etica di chiodatura

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda stefano michelazzi » mar ago 10, 2004 13:32 pm

christian71 ha scritto:penoso utilizzare il forum per le proprie beghe da cortile.
"io faccio il VII, tu no...." ma dai, fate veramente ridere.
quanto al testo dei Catores, io lo trovo equilibrato, sicuramente tutti quelli che hanno postato su questo argomento dovrebbero prenderne ad esempio almeno lo stile e la pacatezza.
poi siamo nel campo delle opinioni personali..
forse sarebbe ora che ci fosse un intervento legislativo che regolasse con intelligenza la materia della attrezzatura e riattrezzatura delle vie di arrampicata, soprattutto nelle zone a tutela speciale (vedi i parchi)
almeno finalmente si andrebbe di più ad arrampicare e si perderebbe meno tempo a fare pettegolezzo davanti ad un computer su questi argomenti (oramai da più di 10 anni triti e ritriti)


... a parte le beghe da cortile sul quale non mi soffermo, se non per dire che ridere fa bene e se queste ti solleticano l'ilarità allora ben vengano che chi ride è felice...

dici di argomenti triti e ritriti da 10 anni e più..., evidentemente ancora sono attuali e forse oggi più che dieci anni fa, non a caso citi il bisogno a tuo avviso di un intervento legislativo per la ri e attrezzatura delle vie...
mi chiedo...ma siamo al livello che per rispettare quello che ci stà intorno e che ci concede di coltivare la nostra passione dobbiamo far intervenire la legge??? 8O
ma scusa dove andremo a finire? tra qualche anno dovremo avere l'assicurazione obbligatoria, il bollo e magari pagare un biglietto per scalare???
la regolamentazione secondo me dev'essere insita nelle persone, non si può legiferare su una passione istintiva e naturale, come non si può farlo sulle idee o sul pensiero...!
io da parte mia preferisco di gran lunga le discussioni da cortile che alla fin fine portano in ogni caso ad uno scambio di opinioni, e ti danno modo di pensare(seppur in modo folkloristico), che trovarmi un giorno il vigile del paese che dirige il traffico colla paletta sulla parete o i carabinieri ad aspettarmi al parcheggio perchè col binocolo hanno visto che mettevo un chiodo in più o in meno di quanto stabilito per legge (vedi legge sul fuoripista e lo scialpinismo).
Per i parchi poi non sarei così preoccupato...gli abusi sicuramente ci sono e ci saranno sempre ma un buon ente parco può legiferare da sè in proposito e molti parchi ci hanno già pensato da tempo...mi preoccupano molto di più personaggi tipo i bracconieri, o le costruzioni abusive che spesso in Italia fanno bella mostra di sè con la tolleranza dell'ente o con la sua cecità.
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Messaggioda valbelluna » mar ago 10, 2004 13:37 pm

stefano michelazzi ha scritto:ma scusa dove andremo a finire? tra qualche anno dovremo avere l'assicurazione obbligatoria, il bollo e magari pagare un biglietto per scalare???


Per te niente biglietti per la Valbelluna... :lol:
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Messaggioda vito » mar ago 10, 2004 13:56 pm

stefano michelazzi ha scritto:
christian71 ha scritto:penoso utilizzare il forum per le proprie beghe da cortile.
"io faccio il VII, tu no...." ma dai, fate veramente ridere.
quanto al testo dei Catores, io lo trovo equilibrato, sicuramente tutti quelli che hanno postato su questo argomento dovrebbero prenderne ad esempio almeno lo stile e la pacatezza.
poi siamo nel campo delle opinioni personali..
forse sarebbe ora che ci fosse un intervento legislativo che regolasse con intelligenza la materia della attrezzatura e riattrezzatura delle vie di arrampicata, soprattutto nelle zone a tutela speciale (vedi i parchi)
almeno finalmente si andrebbe di più ad arrampicare e si perderebbe meno tempo a fare pettegolezzo davanti ad un computer su questi argomenti (oramai da più di 10 anni triti e ritriti)


... a parte le beghe da cortile sul quale non mi soffermo, se non per dire che ridere fa bene e se queste ti solleticano l'ilarità allora ben vengano che chi ride è felice...

