Sasso Cavallo - Cavallo Pazzo

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Sasso Cavallo - Cavallo Pazzo

Messaggioda piter » lun giu 12, 2006 16:55 pm

Sabato sono stato al Sasso Cavallo a scalare Cavallo Pazzo, ho preso delle gran legnate e quello che è strano è che non mi è chiaro il perché 8O . Sulla carta i gradi non sono impossibili e non si può neanche dire che i gradi riportati sulla relazione di Versante siano completamente sbagliati (a parte il fatto discutibile di indicare 2 gradi su tutti i tiri più duri es 6c, 6a; 6c, 5c quando in realtà sono dei tiri di 6c moolto continui). Sta di fatto che ho scalato in libera i primi 4 tiri senza grossi problemi dopodiché, dopo aver fatto sicura per 1 ora sulla soste più scomoda del mondo, sono arrivato piallato alla sosta del primo tiro di 6c e da lì in poi ho perso la voglia e la speranza di tirare la libera.
Sono curioso di sentire l?opinione e le sensazioni di chi ha percorso questa via (magari con l?intenzione, o meglio ancora riuscendo, a percorrerla in libera) e cercare di capire se anche per altri è risultata complessivamente più faticosa e impegnativa rispetto alla vicina Dieci piani (via con obbligatorio più elevato).
Alcuni degli aspetti particolari di questa via sono:
-attrezzata quasi completamente a chiodi e ciò fa si che alcune volte la linea delle protezioni non corrisponda con la linea di salita più facile, inoltre non è un scalata tecnica di placca bensì un estenuante ?ciapa e tira? lungo linee naturali;
-roccia bastarda, poco generosa di appoggi per i piedi e poco aderente;
-notevole verticalità ovvero soste scomode e grande atleticità.
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Messaggioda clod » lun giu 12, 2006 18:09 pm

Io so solo che quelli che conosco che ci sono andati quest'anno hanno preso delle grandi bastonate nei denti, tornandosene a casa nonostante il livello piuttosto altino. Uno scrive sul forum, aspetta che magari interverrà :wink:
Io intanto quella parete continuo a sognarmela, ma chissà, magari l'anno prossimo :roll:
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda Matteo G. » lun giu 12, 2006 18:56 pm

Una cordata su *Cavallo Pazzo*, vista da *Ibis*... l'anno scorso.

Immagine


Immagine

Le foto sono bruttine... ma è tutto quello che ho.

Cià.
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Messaggioda Marco Anghileri » lun giu 12, 2006 19:09 pm

secondo me non è molto azzeccato fare dei paragoni con dieci piani di morbidezza! :roll:
cavallo pazzo e dieci piani (come hai verificato di persona) sono due vie completamente differenti sotto molti aspetti ed è sbagliato affidarsi ai numeri riportati sulla carta.
Mi permetto di parlare perchè le ho arrampicate e conosco bene le due vie, i gradi di Cavallo Pazzo sono giusti mentre nel traverso di Dieci Piani il 6c ci stà un pò tanto largo! 8)

ma al di là del mezzo grado in più o in meno, sono le loro caratteristiche (chiodatura - tipologia di scalata - etc) che spesso fanno la differenze delle vie ed in questo caso sono molte.

E' vero, Cavallo può risultare più faticosa a livello fisico ma non credo sia questo il vero motivo delle "bastonate".
Ormai siamo nell'era della plastica e dei pannelli e per la maggiore hanno tutti forza da vendere...
ma quella tante volte non basta o addirittura non serve! :cry:

Spesso, ciò che conta ed aiuta sono le nostre caratteristiche e l'abitudine alle situazioni e magari quelle di Cavallo Pazzo non rispecchiano le tue.

Per farti capire,
dovresti provare a fare la Cassin al Cavallo.
Sulla carta è ancora più facile di Dieci Piani (anche arrampicandola tutta in libera) ma quando sei lì (e magari non sei abituato a quelle situazioni) se provi la libera trovi lungo! :?

detto fra noi,
l'unico paragone che puoi fare fra le due vie...è la bellezza!
personalmente le giudico le più belle della parete e fra le due non riuscirò mai a trovarne una più bella dell'altra! :D

comunque sia,
bravo per averla fatta superando così anche le "bastonate"... :o

vedrai che servono, servono anche quelle,
molto di più degli avambracci allenati :wink:
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Messaggioda Fabio23 » lun giu 12, 2006 20:59 pm

Questa via, per me, è ormai un...

