
Mi faceva ridere sentirvi accapigliare su questo pippodromo certificato come fosse l' everest

F.
da Fokozzone » gio feb 03, 2005 14:32 pm
da Feo » gio feb 03, 2005 14:37 pm
Fokozzone ha scritto:Scusate, ero talmente abituato a vedere il titolo del topic sempre presente nella prima pagina di arrampicata in montagna, che non ho resistito all' idea di farvi questo scherzetto.![]()
Mi faceva ridere sentirvi accapigliare su questo pippodromo certificato come fosse l' everest![]()
F.
da Paolo Marchiori » gio feb 03, 2005 17:23 pm
luigi dal re ha scritto:potremmo parlarne ancora un pò.
da MarcoS » gio feb 03, 2005 17:31 pm
da Buzz » ven feb 11, 2005 22:23 pm
Gino Merda ha scritto:...Ma và a cagare...!!!
da Drugo Lebowsky » ven feb 11, 2005 22:52 pm
Ma perché incatenare lo' "Spigolo del Velo"?
Sul famosissimo "Spigolo del Velo" alla Cima della Madonna (Dolomiti, Pale di San Martino) sono state attrezzate le soste con spit e catene! Questa la notizia che, ovviamente, provoca discussioni e reazioni di vario tipo. Ben lontani dal voler affrontare il problema dal punto di vista "spit o non spit", e neppure con l'idea di redigere una regola etica, crediamo però sia almeno giusto porre una riflessione.
Ci chiediamo se sia corretto, per motivi probabilmente riconducibili a una presunta necessità di maggior sicurezza, non dico stravolgere ma quantomeno modificare sostanzialmente l'approccio a una via che, assieme ad altre, ha fatto la storia dell'alpinismo. Una via aperta nel 1920 da Langes e Merlet con scarsissimi ancoraggi e corda di canapa su una parete espostissima ma articolata in modo tale da permettere un'arrampicata elegantissima, di media difficoltà e con buone possibilità di protezioni naturali. Una di quelle vie che tutti gli alpinisti a inizio attività hanno salito divertendosi nella continua scoperta degli appigli che permettono di superare brillantemente anche i tratti più esposti. In sostanza, una via didattica. Una via frequentatissima e per nulla pericolosa. Speriamo di non essere pedanti se rammentiamo che la vera sicurezza in montagna è data solo in parte dall'acciaio e dalla tecnologia. E' in noi stessi, nella conoscenza delle nostre capacità e dell'elemento roccia, la vera sicurezza.
Allora, ci chiediamo, perché togliere ai giovani la possibilità di "imparare", di crescere alpinisticamente cercandosi da soli la via e costruendosi la propria sicurezza, e non costretti per forza a seguire il luccichio di spit e/o catene? Imparare cioè a "leggere la natura", una dote che attività virtuali, televisione e tecnologia ci fanno lentamente ma inesorabilmente perdere! Quando questa dote l'avremo persa del tutto non solo non basteranno gli spit ogni metro, i paracadute, le corde indistruttibili, ma sarà meglio starsene chiusi in casa a vivere in modo virtuale l'alpinismo, lo sport... l'amore!
No, crediamo proprio che non sia giusto. Se non lasciamo le pareti così come le hanno vinte i primi salitori non ci sarà mai crescita alpinistica, e dopo un primo richiamo da acciaio inox alla moda gli arrampicatori frequenteranno sempre meno la montagna, con danno anche per chi oggi crede il contrario.
E se proprio vi è necessità di maggior sicurezza, una sistemazione delle soste con chiodatura tradizionale sarà' più che sufficiente.
Gruppo Orientale CAAI Il presidente Roberto Rossin
da Drugo Lebowsky » ven feb 11, 2005 22:58 pm
Gino Merda ha scritto:...Ma và a cagare...!!!
da Siloga66 » sab feb 12, 2005 10:43 am
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