dici di argomenti triti e ritriti da 10 anni e più..., evidentemente ancora sono attuali e forse oggi più che dieci anni fa, non a caso citi il bisogno a tuo avviso di un intervento legislativo per la ri e attrezzatura delle vie...
mi chiedo...ma siamo al livello che per rispettare quello che ci stà intorno e che ci concede di coltivare la nostra passione dobbiamo far intervenire la legge??? 8O
ma scusa dove andremo a finire? tra qualche anno dovremo avere l'assicurazione obbligatoria, il bollo e magari pagare un biglietto per scalare???
la regolamentazione secondo me dev'essere insita nelle persone, non si può legiferare su una passione istintiva e naturale, come non si può farlo sulle idee o sul pensiero...!
io da parte mia preferisco di gran lunga le discussioni da cortile che alla fin fine portano in ogni caso ad uno scambio di opinioni, e ti danno modo di pensare(seppur in modo folkloristico), che trovarmi un giorno il vigile del paese che dirige il traffico colla paletta sulla parete o i carabinieri ad aspettarmi al parcheggio perchè col binocolo hanno visto che mettevo un chiodo in più o in meno di quanto stabilito per legge (vedi legge sul fuoripista e lo scialpinismo).
Per i parchi poi non sarei così preoccupato...gli abusi sicuramente ci sono e ci saranno sempre ma un buon ente parco può legiferare da sè in proposito e molti parchi ci hanno già pensato da tempo...mi preoccupano molto di più personaggi tipo i bracconieri, o le costruzioni abusive che spesso in Italia fanno bella mostra di sè con la tolleranza dell'ente o con la sua cecità.


Purtroppo in Italia si pensa sempre di risolvere i problemi con lel leggi.
Siamo forse nel mondo il paese che legifera di piu'.
Peccato che poi le leggi non si facciano mai rispettare.
E perche' non vengono mai fatte rispettare? Perche' manca il personale.
Anche se qualcuno dovesse fare una legge (ammesso che abbia competenza e buonsenso nello stilarla) come si fa a farla rispettare quando le autorita' preposte sono costantemente sotto organico o hanno altro di ben piu' importante da fare?
NO, penso che una legge non vada proprio bene... epoi siamo in Italia, sicuramente verrebbe fuori una legge fatta teoricamente per la sicurezza ma in pratica fatta per spillare nuovamente soldi a noi (come se gia' non bastassero i negozi sportivi) :D
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Messaggioda stefano michelazzi » mar ago 10, 2004 13:59 pm

valbelluna ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:ma scusa dove andremo a finire? tra qualche anno dovremo avere l'assicurazione obbligatoria, il bollo e magari pagare un biglietto per scalare???


Per te niente biglietti per la Valbelluna... :lol:


dai che mi aggrego a te che avrai il permesso di residente... :wink:
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Messaggioda quilodicoequilonego » mar ago 10, 2004 14:07 pm

vito ha scritto:
...Peccato che poi le leggi non si facciano mai rispettare.
E perche' non vengono mai fatte rispettare? ...


...soprattutto perchè in Italia la legge non è uguale per tutti :!: :evil:
enzo
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dedicato a Stefano Michelazzi e Rurp

Messaggioda bucefalo » mar ago 10, 2004 20:48 pm

Carissimi,
avete entrambi le vostre ragioni ma Cristo!!! quanto siete pallosi, pallosi e strapallosi!!!
Tanti saluti da uno che si fa il 25f+ con i mignoli delle dita dei piedi e delle mani, nudo, sotto i temporali, a testa in giù e che fa sosta col pisello.
Ciao.
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Re: dedicato a Stefano Michelazzi e Rurp

Messaggioda Maranga » mar ago 10, 2004 21:58 pm

bucefalo ha scritto:Tanti saluti da uno che si fa il 25f+ con i mignoli delle dita dei piedi e delle mani, nudo, sotto i temporali, a testa in giù e che fa sosta col pisello.
Ciao.


Rispetta le norme UIAA?
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Messaggioda macchianera » mar ago 10, 2004 23:05 pm

Possibile che "su sto' Forum" non ci sia un "moderatore" che blocchi tutte quelle persone che da anni (sempre le stesse) fanno interventi che non sono inerenti all'argomento ?

E con questa premessa dico che ci sono le pareti di fondovalle ove (quasi) tutto è permesso, spit e catene comprese.

Siccome nessuno "deve" ripetere le vie di Vinatzer o Eisestecken chi non se la sente le eviti e, lo ribadisco, si limiti alle falesie o alle sale boulder.

Così non ci saranno più problemi (e finirà anche la polemica spit-no spit).

[/b]
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer ago 11, 2004 8:34 am

...sul moderatore non sono d'accordo, ci "moderano" già abbastanza nella vita di tutti i giorni. Almeno qui godiamoci un po' di libertà
Sul resto concordo in pieno :roll:
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Messaggioda maxx » mer ago 11, 2004 12:29 pm

macchianera ha scritto:E con questa premessa dico che ci sono le pareti di fondovalle ove (quasi) tutto è permesso, spit e catene comprese.


Ma perche' poi nel fondovalle tutto (o quasi) sarebbe permesso? Serve forse un contorno di ambiente alpino ostile perche' un luogo acquisti dignita' e sia meritevole di tutela? Secondo il mio personale modo di vedere non e' l'altitudine o la situazione geografica a determinare lo spartiacque tra un tipo di approccio e un altro ("sport" vs. "trad" ad esempio) ma la storia e gli uomini che l'hanno fatta, contribuendo ciascuno a trasformare una parete grande o piccola che sia in un microcosmo unico ed irripetibile. E pagine importanti della storia della nostra attivita', da quel che so, sono state scritte proprio sulle pareti di bassa quota.

Cos'e' l'etica? Non esiste secondo me un'etica, ma mille etiche diverse, ciascuna frutto di un percorso storico locale, determinato in parte dalle caratteristiche della roccia, in parte dal carattere e dalle aspirazioni di chi l'ha portato avanti nel tempo. La sfida a cui ci troviamo oggi confrontati e' quella di preservare per quanto possibile la specificita' e il sapore singolare che ha maturato negli anni l'arrampicata in un dato posto, sapore che puo' benissimo avere tra i suoi ingredienti l'aroma del fittone resinato, senza per questo dover essere considerato artificiale o di minor valore.

Dunque tornando al documento in questione: mi piace molto la parte in cui viene discussa la storia del massiccio, la quale giustifica ed impone delle prese di posizione atte a difendere la peculiarita' delle Dolomiti dalla globalizzazione. Mi piace molto meno la parte in cui l'uso dello spit viene rifiutato per delle ragioni piu' generali concernenti la "severita' dell'ambiente alpino". Nelle sole Alpi esistono migliaia di (bellissimi) itinerari aperti dal basso con uso ragionato del trapano, ad altitudini anche superiori a quelle dolomitiche (vedi massiccio del Bianco), senza essere ne' "superattrezzati" ne' "costruiti".

In conclusione: no alle generalizzazioni. Discutere se a una certa altitudine il chiodo normale e' preferibile allo spit e' come chiedersi se il Barbera e' meglio del Bordeaux: questione di gusti, di sensibilita' locale; grazie a Dio esistono entrambi perche' il valore piu' grande che abbiamo e' la varieta'.
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Messaggioda paolo 76 » mer ago 11, 2004 12:45 pm

maxx ha scritto:itinerari aperti dal basso con uso ragionato del trapano


maxx ha scritto:con tutto il rispetto, mi sembra un testo "diplomatico" che si guarda bene dal prendere una posizione netta, e diventa fastidiosamente vago quando entra nel merito della questione spit.


scusa Maxx, ma quando parli di uso ragionato, non stai facendo esattamente come i firmatari del documento sulla questione spit??

maxx ha scritto:e' come chiedersi se il Barbera e' meglio del Bordeaux: questione di gusti, di sensibilita' locale; grazie a Dio esistono entrambi perche' il valore piu' grande che abbiamo e' la varieta'.


perfettamente d'accordo, l'importante è che non ti obblighino a bere solo Barbera, ovvero: se in una zona storicamente si pianta il barbera, lasciamo barbera, che trasposto significa: cominciamo a lasciare le classiche senza spit (es pratico e banale: sabato ho rifatto la trenker alla prima torre del sella, sul tiro chiave (V-), sono apparsi 3 splendidi resinati, di cui uno a 50cm da un chiodone in ferro già cementato! Il terzo resinato, a 20cm da un chiodo, dopo il passo duro su un terrazzino a 2m dalla sosta è già stato smartellato da qualche anima pia).

