Sfilare la corda

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Sfilare la corda

Messaggioda gug » mar nov 03, 2015 14:52 pm

Quando si cade, in scalata libera, è regola non scritta sfilare la corda e ripartire dal basso, anche se non si ha voglia, anche se si è più stanchi di prima, anche se tutti i “se” caricano la testa e la ragione: la forza di farlo è già un immenso premio.


Un brano di Fabio Palma che trovo sempre più vero: sfilare quella corda, dopo che hai affrontato fatiche e ansie per portarla in catena è l’ultima cosa che vorresti fare, una volta sceso, e sicuramente è una difficoltà maggiore di quelle della via salita. Eppure sono sempre più convinto che sia l’essenza della scalata, più ancora delle salite a vista: riprovare una via appena salita vuol dire non soltanto affrontare la fatica e le difficoltà, come in ogni altro sport, ma anche provare di nuovo le paure irrazionali del volo e quella dell’entrare in un territorio non conosciuto: vuol dire tornare a immergersi nelle proprie paure, appena si è riusciti ad uscirne.

Avevo conservato questo brano perché mi era molo piaciuto, e quando Domenica ho ricominciato ad allenarmi in falesia cercando di seguire il metodo suggerito da Jolly, e cioè quello di privilegiare un secondo giro su una via, piuttosto che provare un'altra, e mi è tornato in mente.
E voi: soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su? Vi arrendete al giro con la corda dall'alto? Ma soprattutto lo trovate utile?
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda mikesangui » mar nov 03, 2015 16:28 pm

io scalo peggio con al corda dall'alto che nella salita da primo... non so perchè.. ma mi deconcentra.
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda Eionedvx » mar nov 03, 2015 16:33 pm

A proposito di sfilare la corda, su pareti hanno scritto di un climber centrato in pieno cranio dalla corda sfilata. Cranio rotto e tanto sangue.
Ma come diavolo è possibile? Io mi son preso la corda sul caschetto, ma non mi sembrava una tonata così potente da spaccare un cranio... #-o
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda PIEDENERO » mar nov 03, 2015 16:39 pm

oltre alla forza d'animo ci vuole anche tanto allenamento e tanto tempo a disposizione...... e magari essere giovani.
sabato scorso ho fatto 6 tiri e mezzo dei quali 4 al mio limite. ho provato a rifare l'ultimo da due e a metà mi sono spento, annichilito.
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda grizzly » mar nov 03, 2015 16:54 pm

Sempre a la muerte fino a che le mani chiedon pietà e non riesci manco più ad alzare la birra media... il resto è trekking... :twisted: ...
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda gug » mar nov 03, 2015 17:11 pm

PIEDENERO ha scritto:oltre alla forza d'animo ci vuole anche tanto allenamento e tanto tempo a disposizione...... e magari essere giovani.
sabato scorso ho fatto 6 tiri e mezzo dei quali 4 al mio limite. ho provato a rifare l'ultimo da due e a metà mi sono spento, annichilito.


Quello che suggeriva Jolly, in un caso come il tuo, sarebbe quello di fare invece che quattro tiri diversi, ripetere due volte due tiri (ovviamente se non gli si è chiusi a vista).
Ma a voi pure pesa ripartire su un tiro al limite che si è appena portato in catena?
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda flavmeister » mar nov 03, 2015 17:20 pm

gug ha scritto:
Ma a voi pure pesa ripartire su un tiro al limite che si è appena portato in catena?


oh sì, tanto. :oops:
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda brando » mar nov 03, 2015 17:57 pm

gug ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:oltre alla forza d'animo ci vuole anche tanto allenamento e tanto tempo a disposizione...... e magari essere giovani.
sabato scorso ho fatto 6 tiri e mezzo dei quali 4 al mio limite. ho provato a rifare l'ultimo da due e a metà mi sono spento, annichilito.


