considerazioni sul movimento in arrampicata

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

considerazioni sul movimento in arrampicata

Messaggioda alter-ego » lun feb 12, 2007 12:01 pm

Ciao. In riferimento ai topic arrampicata marziale e stretching, volevo postare una bella foto che ho trovato in un cassetto e commentarla

Immagine

ovviamente è Manolo, inconfondibile, ma questo movimento esprime bene le potenzialità della scioltezza del bacino. Chiudere così il ginocchio, avvicinarlo verso il basso e sedersi completamente su un appoggio permette di scaricare quasi completamente le braccia. E' un gesto molto bello di uno stile che sta passando di moda, ma che secondo me può tornare molto spesso utile, non solo su vie di muro.

La cosa mi è venuta in mente ieri, vedendo la diversa interpretazione di una via data da me ed il mio compagno. La via, preciso, era su parete a 100 gradi in strapiombo, su tacche nette. Io ricorrevo spesso a movimenti come quello della foto, frontali, mentre il mio compagno non si trovava bene così ed il suo piede tendeva a ruotare in movimento laterale. Una diversa interpretazione tecnica, indubbiamente :roll: :roll: :roll:

Mah, non so se l'argomento vi sfagiola, ma mi piacerebbe parlare dei movimenti in arrampicata con esempi pratici. Forse impossibile, ma io ci ho provato.

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Messaggioda Roberto » lun feb 12, 2007 12:49 pm

Io "manoleggio" spesso, non mi tengo ma ho le anche molto sciolte e, se posso, mi "accovaccio" sui talloni, oltre ad alzare sempre molto gli appoggi, per rimediare nìalla mia statura non elevata.
Non credo sia un modo di scalare in disuso, forse non è mai stato molto "in uso", visto che è più facile mettere su avanbracci, che sciogliere le anche.
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Messaggioda il berna » lun feb 12, 2007 12:53 pm

Mano che tiene perde che sta! 8)
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Messaggioda yinyang » lun feb 12, 2007 13:04 pm

anch'io cerco di usarlo molto
ben più di frequente dei laterali
lo uso soprattutto nell'a vista (anche se a volte più faticoso del laterale) perchè mi permette di avere sottocchio più porzioni di parete
purtroppo non ho la scioltezza di bacino ottimale
:roll:
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Messaggioda paolo s4 » lun feb 12, 2007 13:10 pm

il berna ha scritto:Mano che tiene perde che sta! 8)

certo, ma se il *piede non stà* la mano deve tenere il doppio... :mrgreen:
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Messaggioda paolo s4 » lun feb 12, 2007 16:01 pm

Battute a parte, ridurre sempre la questione dell'allenamento ad uno scontro filosofico mi sembra un poco ridicolo, nonché improduttivo.
Io non credo che nessuno pensi alla forza come ad un elemento superfluo: la forza serve, e va allenata!
Forse la questione su cui discutere è sul quanto, sul quando e sul come questo vada fatto.
L'Arrampicata è una attività complessa; questo è ovvio e tutti sono d'accordo.
Per migliorare bisogna lavorare su tutti i fronti e specie all'inizio, soprattutto sui propri punti deboli; anche questo è *ovvio* e quasi tutti sono d'accordo?
Tutti, in via teorica, sono *sempre d'accordo*? in pratica però, le cose vanno diversamente e per mettersi la coscienza a posto si finisce per danneggiarsi?

Io ho letto qualcosa del Jolly pensiero? e ho trovo spunti veramente interessanti! :P
Quello che trovo strano e che un po? mi fà sorridere è che molti dei suoi più accaniti sostenitori fanno finta di non leggerle queste cose, o, almeno, sembra non ne vengano influenzati più di tanto?
Non so perché ma, dovessi scommettere, direi che Jolly dia più importanza a certe premesse che alle tabelle? :roll:

