Valutare un tiro da secondo

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Valutare un tiro da secondo

Messaggioda Gigi64 » mar feb 12, 2008 2:14 am

Voglio condividere con voi un mio dubbio, dunque, io arrampico sia da primo che da secondo, diciamo che mediamente circa 3/4 della mia arrampicata è da primo, un quarto circa da secondo, poi dipende dalle uscite, ma la mia media è quella...

A volte posso cercare di valutare un tiro anche da secondo, questo perchè arrampico molto da primo, perciò oltre alle difficoltà oggettive della roccia, vedo magari dove c'è un lungo run out, dove magari il moschettonaggio è difficoltoso per una posizione precaria, dove è meglio non cadere, magari per un ostacolo, una cengia, l'essere troppo vicino a terra, ecc, ecc, tutti fattori che possono alzare la difficoltà della scalata, ma mi chiedo se uno che arrampica sempre da secondo, mai da primo, come può cogliere queste difficoltà e controbattere una tua valutazione che invece la dai avendo fatto il tiro da primo o almeno con la consapevolezza delle difficoltà dell'andare da primo...

Cosa ne pensate?

PS: preciso che la questione non vuole essere una considerazione negativa nei confronti di coloro che arrampicano sempre da secondi, ognuno è giusto che faccia quello che vuole e che si sente di fare, è solo una risposta ad una mia perplessità, magari da parte di gente che arrampica da più tempo di me (nonostante i 40 sono passati da un pezzo chi già mi conosce sa che non arrampico da moltissimo tempo) e ha perciò più esperienza...
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Messaggioda Andreino » mar feb 12, 2008 10:34 am

Infatti la penso come te.
Chi sale sempre da secondo non può rendersi conto di tutte le componenti che concorrono a definire la difficoltà di un tiro o di una via, secondo me.
Io in genere scalo con un compagno con cui mi alterno regolarmente al "comando" della cordata; a volte scalo su vie con tiri più duri, al mio limite estremo o anche un pochino oltre, e mando avanti mio fratello, per cui penso di poter vedere le cose da entrambi i punti di vista :wink:
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Messaggioda c.caio » mar feb 12, 2008 10:37 am

... certo che voi di quella zona in quanto a seghe mentali siete proprio avanti eh?
:D :D :D :D
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Messaggioda cinetica » mar feb 12, 2008 13:11 pm

c.caio ha scritto:... certo che voi di quella zona in quanto a seghe mentali siete proprio avanti eh?
:D :D :D :D


8)

chi va solo da secondo è una pippa :P :P :P
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Messaggioda Roberto » mar feb 12, 2008 13:16 pm

Direi che è l' opposto.
Da secondi si può valutare meglio la difficoltà pura di un tiro, appunto perché non si è fuorviati da impressioni estranee, come appunto la distanza delle protezioni.
Il grado non lo fa la chiodatura.

Ovvio che, se invece si parla di montagna, il discorso cambia.
Anche se la chiodatura non fa il grado neppure in alpinismo, la valutazione complessiva ne deve rendere conto e quindi, l' eventuale pericolosità è da considerare. Resta però fermo che il grado di difficoltà pura dei passaggi, è avulso dalla pericolosità.
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Messaggioda Gigi64 » mar feb 12, 2008 13:31 pm

c.caio ha scritto:... certo che voi di quella zona in quanto a seghe mentali siete proprio avanti eh?
:D :D :D :D


Caio, è un periodo che non trombo, permetti che trovo altri modi per impegnare il tempo???!!! :P :D :mrgreen:

PS: dovrebbe essere venuto a trovarti Abrax e consorte il weekend passato, guarda che uno dei weekend a venire facciamo un bel gruppone e ti veniamo a trovare, io sono una pippa ad arrampicare, ma mi hanno detto che a Traversella c'è sempre un sacco di gnocca, almeno la smetto di farmi le pippe... mentali!!! :D :D :D
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Messaggioda Gigi64 » mar feb 12, 2008 13:36 pm

Andreino ha scritto:Infatti la penso come te.
Chi sale sempre da secondo non può rendersi conto di tutte le componenti che concorrono a definire la difficoltà di un tiro o di una via, secondo me.
Io in genere scalo con un compagno con cui mi alterno regolarmente al "comando" della cordata; a volte scalo su vie con tiri più duri, al mio limite estremo o anche un pochino oltre, e mando avanti mio fratello, per cui penso di poter vedere le cose da entrambi i punti di vista :wink:


...e io in effetti sono come te, nel senso che in percentuali diverse ma scalo sia da primo che da secondo, però se devo essere sincero da secondo non ho minimamente quella pressione psicologica (leggesi anche "coniglite acuta"!!! :D ) che mi rende più difficili certi passaggi, anche se a volte mi sembra di riuscire meglio a scalare da primo che da secondo... (c'era anche un vecchio topic sull'argomento, mi pare di Scott...)
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Messaggioda Gigi64 » mar feb 12, 2008 13:37 pm

cinetica ha scritto:
c.caio ha scritto:... certo che voi di quella zona in quanto a seghe mentali siete proprio avanti eh?
:D :D :D :D


8)

chi va solo da secondo è una pippa :P :P :P


:D :D :D
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Messaggioda Gigi64 » mar feb 12, 2008 13:56 pm

Roberto ha scritto:Direi che è l' opposto.
Da secondi si può valutare meglio la difficoltà pura di un tiro, appunto perché non si è fuorviati da impressioni estranee, come appunto la distanza delle protezioni.
Il grado non lo fa la chiodatura.

