
Ricordo quando iniziai ad arrampicare che esistevano due scuole filo-pratiche di pensiero:c'era quella che sosteneva che i lunghi fossero avvantaggiati nella pratica dell'arrampicata in generale e c'era quella che riteneva che fossero i corti, invece, quelli realmente avvantaggiati..si parlava delle placche,degli allunghi,dei rannicchiamenti,dei lanci,delle spaccate e delle dulfer..a secondo della propria statura ognuno riusciva ad adattarsi,spesso faticosamente, alle situazioni che imponeva la roccia;non che oggi non ci si adatti,per carità,ma trovo curioso il fatto che non se ne parli e non se ne discuti più su questa benedettastatura del climber..

...o che magari nell'arrampicata moderna non conti più di tanto l'altezza ?

