Perdere la testa... scalando

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Perdere la testa... scalando

Messaggioda Gigi64 » mer giu 11, 2008 15:07 pm

Questo argomento è piuttosto inerente a quanto si discute nel topic sul primo tiro.

Lo spunto mi è venuto ieri, avendo il pomeriggio libero, sono riuscito ad andare a scalare con un amico. La manna in questo periodo di meteo pessimo!!! :)

Mentre facevo sicura vedevo questo amico che su di un tiro per lui impegnativo ma non troppo stava scalando bene, molto fluido, un buon ritmo, lento ma continuo, buona gestione del baricentro, ecc, ecc...
Ad un certo punto arriva ad un tettino, piccolo, ma forse non troppo intuibile, vedo che cerca una linea di salita differente da quella da me scelta quando è stato il mio turno, ma lui ha anche un'altra morfologia. Però... inizia a non trovare appigli e appoggi, ad un certo punto va quasi su di una via di fianco, poi se ne rende conto e torna indietro, insomma, ravana parecchio su quel passaggio...
Alla fine passa, però sopra, dove il tiro ri-perde leggermente di difficoltà (sino all'uscita, che è la parte più impegnativa), la qualità della sua scalata era cambiata, in peggio!
Tribula molto anche nell'uscita (che già conosceva) e scende sfinito...

Ora, da riflessioni su molti casi che ho visto, e anche su me stesso, al di là delle rispettive capacità e dei gradi in questione, questa cosa l'ho notata piuttosto spesso.
E' come se il cervello andasse in tilt, in più perdendo capacità a livello di tanti fattori importanti per la scalata, quali coordinazione, equilibrio, lettura della roccia, ecc, ecc, aumenta magari anche la paura, e il tutto fa stancare molto di più fisicamente. Un circolo vizioso...

Se questa situazione capita all'inizio della giornata, sul primo tiro, può addirittura compromettere l'intera giornata!

Mi piacerebbe sapere se avete notato anche voi questa cosa, e discutere assieme di strategie per uscirne, in modo da non bruciarsi il resto della giornata se magari c'è ancora del tempo per scalare.

Proponendo un'ipotesi, potrei pensare allo stare un bel momento fermi e poi ributtarsi su un tiro piuttosto facile, ma nel quale ci si concentra come se fosse ben più difficile, e provare a risalire di difficoltà progressivamente, come si fa all'inizio giornata.
Un computer se va in tilt tipicamente si resetta (usando Linux non è che mi si presentano tante di queste situazioni, ma... tant'è! ;) :P ), rifacendo tutte le procedure di avvio, potrebbe essere un principio simile anche per la nostra mente... ;)
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Re: Perdere la testa... scalando

Messaggioda Enzolino » mer giu 11, 2008 15:28 pm

Gigi64 ha scritto: Mi piacerebbe sapere se avete notato anche voi questa cosa, e discutere assieme di strategie per uscirne, in modo da non bruciarsi il resto della giornata se magari c'è ancora del tempo per scalare.
Non ho capito.

Uscire da cosa?

Ci puo' essere un'impasse dovuta a diversi fattori.
Ma comunque non si brucia mica una giornata ... dopo il tiro se ne prova un altro ed e' tutta esperienza ... :wink:
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Re: Perdere la testa... scalando

Messaggioda cinetica » mer giu 11, 2008 15:57 pm

Gigi64 ha scritto:
Ora, da riflessioni su molti casi che ho visto, e anche su me stesso, al di là delle rispettive capacità e dei gradi in questione, questa cosa l'ho notata piuttosto spesso.
E' come se il cervello andasse in tilt, in più perdendo capacità a livello di tanti fattori importanti per la scalata, quali coordinazione, equilibrio, lettura della roccia, ecc, ecc, aumenta magari anche la paura, e il tutto fa stancare molto di più fisicamente. Un circolo vizioso...

Se questa situazione capita all'inizio della giornata, sul primo tiro, può addirittura compromettere l'intera giornata!

Mi piacerebbe sapere se avete notato anche voi questa cosa, e discutere assieme di strategie per uscirne, in modo da non bruciarsi il resto della giornata se magari c'è ancora del tempo per scalare.


