dico doveva perche la meta non è stata raggiunta

I motivi sono 2, il traffico


quindi la storia riguarderà il seguente percorso:
Casera Stadal/Venal - Passo Valbona
Parto col dire che la seguente escursione è stata fatta in giornata, una vera tribolazione

Partenza da Urbino alle ore 5:00, tempo previsto di arrivo ore 9:00
se tutto andava bene!

ma purtroppo non ho considerato che era la prima Domenica di ferie per la maggior parte degli Italiani,

Viaggio tranquillo fino a Mestre dove però alla barriera autostradale ci troviamo 4 km. di coda



perdiamo un ora e mezza!

Uscita Belluno...3 km. di coda perdiamo un ulteriore ora!






Sta di fatto che arriviamo all'attacco del sentiero alle 11:30

e qui si comincia a dubitare seriamente alla possibilità di raggiungere la vetta

guardiamo in alto.....tutto coperto! ma come? il meteo aveva messo sole sole sole
va bè


alcune foto con spiegazione

da Pieve d'Alpago si raggiunge la fraz. Plòis da dove le indicazioni rifugi portano al rif Carota e al rif. Dolada
Arrivati al bivio dopo il rif.Carota continuare diritti su strada prima asfaltata e poi bianca fino ad un incrocio dove parcheggierete la macchina, non esiste parcheggio quindi fate meglio che potete

da qui seguire la carrareccia di sinistra dove trovate i vari segnavia, il vostro è il 965
seguiere la "strada" fino alla sua fine dove trovate una crocie sulla sinistra
da qui si volta a destra dove trovate un segnale bianco/rosso ignorate lo e guardate oltre, questo è quello che dovete cercare
una visuale piu ampia
da qui si comincia a salire il Venal di Montanes,cosa tuttaltro che facile




felci, erbe alte fino ai gomiti, terreno bagnato e scivoloso e poi per finire...ortica





dunque un consiglio...non andate con pantaloni corti!!!!!!!!!!!!
alcune foto per rendere l'idea
quella di prima era l'inizio del sentiero
dimenticavo....la salita è ripidissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
uscita dal bosco
siete arrivati alla Scalet Alta, di cui però non è rimasto piu niente
qui il segnavia 965 è ingannevole, seguite il 930 per alcuni metri e ritroverete subito il segnavia ben visibile su una pietra
d'ora in avanti camminerete tra un groviglio di massi ,pietre e prato fino ad arrivare al Col di Pietro dove troverete un altro segnavia
l'ambiente è bellissimo, a me sono rimaste impresse le roccie, erose dalgli elementi naturali come non avevo mai visto.
Molto bello!!
un piccolo sguardo indietro
adesso vedete da soli il secondo motivo della nostra rinuncia

nei pressi di passo Valbona una sorpresa


arrivati al Passo uno sguardo dall'altra parte...con i nostri "compagni"

gli ultimi dubbi sulla possibilita di salire al Col Nudo svaniscono poco dopo...il tempo stà peggiorando, sono già le 2 passate e per salire in vetta ci sono ancora 300m. di dislivello su un terreno che non conosciamo, avvolti dalla nebbia piu fitta.
Il segnavia segna 1:45 alla vetta, e avendo letto alcune relazioni so che la parte finale di cresta, tra cima Lastei e il Col Nudo è abbastanza esposta, quindi troppo rischiosa in queste condizioni e considerando che non conosciamo affatto il luogo...
la decisione?
Si torna indietro,è comunque stata una bella sgambata!!

sulla strada del ritorno ci fermiamo un attimo alla Croce...ma!!!!!!!!!!....è un monumento ai caduti.
Dunque onore ai nostri caduti!!!!!!!!!
Storia finita!
Ciaociao!!!