Ci giro attorno da circa due mesi, ho cercato di metterci le mani tre volte, due ci sono riuscito e mai sono arrivato in cima!!!

Con ordine:

UNO
Il meteo piuttosto instabile della primavera 2006 ha bloccato molti tentativi in partenza: avvicinamento corposo e via lunghetta imponevano un po' di attenzione.

DUE
Finalmente si parte, il meteo è discreto.
Avvicinamento alla sera con pernotto al bivacchetto sotto la parete. Appena poggiati gli zaini comincia a piovere. Porca ...

Continua tutta notte.

Al mattino non piove ma la parete è una colata unica.
Il tetto del secondo tiro piscia che è una meraviglia.
Siamo talmente depressi che ci facciamo un giretto al Rosalba senza nemmeno arrampicare.

TRE
Stavolta ci riproviamo in giornata, zaini leggeri e niente inculate metereologiche.
Tutto bene, ma la via è dura dura. L'arrampicata è fisica e la roccia è "spiovente". In compenso l'attrezzatura è ottima, si integra poco o niente.
Forse martedì (oggi è giovedì) non dovevo andare al Pinnacolo concludendo la giornata alla morte in falesia...Sembra che le braccia non tengano!
Il problema è di atteggiamento mentale.
Su questi gradi non passeggio, specialmente se sono molto fisici e questa è una via sportiva, cioè bisogna provarci e volare. Vaffanculo i chiodi, sono talmente tanti...(e quasi tutti buoni)

Questo lo penserò solo a casa, alla sera.

Comunque alle 16 in cengia: 6 ore per 7 tiri.
Adesso la parete si abbatte un pochino e forse andrà meglio.
E' tardi.
Come c***o abbiamo arrampicato. Pietà tra un chiodo e l'altro.
Tutti quei c***o di cordini che non fanno passare i moschettoni nell'anello e ti fanno impazzire: la prossima volta li taglio tutti.
Ci caliamo su una linea a me ignota che parte dall'estremita destra della cengia e torniamo a casa.
Questa volta la colpa è stata nostra. La via è dura. Bisogna essere più aggressivi, cattivi!
Ci ha sorpreso, ma la prossima volta...

QUATTRO
Stavolta andiamo al Bietti, dormiamo in tenda e la mettiamo in quel posto a 'sta via!. Anzi, il giorno dopo andiamo anche a farci 10 piani...
Sarò cattivo come non mai, volerò senza tante storie su 'sti chiodi e strapperò a morsi quei cordini di merda!
Il socio purtroppo è cambiato e la vendetta non sarà condivisa.

La notte e il vento.

Mattina. Freddo porco e una velatura spessa che fa pensare male...Ma all'attacco non c'è aria e si riesce a scalare.

Sto bene, conosco metà via, sono motivato.

Il socio, purtroppo, è una bestia da falesia, ma in montagna non mastica. Dopo poco capisco che anche sta volta andrà male. I tempi di attesa in sosta si dilatano a dismisura.
Ci caliamo con una sola doppia dalla terza sosta: 60 metri esatti.

Tocco il suolo sorridendo...

Esce il sole: che bello, com'è caldo!

Non sono nè depresso nè rassegnato.

Torno a casa

OGGI
Che dire? Ho investito tanto e ho raccolto poco. Ho sbagliato molto, e ne ho pagato le conseguenze.
Ho imparato a riflettere.
Fino a questo punto non mi era mai successo di "scontrarmi" con una via in questo modo. Per ora l'ha vinta Lei!
Comunque il bel Cavallo non mi rivedrà per un po'...
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Messaggioda clod » lun giu 12, 2006 21:38 pm

Bel racconto fabio :wink:


Come mi hai detto tempo fa dai nostri passi falsi ne usciamo più motivati e carichi di prima...vedrai che arriverà il giorno 8) :D
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.