Capita anche a me e ho visto anche i miei amici in situazioni analoghe.
Dopo una batosta all'amor proprio, è difficile tornare scalare con la dovuta concentrazione. Riprendersi velocemente dallo sconforto è cosa utile in generale nella vita, non solo nell'arrampicata. Scalare credo potrebbe servire un po anche come allenamento contro le crisi depressive...

Interessante anche analizzare la psicologia dell'attacco di panico, essere lucidi in situazioni altamente rischiose e affrontare pericoli imprevisti credo debba essere una dote fondamentale del bravo alpinista.
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Messaggioda Enzolino » mer giu 11, 2008 16:26 pm

Mah ... a quei livelli non e' mai capitato ... magari un po' di frustrazione, niente piu' ... ma comunque e' una lezione per l'ego e l'arrampicata ... quindi tutto di guadagnato ... :wink:
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Re: Perdere la testa... scalando

Messaggioda Dreamtime » mer giu 11, 2008 16:36 pm

cinetica ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
Ora, da riflessioni su molti casi che ho visto, e anche su me stesso, al di là delle rispettive capacità e dei gradi in questione, questa cosa l'ho notata piuttosto spesso.
E' come se il cervello andasse in tilt, in più perdendo capacità a livello di tanti fattori importanti per la scalata, quali coordinazione, equilibrio, lettura della roccia, ecc, ecc, aumenta magari anche la paura, e il tutto fa stancare molto di più fisicamente. Un circolo vizioso...

Se questa situazione capita all'inizio della giornata, sul primo tiro, può addirittura compromettere l'intera giornata!

Mi piacerebbe sapere se avete notato anche voi questa cosa, e discutere assieme di strategie per uscirne, in modo da non bruciarsi il resto della giornata se magari c'è ancora del tempo per scalare.


Capita anche a me e ho visto anche i miei amici in situazioni analoghe.
Dopo una batosta all'amor proprio, è difficile tornare scalare con la dovuta concentrazione. Riprendersi velocemente dallo sconforto è cosa utile in generale nella vita, non solo nell'arrampicata. Scalare credo potrebbe servire un po anche come allenamento contro le crisi depressive...

Interessante anche analizzare la psicologia dell'attacco di panico, essere lucidi in situazioni altamente rischiose e affrontare pericoli imprevisti credo debba essere una dote fondamentale del bravo alpinista.


La strategia come al solito sta nella testa :wink: . In effetti quando scali una via più o meno conosciuta, ma ravani su un passaggio, ecco che cominci a perdere fiducia e prosegui scalando peggio. E' un po' come scalare 2 metri sopra la spit o con la corda da sopra...tendenzialmente scali assai meglio e risparmiando molte più energie nella seconda ipotesi. Tante volte comunque è la giornata "storta", quindi meglio scalare vie sotto il proprio limite e che si conosce

Non credo sia un discorso molto collegato ad attacchi di panico in situazioni altamente rischiose, quelle le puoi trovare in montagna non in una fila di spit.

:wink:
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Re: Perdere la testa... scalando

Messaggioda cinetica » mer giu 11, 2008 17:13 pm

Dreamtime ha scritto:
Non credo sia un discorso molto collegato ad attacchi di panico in situazioni altamente rischiose, quelle le puoi trovare in montagna non in una fila di spit.

:wink:


concordo che citando l'attacco di panico sono andato OT. bisognerebbe creare un altro topic. :wink:
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Messaggioda Gigi64 » mer giu 11, 2008 21:44 pm

Però Cinetica, a parte l'OT (ma non più di tanto), hai detto cose giuste.

In effetti potresti aprire un topic sull'argomento "attacchi di panico e arrampicata", e vista la mia esperienza con gli attacchi di panico, intesi come patologia, potrei fare qualche intervento su questa evoluzione negativa della paura... ;)


Per tutti, forse non mi sono spiegato bene...

Io non intendevo tanto una batosta che ti butta giù il morale. Ad esempio ricordo un primo tiro su di una via che avevo già fatto più volte come riscaldamento, un 5b+.
Ad un certo punto della scalata mi ha preso una paura molto forte, vedevo ogni possibile e (quasi) impossibile pericolo, lo spit lontanissimo... insomma, sono sceso.
Da pensare che la volta prima avevo portato su la corda ad una coppia che aveva dei problemi a salire...
Cito questo caso perchè è uno dei blocchi più strani e più frustranti che mi siano capitati, di quelle cose che lì per lì smetteresti di arrampicare per lo sconforto che provi... :(

Però... però dopo un po ho continuato, mi sono fatto alcuni tiri da secondo, anche su cose per me difficili, e, da notare, arrampicando meglio di altre volte. Infine ho fatto dei tiri da primo per... "sbloccarmi la testa".

Ma non è questo tipo di difficoltà a cui faccio riferimento, è qualcosa che non ti lavora sulla paura, perchè si può verificare anche da secondo (e da secondo paura non ne ho proprio, nemmeno se spendolo un po), e non è nemmeno collegabile "sempre" con un passaggio o un tiro che non riesce. E'... qualcosa che capita per fortuna non frequentemente, ma che per qualche combinazione di vari fattori è come se ti mandasse in tilt la capacità arrampicatoria.

Forse mi sto sbagliando ed è più che altro una mia impressione, ho aperto questa discussione per discuterne, accettando anche di essere smentito... Però forse non è una mia impressione e quel giorno che vi sentivate fuori forma nonostante sino ad un certo punto non sembrava, è successo proprio uno di questi episodi... chissà... :D
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Messaggioda cristiano_bonetti » gio giu 12, 2008 15:24 pm

Io noto lo stesso comportamento nel mio socio, se fa qualche errore in riscaldamento, su vie note e stranote, allora perde subito la testa e dice che non è giornata e arrampica da cani tutto il giorno ... se fa un errore su una via al limite o è costretto ad un resting, poi comincia a non vedere più gli appoggi e cerca di raggiungere la catena il più in fretta possibile (e quindi male) ...
La stessa situazione la vive quando c'è troppo rumore in falesia ... è veramente una questione di testa ...
Quando è così secondo me vale la pena andare sul più facile e concentrarsi sulla qualità dell'arrampicata ... oppure se non è giornata andare a fare qualcos'altro ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda VYGER » gio giu 12, 2008 17:47 pm

Perdere la testa scolando...

Scusate...
Non ho resistito...
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda Omselvadegh » gio giu 12, 2008 18:54 pm

io scalo meglio quando vado da primo...ragiono molto di più, mi concentro, doso le forze sto attento ai movimenti...

da secondo corro su e basta......... :roll:
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda Dreamtime » gio giu 12, 2008 23:56 pm

Omselvadegh ha scritto:io scalo meglio quando vado da primo...ragiono molto di più, mi concentro, doso le forze sto attento ai movimenti...

da secondo corro su e basta......... :roll:


Anche io amico coetaneo :wink:

Da secondo solo per provare vie troppo dure per il mio livello.

Un problema invece che ho riscontrato saltuarialmenente è un certo tremore alle gambe, anche sul facile, io non voglio che tremino e non mi ascoltano e continuano a vibrare 8), metto avanti le mani e dico che è la digestione :wink:
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Messaggioda cinetica » ven giu 13, 2008 0:02 am

Dreamtime ha scritto:
Un problema invece che ho riscontrato saltuarialmenente è un certo tremore alle gambe, anche sul facile, io non voglio che tremino e non mi ascoltano e continuano a vibrare 8), metto avanti le mani e dico che è la digestione :wink:


non sarà il morbo di Parkinson ? :-k
:lol:
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Messaggioda gug » lun giu 16, 2008 12:33 pm

E' vero: quando si perde sicurezza è finita! Così come al contrario non si scala mai così bene come dopo una realizzazione!
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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Messaggioda lingerie » lun giu 16, 2008 15:59 pm

se vuoi liberare anima e corpo fatti un giro qui....


Immagine


in questo posto ho perso la testa piu' volte e per svariati motivi ma credimi è servito moltissimo ...
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda Gigi64 » ven giu 20, 2008 1:27 am

@lingerie:
sai che mi incuriosisce molto Ceuse? L'anno scorso un gruppo di gente che frequenta la palestra dove vado ci è andata. Le impressioni di quello più bravo, M., sono più che ottime (è uno che ha come grado massimo l'8b+), ma qualcun'altro ha avuto qualche problema psicologico con la chiodatura lunga tipica di questa mega-falesia.
M. mi ha detto che però la chiodatura è lunga ma abbastanza sicura. Io non l'ho vista direttamente e non saprei cosa dire, però prima o poi ci voglio proprio andare! ;)

Vedo che ti ha colpito molto... ;) :)
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Messaggioda lingerie » ven giu 20, 2008 8:25 am

è un posto che ti spegne mentalmente ti scaldi sul 6a 6a+ 30 m 6 spit e poi provi un tiro magari un po piu' sostenuto 6c 7a arrivi in catena e successivamente cominci ad appenderti sui 6b 6b+(ho trovato in alcuni di questi passaggi ben piu' duri x il grado e quasi sempre con lo spit a 2m)
ho visto gente che fa il 7b agevolmente mettere il piedino sullo spit x arrivare in catena ad un 6b ...
a ceuse succedono delle cose strane a ceuse volare lungo è all'ordine del giorno e quando dico lungo intendo veramente lungo....

bisognerebbe fermarsi li un mesetto e darci dendro poi torni qua' e fai razzia di prestazioni in tutte le falesie

x quanto rigurda la chiodatura .no comment
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Messaggioda Gigi64 » ven giu 20, 2008 10:00 am

@lingerie

...beh, io dovrei spostare i gradi di cui hai parlato un po più in basso! :oops: :D
Al momento quei gradi su cui dicevi di scaldarti per me sono già sul mio limite (da primo, da secondo ho fatto qualcosa di più, ma mai col 7 davanti, e in posti gradati giusti, non stretti...).

Ma sulla chiodatura, ho visto che hai scritto un "no comment"... è perchè in alcuni punti ti è sembrata anche pericolosa per un'eventuale caduta o solo perchè è chiodata lunga?
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Messaggioda lingerie » ven giu 20, 2008 10:32 am

ecco allora x andare a ceuse aspetta di salire ancora bene bene di grado poiche' si parte dal 6a e ti garantisco che sono tosti.

ti viene voglia di scalare poiche' tranne qualche piccola eccezzione i tiri sono fichissimi devi scalare e nnon scimmiare ....

non è che sono gradati stretti anzi ho sentito qualcuno parlare di "posto farlocco" e mi viene da sorridere, il problema, è che ti spengono il cervello la psiche e di conseguenza anche la forza e le dita quindi bisogna trovare un buon compromesso ed accettre la realta ..
x quanto mi riguarda a parte nel settore cascade non ti conviene lavorare i tiri è preferibile salirne sempre di diversi ..

la chiodatura di solito è con i primi 3 vicini tio a 3'5 m uno dall'alto in modo da non cadere a terra e poi ti saluto cominci a scappare dagli spit
ho anche trovato dei tiri in cui il primo spit era a 8 9 m da terra .
sento sempre discussioni qui in italia riguardo le chiodature in falesia BE' penso che non mi lamentero' piu'....
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
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Messaggioda lingerie » ven giu 20, 2008 10:59 am

la ho perso la testa x svariati motivi

e uno di questi motivi è stato il fatto di dovermi appendere sul 6b x me inaccettabile non ci credevo eppure era cosi' mi vergognavo mi sono sentito una cacchetta .

è difficile ammeterlo ma scalo solo x il grado
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Messaggioda Gigi64 » ven giu 20, 2008 15:21 pm

Grazie per le info Linge! :)

Mi fa piacere che sia un tipo di scalata da non scimmiare, perchè è proprio il tipo di scalata che sto cercando di sviluppare. Nello stesso tempo è utile sapere che dovrei avere un grado in più per riuscire a godere di questa bella falesia, magari se ne parlerà l'anno prossimo.

PS: così se qualche volta ci si vede a Traversella sai già su che cosa posso scalare al massimo! :D ...anche se devo confessarti che lì mi è capitato di impantanarmi su di un grado abbondantemente sotto a quelli che normalmente riesco a fare abbastanza agevolmente... :(
Ma... non ti dico che grado è perchè me ne vergogno un po... :oops: (scherzo!!! :mrgreen: )
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