falesia di Masone

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

falesia di Masone

Messaggioda il fornetto » gio gen 03, 2013 12:50 pm

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Messaggioda North Face » gio gen 03, 2013 12:56 pm

ecche testedicazzo...
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Re: falesia di Masone

Messaggioda giorgiolx » gio gen 03, 2013 13:00 pm

il fornetto ha scritto:http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html

spiace che succedano queste cose.


8O 8O 8O
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Re: falesia di Masone

Messaggioda il fornetto » gio gen 03, 2013 13:45 pm

giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html

spiace che succedano queste cose.


8O 8O 8O

8O in che senso?
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Re: falesia di Masone

Messaggioda giorgiolx » gio gen 03, 2013 14:00 pm

il fornetto ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html

spiace che succedano queste cose.


8O 8O 8O

8O in che senso?


continuo a non capire...ma insomma......quello che mi fa ancora più incazzare è che un anno fa delfino aveva alzato un polverone non indifferente staccando le piastrine dal lariosauro per gli stessi motivi...ma discussione a lecco ce ne sarà stata!!! ma la gente non impara proprio un kaiser?

dato che quella falesia non è frequentatissima, dato che qualche sospetto più o meno sospettoso ci sarà...vogliamo i nomi di questi tipi e farci 4 chiacchiere a 4 occhi :evil:
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Re: falesia di Masone

Messaggioda il fornetto » gio gen 03, 2013 14:59 pm

giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html

spiace che succedano queste cose.


8O 8O 8O

8O in che senso?


continuo a non capire...ma insomma......quello che mi fa ancora più incazzare è che un anno fa delfino aveva alzato un polverone non indifferente staccando le piastrine dal lariosauro per gli stessi motivi...ma discussione a lecco ce ne sarà stata!!! ma la gente non impara proprio un kaiser?

dato che quella falesia non è frequentatissima, dato che qualche sospetto più o meno sospettoso ci sarà...vogliamo i nomi di questi tipi e farci 4 chiacchiere a 4 occhi :evil:

Ok, ora ci siamo. Concordo con quanto hai scritto.
Se qualcuno ha l'irresistibile fregola di scavare prese e attaccare roba sintetica, non capisco perchè debba farlo su vie che ha aperto qualcunaltro, anzichè andare a trovarsi un pezzo di parete ancora vergine (e in giro mi sa che ce n'e' ancora, basta guardarsi in giro)
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Messaggioda VinciFR » gio gen 03, 2013 17:07 pm

North Face ha scritto:ecche testedicazzo...


eh già.. :roll:
"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere allo stesso tempo" cit. E.Zatopek
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Re: falesia di Masone

Messaggioda giorgiolx » gio gen 03, 2013 17:22 pm

il fornetto ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
il fornetto ha scritto:http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html

spiace che succedano queste cose.


8O 8O 8O

8O in che senso?


continuo a non capire...ma insomma......quello che mi fa ancora più incazzare è che un anno fa delfino aveva alzato un polverone non indifferente staccando le piastrine dal lariosauro per gli stessi motivi...ma discussione a lecco ce ne sarà stata!!! ma la gente non impara proprio un kaiser?

dato che quella falesia non è frequentatissima, dato che qualche sospetto più o meno sospettoso ci sarà...vogliamo i nomi di questi tipi e farci 4 chiacchiere a 4 occhi :evil:

Ok, ora ci siamo. Concordo con quanto hai scritto.
Se qualcuno ha l'irresistibile fregola di scavare prese e attaccare roba sintetica, non capisco perchè debba farlo su vie che ha aperto qualcunaltro, anzichè andare a trovarsi un pezzo di parete ancora vergine (e in giro mi sa che ce n'e' ancora, basta guardarsi in giro)


ma se scavano o attaccano qualche pezzo di resina su qualche sasso in mezzo al bosco è il meno (insomma al sasso alippi si e alla stoppani no?) ... tagliare alberi, smerdare il bosco e la falesia si che mi fa incazzare :evil:
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Messaggioda Babbuccio » ven gen 04, 2013 13:57 pm

