il.bruno ha scritto:Leggevo di recente un articolo scientifico, scritto tra l'altro da un amico, che individuava due alternative:
- miglioramento dell'efficienza dei combustibili fossili e sostituzione con altre fonti di energia, rinnovabili (solare, eolico ecc. ecc., per il poco che possono fare) e inevitabilmente nucleare (approccio comunque valido per ottenere una migliore efficienza energetica, per toglierci dalla dipendenza da Arabi e Russi, ma con il dubbio sulla reale influenza nei mutamenti climatici e con la certezza che con Cina e India in forte crescita che se ne sbattono avrebbe comunque un effetto pratico NULLO sul totale delle emissioni);
- strategia dell'adattamento, cioè fare come l'uomo ha sempre fatto modificando i propri stili di vita ed abitudini in base ai mutamenti climatici, con il vantaggio che anche se fossero più disastrosi dei passati, e qualunque ne sia la causa, oggi abbiamo mezzi di sicuro più efficaci per adattarci rispetto agli Unni e ai Visigoti.
La seconda strada mi piace poco... è vero che l'uomi si adatta a tutto

anche al peggio del peggio

... e in questo modo si può pensare di sopravvivere, ma dove finirebbe la qualità della vita?
Riguardo alla prima strada, secondo me qualsiasi intervento efficace passa per una completa cooperzione di tutto il "villaggio", compresi i paesi emergenti, e quindi anche per un certo livellamento delle enormi sperequazioni attuali nella distribuzione di ricchezza e benessere.
Non sono invece molto d'accordo sull'inevitabilità del nucleare. E sono anche poco convinta della sua efficacia come fonte alternativa valida in termini di mercato.
Purtroppo in questo campo, anche nell'ambito degli articoli "scientifici" si legge di tutto e il suo contrario

per cui penso che i dati di cui ciascuno di noi dispone non sono sufficienti per avere certezze.
Ci sono, dietro a queste forme di energia, nucleare compreso, interessi troppo forti perchè i dati a disposizione del grande pubblico non siano in qualche modo influenzati
Qualche anno fa un ingegnere nucleare che conosco mi diceva che il nucleare in quel momento "non era conveniente" ... e probabilmente per questo sono state vinte le battaglie antinucleari
La convenienza cambia naturalmente col mercato, ma certo che puntare su una forma di energia che richiede investimenti enormi e che da un momento all'altro non è più economica... per non parlare del discorso scorie, sicurezza e tutto il resto
A me sembra che il sole sia per ora l'unica fonte dove non può esistere un monopolio sulla materia prima
Ho l'impressione che se ci investissero, la tecnologia potrebbe essere infinitamente migliorata ma ho paura di sapere perchè non lo si fa