Ma forse il problema è che il barbera non fa guadagnare con il bordeaux, ed allora i professionisti della montagna sono i primi a spittare dove non serve, infatti dubito che quei 3 resinati li abbia messi un salutario ripetitore della trenker.... (questo commento, chiaramente, non è rivolto a te Maxx :wink: )
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Messaggioda maxx » mer ago 11, 2004 13:08 pm

paolo 76 ha scritto:
maxx ha scritto:itinerari aperti dal basso con uso ragionato del trapano


maxx ha scritto:con tutto il rispetto, mi sembra un testo "diplomatico" che si guarda bene dal prendere una posizione netta, e diventa fastidiosamente vago quando entra nel merito della questione spit.


scusa Maxx, ma quando parli di uso ragionato, non stai facendo esattamente come i firmatari del documento sulla questione spit??



Mah, nel documento si oppongono abbastanza nettamente all'uso dello spit in ambiente alpino per problemi legati alla corrosione/danneggiamento nel tempo. Questo argomento lo trovo piuttosto debole, altrove ci sono personaggi come M. Piola, i fratelli Remy, M. Scheel, B. Kammerlander... tanto per citarne solo un paio, che con lo spit in montagna hanno fatto cose strepitose, che io peraltro considero decisamente piu' "alpinismo" che "arrampicata sportiva".

A parte questo, credo che tu abbia ragione: tutti i firmatari sembrano piu' o meno d'accordo con l'"uso ragionato dello spit" nell'apertura di nuovi itinerari, anche se non lo dicono esplicitamente per paura che QLDQLN li azzanni :lol:
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Messaggioda paolo 76 » mer ago 11, 2004 13:52 pm

maxx ha scritto:Mah, nel documento si oppongono abbastanza nettamente all'uso dello spit in ambiente alpino per problemi legati alla corrosione/danneggiamento nel tempo. Questo argomento lo trovo piuttosto debole, altrove ci sono personaggi come M. Piola, i fratelli Remy, M. Scheel, B. Kammerlander... tanto per citarne solo un paio, che con lo spit in montagna hanno fatto cose strepitose, che io peraltro considero decisamente piu' "alpinismo" che "arrampicata sportiva".


beh, un attimo... la giustificazione sulla precarietà degli spit in montagna è sì marginale, ma non credere sia così secondaria. Proprio in questo forum c'è, da qualche parte, un messaggio di Orietta che diceva di come un suo amico si era trovato nelle rogne (o forse addirittura era volato lugno) perchè qualcuno era passato a schiodare la via che stava ripetendo e che doveva essere completamente attrezzata. A me sembra una cagata immane: se non vedi gli spit che cavolo prosegui a fare?? Sarai in grado di giudicare la fattbilità di un itinerario! Una piccola frana che ti porta via la sosta, non è un evento proprio proprio improbabile, e sarebbe bello che chi ripete una via fosse in grado di arrangiarsi davanti ad imprevisti di questo tipo. Eppure si vede che al mondo ci sono anche questi personaggi, incapaci a rinunciare, dotati di ego spropositato ma di cervello essenziale.