Con tutto quello che costa in termini di tempo , lavoro e soldi aprire una falesia tipo Masone é un vero peccato che venga smantellata per colpa di pochi.
Capisco la soddisfazione dei chiodatori che per rappresaglia smantellano tutto ma sinceramente non riesco a condividerli fino in fondo .
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Messaggioda giorgiolx » ven gen 04, 2013 14:13 pm

da http://larioclimb.paolo-sonja.net/bacheca/index.html


Lo stato delle falesie, il pensiero di Delfino

Ho tolto qualche decina di piastrine al Lariosauro ed alla Discoteca (due delle falesie lecchesi più frequentate, da me attrezzate) per far capire con un esempio pratico che gli itinerari di falesia sono un patrimonio a disposizione di tutti, costruito però con grande fatica e spesa, e che se agli scalatori non interessa tutelarlo, allora tanto vale smontarlo.
Non mi sono mai piaciute le chiacchere, e quindi, visto che da un po? di tempo a questa parte tocca tornare sempre su certi argomenti, ho smantellato quelle vie per spiegare meglio il concetto; mai come in questi ultimi anni infatti ho visto tanta incuria e maleducazione in falesia. Non tutti gli scalatori sono così, tuttavia i comportamenti incivili di una minoranza stanno causando un danno per tutti.

Avrei preferito raccontare di qualche falesia nuova; comunque non sono stato del tutto con le mani in mano, e nel corso di questo inverno ho fatto manutenzione alla falesia della Corna Rossa a Valmadrera, sistemando tutte le soste. A breve la revisione delle piastrine e dei dadi lungo i tiri, grazie anche all?aiuto concreto degli amici della Scuola Attilio Piacco del C.A.I. Valmadrera.

Davvero non capisco: sembrerebbe normale considerare le falesie un bene comune, dove tutti coloro che le frequentano si adoperano per proteggerle dal degrado. Invece spesso si assiste al fenomeno contrario. La sporcizia alla base delle pareti, le piccole infrastrutture (gradini ecc?) lasciate andare, gli appigli segnati e pieni di magnesio mai spazzolato, eccetera, sono un segnale allarmante di maleducazione diffusa. Per non parlare di altri ?oggetti abbandonati ? ancor meno gradevoli, oppure di resti di falò che denotano una totale mancanza di attenzione e di prudenza. In inverni secchi come quelli a cui assistiamo, non ci vuole niente a far partire un incendio devastante per questi comportamenti da irresponsabili. Tanta fatica per attrezzare e pulire a favore di certa gente? Non ne vale la pena.

Come vedono, gli scalatori di oggi, il futuro dei siti di arrampicata quando i chiodatori originali andranno ?in pensione?? Molti evidentemente non si pongono nemmeno il problema: ci sarà chi provvederà. A costoro dico di non contarci troppo: se fino ad oggi a pochi è fregato qualcosa sostenere i chiodatori, non vedo perché le cose debbano cambiare in futuro. Non ci saranno molte alternative, comunque: o sarà compito delle guide alpine, pagate da qualche ente od associazione, oppure alcuni volonterosi prenderanno in mano il testimone lasciatogli da altri ed andranno avanti?. Tenendo presente però che richiodare una falesia è compito molto difficile e delicato, dove è meglio che ci mette mano sappia quello che sta facendo.

Ci sono già esempi dove, in mancanza di manutenzione e conseguente calo di visite, si vede che la falesia degrada velocemente. Infatti, se l?effetto di una frequentazione incivile è devastante, anche l?abbandono, alla lunga, provoca danni evidenti: erbacce e sassi mobili, protezioni arrugginite, eccetera. Comunque, nessun problema: si cambierà falesia; ce n?è in giro un sacco.

Quali sono i problemi o le urgenze principali che riscontro?

-La manutenzione dell?attrezzatura in parete: prima o poi le intemperie od altri fattori, come lo sfregamento tra moschettone e piastrina, per esempio, colpiscono il metallo togliendo la zincatura ed esponendo il materiale all?ossidazione. Quindi periodicamente andrebbero sostituiti i dadi dei fix, le piastrine, le catene ecc?, come pure i moschettoni di calata che dopo qualche anno mostrano evidenti solchi da consunzione.
-La manutenzione alla base: i piccoli terrapieni ed i terrazzamenti col tempo si erodono e crollano, mentre i legni usati per il contenimento marciscono. Una maggiore cura da parte dei frequentatori aumenta la durata di queste opere, che comunque vanno sistemate o ripristinate. Lo stesso vale per eventuali panchine, steccionate ecc? che rendono più comoda la vita del climber.
-La pulizia sia sotto la falesia che in parete: non ci sono solo le prese sporche di magnesio (ma perché gli scalatori non si portano lo spazzolino????); ora si son messi anche gli odiosi bolli, strisce e quant?altro (a quando le seguenze numerate mano/piede ? destra/sinistra?) per segnare appigli ed appoggi. Chi proprio non ne può fare a meno, nemmeno sul 5b/c, almeno li pulisca completamente una volta che abbandona il tiro.
-Le bricolature di appigli ed appoggi, non solo su certi tiri nuovi, ma addirittura su itinerari storici. In quest?ultimo caso andiamo oltre il confine della mancanza di rispetto verso la roccia, passando decisamente in una sorta di ?delinquenza? verticale.

