Luca A. ha scritto: Rispondendo (in ritardo) alla tua domanda che ha aperto il 3D:
l'ESSENZIALE non è la tipologia di copertina, ma un corretto abbinamento tra tipologia di copertina e legatura.
In sostanza, la cosa fondamentale è NON fare copertina rigida su una brossura, come invece purtroppo si vede ogni tanto fare (adesso perfino sugli Oscar) per dare una parvenza elegante a una legatura economica... peggiorando drasticamente gestibilità e durata del libro.
Ho visto meravigliose copertine morbide (che non vuol dire necessariamente in pelle umana) su legature filo refe, che sono mille volte meglio di un cartonato inutilmente pretenzioso e mal fatto applicato su una brossuraccia stile BUR anni 80, da cui si staccano fogli al secondo giro di lettura...
Hai ragione. Ho combattuto con molti tipografi per questa cosa. Agli inizi mi proponevano tutti i libri con cover rigida e sovracoperta (come sto facendo ora), ma su legatura incollata (brossura). Stile i miei colleghi di Corbaccio e Priuli&Verlucca (che fanno dei bei libri intendiamoci! Lungi da me critiche ingiusti e poco costruttive!).
Però visto che il filo refe (solitamente in canapa) che serve per la legatura ulteriore del libro costa solo 0,2 cent a copia in più (su una tiratura di 2500 copie) alla fine non costa certo tanto.
Perché privare di una garanzia in più...considerando che i libri di montagna, se fatti bene, finiscono a vita negli scaffali delle librerie.
Io ad esempio ho una libreria personale immensa e ogni volta che mi cadono gli occhi su libri di colleghi (non faccio nomi) che presentano un dorso con la riga a metà (segno di lettura) mi girano le balls

Forse è per questo che ho iniziato fin da subito così.
Ad esempio ora, per accontentar tutti, ho ristampato in versione ampliata e corretta il libro su Renato Casarotto, ma in versione molle (lasciando la prima tiratura in cover rigida ovviamente) e ti dico è molto bella (ovvio sempre col filo refe e stessa dimensione). Contro ogni aspettativa. Chi voleva la rigida non ce ne sono più (doveva comprarla prima) e chi vuole la molle adesso è suo momento.
Magari così facendo accontentiamo tutti.