Per quanto riguarda i personagi che hai citato, posso dire che alcuni han fatto delle grandi cose, altri ne han fatte migliaia, e quindi, per forza, alcune sono anche belle. Il problema, secondome, è che l'alpinismo va sempre inquadrato all'interno di un certo e ristretto periodo di tempo. Nel senso: Vinatzer ha fatto delle cose grandiose, liberando linee estremamente logiche e tirando la libera "estrema" per quel periodo. Idem Winkler qualche decennio prima e con un grado e mezzo in meno, ma non per questo gli si può togliere onore. Idem manolo, mariacher, mittersteiner, larcher,.............. ai nostri tempi su gradi molto più duri.
Quindi, il mio ragionamento, mi porta a pensare che, oggi, aprire una via di 6b/6c con 5-6 spit per tiro non vuol dire nulla, se non rubare spazio a chi, già oggi e domani, e probabilmente in maniera ancora più massiccia tra pochi anni, potrà passare senza lasciar segno. Holznecht & C. giravano su quelle difficoltà già 15anni fa, senza spit (e anche con pochi chiodi, e qui ci vorrebbe la .gif che si toglie il cappello :wink:). Perchè come vedi, in tutti i documenti si riconosce uno spazio vitale alla via, cioè si chiede di non aprire vie a due m di distanza una dall'altra (e questo vale anche in falesia, dove non è reputato bello/etico/piacevole/utile aprire e chiodare monotiri molto ravvicinati). Quindi, anche chi sceglie di aprire una via dal basso a fix, dove a fix intendo in maniera sistematica, anche se ben distanziati, dovrebbe aver presente che sta lasciando una traccia, non indelebile, ma quasi, comunque in qualche modo limitata (come importanza, spesso anche come bellezza e a volte anche come durata) e che nel giro di pochi anni potrebbe essere dimenticata.

Insomma, gli spit/fix li posso capire su una via veramente dura, che non tutti sono in grado di ripetere, esattamente come sucedeva quando Vinatzer, Comici ecc aprivano le loro linee e come oggi capita con "Big Wave", piuttosto che con la libera della Piussi alla Torre Trieste (così come la prima salita della piussi è stata un'impresa eccezionale, perchè nessuno avrebbe potuto tirarli giù di là! Quindi ben vengano quei passi allora in artificiale ed oggi in libera, per chi può!), dove il lato psicologico conta più di quello fisico.
Altrimenti capiterà che il chiodatore di turno, amico magari di quello che non scende quando non vede gli spit, arriva su un tiro veramente duro per lui, e magari anche di elevata difficoltà, e lì comincia a spittare corto (3/4m). Poi arrivo io che vedo la relazione della sua via, che sono ancora più stordito e che mi dico: -beh, se lui ha chiodato corto perchè era sul duro, pechè non lo posso fare io sui miei gradi duri??-

....e avanti a rimettere i fittoni sulla trenker....

Infine, non prendete il bianco come esempio che è una delle montagne più disastrate dal punto di vista ambientale! ogni volta che sento 'ste storie mi viene in mente che in GB e spesso anch negli USA si va avanti benissimo senza spit.

Vabbè... pardon per lo sproloquio.

:wink:
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Messaggioda maxx » gio ago 12, 2004 11:15 am

Caro Paolo,

non devi scusarti per lo sproloquio, tutt'altro: mi pare invece che stia venendo fuori una discussione interessante e ricca di spunti!

Rispondo brevemente al primo punto: precarieta' (per cause naturali) dello spit in montagna. L'esempio che riporti non mi sembra totalmente azzeccato, a meno di voler considerare lo schiodatore di turno una "causa naturale" (il che e' in parte vero, questo valbelluna mi pare una vera forza della natura :lol: ). Insomma, quello che dici puo' capitare anche su una classica a chiodi normali: uno se la aspetta superchiodata sul duro, arriva li' ed e' tutto pulito... sara' in grado di far fronte all'imprevisto? Le persone che fanno cazzate grandiose quando si trovano in difficolta' non credo siano una prerogativa delle vie a spit...

Sono perfettamente d'accordo con te quando sostieni l'individualita' dell'itinerario di salita, che deve essere sufficientemente distante dagli altri, evitando per quanto possibile le intersezioni. Questo discorso e' molto generale e non vale certamente solo per le linee a spit (il problema si pone meno per gli itinerari classici, forse, visto che le linee naturali dove puoi piantare chiodi sono in genere "fisiologicamente" abbastanza distanti una dall'altra).

Invece non sono per niente d'accordo sulla questione della difficolta'. Secondo te solo gli itinerari "estremi" (relativamente a un certo periodo storico) hanno valore e giustificano l'uso di certi mezzi per essere attrezzati e saliti? Una volta che Preuss e' passato in solitaria sul quinto grado, nessuno ha piu' il diritto di piantare un chiodo su quelle difficolta' perche' cosi' facendo dimostrerebbe solo la propria incapacita'? No, io rifiuto di netto questa visione delle cose. Per me chi apre vie e' un po' un artista, e come tale non ha necessariamente bisogno di spingere in avanti i limiti tecnici ed espressivi della propria disciplina per essere creativo e confezionare delle opere di grande valore. In questo contesto, una via di 5c a spit (in montagna) puo' essere straordinariamente bella, e non ha bisogno di avere dentro il 7b obbligatorio per arrogarsi il diritto ad esistere. Che c'entra se Pinco Palla sarebbe passato di la' scalzo ubriaco di notte senza frontale? E' come dire che le canzoni dei Beatles sono zero assoluto, perche' Beethoven le avrebbe scritte meglio e senza fare uso di mezzi elettronici. Se certe opere di musica pop sono dei capolavori, anche se non dicono nulla di nuovo da un punto di vista prettamente tecnico-musicale pur facendo uso indiscriminato di mezzi moderni ed artificiosi, perche' non puo' esserlo una via a spit di 5c? Poi lo spit (come il chiodo normale del resto) puo' essere usato bene o male, ma questo a prescindere dal livello di difficolta' e dall'ambiente circostante.

In UK non ci sono stato, ma negli USA si', e proprio laggiu' ho trovato degli ottimi esempi di spit usato bene, li' dove la roccia non si lascia proteggere altrimenti, anche su difficolta' di 5.6-5.7 (cioe' 4c-5a). Esattamente come accade sulla maggior parte delle vie cosiddette "moderne" nel tanto vituperato massiccio del Bianco. Poi gli americani hanno i loro principi del piffero, come ad esempio il divieto assoluto di piantare nuovi chiodi o di sostituire i vecchi/danneggiati nell'intera area del parco di Joshua Tree... questa secondo me e' una vera cazzata, che dimostra una volta di piu' i limiti di ogni estremismo o generalizzazione.

Ciao,
Max
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Messaggioda stefano michelazzi » gio ago 12, 2004 23:34 pm

sulla questione se ne può parlare all'infinito, e lo dimostra il fatto che questo argomento è "in voga" già da parecchi anni...

a mio avviso l'argomento del documento però non tratta che in parte la situazione spit o non spit...o per meglio dire...:

esistono in valle delle vie moderne che hanno in parte (più o meno grossa), intersecato e snaturato vie già esistenti, forzando i passaggi, pur di aprire una salita "alla moda", e in alcuni casi si è ricorso anche alla calata dall'alto...
ora piantare uno spit su una parete alpina "comodamente" appeso ad una corda almeno a mio avviso di etico non ha un bel niente, specie poi se questo va a distruggere una linea che qualcun'altro si è sudato salendo dal basso e con mezzi tradizionali(sono vie presenti sulle guide). E' un "volere a tutti i costi" senza avere il minimo rispetto nè per la montagna nè per chi è passato prima di te e su chi potrebbe in futuro passare.
Esistono su quelle pareti salite aperte a spit dal basso, o salite classiche in parte riattrezzate, sulle quali non mi risulta nessuno abbia mai criticato.

Ecco perchè io il documento lo leggo a questo modo ed ecco perchè (sempre dal mio punto di vista) molto diplomaticamente si capisce e non si capisce, e non viene mai puntato il dito contro nessuno...
E' chiaro che chi si sente colpito, sa che i sistemi che ha adottato non sono ben visti da quelle parti.
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Messaggioda biemme » lun ago 16, 2004 14:03 pm

ciao a tutti,

tornando dalle amate montagne, leggo con piacere questo documento dei gardenesi, che, non per caso ma per tradizione, riflette semplicemente il loro modo e la loro cultura di arrampicare in montagna. Personalmente lo trovo esemplare.