Ovvio che, se invece si parla di montagna, il discorso cambia.
Anche se la chiodatura non fa il grado neppure in alpinismo, la valutazione complessiva ne deve rendere conto e quindi, l' eventuale pericolosità è da considerare. Resta però fermo che il grado di difficoltà pura dei passaggi, è avulso dalla pericolosità.


In effetti Roberto quando scrivi è uno dei motivi principali per cui ho esposto questa mia perplessità al giudizio di altri, molti più esperti di me, come nel tuo caso, anch'io penso che la difficoltà oggettiva di un tiro dovrebbe essere data dalla conformazione della roccia in rapporto all'abilità di chi scala, il resto è solo psicologia, però non si può negare che questa influisca sulla prestazione, non so quanti riescono a scacciare del tutto la paura al punto da riuscire indifferentemente a scalare nello stesso modo in un passaggio al limite delle proprie difficoltà, dove la possibilità della caduta è più concreta, se questo passaggio è chiodato corto o lungo, se magari la chiodatura non è il massimo per la sicurezza (possibilità di impattare contro qualcosa cadendo), se ci si accorge che le rinviate sono fatte in punti piuttosto precari (aggiungendo magari i fattori precedenti)...

Vedo sintomi chiari di queste paure anche in gente che scala da molto tempo, non solo in me stesso, e che scala bene, poi molti che ti dicono che non hanno minimamente paura quando invece vedi che ce l'hanno, ma questa è un'altra questione... (ma... perchè non ammetterlo?!)

Comunque, so che in un concetto freddo e pragmatico del considerare l'arrampicare come se fossimo sempre senza corda questi fattori non dovrebbero influire sulla qualità dell'arrampicata, però nella maggior parte dei casi vedo che influiscono, e non poco, perciò non capisco se è il caso di non tenerne conto o tenerne (almeno in parte) conto in una reale (e umana!) valutazione della difficoltà di un tiro, non so se mi sono spiegato...
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Messaggioda al » mar feb 12, 2008 16:01 pm

Roberto ha scritto:Il grado non lo fa la chiodatura.

E' vero.
Ma se devi chiodare viaggi sotto di almeno due gradi.
Naturalmente parlo per me.
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Messaggioda giorgiolx » mar feb 12, 2008 16:55 pm

al ha scritto:
Roberto ha scritto:Il grado non lo fa la chiodatura.

E' vero.
Ma se devi chiodare viaggi sotto di almeno due gradi.
Naturalmente parlo per me.


beh....perchè non pianti una fila di spit, se hai paura dj chiodare?
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda Fokozzone » mar feb 12, 2008 18:14 pm

Paradossalmente, per gradare un tiro da secondo, ci vuole uno scalatore che vada molto da secondo. Uno che va sempre da primo, quella volta che fa il secondo, inevitabilmente arrampica più rilassato , fa meno fatica e sottograda. Uno che va parecchio da secondo invece ha gli elementi di paragone per dare una gradazione più attendibile.
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Messaggioda al » mer feb 13, 2008 10:20 am

giorgiolx ha scritto:
al ha scritto:
Roberto ha scritto:Il grado non lo fa la chiodatura.

E' vero.
Ma se devi chiodare viaggi sotto di almeno due gradi.
Naturalmente parlo per me.


beh....perchè non pianti una fila di spit, se hai paura dj chiodare?


a) perchè sono un tipo educato, mi piace lasciare le cose come le ho trovate.
b) Perchè vie spittate c'è ne sono già troppe
c) Perchè lo spit facilita l'arrampicata ma ammazza la scalata
d) io non ho paura di chiodare, ho solo paura di darmi una martellata sulle dita
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Messaggioda vecioalpin » mer feb 13, 2008 10:55 am

Gigi64 ha scritto:....... ma mi hanno detto che a Traversella c'è sempre un sacco di gnocca..... :D :D :D


8O 8O 8O 8O forse una volta.... poi Caio le ha fatte scappare tutte :cry: :cry:
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Messaggioda giorgiolx » mer feb 13, 2008 11:02 am

al ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
al ha scritto:
Roberto ha scritto:Il grado non lo fa la chiodatura.