Quello che suggeriva Jolly, in un caso come il tuo, sarebbe quello di fare invece che quattro tiri diversi, ripetere due volte due tiri (ovviamente se non gli si è chiusi a vista).
Ma a voi pure pesa ripartire su un tiro al limite che si è appena portato in catena?

a me più che altro scazza
ossia, se mi piacciono la linea e i movimenti allora forse in futuro potrò pensare di rifarci un giro, altrimenti dimenticatoio...
io arrampico per piacere, mica per la prestazione (sempre e cmq infima :lol: )

Eionedvx ha scritto:A proposito di sfilare la corda, su pareti hanno scritto di un climber centrato in pieno cranio dalla corda sfilata. Cranio rotto e tanto sangue.
Ma come diavolo è possibile? Io mi son preso la corda sul caschetto, ma non mi sembrava una tonata così potente da spaccare un cranio... #-o

mi pare assai improbabile
tempo fa a Toirano (tanto per dire i bei metri di tiro) mi sono tirato la corda in faccia :oops: e non ho nemmeno graffiato gli occhiali da sole, figuriamoci danni peggiori
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda Eionedvx » mar nov 03, 2015 18:03 pm

brando ha scritto:
Eionedvx ha scritto:A proposito di sfilare la corda, su pareti hanno scritto di un climber centrato in pieno cranio dalla corda sfilata. Cranio rotto e tanto sangue.
Ma come diavolo è possibile? Io mi son preso la corda sul caschetto, ma non mi sembrava una tonata così potente da spaccare un cranio... #-o

mi pare assai improbabile
tempo fa a Toirano (tanto per dire i bei metri di tiro) mi sono tirato la corda in faccia :oops: e non ho nemmeno graffiato gli occhiali da sole, figuriamoci danni peggiori


Ma c'era scritto proprio su PARETI...
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda brando » mar nov 03, 2015 18:08 pm

io opinavo [cit.] in base alla mia esperienza...

poi magari dipende dalla corda, se era una così ci credo :lol:
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda guido6677 » mar nov 03, 2015 18:14 pm

brando ha scritto:io opinavo [cit.] in base alla mia esperienza...

poi magari dipende dalla corda, se era una così ci credo :lol:
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:lol:

Forse era ripassata solo su un fisso in alto, a volte in quei casi, quando arriva giù dalla catena si sentono dell belle frustate...
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda Eionedvx » mar nov 03, 2015 18:15 pm

guido6677 ha scritto:
Forse era ripassata solo su un fisso in alto, a volte in quei casi, quando arriva giù dalla catena si sentono dell belle frustate...


Appunto, ma comunque mi pare troppo debole per sfondare un cranio... Mah.
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda brando » mar nov 03, 2015 19:38 pm

cranio fragile...

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Re: Sfilare la corda

Messaggioda Danilo » mar nov 03, 2015 19:48 pm

gug ha scritto:
Quando si cade, in scalata libera, è regola non scritta sfilare la corda e ripartire dal basso, anche se non si ha voglia, anche se si è più stanchi di prima, anche se tutti i “se” caricano la testa e la ragione: la forza di farlo è già un immenso premio.


Un brano di Fabio Palma che trovo sempre più vero: sfilare quella corda, dopo che hai affrontato fatiche e ansie per portarla in catena è l’ultima cosa che vorresti fare, una volta sceso, e sicuramente è una difficoltà maggiore di quelle della via salita. Eppure sono sempre più convinto che sia l’essenza della scalata, più ancora delle salite a vista: riprovare una via appena salita vuol dire non soltanto affrontare la fatica e le difficoltà, come in ogni altro sport, ma anche provare di nuovo le paure irrazionali del volo e quella dell’entrare in un territorio non conosciuto: vuol dire tornare a immergersi nelle proprie paure, appena si è riusciti ad uscirne.

Avevo conservato questo brano perché mi era molo piaciuto, e quando Domenica ho ricominciato ad allenarmi in falesia cercando di seguire il metodo suggerito da Jolly, e cioè quello di privilegiare un secondo giro su una via, piuttosto che provare un'altra, e mi è tornato in mente.
E voi: soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su? Vi arrendete al giro con la corda dall'alto? Ma soprattutto lo trovate utile?

ma di chi è il pensiero sopra virgolettato,sempre di palma :?:
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda scairanner » mar nov 03, 2015 19:57 pm

gug ha scritto:
Quando si cade, in scalata libera, è regola non scritta sfilare la corda e ripartire dal basso, anche se non si ha voglia, anche se si è più stanchi di prima, anche se tutti i “se” caricano la testa e la ragione: la forza di farlo è già un immenso premio.


Un brano di Fabio Palma che trovo sempre più vero: sfilare quella corda, dopo che hai affrontato fatiche e ansie per portarla in catena è l’ultima cosa che vorresti fare, una volta sceso, e sicuramente è una difficoltà maggiore di quelle della via salita. Eppure sono sempre più convinto che sia l’essenza della scalata, più ancora delle salite a vista: riprovare una via appena salita vuol dire non soltanto affrontare la fatica e le difficoltà, come in ogni altro sport, ma anche provare di nuovo le paure irrazionali del volo e quella dell’entrare in un territorio non conosciuto: vuol dire tornare a immergersi nelle proprie paure, appena si è riusciti ad uscirne.

Avevo conservato questo brano perché mi era molo piaciuto, e quando Domenica ho ricominciato ad allenarmi in falesia cercando di seguire il metodo suggerito da Jolly, e cioè quello di privilegiare un secondo giro su una via, piuttosto che provare un'altra, e mi è tornato in mente.
E voi: soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su? Vi arrendete al giro con la corda dall'alto? Ma soprattutto lo trovate utile?


credo che tu e Palma stiate parlando di due argomenti piuttosto diversi: nel primo caso si vuole evidenziare la lealtà del tentativo, nei confronti di uno sport che ha delle regole precise, nel tuo caso invece trovo che hai ancora lavoro da fare a livello interiore, se non hai ancora metabolizzato la paura del volo (evento che viene vissuto ovviamente in modo diverso da ognuno di noi), non potrai nemmeno dare il meglio di te, non riuscirai a concentrarti sul movimento successivo, ma il tuo cervello sarà sempre impegnato a prevedere soluzioni relative all'evitare una caduta, non ad arrampicare.
Ecco che allora un ulteriore tentativo per te diventa sofferenza e non godimento "soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su".
Pensaci.
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-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: Sfilare la corda

Messaggioda PIEDENERO » mar nov 03, 2015 21:12 pm

scairanner ha scritto:
gug ha scritto:
Quando si cade, in scalata libera, è regola non scritta sfilare la corda e ripartire dal basso, anche se non si ha voglia, anche se si è più stanchi di prima, anche se tutti i “se” caricano la testa e la ragione: la forza di farlo è già un immenso premio.


Un brano di Fabio Palma che trovo sempre più vero: sfilare quella corda, dopo che hai affrontato fatiche e ansie per portarla in catena è l’ultima cosa che vorresti fare, una volta sceso, e sicuramente è una difficoltà maggiore di quelle della via salita. Eppure sono sempre più convinto che sia l’essenza della scalata, più ancora delle salite a vista: riprovare una via appena salita vuol dire non soltanto affrontare la fatica e le difficoltà, come in ogni altro sport, ma anche provare di nuovo le paure irrazionali del volo e quella dell’entrare in un territorio non conosciuto: vuol dire tornare a immergersi nelle proprie paure, appena si è riusciti ad uscirne.

Avevo conservato questo brano perché mi era molo piaciuto, e quando Domenica ho ricominciato ad allenarmi in falesia cercando di seguire il metodo suggerito da Jolly, e cioè quello di privilegiare un secondo giro su una via, piuttosto che provare un'altra, e mi è tornato in mente.
E voi: soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su? Vi arrendete al giro con la corda dall'alto? Ma soprattutto lo trovate utile?


credo che tu e Palma stiate parlando di due argomenti piuttosto diversi: nel primo caso si vuole evidenziare la lealtà del tentativo, nei confronti di uno sport che ha delle regole precise, nel tuo caso invece trovo che hai ancora lavoro da fare a livello interiore, se non hai ancora metabolizzato la paura del volo (evento che viene vissuto ovviamente in modo diverso da ognuno di noi), non potrai nemmeno dare il meglio di te, non riuscirai a concentrarti sul movimento successivo, ma il tuo cervello sarà sempre impegnato a prevedere soluzioni relative all'evitare una caduta, non ad arrampicare.
Ecco che allora un ulteriore tentativo per te diventa sofferenza e non godimento "soffrite anche voi il pensiero, appena scesi di dover tornare su".
Pensaci.

Bravo scai. Se mi serve , e mi serve, uno psicoterapeuta della scalata ti interpello. Hai ben messo a fuoco la questione riguardante la paura del volo.
Forse gug intendeva anche la paura di riconfrontarsi con se stessi, di sbagliare, ma ce lo dirà lui.
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda gug » mar nov 03, 2015 23:03 pm