Penso che nessuno, tra chi frequenta le pareti più dei forum, si sognerebbe mai di andare a ripetere vie classiche dalle loro parti senza portarsi dietro la necessaria esperienza e ?. martello, chiodi e una o due serie di protezioni mobili : caso mai se le dimenticasse e andasse lì solo con 10 rinvii, probabilmente rischierebbe ben poco, perché, ammesso che sia in grado di alzarsi qualche metro da terra, non arriverebbe certo neanche alla prima protezione della via (che in certi casi è la sosta).

Chi si pone il problema della sicurezza su vie come quelle dei gardenesi (ma questo vale su tutte le altre vie del mondo aperte con lo stesso spirito) dunque, è solo chi ha la pretesa di collezionare tali vie (da geo a brunsin, a quelle ben più lunghe e più dure) senza però avere dentro di sé le capacità fisiche e psicologiche per poterle affrontare in sicurezza, e cioè dominando il grado su cui si sale. Dispiace invece che ci sia ancora chi non avverte questo problema e resta ancorato al proprio individualismo e alla conseguente necessità di ?addomesticare? le vie, abbassandole alle proprie mediocri o insufficienti capacità (spesso più psichiche che fisiche).

Spero che questo documento, unitamente all?appello che contiene in conclusione, risulti veramente contagioso tra tutti gli appassionati e i sodalizi alpinistici, più o meno titolati, e che il contagio si propaghi soprattutto laddove questa cultura è del tutto assente o si sta velocemente perdendo a causa di una falsa idea su che cos?è la sicurezza in montagna. Sul fatto che documenti come questo non servano a nulla o siano pura utopia, sarà pure vero, ma è anche vero che leggendolo, io come altri, mi sembra che ci si trovi sostanzialmente concordi in parecchi nell?apprezzarlo e sostenerlo, e quando si è in tanti, la forza delle idee non è più solo un?utopia?.


P.S. : L?unico punto che non condivido del documento, è dove si dice, riguardo alle vie spittate in ambiente, che un?eventuale loro riattrezzatura (problematica e improbabile perché?) lascerebbe pessime tracce incancellabili : secondo me uno spit tolto o smartellato su una grande parete, fa molto meno danno, visivo e ambientale, dei tanti cordini, catene di cordoni appesi, frecce e bolli di vernice che campeggiano in abbodanza sulle pareti alpine, per tacere degli orribili ripetitori, antenne, croci di vetta, funivie, cavi e simili, che deturpano irreparabilmente paesaggi così splendidi.

ciao a tutti
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Messaggioda King Lizard » lun ago 16, 2004 15:10 pm

paolo 76 ha scritto:....e avanti a rimettere i fittoni sulla trenker....


Tiro fuori dal cilindro qualche vecchia foto, un po' per emulare quei Grandi Alpinisti che tutti i lunedì ci deliziano con le loro Possenti Realizzazioni

Immagine
Ecco la terribile parete. Essa è quasi innominabile, il solo pensare a questa montagna fa tremar le vene e i polsi. Fior di vie passano per l'invincibile scoglio. Ed io mi apprestai a ripercorrerne una, fortunato Eroe tra i mortali.

Immagine
La verticalità è evidente, e la linea di salita obbligata da scarsissime debolezze del poderoso calcare

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Ma ecco che qualche buon cuore, qualche paladino, ha fortunatamente pensato di salvare noi poveri eroi da una triste fine: ecco apparire il Ferro Salvatore nei punti più utili, che casualmente la Parete oppone a 50metri di distanza uno dall'altro. Grazie al cielo essi vengono segnalati da un verde vessillo di vernice affinchè la mente del prode non venga distolta dall'azione, ed egli non sia tentato da fessure, clessidre, spuntoni che come sirene ammaliatrici attraggono le menti degli antichi. L'Uomo Moderno, figlio dell' era della Macchina, cerca dritto il bollo e il ferro luccicante! grazie, o Progresso!

