Sbob ha scritto:E mi pare che criticassi proprio il fatto che non tutta la ricerca e' a spese dei governi e che ci sono privati che vogliono ritorni.
Ho poi argomentato che ci sono privati che vogliono gestire il risultato
come vogliono. Che poi questi privati vendano l'anima al diavolo dei giornali scientifici è
1 - problema loro se nessuno li ha obbligati in nessun modo
2 - una cosa brutta se, come mi spieghi, i giornali scientifici sono un mezzo necessario per pubblicare ma purtroppo malgestito e/o gestito con malizia.
La mia domanda iniziale, era, ancora una volta, la mia personalissima critica alle solite esagerazioni del "tutto libero, tutti liberi". Se un movimento come l'Open Access finisse per albergare anche gente secondo cui qualunque risultato di ricerca dovesse essere reso pubblico ed utilizzabile agggratise, mi troverei chiaramente in disaccordo (tipico esempio casa farmaceutica che investe decenni in R&D per un farmaco, giustamente il brevetto deve essere tutelato).
Mi spiace vedere che un talento come Swartz si sia "bruciato" per una specie di marachella quando avrebbe potuto usare la sua figura/carisma/seguito/esperienza/capacità per creare una logica alternativa a ciò che riteneva sbagliato. La cosa da imparare, qui, può essere che l'evoluzione può essere meglio che non la rivoluzione.
Tornando all'esempio del mercato discografico e della musica, con soluzioni di acquisto che sono passate dai CD costosissimi (in termini di economia reale, 40mila lire per un CD negli anni 90 era un furto) a cose tipo iTunes prima e Spotify dopo, due soluzioni pur sempre a pagamento ma che hanno ridotto drasticamente i profitti dei soliti intermediari papponi ed agevolato sia gli autori che i fruitori (cosa che Napster e il P2P non erano stati in grado di fare dato che l'autore se la pigliava abbastanza in quel posto).
UNDERTAKER:
l'esempio dei libri presi in prestito in biblioteca era per dire che comunque Swartz aveva fatto uso lecito dello strumento, ovviamente i libri di carta li prendi a prestito ma di un contenuto digitale ne scarichi una copia.
Wikipedia (usando altre fonti varie) dice
Swartz was a research fellow at Harvard University, which provided him with a JSTOR account; additionally, visitors to MIT?s ?open campus? were authorized to access JSTOR via the campus network.[47] The authorities say Swartz downloaded the documents through a laptop connected to a networking switch in a controlled-access wiring closet at MIT.
Aveva l'account ma si è connesso utilizzando una struttura a cui non era autorizzato ed usando credenziali create apposta (ergo la "porta scassinata" della biblioteca).
Ripeto, roba minima, al massimo scasso.