E' vero.
Ma se devi chiodare viaggi sotto di almeno due gradi.
Naturalmente parlo per me.


beh....perchè non pianti una fila di spit, se hai paura dj chiodare?




al ha scritto:a) perchè sono un tipo educato, mi piace lasciare le cose come le ho trovate.

ma appunto...vuoi mettere la pulizia e l'ordine che ti trovi dopo aver piantato una fila di spit?
vuoi mettere...niente più chiodi che a forza di mettere e togliere allargano e sformano le fessure?

al ha scritto:b) Perchè vie spittate c'è ne sono già troppe


ma dai...sono il futuro...chi se tu per fermare il futuro?
al ha scritto:c) Perchè lo spit facilita l'arrampicata ma ammazza la scalata


beh...questa sta bene sul calendario di frate indovino!!!
al ha scritto:d) io non ho paura di chiodare, ho solo paura di darmi una martellata sulle dita


bravo, appunto, con il trapano non ti tiri le martellate sulle dita...altro problema in meno...


Però ricorda! dopo aver bucato con il trapano devi passare con l'aspirapolvere per raccogliere anche la polvere prodotta...altrimenti non sei educato.
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Messaggioda marcov » mer feb 13, 2008 11:16 am

Roberto ha scritto:Direi che è l' opposto.
Da secondi si può valutare meglio la difficoltà pura di un tiro, appunto perché non si è fuorviati da impressioni estranee, come appunto la distanza delle protezioni.
Il grado non lo fa la chiodatura.

Ovvio che, se invece si parla di montagna, il discorso cambia.
Anche se la chiodatura non fa il grado neppure in alpinismo, la valutazione complessiva ne deve rendere conto e quindi, l' eventuale pericolosità è da considerare. Resta però fermo che il grado di difficoltà pura dei passaggi, è avulso dalla pericolosità.


Si pero resta il fatto che una via se salita da primo è oggettivamente piu' difficile perchè devi passare la corda nei moschettoni. Quindi richiede piu' energia, qualche bloccaggio in piu', mentre colla corda dall'alto puoi fare tutta la sequenza senza fare neanche un bloccaggio.
Infatti sono rimasto molto stupito dal vadere il video di "the fly" (9a) in cui si dava per buona la salita, ma i primi due moschettoni erano già passati.

mv
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Messaggioda al » mer feb 13, 2008 11:21 am

giorgiolx ha scritto:
vuoi mettere...niente più chiodi che a forza di mettere e togliere allargano e sformano le fessure?


Non c'è pericolo che qualcuno vada a perdere tempo dove ho tolto i chiodi che ho messo

giorgiolx ha scritto:
al ha scritto:b) Perchè vie spittate c'è ne sono già troppe


ma dai...sono il futuro...chi se tu per fermare il futuro?



Io non vado a spittare tu puoi fare cosa vuoi

al ha scritto:c) Perchè lo spit facilita l'arrampicata ma ammazza la scalata

beh...questa sta bene sul calendario di frate indovino!!! [/quote]

Vedo che sei un tipo religioso
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Messaggioda giorgiolx » mer feb 13, 2008 11:51 am

al ha scritto:Vedo che sei un tipo religioso


e si...faccio parte dell'ACR
Associazione Cattolica Rocciatori...una specie di CAI ma religioso...in pratica dopo un volo di 5 metri, invece di bestemmiare come tutti, noi preghiamo [-o< !!!
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Messaggioda federicopiazzon » mer feb 13, 2008 11:59 am

Roberto ha scritto:Direi che è l' opposto.
Da secondi si può valutare meglio la difficoltà pura di un tiro, appunto perché non si è fuorviati da impressioni estranee, come appunto la distanza delle protezioni.
Il grado non lo fa la chiodatura.

Ovvio che, se invece si parla di montagna, il discorso cambia.
Anche se la chiodatura non fa il grado neppure in alpinismo, la valutazione complessiva ne deve rendere conto e quindi, l' eventuale pericolosità è da considerare. Resta però fermo che il grado di difficoltà pura dei passaggi, è avulso dalla pericolosità.


mah Roberto..
sono d'accordo in parte con ciò che dici, sopratutto con chiodature che lasciano un po' di obbligatorio...ma i rinviaggi???
anche se teoricamente non dovrebbe essere così spesso fanno grado!!

non è facile..
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
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Messaggioda al » mer feb 13, 2008 12:04 pm

giorgiolx ha scritto:
al ha scritto:Vedo che sei un tipo religioso

e si...faccio parte dell'ACR
Associazione Cattolica Rocciatori...una specie di CAI ma religioso...in pratica dopo un volo di 5 metri, invece di bestemmiare come tutti, noi preghiamo [-o< !!!

bhe, se fai voli di cinque metri dovresti o imparare a scalare o spittare più corto.
Oppure, per rimanere in tema, procurarti un paio di ali :smt059
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