Sanità lumbarda

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Messaggioda giorgiolx » mar mag 13, 2014 11:33 am

il.bruno ha scritto:Secondo me è sbagliato vederla come concorrenza. Sono diversi erogatori di servizi nell'ambito dello stesso sistema.
Qualcuno sopra faceva notare che il pubblico in diversi casi è meglio del privato sulle prestazioni di eccellenza: allora fa bene anche all'ospedale pubblico, oltre che all'utente, se l'ecografia al polso non particolarmente delicata nè complessa il paziente se la va a fare in una settimana in un laboratorio privato convenzionato, anzichè in un ospedale pubblico dopo 2 mesi, in tal modo nell'ospedale pubblico si possono concentrare meglio sui casi più complessi.
Poi così come fa molto sulla qualità delle prestazioni il comportamento dei singoli, lo stesso vale per il controllo sugli introiti dei privati convenzionati.



si ma se io ho un ospedale pubblico e le ecografie le faccio per 15 ore invece che 5/6 ore al giorno, su tre ne faccio due a pagamento e una mutuata...uno sceglie se pagare il privato, pagare l'ospedale pubblico o aspettare di avere la prestazione mutuata al pubblico..

intanto l'ospedale pubblico non paga un privato che gli fa il lavoro ma ci guadagna pure... :roll:
poi se uno vuole andare dal privato paga e affari suoi...


cioè...chi ha una clinica privata gira in ferrari...invece le cliniche pubbliche sono una voragine senza fondo perchè? dov'è l'inghippo???
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda il.bruno » mar mag 13, 2014 15:38 pm

ma infatti io paragonavo il caso in cui puoi avere la prestazione mutuata dal pubblico (in 2 mesi) oppure mutuata dal privato (in 1 settimana).
quando vai privatamente pagandotela tu, sinceramente è un caso che mi interessa poco, perchè non riguarda più le casse pubbliche ma è una questione tra il privato che paga e chi eroga il servizio.
anzi a dirla tutta non mi piace molto l'idea dell'ospedale pubblico che fa prestazioni non mutuate.
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Messaggioda Luca A. » lun mag 19, 2014 7:59 am

Lombardi gioite.
Maroni ha deciso che sarà possibile effettuare visite e prestazioni ambulatoriali anche la sera fino alle 22, il sabato fino alle 15 e la domenica mattina.

A fronte di ciò ricordo che negli ospedali lombardi:
- Infermieri e personale ausiliario hanno divieto assoluto di fare anche una sola ora di straordinario perché le A.O. non hanno soldi per pagarli
- I medici sono tutti in credito di ferie e oltre ogni limite ragionevole di ore lavorate (ma non conta perché essendo qualificati, da un punto di vista burocratico, risibilmente come "dirigenti" le ore non vengono calcolate, gli straordinari non sono né pagati né riconosciutii come tali e non esiste limite verso l'alto)
- I medici che vanno in pensione mediamente non vengono sostituiti

I miei più fervidi e sinceri auguri a chi avrà il coraggio di mettere la sua salute, una sera intorno alle 21.30, nelle mani di un medico che sta lavorando dal mattino alle 7, che ha fatto tipo 10 ore di sala operatoria, il resto tra ambulatorio, reparto e corse in pronto soccorso, in tutta la giornata si è nutrito di una brioche "della macchinetta" e qualche caffè, e che l'indomani farà la stessa cosa (non è una situazione irreale o esagerata... parlo per diretta cognizione di causa).

Se questa non è propaganda politica fatta sulla pelle degli altri (pazienti e lavoratori) ditemi voi cos'è.
"Quando saremo vecchi,
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e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » lun mag 19, 2014 16:03 pm

Luca A. ha scritto:Lombardi gioite.
Maroni ha deciso che sarà possibile effettuare visite e prestazioni ambulatoriali anche la sera fino alle 22, il sabato fino alle 15 e la domenica mattina.

