crag ha scritto:Davide 62, condivido molto quello che dici, la montagna è proprio questo. Io aggiungerei anche un'altra cosa. Spesso si sente dire, come per es.da Germana, è stata pura sfortuna o fatalità, c'era la stessa probabilità di essere colpiti da una tegola per strada o simili....non era mai caduto..l'unica volta....etc...questo secondo me non ha senso. In montagna molte volte è più la "fortuna" (se così vogliamo chiamarla) che stà dalla nostra anzichè il contrario, ma questo noi a volte neanche lo notiamo....
penso sia un'osservazione molto giusta e spesso dimenticata.
con tutte le eccezioni del caso naturalmente, ed ovviamente parlo a titolo personale ....
una settimana fà abbiamo fatto una grande classica al Bianco.
la notte dal bivacco, assieme ai rumori sordi dei seracchi che cadevano sul ghiacciao della Brenva sentiamo distinto un crollo di roccia, proprio dalla cresta Kuffner che ci apprestavamo a fare. Mi si é gelato il sangue e non ho chiuso occhio.
Eppure siamo andati ugualmente. Al mattino, in piena oscurità, scalando vicinissimi alla zona effettivamente crollata ho percepito un senso di profanazione, quasi come entrare in una tomba. Sentivo che stavo sfidando la montagna e ne avevo timore. Non é successo assolutamente nulla, neanche un sassetto fatto scivolare giu' e forse non vi era effettivamente nessun pericolo, chissà. La giornata era stupenda, ed in poco tempo eravamo in cima nel sole splendente. Nessuno dei due pensava piu' un solo momento che forse avevamo sfidato la fortuna, eppure un vago retrogusto amaro mi é rimasto da allora.....