Piccola Civetta, via del Giazzer

[giubi_pd]

sto cercando un po' di informazioni su questa normale, in rete ho trovato questo http://win.caiconegliano.it/Esp/Piccola ... ivetta.htm e mi ha incuriosito molto, qualcuno l'ha percorsa?

[alfpaip]

avrei dovuto percorrerla nell'agosto del 2006... purtroppo però, dopo aver trascorso la notte più gelida della mia vita al bivacco tomè, il giorno dopo ci siamo alzati con 15 cm di neve tutt'intorno perciò siamo tornati indietro (e non è stato proprio divertentissimo )...

mio padre l'ha fatta la prima volta nel lontano 1989, ma conoscendolo dubito che si ricordi molti dettagli della parte alta...

[kappe]

io l'ho salita vent'anni fa, era il 93, quando c'erano ancora i nevai. E' una via stupenda per l'ambiente, tecnicamente facile perchè ha solo pochi passi di III e un movimento di III+, ma alpinisticamente devi essere avezzo a muoverti su terreno instabile ed essere in grado di capire dove si passa, perchè le relazioni che girano non sono corrette.
Fino al bivacco è una gran camminata, la parte sopra è alpinistica. La discesa è molto "franosa". La doppia per calarsi alla forcella tra le due cime è difficile da trovare, e sicuramente sarà da rinforzare. Dalla cima principale sino alla Capanna Trieste è una discesa infinita, con in mezzo la ferrata Angelini-Vienna.
Ho rimesso in programma la ripetizione. Chissà magari la prossima estate.

[cuttack]

ma in realtà non è necessario trovare alcuna calata alla forcella perchè si può scendere facilmente direttamente nel canalone che da essa si origina pressochè all'altezza del traverso che porta al Torrani (evitando così di passare per la cima principale). Si risparmia parecchio.

[kappe]

ma in realtà non è necessario trovare alcuna calata alla forcella perchè si può scendere facilmente direttamente nel canalone che da essa si origina pressochè all'altezza del traverso che porta al Torrani (evitando così di passare per la cima principale). Si risparmia parecchio.

hai ragione, può tornare utile se si è in ritardo o se il tempo è brutto, ma così perdi la cima della Civetta e salti un pezzo della via originale.

[Keith]

Piccola Civetta dal Bivacco Tomè per la cresta ovest

Ore 3; entusiasmante salita di I, II e III grado con un passaggio appena superiore.

La roccia è solida laddove propriamente arrampichiamo. Le soste sono sempre comode. Le cenge vanno e vengono aiutandoci negli spostamenti. Gli ometti ci guidano in gran numero.

Dal Bivacco Tomè ci abbassiamo rapidamente al Giazzèr (30 m di I grado). Ne risaliamo quindi il bordo, costeggiando le rocce (100 m facili). Voltiamo presto in una rientranza e, sulla sinistra, assecondiamo un giallo cengione gradinato fino al primo ometto (100 m di I grado).
Dal primo degli intagli invece della cresta, visitabile con qualche passo ulteriore ancor più sulla sinistra, appare l?impressionante parete nord-occidentale.
Ci alziamo in un caminetto e per dei gradini (50 m di II grado). Obliquiamo sulla destra, favoriti da un sistema di cengette sovrapposte (150 m di I e II grado). Affrontiamo un camino e, presso una pietra incastrata, vinciamo il passaggio più impegnativo (25 m dal III grado al III superiore). Attraversiamo uno stretto intaglio nuovamente sul profilo e scaliamo la contrapposta paretina (50 m facili con un tratto di III grado inferiore). Continuiamo in un diedro rotto e sinuoso, spostandoci a destra (40 m di III grado). Quando il diedro s?impenna, sopra un bel terrazzino, scartiamo verso sinistra (50 m di III grado). Seguiamo un canalino franoso e allorché si sdoppia insistiamo nel ramo destro (50 m di I e II grado). Guadagnamo una terrazza detritica, proseguiamo sull?ultimo pendio (50 m di I grado). A sinistra, per la linea sommitale, giungiamo in vetta (40 m di I grado).
Da dove scendiamo poi con la «normale» nel versante contrapposto.

[Keith]

Piccola Civetta dal Rifugio Torrani per il versante nord-est (via normale descritta in salita)

Ore 1.30; ascensione di I e II grado su terreno a tratti friabile.

Dal Rifugio Torrani seguiamo la «normale» alla Civetta fin sulla diagonale di sinistra. Quando il tracciato segnalato ritorna verso destra, lo abbandoniamo. Insistiamo a sinistra, liberamente, per un sistema di cenge con qualche dentro e fuori. Attraversiamo alcuni solchi e incontriamo degli ometti. Ne incontriamo uno grosso, ci affacciamo a un canalone spesso nevoso. Lo raggiungiamo abbassandoci, per delle ripide rocce, una cinquantina di metri sotto l?intaglio divisorio. Attraversiamo il canalone che più giù precipita nel Van delle Sasse e passiamo alla Piccola Civetta. Da una nicchia, ci spostiamo un poco a sinistra. Risaliamo in una prima rientranza, molto articolata, evitando un risalto. Poco sotto la cresta ci spostiamo di nuovo a sinistra. Passiamo in una seconda rientranza, la rimontiamo. Avviciniamo un ulteriore intaglio, rossiccio, assecondiamo la cornice obliqua sempre sulla sinistra. Rimontiamo l?ultimo pendio e ci allunghiamo in vetta.

[giubi_pd]

grazie a tutti per le risposte qui e anche via mail, più leggo di questa ascensione e più mi solletica l'idea di farla.. sarà uno dei progetti dell'anno prossimo molto probabilmente.
Grazie