A fronte di ciò ricordo che negli ospedali lombardi:
- Infermieri e personale ausiliario hanno divieto assoluto di fare anche una sola ora di straordinario perché le A.O. non hanno soldi per pagarli
- I medici sono tutti in credito di ferie e oltre ogni limite ragionevole di ore lavorate (ma non conta perché essendo qualificati, da un punto di vista burocratico, risibilmente come "dirigenti" le ore non vengono calcolate, gli straordinari non sono né pagati né riconosciutii come tali e non esiste limite verso l'alto)
- I medici che vanno in pensione mediamente non vengono sostituiti

I miei più fervidi e sinceri auguri a chi avrà il coraggio di mettere la sua salute, una sera intorno alle 21.30, nelle mani di un medico che sta lavorando dal mattino alle 7, che ha fatto tipo 10 ore di sala operatoria, il resto tra ambulatorio, reparto e corse in pronto soccorso, in tutta la giornata si è nutrito di una brioche "della macchinetta" e qualche caffè, e che l'indomani farà la stessa cosa (non è una situazione irreale o esagerata... parlo per diretta cognizione di causa).

Se questa non è propaganda politica fatta sulla pelle degli altri (pazienti e lavoratori) ditemi voi cos'è.


Quoto ogni virgola.

Aggiungo che qualche tempo fa ho sentito il Salvini celebrare la sanità della regione dove attualmente vivo (affermando trionfalmente "questo è il Veneto!" manco fosse il sequel dei "300") per lo stesso motivo. Ovvero, la possibilità dei cittadini veneti di farsi un esame diagnostico alle 10 di sera "senza dover chiedere un permesso dall'ufficio".
Ora, io sarò retrogrado e fuori dal tempo, ma ho sempre pensato che la possibilità di chiedere un permesso per curarsi fosse un diritto, e che fare un esame - programmato e non urgente - in tarda serata sia un doppio svantaggio: per il lavoratore della sanità che deve stare in ospedale a orari "anomali", ma anche per il lavoratore-utente che non usufruisce della possibilità di uscire prima dal lavoro e avere a sua volta la sera libera.

D'altra parte, in una fase storica in cui si pretende di tener aperti i negozi di domenica, il primo maggio, e si magnificano le città che "non dormono mai", fantasticando di esercizi aperti 24 ore su 24 e sette giorni su sette, non c'è da stupirsi di queste cose.

Io continuo a pensare che ci sia qualcosa che non va, ma verosimilmente è un problema mio.

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Messaggioda Sbob » lun mag 19, 2014 18:34 pm

L'apertura dei centri diagnostici la sera puo' avere in certi casi la sua logica. Ci sono apparecchiature che hanno un costo estremamente elevato e in quei casi e' cosa normale in qualunque settore fare i turni in modo da sfruttarle il maggior tempo possibile.
E' cosa normale e accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.

Non siamo forse un po' classisti nel chiedere che lo stesso non possa essere chiesto al personale qualificato?
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 20, 2014 8:26 am

Premesso che, come mi sembra di aver già ribadito, sono dell'idea che nessuno dovrebbe lavorare la domenica o di notte, a meno che sia strettamente necessario,

E premesso che, a quanto mi risulta, i lavoratori della sanità sono fra quelli che effettivamente lavorano "h24" (per dirla appunto col Maroni):

la questione, come giustamente notava Luca, non è solo legata agli orari "atipici" di lavoro, in situazioni non di urgenza, ma soprattutto al fatto che si tende a incrementare gli orari contestualmente a una riduzione delle risorse. Ovvero a fare più prestazioni con sempre meno personale. Questo comporta, oltre a un ovvio peggioramento delle condizioni di lavoro (a danno dell'operatore), anche un aumentato rischio di errori (a danno del paziente).

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Messaggioda rocciaforever » mar mag 20, 2014 8:37 am

beh, faccio un esempio di realtà a me note (senza specificare la regione...):
oramai la tecnologia è entrata a gamba tesa anche nella radiologia dando la possibilità alle amministrazioni di risparmiare risorse e soldi (nel bene e nel male)....
Un esempio: un unico radiologo che referta da remoto le indagini diagnostiche urgenti di più pronti soccorsi, spesso con turno 8-20.
8O
ma voi: vi fidereste di quanto dice uno specialista dopo 11 ore di lavoro che si è visto due-trecento esami?! :roll:
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Messaggioda PIEDENERO » mar mag 20, 2014 8:42 am

Sbob ha scritto:L'apertura dei centri diagnostici la sera puo' avere in certi casi la sua logica. Ci sono apparecchiature che hanno un costo estremamente elevato e in quei casi e' cosa normale in qualunque settore fare i turni in modo da sfruttarle il maggior tempo possibile.
E' cosa normale e accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.