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Accidenti, ancora una famelica clessidra bolscevica (anche se a destra) viene a tentare l'ignaro alpinista! Fortuna vuole che con l'ennesimocolpo di trapano le reni della parete vengano spezzate e anche la clessidra ridiventi quel che è: mera immagine dell'ancestrale sicurezza! Un plauso e uno sventolio di bandiere per i moschettoni a ghiera lasciati a imperitura memoria, per evitare il tantalico supplizio di portar con se 40 (Kilo)grammi di alluminio in più

Quanto risi al vedere file di alpinisti appesi su uno spit incrociarsi, ingarbugliarsi, sorpassarsi, attendersi per momenti interminabili, le cui uniche parole erano vedi il bollo di sosta?, mentre salivo, libero, in tranquillità a dieci metri da loro, usando solo quel che la prolifica roccia metteva a disposizione ogni cinquanta centimetri, con nelle orecchie solo il fastidioso Hei, tu, guarda che la via è qui! ci sono gli spit..

Avrò forse, salendo lì, aperto una via nuova? non ambisco a tanto: Il mio Ego si accontenterebbe di aver fatto una prima ripetizione :lol: :lol: :lol:
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King Lizard
 
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Messaggioda panepera » lun ago 16, 2004 15:49 pm

Grazie King Lizard per il documento stile Report... ci vorrebbe una sezione simile sulle nostre care riviste no? Però non condivido la faccina finale, c'è poco da ridere raga, c'è da piangere! :( :( Qui da noi in Sbarua è uguale: un manipolo di persone, in combutta col rifugista, ha deciso che TUTTE le vie devono essere spittate a 40 cm , comprese quelle di Motti e Gervasutti o chicchessia. Guardatevi questo sito, http://www.roccasbarua.it/, c'è gente che si compiace pure di ciò e a cui delle questioni di cui voi state dibattendo non frega assolutamente una pippa. Ecco perchè c'è da piangere :( :( perchè sperare che questi balenghi cambino idea è come credere ad un'utopia...e non c'è nessuno con sufficiente autorità che li faccia riflettere, e non serve nemmeno spaccare gli spit, perchè ne dovresti rompere a centinaia, senza contare che c'è una vasta massa di praticanti che appoggia e che si ti becca ti farebbe a pezzi.
A me piacciono le vie spittate ma credo che lo spit debba rimanere limitato a terreni difficili o in casi dove non ci si può proteggere altrimenti e comunque mai sulle vie aperte in modo trad. Il problema non è lo spit, ma piuttosto a chi finisce in mano il trapano. Ci sono persone che fanno belle cose, ma la massa crea danni. O non è così?

ciau

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Messaggioda wn » lun ago 16, 2004 16:21 pm

King Lizard ha scritto:Tiro fuori dal cilindro qualche vecchia foto.........


:lol: :lol: :lol:

...in passato chi andava per quelle placche si sceglieva la linea preferita e saliva alla cresta con sentiero autostradale.... , se si era divertito era contento, altrimenti pazienza... .

poi arrivarono gli "evoluti" :o che vollero pubblicare relazioni dei vie (su una struttura in cui ogni via è pressochè uguale alle possibilità presenti a destra ed a sinistra... :cry: )

...e tu quindi hai trovato la debita e necessaria evoluzione...
...bello eh...
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun ago 16, 2004 17:35 pm

King Lizard ha scritto:
paolo 76 ha scritto:....e avanti a rimettere i fittoni sulla trenker....


Tiro fuori dal cilindro qualche vecchia foto, un po' per emulare quei Grandi Alpinisti che tutti i lunedì ci deliziano con le loro Possenti Realizzazioni

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Ecco la terribile parete. Essa è quasi innominabile, il solo pensare a questa montagna fa tremar le vene e i polsi. Fior di vie passano per l'invincibile scoglio. Ed io mi apprestai a ripercorrerne una, fortunato Eroe tra i mortali.

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La verticalità è evidente, e la linea di salita obbligata da scarsissime debolezze del poderoso calcare

...soprattutto vedendo i chili di ghiaia che non scivolano sui lisci canalini :lol:
...ma che è il Cerro Torre ? Ammazza che mito di montagna... :roll:
(...o forse sei sulla Luna e manca la forza di gravità...)
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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