che se la fai veloce non cadi? invece se la fai lento cadi?
che ti devi muovere di qua e di là?
no, davvero, secondo voi che significa?
non tenetemi con questo dubbio

da Gianbo » mer lug 12, 2006 20:03 pm
da MarcoS » mer lug 12, 2006 20:34 pm
da Mago del gelato » mer lug 12, 2006 20:35 pm
Gianbo ha scritto:
che se la fai veloce non cadi? invece se la fai lento cadi?
da Mr.Mojo » mer lug 12, 2006 20:40 pm
da Gianbo » gio lug 13, 2006 11:56 am
da Francesco A. » gio lug 13, 2006 12:46 pm
da choco » gio lug 13, 2006 12:54 pm
Francesco A. ha scritto:personalmente evito tutto ciò che ha a che vedere con la parola PLACCA....
da smaz » gio lug 13, 2006 15:45 pm
da sax » gio lug 13, 2006 20:18 pm
da quilodicoequilonego » ven lug 14, 2006 9:41 am
da ghisino » dom lug 16, 2006 18:57 pm
Gianbo ha scritto:ma secondo voi, esattamente, che c***o vuol dire "placca di movimento"?
da Gianbo » lun lug 17, 2006 15:47 pm
da yinyang » lun lug 17, 2006 16:08 pm
da Wagoo » lun lug 17, 2006 16:12 pm
da red » lun lug 17, 2006 16:18 pm
da smaz » lun lug 17, 2006 16:23 pm
red ha scritto:Concordo con Wagoo,
sono i tiri che più aiutano a crescere perchè obbligano a ragionare e a valutare dei passaggi meno immediati.
E soprattutto non richiedono braccia enormi![]()
più placche per tutti
da Mago del gelato » lun lug 17, 2006 18:10 pm
Gianbo ha scritto:quindi, dicesi placca di movimento: "placca con singoli non probitivi che presenta passaggi da concatenare con buona capacità di lettura / intelligenza motoria"
da smilzo » mar lug 18, 2006 17:22 pm
da Mago del gelato » mar lug 18, 2006 19:38 pm
smilzo ha scritto:Un pessimo luogo comune vuole che la "placca" sia qualcosa dove bisogna saper davvero arrampicare, mentre sullo "strapiombo" vanno su tutti, purché abbiano due bei bicipiti.
Un altro luogo comune è: se non sei allenato, meglio andare sulle placche.
Un altro luogo comune è: quelli davvero forti, lo sono perché sanno arrampicare bene sulle placche... (quest'ultima cazzata pensavo si fosse estinta già sul finire degli anni '80, ma vedo che riciccia).
Forse è meglio parlare di stili diversi. Ogni tipo di roccia, e direi quasi ogni falesia, ha la sua tecnica particolare. Una placca appoggiata, o "di movimento", può sembrare banale e non richiedere quasi fatica a chi conosca bene la via o sia pratico del posto, mentre sembrerà allucinante a uno abituato a tirare su placche strapiombanti, con buchi netti e tacche.
La tanto decantata (qui sul forum) intelligenza motoria, spesso viene confusa col sapersi fidare, da capocordata, di caricare un piede su uno svasetto, e farlo senza perdere l'equilibrio. Direi: assai più un problema di forza della gamba (e del polpaccio) che non di "intelligenza". Quella serve pure su strapiombo: per capire come impugnare una "cannelure", quando è il caso e quando no di agganciare un tallone, quanti minuti restare a un punto di riposo, ecc. ecc.
Ciao.
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