da Mame » mar dic 19, 2006 12:44 pm
Ce ne sono tante, ma sicuramente quella che ricordo più volentieri è la cresta ESE al Monte Disgrazia. Non è certamente la più difficile o impegnativa che abbia fatto ma mi è rimasta nel cuore per tanti motivi:
- il gruppo del Disgrazia è dove ho cominciato e quindi ci sono un pò affezionato;
- è stata forse una delle prime salite lunghe e impegnative e quindi di grande soddisfazione alla fine;
- eravamo tre sbarbatelli quasi alle prime armi ed era per noi una sfida;
- l'ambiente è eccezionale: è una cresta molto lunga e varia di ghiaccio e roccia dove è raro trovare qualche cordata. Siamo rimasti soli tutti il giorno e ce la siamo digerita partendo dal Rif. Porro: sono quasi 2000 m di dislivello (tenuto conto dei sali e scendi) e uno sviluppo complessivo infinito;
- l'arrivo in vetta è stato un momento magico, all'approssimarsi del tramonto quando tutto intorno vi erano solo ombre. E sulla cima, come da programma, abbiamo dormito nel Bivacco Rauzi: è stata una notte indimenticabile;
-il risveglio baciati dal sole della mattina e dallo stupore delle cordate che salivano dalla normale e si trovavano davanti noi tre;
- il ritorno lungo la normale, la risalita al rif. Desio e il rientro a hiareggio: un'altra bella mazzata per chiudere degnamente l'"impresa", poi suggellata da generose libagioni al rif. Porro dove il mitico Livio Lenatti ci aspettava.
Insomma: non è solo per la salita in sè stessa ma per tutto ciò che ci sta attorno.
Ciao
"any escape might help to smoothe the unattractive truth" - Neil Peart (Rush)