Non siamo forse un po' classisti nel chiedere che lo stesso non possa essere chiesto al personale qualificato?


[youtube]http://www.youtube.com/v/naXCAyNw-7w[/youtube]


l'importante è che a fare i turni siano gli altri, ma che noi si abbia il nostro bel week end libero.

ho un amico che fa i turni per ammortizzare il macchinario costoso.

le prime volte, anni fa, riusciva a staccare alle 6:00 e venire a scalare, adesso, dopo anni di turni, non riesce quasi più neanche a venire a scalare dopo aver riposato normalmente.
non è, e non deve essere normale ed accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.


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Messaggioda il.bruno » mar mag 20, 2014 9:14 am

un lavoratore autonomo va volentieri in orali serali a far visite ed esami, per non togliere tempo al suo lavoro tramite il quale campa.
anche un dipendente, se ha delle consegne o dei lavori urgenti da finire, credo che preferisca andare la sera piuttosto che rubare tempo al lavoro.
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Messaggioda Luca A. » mar mag 20, 2014 9:20 am

Sbob ha scritto:L'apertura dei centri diagnostici la sera puo' avere in certi casi la sua logica. Ci sono apparecchiature che hanno un costo estremamente elevato e in quei casi e' cosa normale in qualunque settore fare i turni in modo da sfruttarle il maggior tempo possibile.
E' cosa normale e accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.

Non siamo forse un po' classisti nel chiedere che lo stesso non possa essere chiesto al personale qualificato?


Il ragionamento potrebbe anche stare in piedi, se ci fosse personale in più per coprire quei turni in più.

Il problema che sottolineavo io è che invece si cercherà di coprire quei turni in più senza aumentare il personale (perché se si assumesse nuovo personale addio nconvenienza economica), approfittando del fatto che i medici del SSN avendo "tecnicamente" la qualifica contrattuale di "Dirigenti", non hanno limiti di orario e gli si può tirare il collo all'infinito.
Hanno però limiti umani; hanno mariti/mogli, figli, casa da pulire, spesa da fare, pezzi di vita da poter vivere anche senza càmice addosso...
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Messaggioda rocciaforever » mar mag 20, 2014 9:25 am

Luca A. ha scritto:
Sbob ha scritto:L'apertura dei centri diagnostici la sera puo' avere in certi casi la sua logica. Ci sono apparecchiature che hanno un costo estremamente elevato e in quei casi e' cosa normale in qualunque settore fare i turni in modo da sfruttarle il maggior tempo possibile.
E' cosa normale e accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.

Non siamo forse un po' classisti nel chiedere che lo stesso non possa essere chiesto al personale qualificato?


Il ragionamento potrebbe anche stare in piedi, se ci fosse personale in più per coprire quei turni in più.

Il problema che sottolineavo io è che invece si cercherà di coprire quei turni in più senza aumentare il personale (perché se si assumesse nuovo personale addio nconvenienza economica), approfittando del fatto che i medici del SSN avendo "tecnicamente" la qualifica contrattuale di "Dirigenti", non hanno limiti di orario e gli si può tirare il collo all'infinito.
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ma và! questa era la generazione medica di qualche decennio fa, oramai i medici non hanno più vita privata...è per questo motivo che, arrivati all'età della pensione, molti decido di rimanere al lavoro fino alla decomposizione! purtroppo. :roll:
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 20, 2014 9:53 am

il.bruno ha scritto:un lavoratore autonomo va volentieri in orali serali a far visite ed esami, per non togliere tempo al suo lavoro tramite il quale campa.
anche un dipendente, se ha delle consegne o dei lavori urgenti da finire, credo che preferisca andare la sera piuttosto che rubare tempo al lavoro.


Ecco, con tutto il rispetto, credo sia questo il punto su cui non siamo in sintonia.