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Messaggioda dademaz » mar giu 13, 2006 11:36 am

bella lì Fabio!
soprattutto x la cocciutaggine! :wink:

se vuoi un di ci si puo fare un giro assieme! :wink:

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Messaggioda climber » mar giu 13, 2006 12:06 pm

Grande Piter!!
Purtroppo non sono ancora riuscito a mettere le mani su questa fantastica parete!
Ma sicuramente non partirò con Cavallo Pazzo 8)
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Messaggioda piter » mar giu 13, 2006 13:14 pm

Molto bene, i racconti fatti mi consolano non poco.
Fa piacere sapere di non essere l?unico ad essersi trovato alle 15 ad affrontare il tiro duro avendo attaccato alle 9,30 e ad uscire dalla via alle 20 dopo 10h e ½ di scalata e tornare al furgone alle 22 piuttosto piallato. Mi sono chiesto: ma come c***o è possibile che sulla relazione indichino 6-8 h di scalata? Noi siamo stati lenti ma secondo me uscire in 8 ore da quella via è un?ottima prestazione e 10 ore sono ancora accettabili. Quello che non mi ha convinto di questa via è che una via ibrida; anche nei racconti fatti c?è chi ne parla come di una via alpinistica (per la lunghezza credo, ma non per la pericolosità) mentre Fabio ne parla come di una via sportiva (per la vicinanza dei chiodi).
Premetto che è una delle prime volte che scalo una via di questo tipo (attrezzata quasi completamente a chiodi), ma devo dire che mi sono trovato in imbarazzo, sulle vie sportive sono abituato a scalare in libera e non a tirare i rinvii e peggio ancora i mille cordini fissati ai chiodi. Arrivato alla sosta del primo tiro di 6c ho pensato seriamente di calarmi, non perché non si passi ma perché non considero corretto mungere su un tiro di quel grado, se non si ha il livello meglio rinunciare piuttosto che passare in artif. Per fortuna abbiamo continuato e successivamente ho capito che i gradi su questa via sono qualcosa di diverso da quello a cui sono abituato, era da molto molto tempo che non mi capitava di trovare lungo su tiri gradati 6a+.
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Messaggioda Fabio23 » mar giu 13, 2006 21:09 pm

Secondo me la via è sportiva per l'anno e l'atteggiamento di apertura, per le caratteristiche e la qualità della chiodatura, perchè non bisogna mai decidere dove andare, basta seguire i chiodi.

Inoltre sostengo sia sportiva l'ottica con cui bisogna avvicinarsi alla via se la si vuole fare in libera, soprattutto per chi come me sul 6c non passeggia. Bisogna andare e buttarsi. I margini di sicurezza ci sono. Ovvio che alcuni tiri (il primo e il settimo...più sopra non so :wink: ) sono da pensare in un'altro stile causa qualità della roccia.

Se si vuole la sicurezza del classico uno come me non ha margine per provare la libera. Allora stop ad ogni chiodo e pedalare.

Piter se non avevi mai fatto vie a chiodi credo che le tue reazioni siano normali, qualsiasi livello tu abbia. Il mio socio dell'ultimo tentativo sta per chiudere un 8b!

Ciao

Fabio
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Messaggioda cialtrone » mar giu 13, 2006 22:03 pm

Marco Anghileri ha scritto:bravo per averla fatta superando così anche le "bastonate"... :o

vedrai che servono, servono anche quelle,
molto di più degli avambracci allenati :wink:

Mi permetto di dissentire da Marco.

Io sul Pazzo mi sono calato alla fine del quinto tiro, perchè non è mia abitudine e costume fare delle vie tirando chiodi, ma amo scalare per passare pulito.
Mi spiace scrivere ciò che leggerai sotto, detestando io la dichiarazione di grado così sfacciata, ma lo faccio per pararmi il culo, in un ambiente dove vige la nota legge del pisello lungo.

Due anni fa ho ripetuto Ibis. Tutta in libera ad eccezione del tiro di settebi/A0.
Tre anni fa ho ripetuto Dieci piani, in libera tranne i due tiri difficili, uno ottoa, l'altro settebipiù (un fix tirato sul settebipiù).
Nell'arco alpino ho ripetuto e ripeto vie dalle caratteristiche simili, molto simili, per grado, a quelle di Ibis. Scalandole.
Io odio dare i gradi. Io detesto partire con l'idea che il riassunto di una via sia nella odiosa tabella alfanumerica.
Ma una indicazione ritengo sia necessaria, per evitare di non tornare più da una via. E ritengo valida metodica il confronto, anche su stili e rocce differenti, come diceva quel salame di Piter... Il seici di Dieci, e non ce ne sta solo uno, non può essere molto differente dal seici del Pazzo, dal seici di Finale, dal seici dell'Ancesieu, dal seici della Dolomia suprema. Uno può trovarsi più o meno bene, può soffrire una pietra piuttosto che un'altra, può trovarsi più a suo agio sugli svasi che sulle tacche. Ma alla fine, qualcosa che si avvicina al seici, grado più, grado meno, è scalabile per chi quel grado lo scala, in abitudine.

