Placca di movimento

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Gianbo » mer lug 12, 2006 20:03 pm

ma secondo voi, esattamente, che c***o vuol dire "placca di movimento"?

che se la fai veloce non cadi? invece se la fai lento cadi?
che ti devi muovere di qua e di là?

no, davvero, secondo voi che significa?
non tenetemi con questo dubbio :roll:
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Messaggioda MarcoS » mer lug 12, 2006 20:34 pm

se lo chiedi vuol dire che non ti "muovi".... 8)

:P
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Messaggioda Mago del gelato » mer lug 12, 2006 20:35 pm

Gianbo ha scritto:
che se la fai veloce non cadi? invece se la fai lento cadi?


La cosa non è certo priva di senso, anche se non so se sia l'esatta spiegazione. Io invece non capisco mai quando si dice "esposto" cosa si intende, visto che ha un po' di significati diversi...
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Messaggioda Mr.Mojo » mer lug 12, 2006 20:40 pm

per me placca di movimento, potrebbe riferirsi a: nn sbagliare i movimento...sii delicato...una roba del genere...




esposto invece è +facile da interpretare...esposto...che sei fuori...stai sulla verticale...magari su uno spigolo...aereo...


IMHO... :wink:
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Messaggioda Gianbo » gio lug 13, 2006 11:56 am

"esposto" secondo me può avere due significati:
1) molta aria sotto (vertigine), nel caso di traversi, spigoli, ecc.
2) chiodato di merda (di solito è scritto "expo!")

su "placca di movimento" il dubbio permane...
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Messaggioda Francesco A. » gio lug 13, 2006 12:46 pm

personalmente evito tutto ciò che ha a che vedere con la parola PLACCA.... :D
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Messaggioda choco » gio lug 13, 2006 12:54 pm

Francesco A. ha scritto:personalmente evito tutto ciò che ha a che vedere con la parola PLACCA.... :D



io veramente avrei un'amica dentista stragnocchissima e disponibile da presentarti.....
:roll:
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Messaggioda smaz » gio lug 13, 2006 15:45 pm

In genere le "placche di movimento" richiedono spostamenti laterali, o cmq. movimenti particolari... se ci vai su dritto senza ragionare e senza movimenti studiati, difficilmente passi.
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Messaggioda sax » gio lug 13, 2006 20:18 pm

Io penso che riguardi il solito discorso dell'"intelligenza motoria"......

Cioe' il saper interpretare il concatenamento dei movimenti, ancor prima di salire........

Altrimenti.......vieni giu'!...... :lol:
MEJO PUZZA? DE VI? CHE D?OLIO SANTO!

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Messaggioda quilodicoequilonego » ven lug 14, 2006 9:41 am

+/- è il contrario di 'ciàpa e tira' :mrgreen:
enzo
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VIA TUTTTTTT
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Messaggioda ghisino » dom lug 16, 2006 18:57 pm

Gianbo ha scritto:ma secondo voi, esattamente, che c***o vuol dire "placca di movimento"?


Vuol dire rispetto al grado proposto sui singoli duri hai appigli e appoggi abbastanza buoni (ad esempio un 6c appena appoggiato tutto su tacche da 1-2 cm), ma se li metti insieme "a casaccio" non ne esci più, o comunque fai il triplo della fatica


esempi di situazioni tipiche:
-placca appena abbattuta, mano-piede su tacca abbastanza buona seguito da ristabilimento e allungo in equilibrio alla presa "utile" successiva, che dista un bel metro e mezzo.

-stressa placca, movimento obbligato in laterale su un appiglio verticale neanche troppo evidente

-mano in spinta sul palmo per spostare un piede
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Messaggioda Gianbo » lun lug 17, 2006 15:47 pm

quindi, dicesi placca di movimento: "placca con singoli non probitivi che presenta passaggi da concatenare con buona capacità di lettura / intelligenza motoria"

mmmh... intelligenza motoria è la cosa che più mi preoccupa :?

cmq mi sembra ragionevole come definizione
ora che l'ho compresa la evito :D
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Messaggioda yinyang » lun lug 17, 2006 16:08 pm

la placca di movimento è la mia preferita! :D

ottima definizione gianbo!
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Messaggioda Wagoo » lun lug 17, 2006 16:12 pm

Io li trovo tra i tiri più interessanti perchè se non "studi" la roccia e i movimenti che ne conseguono,non passi. Sono ottimi per sviluppare l'intelligenza motoria e crescere il livello tecnico.
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Messaggioda red » lun lug 17, 2006 16:18 pm

