Battute a parte, ridurre sempre la questione dell'allenamento ad uno scontro filosofico mi sembra un poco ridicolo, nonché improduttivo.
Io non credo che nessuno pensi alla forza come ad un elemento superfluo: la forza serve, e va allenata!
Forse la questione su cui discutere è sul
quanto, sul
quando e sul
come questo vada fatto.
L'Arrampicata è una attività complessa; questo è ovvio e tutti sono d'accordo.
Per migliorare bisogna lavorare su tutti i fronti e specie all'inizio, soprattutto sui propri punti deboli; anche questo è *ovvio* e quasi tutti sono d'accordo?
Tutti, in via teorica, sono *sempre d'accordo*? in pratica però, le cose vanno diversamente e per mettersi la coscienza a posto si finisce per danneggiarsi?
Io ho letto qualcosa del Jolly pensiero? e ho trovo spunti veramente interessanti!
Quello che trovo strano e che un po? mi fà sorridere è che molti dei suoi più accaniti sostenitori fanno finta di non leggerle queste cose, o, almeno, sembra non ne vengano influenzati più di tanto?
Non so perché ma, dovessi scommettere, direi che Jolly dia più importanza a certe premesse che alle tabelle?
Tornando alla questione movimento?
Dopo 2 mesetti di esercizio, comincio a vedere qualche miglioramento nella mobilità dell'anca; adesso sono ossessionato(

) dal ricercare *sempre* una posizione di riposo *seduta sul tallone* (per farlo su entrambi, frontalmente, devo lavorarci ancora un pochino).
Negli ultimi mesi, un problemino ad una mano mi impedisce di "allenare la tenenza", così, faccio di necessità virtù e gioco un po? di gambe? ieri sono andato a fare esperimenti su placca (aderenza pura), cercando di fare passi molto lunghi per obliggarmi a spostamenti di carico faticosi e fortemente "sbilancianti"? la chiodatura vivace, in questi casi, aiuta parecchio nella concentrazione.
Basta avere un poco di fantasia, di giochini da fare sulla roccia per migliorare l'equilibrio e la coordinazione se ne possono inventare una infinità.