Sul Pazzo ho trovato già difficile l'ingresso del quarto tiro, valutato "solo" seibipiù, ma con un chiodo piantato a sx della sosta, mezzo metro sopra, stranamente piegato all'ingiù, forse troppo usato per l'appoggio del piede sinistro... ;-)
Sul quinto tiro ho ceduto a trequarti per grassa fatica. E, credimi, non ho trovato affatto lungo. Nè ero spaventato da quei chiodi allungati con cordoni esplicativi, chiodi di cui due sono stati sfilati e rimessi in loco dalle mie manine... Avendo fatto vie del prof. Rabanser, dove i chiodini sono spessorati con sapido compensato, i chiodi di Marino non mi spaventano affatto. Nè frequento la plastica, anzi: il quinto tiro è il classico tiro da plasticaro del c***o, visto che si sono buconi e manettoni a nastro, ad eccezione di un brevissimo tratto su tacche... Un tiro assolutamente semplice nella logica alpina, assolutamente semplice dal punto di vista motorio, ma complicato dal punto di vista della "biella". E ne serviva, parecchia parecchia, da plasticaro del c***o...;-)
Non avevo ciulato la sera prima, ne sono certo. :mrgreen:
Non avevo mangiato un bue, non mi ero ubriacato, non avevo corso alcun tipo di maratona, il giorno prima.
E non mancavo un tiro di seici da tempo immemore.
Perplesso, il giorno dopo avevo scalato una vietta in valle d'Aosta, nota regione di froci dal punto di vista dei gradi, passando a vista su un tiro gradato settea nella scala dei finocchi, e senza grossi affanni.

Quindi, credo di poter dire, a quel che mi riguarda, sulla mia pelle, che il quarto e quinto tiro di Cavallo Pazzo non sono gradati correttamente per i gradi che conosco io dati al tiro e non al singolo passaggio e, in particolare, per il quinto tiro l'errore in scala francese non è piccolo... ;-)

A meno che mi dici che in bastionata del lago, Ambarabà sia seibi e Sudomagodo cinqueci...e la combinazione che mi pare tu conosca bene Eternium e Mexico non passi il seia+...se così fosse, siamo in accordo. :-D

Concludendo, e questo sì a mio sentimento: a me dei gradi del Pazzo meno mi fotte. Sono andato, ho scalato, ed ho trovato fisicamente difficile, attualmente, per me, la scalata, per come la intendo io.
Non l'ho mancato, il quinto tiro, per un soffio. E mi sono calato. A passare azzerando avrei solamente imparato che azzerando passi più o meno dappertutto dove si possa azzerare, indipendentemente dai gradi.
Purtroppo io sono uno di quelli che la via è la meta.
Sino a quel punto il Pazzo l'ho trovato bello, del tutto paragonabile come bellezza, a Dieci ed Ibis, anche se, qualitativamente, la roccia di Dieci ha, nella mia personale opinione, un bel pò di punti in più... :-)
Ci ritornerò più preparato, dal punto di vista della fisicità.

Ovvero con mezzokilo di avambracci in più... :mrgreen:


Con immutata stima nei tuoi confronti.
:-)
cialtrone
 

Messaggioda Matteo G. » mer giu 14, 2006 14:12 pm

cialtrone ha scritto:valle d'Aosta, nota regione di froci dal punto di vista dei gradi


Letto oggi sul giornale: *Una delegazione valdostana di arrampicatori (omosessuali) è partita oggi alla volta della terra dove si ciuccia la nebbia per lordare tale UP IL SOVVERSIVO*.
Fossintè - oltre a stringer tacche - stringerei anche le chiappe... :lol: :lol: :lol:

Tanto per rimanere in tema di:
cialtrone ha scritto:ambiente dove vige la nota legge del pisello lungo
8)


bai bai
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Messaggioda cialtrone » mer giu 14, 2006 14:34 pm

Matteo G. ha scritto:
cialtrone ha scritto:valle d'Aosta, nota regione di froci dal punto di vista dei gradi


Letto oggi sul giornale: *Una delegazione valdostana di arrampicatori (omosessuali) è partita oggi alla volta della terra dove si ciuccia la nebbia per lordare tale UP IL SOVVERSIVO*.
Fossintè - oltre a stringer tacche - stringerei anche le chiappe... :lol: :lol: :lol:

Tanto per rimanere in tema di:
cialtrone ha scritto:ambiente dove vige la nota legge del pisello lungo
8)


bai bai
Iuhuuu...aostani ruvidi, potènti ed abbronzati...sto quiiiii
:lol:

Emmenomale che l'umore a qualcuno resta!
Ciao caro. E a presto.
:-D
cialtrone
 

Messaggioda ragnux » mer giu 14, 2006 15:36 pm

Quindi riassumo: vado a fare 10 piani, poi dico che al sasso cavallo sono tutte faciline e che non vale la pena, così mi risparmio di sbattere il grugno sulle altre ???