Tornando alla questione movimento?
Dopo 2 mesetti di esercizio, comincio a vedere qualche miglioramento nella mobilità dell'anca; adesso sono ossessionato( 8O :lol: ) dal ricercare *sempre* una posizione di riposo *seduta sul tallone* (per farlo su entrambi, frontalmente, devo lavorarci ancora un pochino).
Negli ultimi mesi, un problemino ad una mano mi impedisce di "allenare la tenenza", così, faccio di necessità virtù e gioco un po? di gambe? ieri sono andato a fare esperimenti su placca (aderenza pura), cercando di fare passi molto lunghi per obliggarmi a spostamenti di carico faticosi e fortemente "sbilancianti"? la chiodatura vivace, in questi casi, aiuta parecchio nella concentrazione.
Basta avere un poco di fantasia, di giochini da fare sulla roccia per migliorare l'equilibrio e la coordinazione se ne possono inventare una infinità.
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Messaggioda lingerie » lun feb 12, 2007 16:57 pm

proprio ieri mentre scalavo a TRAVERSELLA mi è capitato di fare un gesto del genere cerco l'appoggio con lo sguardo e, con la punta della scarpetta lo arpiono, mi sposto col peso sul tallone, con la mano sx tengo una tacchetta buona inizio a sghisare con il destro e mentre guardo verso il cielo ..... Pummmmmm GIU DI QUALCHEmetro nulla di grave avevo sovraccaricato l'appoggio che ha ceduto sotto la mia spinta........ :wink:
Un abbraccio a tutti voi...non scordate mai le piccole cose, le piu preziose...
...camminate per la vostra strada, un piede avanti all'altro senza scordare di sorridere.

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Messaggioda alter-ego » lun feb 12, 2007 17:41 pm

un'altra finezza di cui da poco ho preso coscienza, il che mi permette di utilizzarla rendendomi conto di quello che sto facendo :lol: :roll: è il tenere il piede solo poggiato di punta contro la parete, durante un bloccaggio lungo. Cercando di spiegarmi meglio, sempre in riferimento alla foto di Manolo, guardate il suo piede sinistro. E' poggiato. Supponiamo che invece lì non ci sia un appoggio e che con la mano destra non arrivi alla presa successiva perchè troppo lontana. dovrà spingere ancora di più con il piede, ma questo sembra già al limite. Allora, se il tuo braccio sinistro non ce la fa, una buona soluzione può essere quella di aprire il piede sinistro in laterale e, anche se non c'è appoggio, di poggiarlo contro la parete di punta. Il solo contatto dà stabilità al bloccaggio e toglie qualche chilo, a volte decisivo per il passaggio.

Il problema è che la vera arte di arrampicare è quella di prendere coscienza del movimento e riuscire a concentrarsi sulla parte del tuo corpo che in quel momento è interessata. Ad esempio nel movimento che ho descritto io mi sforzo di concentrarmi sulla punta del piede e sento il contatto con la roccia. Lo stesso principio si può applicare con successo alla parte interna del ginocchio. :roll: :roll:
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Messaggioda paolo s4 » lun feb 12, 2007 18:31 pm

...se ho capito bene cosa intendi dire, qualche volta l'ho fatto anche io, come sistema *antirotazione*.

Una finezza che invece non avevo mai sperimentato, l'ho provata dopo il suggerimento di un amico: in un passaggio impegnativo (uscita da un tetto),
con la mano destra su una buona presa verticale e la sinistra su una infima presa verticale (tenuta con "spallata", non pinzata), non riuscivo a staccare il piede sx per riposizionarlo, pena il ribaltamento... così ho appoggiato il gomito (sx) sulla parete e ho potuto alzare la gamba senza ribaltarmi. Funziona davvero :)
Non sò se è chiara la mia spiegazione, però... :roll:
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Messaggioda alter-ego » lun feb 12, 2007 18:45 pm

se ho capito bene è lo stesso principio del "tocco" o "contatto" che stavo descrivendo io
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Messaggioda paolo s4 » lun feb 12, 2007 18:48 pm

si, credo di si, solo che con il gomito non l'avevo mai fatto :wink:
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Messaggioda alter-ego » lun feb 12, 2007 18:50 pm

...nemmeno io... c'è sempre da imparare :wink: :roll:
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Messaggioda paolo s4 » lun feb 12, 2007 18:55 pm

...io quel passaggio l'avevo forzato e ne ero uscito al limite perchè non ero molto allenato di dita; quando invece ho riprovato con quel sistema, sono passato quasi senza sforzo 8)

però, non ci credo che che non l'hai mai fatto... :roll: :lol:
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Messaggioda Enzolino » lun feb 12, 2007 19:13 pm

E' da un paio di mesi che sto allenando la flessibilita' delle anche per la posizione a rana, e proprio ieri un'amico mi ha dato delle dritte per la flessibilita' del bacino.

