi assoluti su questo punto, mi sembra una cazzata ...
Ritengo che analizzare gli incidenti quando le emozioni per una perdita sono ancora forti, sia inadeguato.
Ma credo che alla lunga, analizzare gli incidenti, sia necessario. Almeno per coloro che vogliono evitare di fare gli stessi "errori" degli altri.
da Pié » gio nov 10, 2011 17:26 pm
Enzolino ha scritto: Rampik ecc...
marcov ha scritto: ...
da Sbob » gio nov 10, 2011 17:28 pm
nuvolarossa ha scritto:Parole vuote per alcuni evidentemente, che nel falò delle vanità di internet devono mettere a tutti i costi il loro bastoncino, sempre e comunque.
da PIEDENERO » gio nov 10, 2011 17:28 pm
Pié ha scritto:Enzolino ha scritto:...
"che pirla si è attaccato a quella candela instabile" ed un "che bravo ha salito quella candela delicata" può esser molto sottile..
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