Per me prendere un permesso dal lavoro per fare una visita è un diritto, e una conquista di civiltà.
Se lo chiamiamo "rubare" tempo al lavoro siamo proprio su lunghezze d'onda diverse.

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Messaggioda Luca A. » mar mag 20, 2014 10:05 am

rocciaforever ha scritto:
Luca A. ha scritto:
Sbob ha scritto:L'apertura dei centri diagnostici la sera puo' avere in certi casi la sua logica. Ci sono apparecchiature che hanno un costo estremamente elevato e in quei casi e' cosa normale in qualunque settore fare i turni in modo da sfruttarle il maggior tempo possibile.
E' cosa normale e accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.

Non siamo forse un po' classisti nel chiedere che lo stesso non possa essere chiesto al personale qualificato?


Il ragionamento potrebbe anche stare in piedi, se ci fosse personale in più per coprire quei turni in più.

Il problema che sottolineavo io è che invece si cercherà di coprire quei turni in più senza aumentare il personale (perché se si assumesse nuovo personale addio nconvenienza economica), approfittando del fatto che i medici del SSN avendo "tecnicamente" la qualifica contrattuale di "Dirigenti", non hanno limiti di orario e gli si può tirare il collo all'infinito.
Hanno però limiti umani; hanno mariti/mogli, figli, casa da pulire, spesa da fare, pezzi di vita da poter vivere anche senza càmice addosso...


ma và! questa era la generazione medica di qualche decennio fa, oramai i medici non hanno più vita privata...è per questo motivo che, arrivati all'età della pensione, molti decido di rimanere al lavoro fino alla decomposizione! purtroppo. :roll:


Eh, non è più tanto vero nemmeno questo.
Negli ultimissimi anni (in Lombardia è una tendenza che si vede direi da 2-3-4 anni) i professoroni bacucchi tendono a non vedersi più, proprio perché gli tirano il collo, oltre al fatto che ci sono vincoli più stringenti. Recentemente, anche lo strapotere dei primari sta venendo eroso parecchio; questo ha aspetti positivi (vanno sparendo i famosi "baroni" ultraottantenni che comandavano i reparti in modo quasi militaresco facendo i loro porci comodi in tutto) se non fosse che questo potere dei primari viene eroso in favore di burocrati che sono peggio perché non sanno niente di medicina e di gestione di un ospedale ma sono lì solo perché fedelissimi dell'assessore di turno.
Mediamente oggi il medico pubblico cerca di andarsene appena può; se ex primario quotato trova comoda sistemazione in cliniche dove visita un paio di mezze giornate alla settimana senza stress come libero professionista, e per il resto si gode i nipotini.
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Messaggioda il.bruno » mar mag 20, 2014 11:29 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
il.bruno ha scritto:un lavoratore autonomo va volentieri in orali serali a far visite ed esami, per non togliere tempo al suo lavoro tramite il quale campa.
anche un dipendente, se ha delle consegne o dei lavori urgenti da finire, credo che preferisca andare la sera piuttosto che rubare tempo al lavoro.


Ecco, con tutto il rispetto, credo sia questo il punto su cui non siamo in sintonia.

Per me prendere un permesso dal lavoro per fare una visita è un diritto, e una conquista di civiltà.
Se lo chiamiamo "rubare" tempo al lavoro siamo proprio su lunghezze d'onda diverse.

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non so che lavoro faccia tu.
esiste della gente il cui lavoro consiste nel fare delle cose entro una certa scadenza, talora molto tirata. al di là dei massimi sistemi sui diritti, le conquiste e compagnia bella, dover fare una visita medica in orario di lavoro, saltando magari riunioni o altro, a pochi giorni dalla consegna, per correre poi di più e lavorare con più stress e tensione nei giorni successivi, non sempre è preferibile al fatto di fare la visita in orari che non collidono con quelli di lavoro normali.
altra visione: invece di rinviare l'esame medico non urgente a una o due settimane dopo perché in questa settimana sei molto preso con il lavoro, così riesci a fare entrambe le cose, con evidenti vantaggi.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mag 20, 2014 12:46 pm

il.bruno ha scritto:non so che lavoro faccia tu.
.


Pensavo si fosse capito.