Mi vengono sempre piu' spesso posizioni tipo quella di manolo, e la cosa che mi sorprende, in parete, e' che lo sforzo necessario per rimanere in equilibrio si riduce tantissimo, permettendo un'enorme economia dello sforzo e, di conseguenza, anche maggiore serenita' mentale.
Pero' questo l'ho sperimentato su muri, ma non su strapiombi.

Il Lamberti, il suo nuovo manuale ha, da questo punto di vista, una grossa carenza, la mancanza di una didattica sull'allenamento alla flessibilita'.

Mi son chiesto se questo sia dovuto al fatto che lui ignori la cosa, o perche' viene trattata in altri manuali, come quello di Bagnoli (che non ho).

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Roberto » lun feb 12, 2007 19:18 pm

Mi da l' impressione che la scioltezza sia poco tenuta in considerazione nelle varie scuole/palestre, sento parlate tanto di pan-gullich, ma poco di allungamento e non vedo che raramente fare esercizi di allungamento prima di arrampicare.
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Messaggioda Roberto » lun feb 12, 2007 19:23 pm

'Sto tipo qua resta il riferimento dell' arrampicata in scioltezza e dinamicità

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Messaggioda alter-ego » lun feb 12, 2007 19:25 pm

Roberto ha scritto:Mi da l' impressione che la scioltezza sia poco tenuta in considerazione nelle varie scuole/palestre, sento parlate tanto di pan-gullich, ma poco di allungamento e non vedo che raramente fare esercizi di allungamento prima di arrampicare.


:idea: :idea:

Bravo Roby, hai fatto centro. Lo sai che tutti i fisioterapisti, istruttori di stretching, medici e quant'altro che mi hanno visto mi hanno sempre chiesto, dando per scontato "ma prima di iniziare ad arrampicare fai sempre almeno 20 minuti di stretching!!VEROOOO???" :roll: :roll: "Siiiiii" ho sempre risposto io mentendo spudoratamente :oops: :oops: :oops:

L'unico che ho visto fare streching di gruppo alla base di una parete è l'inglese Neil Gresham con uno stage. Erano ridicoli :lol: :lol: ma è così che bisognerebbe fare :roll:
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Messaggioda VYGER » lun feb 12, 2007 21:47 pm

Mettendomi in una posizione simile a quella di Manolo nella foto mi sono fatto fuori il menisco.
Lesione a cucchiaio...
Ed ero ben riscaldato, dopo circa 400 m di arrampicata...
Okkio, specie a quelli con le giunture poco elastiche... come me :?!
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda Karl » mar feb 13, 2007 11:13 am

...io Vyger non ho problemi, i menischi li ho già a brandelli,
infatti arrampico perchè sono andato per esclusione di tutti gli altri sport,
in quanto a scioltezza mi stò facendo prendere a legnate sui fianchi
da mia moglie con una clava!!! per adesso niente, continuo ad essere
agile come un pilastro di cemento armato...però io sono convinto delle
considerazioni fatte sopra ed insisto, i risultati alla lunga arriveranno.
Karl
 
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Messaggioda Fokozzone » mar feb 13, 2007 17:42 pm

lingerie ha scritto:proprio ieri mentre scalavo a TRAVERSELLA mi è capitato di fare un gesto del genere cerco l'appoggio con lo sguardo e, con la punta della scarpetta lo arpiono, mi sposto col peso sul tallone, con la mano sx tengo una tacchetta buona inizio a sghisare con il destro e mentre guardo verso il cielo ..... Pummmmmm GIU DI QUALCHEmetro nulla di grave avevo sovraccaricato l'appoggio che ha ceduto sotto la mia spinta........ :wink:

sovraccaricato l' appoggio?? mai sentita questa
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