Dopo tanti anni di chiodature, la mia preoccupazione principale è che molto di quello che ho fatto vada a perdersi per incuria e disattenzione. Inoltre faccio sempre più fatica a sopportare certi comportamenti maleducati, che, oltre a non rispettare l?ambiente, non tengono più neanche conto della presenza di altri scalatori: il chiasso, i cellulari che squillano, i tiri occupati per ore. Devo dire che il quadro è desolante. La crescita della frequentazione ha determinato infatti un proporzionale aumento di persone incivili che farebbero meglio a starsene a casa propria. Inoltre, nonostante l?arrampicata sportiva in falesia sia diventata negli anni un fenomeno di massa, di cui molte aziende e negozi beneficiano economicamente, la fatica per reperire il materiale è addirittura aumentata.

Mi sorprende quindi che, nonostante tra tutte le persone che scalano nelle falesie lecchesi ci sia anche chi appartiene ai gruppi alpinistici ed ai C.A.I. locali, queste stesse associazioni non si siano mai attivate su questi problemi, salvo poi portare i corsi di arrampicata proprio su queste stesse strutture. Poche eccezioni, che mi fanno molto piacere: una targa di riconoscimento che mi è stata data nel 2010 dall?U.O.E.I. Unione Operaia Escursionisti Italiani - sezione di Lecco e gruppo Gamma Lecco, il già citato aiuto da parte della Scuola del C.A.I. Valmadrera, ed il sostegno degli amici di Larioclimb. In passato, il contributo continuativo, durato diversi anni, dell?azienda C.A.L. di Malgrate grazie ad Angelo Riva e Pietro Corti, e poi di Carlo Paglioli di Climbing Technology di Cisano Bergamasco.

Forse il nostro ambiente è ancora troppo legato alla sua storia alpinistica, fatta di grandi imprese e personaggi mitici che hanno portato il nome della città in tutto il mondo, e ancora considera l?arrampicata sportiva un?attività minore, se non una strana pratica da Luna Park. Nonostante abbia formato importanti scalatori, ed abbia completato il vastissimo patrimonio di itinerari alpinistici ed escursionistici delle nostre montagne con migliaia di tiri sportivi, che attirano decine di migliaia di persone ogni anno.

Da un territorio con una tradizione di questo livello, legata alla montagna ed all?arrampicata, mi aspetterei quindi alcune cose: che chi ha voglia e capacità di chiodare venga in qualche modo aiutato a procurarsi il materiale necessario. Questo vale sia per i ?veterani? (che ancora devono fare un sacco di fatica) che per i giovani scalatori: ce ne sono in giro alcuni davvero fortissimi, che però cercano di migliorare continuamente le proprie performances personali su tiri chiodati da altri, senza darsi da fare per scoprire qualcosa in prima persona. Men che meno si trova gente nuova disposta a creare nuove falesie alla portata di tutti. Forse, uno stimolo potrebbe venire quindi da una maggiore attenzione del territorio verso l?attività di chiodatura, ed un aiuto concreto per gratificare chi se ne occupa.
Le nuove possibilità non mancano; ci sono ancora numerose strutture nel lecchese, alcune anche comode ed evidenti, che aspettano di essere chiodare. Manca ?solo? la voglia di darsi da fare; tant?è che nel nostro territorio i posti nuovi vengono da un numero molto ristretto di personaggi, ormai non più giovanissimi?

Mi aspetterei poi che gli scalatori, soprattutto i più giovani, abbiano la consapevolezza di quanta fatica e spesa sia necessaria per mettere insieme una falesia, e finisca una buona volta la mentalità che tutto sia dovuto, sentendosi liberi di criticare a ruota libera il lavoro altrui. Per fortuna ho la soddisfazione di vedere che c?è un sacco di gente che apprezza: basta vedere l?affollamento nei fine settimana nelle mie falesie?..