Concordo con Wagoo,

sono i tiri che più aiutano a crescere perchè obbligano a ragionare e a valutare dei passaggi meno immediati.
E soprattutto non richiedono braccia enormi :twisted:

più placche per tutti 8)
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Messaggioda smaz » lun lug 17, 2006 16:23 pm

red ha scritto:Concordo con Wagoo,

sono i tiri che più aiutano a crescere perchè obbligano a ragionare e a valutare dei passaggi meno immediati.
E soprattutto non richiedono braccia enormi :twisted:

più placche per tutti 8)


Vero...
però poi quando ti ritrovi su uno strapiombo e sei fuori forma... :cry:
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Messaggioda AngeloMilano » lun lug 17, 2006 17:52 pm

:lol: strapiombi. i miei nemici più acerrimi! :lol:
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Messaggioda Mago del gelato » lun lug 17, 2006 18:10 pm

Gianbo ha scritto:quindi, dicesi placca di movimento: "placca con singoli non probitivi che presenta passaggi da concatenare con buona capacità di lettura / intelligenza motoria"


Bè i singoli possono anche essere proibitivi...
Un tiro di movimento è il contrario di quelle vie che sembrano scale a pioli (per quanto piccoli siano gli appigli) e necessitano contrariamente a queste di tanti piccoli spostamenti poco evidenti magari con passi in semiaderenza per muoversi ad esempio di un solo metro verso l'alto.
Il buon vecchio Mariacher descriveva così i muri della swing area ad Arco, alcune tra le storiche placche di movimento per eccellenza:
"Erano movimenti in serie che non si potevano interrompere, le dita che stavano per scappare... con la forza puoi compensare molto, ma devi lo stesso saper usare i piedi. Erano vie strane, c'erano da mettere bene i piedi in aderenza, lavorare d'equilibrio, i movimenti erano poco evidenti. Non usi il bicipite, servono le dita, i piedi e la concentrazione"
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Messaggioda smilzo » mar lug 18, 2006 17:22 pm

Un pessimo luogo comune vuole che la "placca" sia qualcosa dove bisogna saper davvero arrampicare, mentre sullo "strapiombo" vanno su tutti, purché abbiano due bei bicipiti.

Un altro luogo comune è: se non sei allenato, meglio andare sulle placche.

Un altro luogo comune è: quelli davvero forti, lo sono perché sanno arrampicare bene sulle placche... (quest'ultima cazzata pensavo si fosse estinta già sul finire degli anni '80, ma vedo che riciccia).

Forse è meglio parlare di stili diversi. Ogni tipo di roccia, e direi quasi ogni falesia, ha la sua tecnica particolare. Una placca appoggiata, o "di movimento", può sembrare banale e non richiedere quasi fatica a chi conosca bene la via o sia pratico del posto, mentre sembrerà allucinante a uno abituato a tirare su placche strapiombanti, con buchi netti e tacche.
La tanto decantata (qui sul forum) intelligenza motoria, spesso viene confusa col sapersi fidare, da capocordata, di caricare un piede su uno svasetto, e farlo senza perdere l'equilibrio. Direi: assai più un problema di forza della gamba (e del polpaccio) che non di "intelligenza". Quella serve pure su strapiombo: per capire come impugnare una "cannelure", quando è il caso e quando no di agganciare un tallone, quanti minuti restare a un punto di riposo, ecc. ecc.

Ciao.
Chi troppo bara nulla stringe.
(F.A.)
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Messaggioda Mago del gelato » mar lug 18, 2006 19:38 pm

smilzo ha scritto:Un pessimo luogo comune vuole che la "placca" sia qualcosa dove bisogna saper davvero arrampicare, mentre sullo "strapiombo" vanno su tutti, purché abbiano due bei bicipiti.

Un altro luogo comune è: se non sei allenato, meglio andare sulle placche.

Un altro luogo comune è: quelli davvero forti, lo sono perché sanno arrampicare bene sulle placche... (quest'ultima cazzata pensavo si fosse estinta già sul finire degli anni '80, ma vedo che riciccia).

Forse è meglio parlare di stili diversi. Ogni tipo di roccia, e direi quasi ogni falesia, ha la sua tecnica particolare. Una placca appoggiata, o "di movimento", può sembrare banale e non richiedere quasi fatica a chi conosca bene la via o sia pratico del posto, mentre sembrerà allucinante a uno abituato a tirare su placche strapiombanti, con buchi netti e tacche.
La tanto decantata (qui sul forum) intelligenza motoria, spesso viene confusa col sapersi fidare, da capocordata, di caricare un piede su uno svasetto, e farlo senza perdere l'equilibrio. Direi: assai più un problema di forza della gamba (e del polpaccio) che non di "intelligenza". Quella serve pure su strapiombo: per capire come impugnare una "cannelure", quando è il caso e quando no di agganciare un tallone, quanti minuti restare a un punto di riposo, ecc. ecc.

Ciao.


Sono d'accordo. Se il riferimento era alle "scale a pioli" da me citate non mi riferivo agli strapiombi in particolare.
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