Hal9000 ha scritto:Certo, perché i rampegoni non la pubblicano sulle guide nuove e la Buscaini chi ce l'ha ce l'ha
Questa è una cosa che proprio non ho capito!!! Se uno si butta a fare un lavoro o lo fa fatto bene e completo e se ne sta a casa!! Potrei capire alcune zone sperdute dove reperire informazioni è estremamente difficile, mancano i libri delle salite e sono morti gli autori ma qui c'era una bella guida che aveva già molto materiale di partenza. Manca anche la Comici al Vano nero che non è proprio una vietta del menga; non pretendo che se la ripetano ma almeno un tracciato per dovere di cronaca si.
Mi spiace ma su quella guida non ho buone parole da spendere...
A differenza delle precedenti
Monti d'Italia, la
Carniche-Giulie non è una monografia (per scelta a monte e ben specificata del CAI) ma una, pur molto ampia, rassegna di scalate scelte che possono essere sempre opinabili. Il fatto che si inseriscano quelle più "interessanti" e quelle poi vengano ripetute è inevitabilmente un cane che si mangia la coda.
Fra i criteri di scelta si è cercato di raggiungere un equilibrio fra bellezza della scalata (opinabile), tipo e stile di scalata, copertura geografica e storica essenziale di ogni settore e, fatto dirimente, notizie dirette ed aggiornate. Su 420 vie, solo 20 sono tratte da notizie dei primi salitori (ripetizioni non note). Fin qui uno può spendere buone o cattive parole, secondo il proprio criterio personale.
Se si avesse il libro fra le mani (oltre a sapere quali vie ci sono!!), si vedrebbe che non c'è un solo tracciato o relazione non verificato e scritto a partire da una ripetizione in prima persona o che provenga da altra, rispettabile ma pur sempre datata, bibliografia. Si vedrebbe anche che nella sola area attorno al Pellarini ci sono le relazioni completamente nuove (non semplicemente aggiornate) dei percorsi più significativi di ogni epoca storica (da Kugy, a Krobath, a Deye, a Comici - sia Spigolo sia Vano Nero - a Mazzilis, a Vuerich, a Koren), pur non essendo la nuova guida un testo di indagine storica.
Curioso che mentre sulla guida tutti i materiali della guida sono tutte frutto di uscite sul campo, uno poi da casa si lanci in commenti sullo "stare a casa" degli autori/collaboratori o sui tracciati "per dovere di cronaca".
È altrettanto curioso che si cerchino (giustamente) scalate non frequentate per il gusto della ri-scoperta (che in fondo è quello che hanno fatto gli autori con almeno qualche centinaio di vie proposte sulla guida) e poi delle stesse invece di usare la relazione datata o sintetica e la minifoto in bianco e nero ci si lamenta per mancanza di notizie aggiornate o foto in HD, magari con tracciato tiro per tiro. Per quelle vie, dove pochissimi o nessuno va, e non sono state ripetute (e quindi ri-proposte) dagli autori per un sistema di scelte, nel 2017 non credo ci sia bisogno di fare un copia-incolla dalla gloriosa Buscaini o dalle AV. Basta staccarsi dalla tastiera ed andare in una biblioteca.