Delfino Fromenti, Marzo 2012
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Messaggioda Babbuccio » ven gen 04, 2013 15:10 pm

:D Grazie Giorgio , adesso ho le idee piú chiare di cosa stà succedendo anche da voi.
Condivido tutto quello che é stato scritto da Delfino ..
Lo capisco profondamente perché nel mio piccolo ho subito anche io il mal costume di molti arrampicatori che veramente ti fanno venire voglia di schiodare i tuoi tiri.
Ti senti colpevole di aver portato gente indegna in posti che senza i tuoi tiri non si sarebbe mai sognata di andarci.
Ci sono arrivato vicino piú di una volta ma non l'ho mai fatto perché per fortuna i maleducati sono in minoranza con la speranza che le cose possano cambiare.
Ho pensato piú di una volta che forse un corso obbligatorio con relativi esami e patentino con multe a chi trasgredisce le regole ( tipo caccia e pesca ) sia a questo punto l'unica soluzione a porre rimedio a questo andazzo , lo so un idea molto discutibile ma io non ne vedo altre...
Voi ???
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Messaggioda Danilo » sab gen 05, 2013 0:26 am

Quante paranoie per un c***o..tra un pò ce le troveremo scritte pure sul quotidiano dei bauscia de lecch..

..ma è mai possibile che non si riesca ancora a rendersi conto che la zona è satura di armature,e per forza che accadono queste cose..
Via,fuori dai coglioni spit, chiodi e frequentatori delle rocce,se vogliono scalare che volino più basso e che si arrangino coi salcazzi da incastrare nelle cavità,oppure fora dai coioni e gli si può anche dire di stare riparati sui pannelli al coperto...pofferbacco.
stasera ho finito il conegliano e sento la mancanza di quella buon'anima di buffone di alpineman.. :twisted:

PORCODIUNOZZIOCAN..

:lol:
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Messaggioda Babbuccio » sab gen 05, 2013 22:49 pm

Danilo ha scritto:...pofferbacco.
stasera ho finito il Conegliano
Hai..haiii...haiiiiiiii 8O 8O ......
Brutta situazione la tua...
Per fortuna io mentre andavo a cercar fessure sui corni bruciati ho trovato tanto di quel Genepí che per due anni la mia cara Babbuccia :smt061 sa che infuso deve prepararmi prima di andare a dormire.
É convinta che sia afrodisiaco..... :roll:
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Messaggioda Fokozzone » mer gen 09, 2013 16:31 pm

Resto orripilato dall'inciviltà e dal menefreghismo di chi ha fatto quei porcai.
Però se scavi incollature e scritte devono per forza essere ricondotti agli scalatori, la faccenda degli alberi mi puzza. Sembra quasi opera dei boscaioli che vogliono sabotare gli invadenti scalatori.
Perché mai un arrampicatore dovrebbe perdere tempo e fatica per fare scempio degli alberi circostanti alla falesia?

Aggiungo che mi rattrista anche la reazione dei chiodatori: far morire una falesia per ripicca.
Li comprendo e solidarizzo con loro, però non sono d'accordo.
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 09, 2013 16:32 pm

Fokozzone ha scritto:
Aggiungo che mi rattrista anche la reazione dei chiodatori: far morire una falesia per ripicca.
Li comprendo e solidarizzo con loro, però non sono d'accordo.


ripicca? leggi l'intervista di delfino vah
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Messaggioda Fokozzone » mer gen 09, 2013 16:54 pm

L'ho letta.
Voui chiamarla una "lezione per educare i selvaggi"?
Va bene.
Allora ricordo che le punizioni collettive sono bandite dagli accordi di Ginevra come crimini contro l'umanità. :o
Fokozzone
 
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 09, 2013 17:11 pm

Fokozzone ha scritto:L'ho letta.
Voui chiamarla una "lezione per educare i selvaggi"?
Va bene.
Allora ricordo che le punizioni collettive sono bandite dagli accordi di Ginevra come crimini contro l'umanità. :o


:D :D :D


però se ci pensi gli spit sono loro, li hanno pagati loro; una volta attaccati alla roccia non diventano automaticamente di tutti. Ci fanno quello che vogliono...un po come il pallone da bambini
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Messaggioda Babbuccio » mer gen 09, 2013 23:56 pm

Fokozzone ha scritto:Perché mai un arrampicatore dovrebbe perdere tempo e fatica per fare scempio degli alberi circostanti alla falesia?

Semplice.....
Quasi tutte le le falesie di media e bassa quota per poter essere arrampicabili hanno dovuto essere " disboscate " .
Qualcuno ha esagerato , altri avrebbero potuto fare di piú.
Quando si apre una falesia é quasi impossibile a mio avviso non eseguire dei tagli di alberi anche di medie dimensioni.
Qualche " tagliuzzo " si deve fare di solito anche sul sentiero che porta alla falesia.
Erba , fiori e muschio in parete vengono estirpati.
Quando comunque si esagera non va bene..
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