:D :D :D
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Messaggioda Topocane » mer giu 14, 2006 15:40 pm

ragnux ha scritto:Quindi riassumo: vado a fare 10 piani, poi dico che al sasso cavallo sono tutte faciline e che non vale la pena, così mi risparmio di sbattere il grugno sulle altre ???

:D :D :D


...vieni a fare la Oppio, così
staffa più, staffa meno...
vengo anche io! :mrgreen:

ahh...ovvio, nehh; tu la fai in libera!! :P
prima che quel cialtroman abbia da ridire!

8)
Topocane

ps, io della libera, me ne fotto! :lol:
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Messaggioda giudirel » mer giu 14, 2006 15:52 pm

Dico banalità (e banfo pure... tanto ormai la depressione senile del lobo frontale mi rende sin verguenza):

secondo me Cavallo Pazzo è decisamente più impegnativa di Dieci piani e non lontana da Ibis.
Poi io non sono superpurista e ho fatto un po' di resting ed in alto (sarà stato il dodicesimo tiro a occhio e croce) ho tirato uno chiodo su un passaggio dato di 6b (mi ricordo un cordino rosso) perhè nel complesso ero stramazzato: avevo pure dimenticato il magnesio ed era caldo, visto che era il 17 giugno del 1993...
Cosa dire ancora...
tanto di cappello agli apritori... vie così a chiodi normali non ne ho fatte molte... davvero difficile e sostenuta... per i primi 7 o 8 tiri sembra di scalare al nibbio e la ghisa sale inesorabile, soprattutto a un seghetta come me che di pannello non ne ha mai fatto e può fidarsi solo dei suoi piedini puzzoni in scarpette rese viscide dal sudorino...
Mi ricordo che sul penultimo tiro su un passaggio non stupidotto (soprattutto da stanchi...) c'era uno spit perchè era in comune con un'altra via e decisi di non clipparlo perchè mi sembrava più giusto così: credo l'unico rigurgito di purismo della mia carriera alpinistica di vigliacco con il pannolone...
Debbo fare una constatazione: maggio e giugno del '93 a leggere il mio carnet de course ho totalizzato 32 giorni a scalare di cui 12 in montagna (vie).
Ovviamente ero più allenato di adesso che in tutto maggio ho avuto quattro giorni liberi... ed in giugno per ora uno...
Non sono diventato solo più vecchio...
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Messaggioda piter » mer giu 14, 2006 16:38 pm

c***o, se anche io avessi avuto qualche rigurgito falesista e non avessi rinviato quel fix forse non sarei ancora del tutto integro; infatti stavo per fare il passo in questione quando mi si è frantumato l'appoggio necessario a fare il passo!!
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Messaggioda piter » mer giu 14, 2006 16:39 pm

ops, non avevo capito come funziona il quote.
Ciao
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Messaggioda giudirel » mer giu 14, 2006 23:30 pm

piter ha scritto:c***o, se anche io avessi avuto qualche rigurgito falesista e non avessi rinviato quel fix forse non sarei ancora del tutto integro; infatti stavo per fare il passo in questione quando mi si è frantumato l'appoggio necessario a fare il passo!!
Mai fare gli sboroni!


Dai perdonami!
Mi è successo una volta sola!
Per il resto triplo patello in lana di pecora tremebonda... mi assicuro anche alle chioccioline che camminano sulla roccia...
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Messaggioda carissimo » lun giu 19, 2006 17:12 pm

Tutte chiacchere e distintivo.. mi riferisco a un pò più sopra.. se non fossero esistiti i grandi..Comici..Cassin..Detassis..Maestri..il loro sesto grado comprendeva anche tirarli sti benedetti chiodi..la Comici alla Grande la danno seici se vogliamo vederla alla falesista, ma rimane pur sempre una via storica simbolo e difficile, un sesto grado classico..e basta con ste libere a tutti i costi..una via è una via..e non ci si cala una volta iniziata...non c'è mica la platea lì sotto..Alpinisti!!

..ecco mi sono sfogato...
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carissimo
 
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