Comunque, detto lavoro mi mette nelle condizioni di parlare con molte persone: e mi sento spesso dire cose come "in questo periodo (periodo che dura magari da qualche anno) non posso permettermi di ammalarmi".

Sottinteso, se quando mi ammalo sto a casa, come sarebbe mio diritto, rischio di restarci definitivamente, perché potrei perdere il posto di lavoro. Oppure perché i ritmi e le scadenze sono tali da compromettere il lavoro se solo manca una persona per qualche giorno.

Questo perché, ed è qui secondo me il punto, in nome dell'"efficienza" e della "competitività" si tende a dare per scontato che le persone, in tutti gli ambiti, siano torchiabili all'infinito (corvéable a merci, come si dice a Fontainebleau), senza tener conto che prima o poi la corda, continuando a tirarla, si rompe. Anche se è un canapone da 10.2.
E non la definirei una questione astratta ("da massimi sistemi"), ma mi sembra qualcosa che abbia a che fare con la vita e la salute delle persone in carne ed ossa.

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Messaggioda giorgiolx » mar mag 20, 2014 13:04 pm

io posso tranquillamente prendermi i permessi per andare dal medico ma preferirei tenermeli per andare a sfalesiare il pomeriggio e andarmi a farmi una visita alle 10 di sera :roll:
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Messaggioda il.bruno » mar mag 20, 2014 13:39 pm

Perdonami Tacchino se non ho messo insieme gli indizi riguardanti la tua professione... comunque qui si parlava di visite mediche ed esami, non di malattia.
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Messaggioda rocciaforever » mar mag 20, 2014 14:22 pm

il.bruno ha scritto:Perdonami Tacchino se non ho messo insieme gli indizi riguardanti la tua professione... comunque qui si parlava di visite mediche ed esami, non di malattia.


concordo con il tuo punto di vista. anch'io pur lavorando nel pubblico preferisco eseguire esami/visite ecc fuori dall'orario di lavoro....
il giorno che avrò un orario lavorativo che non mi permette più questa cosa utilizzerò i permessi....
altra storia la malattia...
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Messaggioda KIKKA-MO » mar mag 20, 2014 15:15 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Premesso che, come mi sembra di aver già ribadito, sono dell'idea che nessuno dovrebbe lavorare la domenica o di notte, a meno che sia strettamente necessario,

E premesso che, a quanto mi risulta, i lavoratori della sanità sono fra quelli che effettivamente lavorano "h24" (per dirla appunto col Maroni):

la questione, come giustamente notava Luca, non è solo legata agli orari "atipici" di lavoro, in situazioni non di urgenza, ma soprattutto al fatto che si tende a incrementare gli orari contestualmente a una riduzione delle risorse. Ovvero a fare più prestazioni con sempre meno personale. Questo comporta, oltre a un ovvio peggioramento delle condizioni di lavoro (a danno dell'operatore), anche un aumentato rischio di errori (a danno del paziente).

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tacchino sei il mio idolo, ora non solo come arrampicatore.
sapevalo.
concordissimi saluti
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Messaggioda Sbob » mar mag 20, 2014 18:11 pm

PIEDENERO ha scritto:l'importante è che a fare i turni siano gli altri, ma che noi si abbia il nostro bel week end libero.

ho un amico che fa i turni per ammortizzare il macchinario costoso.

le prime volte, anni fa, riusciva a staccare alle 6:00 e venire a scalare, adesso, dopo anni di turni, non riesce quasi più neanche a venire a scalare dopo aver riposato normalmente.
non è, e non deve essere normale ed accettata da tutti che una cosa del genere venga chiesta all'operaio di linea.


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Sono d'accordo.
Pero' non ti ho ancora visto scendere in piazza contro i turni negli impianti di produzione. E non ho visto *nessuno* scendere in piazza per questo.
E' una realta' accettata da tutti (nel senso che nessuno la contesta).
Succede in tutti gli stabilimenti dove il costo delle apparecchiature supera di molto quello del personale.

E non voglio dire con questo che sia una bella cosa, semplicemente se mai si dovesse proporre di utilizzare un macchinario per la TAC su 3 turni, possiamo lamentarci quando non ci siamo mai lamentati quando lo fanno "gli altri"?
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