Io invece penso che Fabio aveva centrato proprio uno stato d'animo proprio dello scalatore in quella specialità che è la rotpunkt (o lavorato veloce).
Ci sono tante ansie che si sommano nella testa quando si affronta un tiro che non si conosce bene (e ce ne sono anche quando invece lo si conosce, ma sono diverse) e quando finalmente si è arrivati in catena, l'atteggiamento che verrebbe naturale sarebbe quello di passare a qualcos'altro, magari più facile, magari con la corda dall'alto o magari più conosciuto. Perché le scuse ci sarebbero tutte e le riassume bene Fabio: si è più stanchi, non c'è la voglia e così via.
La paura del volo è sicuramente una di quelle ansie, sicuramente molto impattante su vie che si conoscono poco e dove si è al limite, ma non è la sola: c'è anche la paura di sbagliare di nuovo, c'è quella di sentirsi non all'altezza e per questo insicuri.
Che Fabio al tempo di quel brano lo facesse su tiri di 7c e io, Sabato, su tiri di 6c+ e 7a non fa tanta differenza: la cosa che conta è quell'ansia e quella poca voglia di sfilare quella corda. Tra l'altro me l'hanno confessata anche amici che proprio grazie a questo tipo di confronto sono riusciti a migliorare molto. E qui arriviamo al passo di Jolly che sostiene proprio che questo tipo di allenamento sia quello più proficuo proprio perché permette di migliorare sia a livello mentale che a livello tecnico, perché comunque la seconda volta si scala più fluidi, anche se non lo si fa a memoria come nel superlavorato.
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda PIEDENERO » mar nov 03, 2015 23:21 pm

gug ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:oltre alla forza d'animo ci vuole anche tanto allenamento e tanto tempo a disposizione...... e magari essere giovani.
sabato scorso ho fatto 6 tiri e mezzo dei quali 4 al mio limite. ho provato a rifare l'ultimo da due e a metà mi sono spento, annichilito.


Quello che suggeriva Jolly, in un caso come il tuo, sarebbe quello di fare invece che quattro tiri diversi, ripetere due volte due tiri (ovviamente se non gli si è chiusi a vista).
Ma a voi pure pesa ripartire su un tiro al limite che si è appena portato in catena?

Scusa non ho visto il tuo quote.
Si mi pesa, ma ultimamente mi si sforzando di farlo, sabato infatti ho ripetuto due volte un tiro che speravo di chiudere. :cry:
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda guido6677 » mer nov 04, 2015 10:51 am

gug ha scritto:Io invece penso che Fabio aveva centrato proprio uno stato d'animo proprio dello scalatore in quella specialità che è la rotpunkt (o lavorato veloce).
Ci sono tante ansie che si sommano nella testa quando si affronta un tiro che non si conosce bene (e ce ne sono anche quando invece lo si conosce, ma sono diverse) e quando finalmente si è arrivati in catena, l'atteggiamento che verrebbe naturale sarebbe quello di passare a qualcos'altro, magari più facile, magari con la corda dall'alto o magari più conosciuto. Perché le scuse ci sarebbero tutte e le riassume bene Fabio: si è più stanchi, non c'è la voglia e così via.
La paura del volo è sicuramente una di quelle ansie, sicuramente molto impattante su vie che si conoscono poco e dove si è al limite, ma non è la sola: c'è anche la paura di sbagliare di nuovo, c'è quella di sentirsi non all'altezza e per questo insicuri.
Che Fabio al tempo di quel brano lo facesse su tiri di 7c e io, Sabato, su tiri di 6c+ e 7a non fa tanta differenza: la cosa che conta è quell'ansia e quella poca voglia di sfilare quella corda. Tra l'altro me l'hanno confessata anche amici che proprio grazie a questo tipo di confronto sono riusciti a migliorare molto. E qui arriviamo al passo di Jolly che sostiene proprio che questo tipo di allenamento sia quello più proficuo proprio perché permette di migliorare sia a livello mentale che a livello tecnico, perché comunque la seconda volta si scala più fluidi, anche se non lo si fa a memoria come nel superlavorato.


Si, anche secondo me la paura del volo c'entra poco o nulla, per me è l'ansia di sapere che ti devi spremere come un limone, forse ancora di più che nel primo giro in cui, a volte, il fatto di essere a vista diventa quasi una scusa. Però sfilarla è bello! Tranne quando al secondo chiodo capisci che era meglio avere smontato tutto prima... :lol:
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Re: Sfilare la corda

Messaggioda sö drèc » mer nov 04, 2015 11:09 am

guido6677 ha scritto:secondo me la paura del volo c'entra poco o nulla, per me è l'ansia di sapere che ti devi spremere come un limone,



Sottoscrivo , è così anche per me, meglio non potrei descriverlo...... =D>

ansia o meglio non voglia che mi segue anche nei tiri più che lavorati, magari al venerdi sera sul divano, mentre penso al tiro che dovrò fare il giorno dopo.... :mrgreen:
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