maxkalzone ha scritto:VYGER ha scritto:gug ha scritto:Che mi dite invece del famoso traverso di Polimagò, che non ha mai fatto?
Se lo si inizia nel punto giusto, è una passeggiata. Tre vene in orizzontale che si incrociano con appoggi generosi per mani e piedi.
Non è aderenza melliana.
Un passaggio un po' più delicato solo in uscita, a prendere la lama di Luna Nascente.
Guai a sbagliare, però, magari iniziando la traversata troppo bassi, come capita a molti a motivo della relazione imprecisa della guida di Miotti e Rampikino.
c***o... sarà anche facile ma che cagotto!!!
Niente in confronto allo squarao che ha colpito il mio collega che, avendo iniziato a traversare una decina di m. sotto le vene di cui al mio thread, si è ritrovato ad arrampicare su placca con difficoltà di VII (aderenza "Val di Mello" 100%) con l'ultima protezione cattiva 8/10 m. sotto e la prospettiva - in caso di volo - di andare a schiantarsi in pendolo sul diedro della prima parte del tiro.
Il buon RS - il mio collega, solo sporadico lettore del forum - stava quasi raggiungendo le fantomatiche vene dopo aver superato l'impressionante muro sottostante, quando io gli ho gridato: "Corda finita!".
E lui è diligentemente tornato indietro arrampicando a ritroso sul muro appena salito (VII "al contrario", insomma) e tornando sulla fessura "giusta". 1 ora circa di pura paura.
Posso garantirti che - per me, che ho tirato il traverso di V da primo, e quindi con il passo delicato a 20 m. dall'ultima protezione - è stata una passeggiata in confronto all'esperienza psichedelica vissuta da RS.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot