Cadere in montagna

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Cadere in montagna

Messaggioda Enzolino » mer ago 17, 2011 9:44 am

Si dice sempre che in montagna non bisogna cadere.

Voli di 10, 15, 20 metri possono procurare ferite gravi ... ma quel che mi stupisce negli ultimi tempi e' il fatto che tali cadute possono divenire mortali.

Sempre piu' spesso mi capita di leggere di voli in montagna con esiti fatali ... come quest'ultimo di 25 metri sull'Eiger lungo una via spittata (sarei curioso di sapere quale).

http://www.giornaledelticino.ch/6206/tr ... ni-quirici

Sono questi episodi che ogni tanto mi ricordano di proteggermi anche se mi sento sicuro e penso "illusoriamente" che non ce ne sia bisogno ...

Il volo piu' lungo a cui ho assistito e' stato di 20 metri sul III+ (un appiglio si ruppe) ... il mio socio riporto' solo tagli da sutura ma non fratture ... e rimase talmente scioccato da mollare l'arrampicata ...
Pero' quello che veramente mi sorprende e lasciarci la vita nonostante "protetti" da una corda ...
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Re: Cadere in montagna

Messaggioda funkazzista » mer ago 17, 2011 10:25 am

Enzolino ha scritto:Si dice sempre che in montagna non bisogna cadere.
I pionieri Inglesi dell'alpinismo dicevano che the leader must not fall.
Io fondamentalmente cerco di seguire la massima, ovvero se una via è troppo difficile per me, o su roccia meno che ottima, o poco proteggibile, ecc. preferisco astenermi. Ci tengo alle ossa :)
Ciò non toglie che purtroppo la sfiga può sempre capitare, anche a persone preparatissime e capaci come Giovanni Quirici.

PS
La via è Le Chant Du Cygne
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Messaggioda adriano » mer ago 17, 2011 10:26 am

Mi stupisco che tu ti stupisca .
Anche un volo di 10 mt se cadi male può essere fatale.

Poi qualcuno sopravvive anche a voli di 50 mt senza corda ma li è solo una questione di C..... :D

Che poi lo spit non è che abbia alzato in maniera certa il livello di sicurezza in montagna nonostante questa sia una delle scuse che viene piu volte sbandierata, la cosa è un po piu complessa.
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Messaggioda Enzolino » mer ago 17, 2011 10:39 am

Porca miseria ... quel che temevo ... eppure quella via non mi sembrava chiodata male ... chissa' dove e' capitato ... :?
Che rabbia!

Io mi stupisco perche' la corda, appunto, dovrebbe aumentare la sicurezza.
Evidentemente non bisogna dar niente per scontato ... :?
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Messaggioda Callaghan » mer ago 17, 2011 11:02 am

si muore anche ribaltandosi in falesia mezzo metro sopra il fix e battendo la nuca.

poi capita anche che si arrivi a terra e ci si rompa solamente qualcosa
(http://www.up-climbing.com/it/news/mult ... -pustelnik)

il fix non ha alzato in maniera certa la sicurezza ma a mio avviso c'è che se la sosta è fatta a fix, chi sta in sosta durante un incidente a casa ci torna con i suoi piedi.

brutta e trista cosa quel che è capitato a Quirici e a tutti quelli che non si conoscono a cui è toccata la stessa sorte. Brutta e triste.

ciao
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Messaggioda ciocco » mer ago 17, 2011 12:31 pm

Innanzitutto un pensiero per Quirici e per la sua famiglia.
Era uno di quei personaggi che mi sono diventati famigliari apparendo spesso sulle riviste di montagna e dunque sono molto colpito.

detto ciò quest'episodio dovrebbe dar da pensare agli integralisti del no spit.
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Messaggioda giorgiolx » mer ago 17, 2011 12:39 pm

ciocco ha scritto:Innanzitutto un pensiero per Quirici e per la sua famiglia.
Era uno di quei personaggi che mi sono diventati famigliari apparendo spesso sulle riviste di montagna e dunque sono molto colpito.

mi unisco al cordoglio


ciocco ha scritto:detto ciò quest'episodio dovrebbe dar da pensare agli integralisti del no spit.


eh, se aveva uno spit 20 metri sotto...cambiava tutto
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda Enzolino » mer ago 17, 2011 12:47 pm

ciocco ha scritto:detto ciò quest'episodio dovrebbe dar da pensare agli integralisti del no spit.
Io invece credo che bisogna evitare di fare sciacallaggio delle tragedie altrui, utilizzandole come argomentazioni sull'etica.

Vorrei anche ricordarti che Le Chant du Cygn e' una via a spit.
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Messaggioda giorgiolx » mer ago 17, 2011 13:00 pm

vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Re: Cadere in montagna

Messaggioda ande05 » mer ago 17, 2011 18:15 pm

Enzolino ha scritto:
Il volo piu' lungo a cui ho assistito e' stato di 20 metri sul III+ (un appiglio si ruppe) ... il mio socio riporto' solo tagli da sutura ma non fratture ... e rimase talmente scioccato da mollare l'arrampicata ...
Pero' quello che veramente mi sorprende e lasciarci la vita nonostante "protetti" da una corda ...


8O per me gli è andata fin troppo bene...comunque bell'argomento, me lo son sempre chiesto anche io, ma anche con il peggiore dei pensieri in testa (e con l'immagine di quelle file di cordini a spenzoloni dietro le mie spalle) non riesco a smettere...sarà perchè non mi sono ancora fatto male seriamente.
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Messaggioda ciocco » mer ago 17, 2011 19:33 pm

Enzolino ha scritto:
ciocco ha scritto:detto ciò quest'episodio dovrebbe dar da pensare agli integralisti del no spit.
Io invece credo che bisogna evitare di fare sciacallaggio delle tragedie altrui, utilizzandole come argomentazioni sull'etica.

Vorrei anche ricordarti che Le Chant du Cygn e' una via a spit.


scusa Enzolino ma non era certo mia intenzione fare sciacallaggio come dici tu.
Se questo fosse stato un topic di cordoglio per la scomparsa di un uomo mi sarei unito senza andare in altri discorsi.
Ma dal momento che mi pare che la natura del topic fosse un pò più tecnica (a meno che non abbia preso fischi per fiaschi...) mi son permesso di fare il commento di cui sopra.
E proprio perchè si tratta di una via a spit.
Ci sono quelli che io ho chiamato integralisti che sostengono che lo spit uccide l'avventura, rende l'alpinismo un'attività quasi banale e induce ad andare in montagna anche gli sprovveduti.
Invece questa tragedia che ha colpito uno dei più forti alpinisti del mondo dimostra purtroppo il contrario.
Se ritieni che questo sia sciacallaggio mi dispiace sinceramente.
E se non ho colto lo spirito del topic mi scuso con te e con tutti gli altri e mi do pubblicamente del c******e.
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Messaggioda Roberto » gio ago 18, 2011 10:41 am

La questione è che su una via, lunga o meno, ma in montagna, sui tiri facili cerchi di viaggiare per guadagnare tempo. Evitare il bivacco o scendere al buio, evitare l' arrivo della perturbazione ... e metti poco o nulla, specie se ti senti tranquillo a livello di difficoltà o compattezza roccia. L' accidente può capitare sempre, è nel gioco. L' alpinismo è rischioso, non c' è nulla da fare e sperare di cancellare le "varie ed eventuali" è un utopia, spit o non spit.
A parte le vie totalmete spittate, (una percentuale di rischio connessa all' ambiente non la possono eludere neppure queste), le vie a spit su grandi pareti sul facile restano sempre un ingaggio, figuriamoci sull' Eiger.
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Messaggioda bummi » gio ago 18, 2011 11:06 am

ciocco ha scritto:...
Ci sono quelli che io ho chiamato integralisti che sostengono che lo spit uccide l'avventura, rende l'alpinismo un'attività quasi banale e induce ad andare in montagna anche gli sprovveduti.
Invece questa tragedia che ha colpito uno dei più forti alpinisti del mondo dimostra purtroppo il contrario.
...


Dimostra che l'alpinismo è un'attività che ha una componente di rischio con la quale ci confrontiamo sempre indipendentemente dal materiale usato.
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Messaggioda Enzolino » gio ago 18, 2011 11:26 am

Ciocco,
al di la' del titolo avevo aperto il topic con un sentimento di cordoglio. Questo spiega la mia reazione. Ma a dir la verita' volevo fare delle riflessioni.

La via in questione, anche se ne ho fatto solo la meta', prima che ci beccasse la pioggia, non mi e' sembrata estrema. Obbligatorio 6b+ come in tante altre in Svizzera. E questo e' cio' che mi ha colpito.
E' anche vero che in alcune sezioni facili i runout son lunghi e, poiche' la via si snoda diagonalmente, e' probabile che cadendo si sia sbattuto su qualche pilastro o cengia.

Pero' mi colpisce il fatto che volare in montagna puo' portare alla morte e non solo a ferite gravi.
Ed in questo caso mi colpisce anche il fatto che fosse una via a spit.
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Messaggioda Roberto » gio ago 18, 2011 11:41 am

Ieri ero sotto la parete est del Corno Piccolo, in un punto talmente aggettante che non ci piove. Ero privo di casco e non arrampicavo, stavo solo seduto con le spalle quasi appoggiate alla parete a preparare il materiale per arrampicare. Un sasso è caduto, non si capisce da dove, e mi ha colpito alla spalla, facendomi abbastanza male da dover rinunciare alla scalata e rientrare per il dolore (oggi va un po meglio).
Bastavano meno di dieci centimetri ed ora ero all' ospedale con la testa rotta, oppure a scalare senza essermi fatto nulla.
E' la montagna che fa brutti scherzi, a volte ci ridi su, altre ci piangi, spit o meno.
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Messaggioda Andrea Orlini » ven ago 19, 2011 14:58 pm

Enzolino ha scritto:...

Pero' mi colpisce il fatto che volare in montagna puo' portare alla morte e non solo a ferite gravi.
...

Da quello che scrivi, la montagna la frequenti parecchio e, quindi, o son tonto però non capisco e - mi colpisce - questa tua affermazione.

C'era un mio amico che arrampicava bene, molto bene. Nelle fughe da scuola saliva in falesia (in Val Rosandra) vie di sesto per lui nuove, in solitaria, indossando il loden d'ordinanza per quel tempo, con le clark ai piedi.
Poi le stagioni della vita lo allontanarono dall'arrampicata, ma la riprese successivamente.
Nonostante il suo passato, o forse forte di questo, decise che sarebbe tornato ad arrampicare in montagna seguendo i gradi e perciò il ritorno fu su una via di III/IV, che da giovane aveva già fatto e che avrebbe comunque potuto farla ancora con il loden.

Probabilmente un appiglio gli rimase in mano, i chiodi tennero come anche la sosta. Lui arrivò più sotto, ma dopo aver sbattuto molto... Non è più con noi...

Come fai a pensare che cadendo in montagna, anche su una via a spit, la possibilità di non farcela c'è sempre?

andrea
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Messaggioda Visnu » ven ago 19, 2011 16:50 pm

sembra anche a me che non ci sia troppo da stupirsi... so di persone che per voletti del c***o in montagna si sono spaccati i pedi su una cengia... se quella stessa cengia per caso la colpisci con un volo di 10 metri ti spezzi la schiena o diventi mangime... che poi ci siano spit, chiodi, friend il volo lo fai lo stesso. poi si magari è più facile che si stacchi un friend piuttosto che venga via uno spit... ma se ci sono 15 metri di volo puoi anche essere attaccato con lo scotch che se sbatti è una bella pacca
No digo niente ma neanca no taso...
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Messaggioda EasyMan » sab ago 20, 2011 13:35 pm

ora non vorei dire una cazzata ma ad esempio Simone Moro ha fatto un volo di 200 mt. sull'Annapurna (mi pare) e tutto fracassato e riuscito a tornare al campo base il suo socio è morto.

una persona che conoscevo sul lavoro è caduta in un buco di un 3/4mt ed è morta.

Destino, culo, fortuna , sfortuna ... credo che in verticale non bisogna sfidare la fortuna ma è anche vero che l'imprevedibile può accadere.
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Messaggioda gug » lun ago 22, 2011 11:34 am

L'anno scorso sulla Vinatzer in Marmolada, dopo i tiri difficili, ero su una rampa di terzo grado e sono scivolato sul bagnato: ruzzolamento e ferita sul gluteo, con molto sangue in cui ho dovuto mettere diversi punti di sutura oltre che fermarmi per più di un mese.
L'unica consolazione è che sono riuscito a finire la via perchè a caldo il dolore non era troppo.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun ago 22, 2011 12:02 pm

ciocco ha scritto:
Enzolino ha scritto:
ciocco ha scritto:detto ciò quest'episodio dovrebbe dar da pensare agli integralisti del no spit.
Io invece credo che bisogna evitare di fare sciacallaggio delle tragedie altrui, utilizzandole come argomentazioni sull'etica.
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...
Ci sono quelli che io ho chiamato integralisti che sostengono che lo spit uccide l'avventura, rende l'alpinismo un'attività quasi banale e induce ad andare in montagna anche gli sprovveduti.
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TU adesso hai motivato
non c'entra un piffero che io o altri si sia concordi o meno con te (anche se la tua spiegazione dimostra che di certi discorsi non hai capito/vuoi capire una sega).
ma sinceramente il primo commento, totalmente gratuito e (per me) decontestualizzato, ispirava al fanculo non amichevole.
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